Allegato B - Seconda parte - Direttiva UE 94/55/CE del 21/11/94
21/11/94
Direttiva UE - 94/55/CE - Trasporto di merci pericolose su strada
OGGETTO: Concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci pericolose su strada
ALLEGATO B - Seconda parte
IIa PARTE NORME PARTICOLARI APPLICABILI AL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE DELLE CLASSI DA 1 A 9, INTEGRANTI O EMENDANTI LE PRESCRIZIONI DELLA I PARTE
CLASSE 1 MATERIE ED OGGETTI SOGGETTI AD ESPLOSIONE
Generalità
(Si applicano solo le norme generali della parte I)
SEZIONE 1
METODO DI TRASPORTO
Carichi completi
11 108 (1) Le materie e gli oggetti del gruppo di compatibilità L possono essere trasportati solo a carico completo.
(2) Se le materie e gli oggetti delle divisioni 1.1, 1.2, o 1.5 sono trasportati in grandi contenitori, queste spedizioni non possono effettuarsi che per carica completo.
Trasporto in contenitori
11 118 Stabilito che i piccoli contenitori soddisfino le prescrizioni imposte alla carrozzeria del veicolo per il trasporto di cui trattasi, la carrozzeria del veicolo non deve allora soddisfare a tali prescrizioni.
SEZIONE 2
NORME SPECIALI PER I MEZZI DI TRASPORTO, PER I VEICOLI E PER IL LORO EQUIPAGGIAMENTO
Tipi di veicoli
11 204 Ai fini del presente allegato, le unità di trasporto autorizzate a trasportare materie ed oggetti della Classe 1 sono classificati come segue:
11 204 (1) Unità di trasporto di «Tipo I»:
Questi veicoli devono essere chiusi o telonati. La copertura veicolo telonato deve essere di materiale impermeabile difficilmente infiammabile. Essa deve essere tesa cosi da coprire il veicolo su tutti i lati, con una sovrapposizione di non meno di 20 cm al di sotto delle sponde delle veicolo, ed essere tenuta in posizione da dispositivi bloccabili.
(2) Unità di trasporto di «Tipo II»:
I motori di questi dovranno usare carburanti con un punto di infiammabilità non inferiore a 55 °C.
a) Generalità
Questi veicoli devono essere chiusi o telonati. La carrozzeria deve essere solidamente costruita in maniera che protegga adeguatamente le materie trasportate. Il piano di carico, includendo la parete frontale, deve essere continuo. Se il veicolo è telonato, le norme relative alla copertura devono essere conformi a quelle dell'unità di trasporto di «Tipo I».
Se l'unità di trasporto include un rimorchio, questo deve avere un dispositivo di agganciamento che sia sganciabile velocemente, robusto e dotato di un dispositivo frenante efficiente che agisca su tutte le ruote, azionato dal dispositivo di frenatura di servizio del veicolo trattore, ed in grado di assicurare automaticamente l'arresto del rimorchio in una eventuale rottura del dispositivo di agganciamento.
b) Motore e sistema di scappamento
Il motore ed il sistema di scappamento devono soddisfare le prescrizioni dei marginali 220 533 e dell'Allegato B.2.
c) Serbatoio del combustibile
Il serbatoio del combustibile deve soddisfare le prescrizioni del marginale 220 532 dell'Appendice B.2.
d) Cabina
I materiali impiegati per la costruzione della cabina devono soddisfare le prescrizioni del marginale 220 531 (1) dell'Appendice B.2.
I dispositivi di riscaldamento di supporto devono soddisfare le prescrizioni del marginale 220 536 dell'Appendice B.2.
(3) Unità di trasporto di «tipo III»:
Che abbiano tutte le caratteristiche dei veicoli chiusi di «Tipo II» con carrozzerie che siano conformi alle seguenti norme:
a) La carrozzeria deve essere chiusa ed avere una superficie continua. Deve essere costruita solidamente con materiali difficilmente infiammabili, in maniera tale, che proteggano adeguatamente le materie trasportate. I materiali usati per il rivestimento interno non devono produrre scintille. Le proprietà di isolamento e di resistenza al calore della carrozzeria devono essere almeno equivalenti a quelle di una parete divisoria costituita da un laminato esterno metallico accoppiato ad uno strato di legno autoestiguente spesso 10 mm.
b) Tutte le porte devono essere di tipo bloccabile. Devono essere posizionate e costruite in modo che i giunti si sovrappongano
Requisiti speciali per l'uso di particolari tipi di veicoli
11 205 (1) Rimorchi, eccetto semirimorchi, caricati con materie ed oggetti della Classe 1, conformi alle specifiche richieste per le unità di trasporto di tipo II e III, possono essere trainati da un veicolo a motore che non sia conforme a queste specifiche.
(2) Per il trasporto in contenitori occorre attenersi alle disposizioni dei marginali 10 118 (3) e 11 118. Per le materie pulverulenti suscettibili di disperdersi liberamente, degli ordinali 2°, 4°, 8°, 26° e 29°, come pure per gli artifici da divertimento degli ordinali 9°, 21° en 30°, il pavimento di un contenitore deve essere costituito da una superfici o un rivestimento non metallico.
Materiali da usare nella costruzione delle carrozzerie dei veicoli
11 210 Non deve essere usato nella costruzione delle carrozzerie dei veicoli alcun materiale che formi composti pericolosi con le sostanze che si trasportano. [Vedere inoltre marginale 11 204 (3)].
11 211 Per il trasporto in contenitori, occorre conformasi alle prescrizioni dei marginali 10 118 (3) e 11 118. Per le materie pulverulenti, suscettibili di disperdersi liberamente degli ordinale 2°, 4°, 8°, 26° e 29°, come pure per gli artifici da divertimento degli ordinali 9°, 21° e 30°, il pavimento di un contenitore deve essere costituito da una superficie o un rivestimento non metallico.
Equipaggiamento elettrico
11 251 (1) La tensione nominale dell'impianto di illuminazione elettrica non deve superare i 24 V.
(2) L'unità di trasporto di tipo II e III conforme ai seguenti requisiti:
a) Le batterie devono essere adeguatamente assicurate e protette dai danni dovuti alle collisioni e devono avere i terminali protetti da un coperchio isolato elettricamente.
b) L'installazione dell'illuminazione interna nel compartimento riservato al carico deve essere a tenuta contro la polvere (almeno IP54, o equivalente) oppure, se appartenente al gruppo di compatibilità J, essere conforme al tipo di protezione antideflagrante Ex d (almeno IP65 equivalente). L'interruttore deve essere posizionato all'esterno.
Approvazione dei veicoli
11 282 I requisiti del marginale 10 282 devono essere applicabili all'unità di trasporto di Tipo III.
SEZIONE 3
NORME GENERALI DI SERVIZIO
Equipaggiamento del veicolo
11 311 (1) Un assistente del conducente deve essere portato su ogni unità di trasporto. Se il regolamento nazionale lo prevede, l'autorità competente di un paese facente parte di questa Direttiva può richiedere un ufficiale scelto per essere trasportato nel veicolo a spese del trasportatore.
(2) La prima frase del paragrafo 11 311 (1) non si applico ai convogli con più di due veicoli se gli autisti del 1° e dell'ultimo veicolo del convoglio sono accompagnati da un assistente.
(3) La presenza di un conducente di scorta non è necessaria nel caso si tratti oggetti del 43°, numero di identificazione 0336, trasportati in unità di trasporto del tipo I.
Formazione speciale dei conducenti dei veicoli
11 315 Le disposizioni dei paragrafi 10 315 (1), 10 315 (3) e 10 315 (4) da a) ad m) e 10 315 (5) si applicano ai conducenti dei veicoli che trasportano materie o oggetti della classe 1 in quantità superiori alle quantità limitate indicate al marginale 10 011.
Sorveglianza dei veicoli
11 321 Le norme del marginale 10 321 devono essere applicate solo quando le sostanze e gli oggetti della classe 1 aventi una massa totale di sostanze esplosive superiore a 50 kg vengono trasportate su di un veicolo. Inoltre, queste materie e questi oggetti devono essere sorvegliati in ogni momento in modo da prevenire ogni atto doloso ed avvertire il conducente e le autorità competenti in caso di perdita o di incendio.
Gli imballaggi vuoti del 51° sono esenti.
Divieto di fuoco e di fiamma libera
11 354 L'uso del fuoco e della fiamma libera deve essere proibito su veicoli che trasportano materie ed oggetti della Classe 1, nelle vicinanze o durante il carico e lo scarico di queste materie ed oggetti.
SEZIONE 4
NORME SPECIALI RELATIVE AL CARICO ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
11 400
Limitazione delle quantità trasportate
11 401 La massa netta totale in kg di materia esplosiva (o, nel caso di oggetti esplosivi, la massa netta totale di materia esplosiva contenuta in tutti gli oggetti complessivamente) che può essere trasportata su un'unità di trasporto, è limitata conformemente alle indicazioni della tabella sottostante. (Vedere inoltre marginale 11 403 per quanto riguarda i divieti di carico in comune):
11 402 Quando materie ed oggetti di differenti divisioni della Classe 1 sono caricate su un'unità di trasporto in conformità ai divieti di carico in comune descritti nel marginale 11 403, il carico deve essere trattato nella sua totalità come se appartenesse alla divisione più pericolosa (nell'ordine 1.1, 1.5, 1.2, 1.3, 1.6, 1.4).
Quando sono trasportate materie del 48°, in una unità di trasporto insieme a sostanze ed oggetti della divisione 1.2, il carico intero deve essere trattato come si il trasporto appartenesse alla divisione 1.1.
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
11 403 (1) I Colli riportanti un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5 oppure 1.6 ma che appartengono a differenti gruppi di compatibilità non devono essere caricati insieme su uno stesso veicolo, senza che il carico in comune di corrispondenti gruppi di compatibilità sia autorizzato dalle seguente tabella.
(2) I colli riportanti un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, o 1.5 non possono essere caricati insieme in un veicolo con colli riportanti una etichetta conforme ai modelli n. 2, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 5.2, 6.1, 6.1A, 7A, 7B, 7C, 8 o 9.
11 404
Divieto di carico in comune con merci contenute in un contenitore
11 405 (1) I divieti di carico in comune con merci previste al marginale 11 403 si applicano all'interno di ogni contenitore.
(2) Le disposizioni del marginale 11 403 si applicano fra le materie pericolose contenute in un contenitore e le altre materie pericolose caricate in uno stesso veicolo, siano o non siano queste ultime contenute o no in uno o più altri contenitori.
11 406
Luoghi di carico e scarico
11 407 (1) È vietato:
a) Caricare e scaricare su suolo pubblico all'interno degli abitati materie e oggetti della Classe 1, senza speciale autorizzazione delle autorità competenti;
b) Caricare e scaricare su suolo pubblico al di fuori degli abitati, materie oggetti della Classe 1 senza aver avvisato le autorità competenti, a meno che queste operazioni non siano urgentemente necessarie per motivi di sicurezza.
(2) Se per una ragione qualsiasi, le operazioni di movimentazione debbono essere effettuate su un'area pubblica, le materie e gli oggetti di differente tipo devono essere separati a seconda della etichette.
Precauzioni in relazione agli articoli di consumo
11 410 (1) I colli riportanti etichette conformi al modello n. 6.1 devono essere tenute separate dalle derrate alimentari, da altri articoli di consumo e dai cibi per animali nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico e trasbordo.
(2) Imballaggi vuoti, non puliti, riportanti etichette conformi al modello n. 6.1 devono essere tenuti separati dalle derrate alimentari, da altri articoli di consumo e dai cibi per animali nei veicoli e luoghi di carico, scarico e trasbordo.
Pulizia prima del carico
11 413 Prima di procedere al carico di materie e oggetti della Classe 1, si dovrà procedere ad una pulizia minuziosa della superficie di carico del veicolo.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI E DEI CONTENITORI
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
11 500 (1) Oltre le prescrizioni del marginale 10 500, le unità di trasporto che trasportano materie od oggetti muniti di etichette conformi ai modelli n. 1, 1.4, 1.5 o 1.6 devono portare un'etichetta analoga sui loro due lati e posteriormente. I gruppi di compatibilità non saranno indicati sulle etichette se l'unità di trasporto contiene materie o oggetti appartenenti a più gruppi di compatibilità.
(2) Un unità di trasporto che contiene materie od oggetti appartenenti a diverse divisioni, porterà etichette conformi al modello della divisione più pericolosa, secondo il seguente ordine: 1.1 (la più pericolosa), 1.5, 1.2, 1.3, 1.6, 1.4 (la meno pericolosa). Quando delle materie del 48° sono trasportate insieme a materie od oggetti della divisione 1.2, l'unità di trasporto deve portare etichette indicanti la divisione 1.1.
(3) Le unità di trasporto che contengono materie e oggetti degli ordinari e numeri di identificazione di seguito indicati devono inoltre portare delle etichette conformi al modello n. 6.1:
4°, numeri 0076 e 0143
21°, numeri 0018
26°, numeri 0077
30°, numeri 0019
43°, numeri 0301
(4) Le unità di trasporto che contengono materie e oggetti degli ordinali e numeri di identificazione di seguito indicati devono inoltre portare delle etichette conformi al modello n. 8:
21°, numeri 0015 e 0018
30°, numeri 0016 e 0019
43°, numeri 0301 e 0303
(5) Le disposizioni dei paragrafi da 11 500 (1) a 11 500 (4) non sono applicabili alle unità di trasporto che trasportano contenitori a condizione che questi contenitori portino etichette conformi alle prescrizione del marginale 10 500 (9).
Sosta per operazioni di servizio
11 509 Quando veicoli trasportanti materie ed oggetti della Classe 1 sono obbligati a fermarsi per operazioni di carico e scarico in in luogo pubblico, deve essere mantenuta una distanza di almeno 50 m fra i veicoli in sosta.
Convogli
11 520 (1) Quando veicoli che trasportano materie ed oggetti della Classe 1 circolano in convoglio, deve essere osservata una distanza di almeno 50 m fra un'unità di trasporto e la seguente.
(2) Le autorità competenti possono stabilire prescrizioni per l'ordine e la composizione dei convogli.
SEZIONE 6
NORME TRANSITORIE, DEROGHE E NORME SPECIALI PER ALCUNI PAESI
(applicare solo le norme generali della I Parte)
CLASSE 2 GAS COMPRESSI LIQUEFATTI O DISCIOLTI SOTTO PRESSIONE
Generalità
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte I)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
Trasporto in contenitori
21 118 È proibito il trasporto in piccoli contenitori dei colli contenenti gas del 7°a) e 8°a).
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER I VEICOLI E PER IL LORO EQUIPAGGIAMENTO
Aerazione
21 212 Se colli contenenti gas dal 1° al 6° e 9°c) sono trasportati in veicoli chiusi, tali veicoli debbono essere provvisti di un'adeguata aerazione.
Equipaggiamento speciale
21 260 In caso di trasporto di gas compressi o di gas liquefatti che presentano un pericolo per gli organi respiratori o un pericolo di intossicazione caratterizzato dalla lettere «t» nell'elencazione delle materie, il personale di bordo deve essere provvisto di maschera antigas del tipo appropriato ai gas trasportati.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
Sorveglianza dei veicoli
21 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili per i prodotti pericolosi sotto elencati, la cui quantità superi la massa indicata:
- Fluoro e fluoruro di boro del 1°at); le materie del 3°at), del 3°bt) escluso cloruro di etile e del 3°ct); acido cloridrico del 5°at); ed i gas liquefatti fortemente refrigerati del 7°a) e 8°a): 1 000 kg;
- Le sostanze del 3°b); cloruro di etile del 3°bt), cloruro di vinile del 3°c), le sostanze del 4°b); ed i gas liquefatti fortemente refrigerati del 7°b) e 8°b): 10 000 kg.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
21 403 I colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 2, 3 o 6.1 non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con i colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 0.1.
Luoghi di carico e scarico
21 407 (1) È vietato:
a) caricare e scaricare su suolo pubblico all'interno degli abitati, senza speciale autorizzazione delle autorità competenti, le seguenti materie: acido bromidrico, cloro, biossido di azoto, anidride solforosa o ossicloruro di carbonio 3°at), acido solfidrico 3°bt) e acido cloridrico 5°at);
b) caricare e scaricare su suolo pubblico al di fuori degli abitati le materie enumerate in a) qui sopra senza aver avvisato le autorità competenti, a meno che tali operazioni non siano giustificate da un motivo grave avente rapporto con la sicurezza.
Il permesso e la notifica previsti rispettivamente ai punti a) e b) precedenti, non sono necessari se le materie sono contenute in bombole, in recipienti, in «pacchi di bombole» o in recipienti conformi al marginale 2207, di capacità non superiore a 1 000 litri, secondo la descrizione del marginale 2212 (1) a), b), d) o e).
(2) Se per una ragione qualsiasi, operazioni di movimentazione debbono essere effettuate su suolo pubblico, è prescritto:
- di separare, tenendo conto delle etichette le materie ed oggetti di natura diversa,
- di maneggiare in posizione orizzontale i colli provvisti di mezzi di presa.
Movimentazione e stivaggio
21 414 (1) I colli non debbono essere lanciati o sottoposti ad urti.
(2) I recipienti devono essere stivati nei veicoli in modo tale non possano rovesciarsi né cadere e osservando le seguenti prescrizioni:
a) le bombole del marginale 2212(1)a) saranno coricate nel senso longitudinale o trasversale del veicolo; tuttavia, le bombole che si trovano in prossimità della parete trasversale anteriore saranno disposte trasversalmente.
Le bombole corte e di ampio diametro (almeno 30 cm) possono essere poste longitudinalmente, con i dispositivi di protezione delle valvole orientati verso il centro del veicolo.
Le bombole che sono sufficientemente stabili o che sono trasportate entro dispositivi appropriati che le proteggono contro ogni rovesciamento potranno essere trasportate in posizione verticale.
Le bombole distese debbono essere bloccate legate o fissate in modo da non potersi spostare.
b) I recipienti contenenti gas del 7°a) e 8°a) debbono essere sempre posti nella posizione per la quale sono costruiti e protetti contro ogni avaria che può essere prodotta dagli altri colli.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA), DELLE BATTERIE DI RECIPIENTI E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
21 500 (1) I veicoli con cisterne fisse o smontabili, i contenitori-cisterna e le batterie di recipienti contenenti o che abbiano contenuto (cisterne vuote, non pulite) materie della classe 2 diverse da quelle menzionate nella tabella 2 del presente marginale, debbono portare l'etichetta (le etichette) indicata(e) nella tabella 1 del presente marginale:
(2) I veicoli aventi cisterna fissa o smontabile, i contenitori-cisterna o le batterie di recipienti contenenti o che abbiano contenuto (vuoti, non bonificati) materie menzionate nella tabella 2 di seguito riportata, devono portare l'etichetta (le etichette) indicata(e):
Sosta di durata limitata per esigenze di esercizio
21 509 Durante il trasporto di materie pericolose della classe 2, diverse da quelle del 1°a), e at), 2°a), 7°a), 8°a) e 10°), le fermate per esigenze di servizio non debbono aver luogo, per quanto possibile, in prossimità dei centri abitati o dei luoghi di riunione. La fermata può essere prolungata in vicinanza di tali luoghi solo con l'accordo delle autorità competenti.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI PER CERTI PAESI
(Sono applicabili solo le condizioni generali della Parte I)
CLASSE 3 MATERIE LIQUIDE INFIAMMABILI
Generalità
(Sono applicabili solo le condizioni generali della Parte I)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER I VEICOLI E PER I LORO EQUIPAGGIAMENTI
(Sono applicabili solo le condizioni generali della Parte I)
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
Sorveglianza veicoli
31 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili alle materie pericolose sotto elencate, eccedenti le quantità specificate:
- Le materie dal 1° al 5°a) e b), 7°b) e dal 21° al 26° e le materie che presentano un basso grado di tossicità dal 41° al 57°: 10 000 kg.
- Le materie del 6° e dall'11° al 19°, 27°, 28° e le materie tossiche o molto tossiche degli ordinali dal 41° al 57°: 5 000 kg.+
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
31 403 I colli muniti di etichetta conforme al modello n. 3, non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con altri colli muniti di una etichetta conforme al modello n.1, 1.4, 1.5, 1.6 o 0.1.
Precauzioni riguardanti articoli di consumo
31 410 (1) Colli muniti di etichette conformi ai modelli n. 6.1 devono essere tenuti isolati dalle derrate alimentari, da altri articoli di consumo e da mangimi sia su veicoli sia nei luoghi di carico, scarico e trasbordo.
(2) Contenitori vuoti, non puliti, muniti di etichette conformi ai modelli n. 6.1 devono essere tenuti isolati dalle derrate alimentari, da altri articoli di consumo e da mangimi sia su veicoli sia nei luoghi di carico, scarico e trasbordo.
Pulizia dopo lo scarico
31 415 Qualora si verifichi una fuoriuscita di materie del 6°, e dall'11° al 19°, 27°, 28°, 32° e le materie tossiche o molto tossiche degli ordinali dal 41° al 57° e queste si siano versate nel veicolo, quest'ultimo non potrà essere riutilizzato che dopo essere stato ripulito a fondo e, se necessario, decontaminato. Tutte le altre merci e prodotti trasportati dallo stesso veicolo dovranno essere esaminate per rilevare possibili contaminazioni.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA) E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazioni ed etichettaggio
Etichettaggio
31 500 Veicoli con cisterne fisse o smontabili e i contenitori-cisterna contenenti-cisterna contenenti o che abbiano contenuto (cisterne vuote non ripulite) materie di questa classe devono essere muniti di etichette conforme al modello n. 3.
Quelli le cui cisterne contengano o abbiano contenuto le materie di questa classe elencate al marginale 2312 dal (3) al (5) devono inoltre essere muniti delle etichette conformi a tale marginale.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI PER CERTI PAESI
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte I)
CLASSE 4.1 MATERIE SOLIDE INFIAMMABILI
Generalità
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte I)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
Modo d'inoltro, limitazioni di spedizioni
41 105 (1) Le materie del 5° e del 15° possono essere trasportate solo in veicoli cisterna, cisterne smontabili e contenitori-cisterna.
(2) Le materie del 26° devono essere protette contro l'irraggiamento solare diretto e l'influenza termica durante il trasporto.
(3) Le materie degli ordinali dal 41° al 50° devono essere spedite in modo tale che le temperature di regolazione indicate al marginale 2400 (20), per le materie elencate al marginale 2401 e per le materie che non figurano nelle condizioni di trasporto approvate [vedere marginale 2400 (16)], non siano superate.
(4) Il mantenimento della temperatura prescritta è una condizione indispensabile per la sicurezza del trasporto nel caso di un gran numero di materie autoreattive. In generale occorre badare che:
- l'unità di trasporto venga controllata con cura prima del carico;
- vengano date ai trasportatori istruzioni sul funzionamento del sistema di refrigerazione, compresa una lista di fornitori di prodotti refrigeranti presenti lungo il percorso;
- siano previste delle soluzioni in caso di rottura della regolazione della temperatura;
- le temperature vengano regolarmente controllate durante il trasporto;
- sia previsto un sistema di refrigerazione di soccorso o dei pezzi di ricambio.
(5) Tutti i dispositivi di comando e i dispositivi di rilevazione della temperatura del sistema di refrigerazione devono essere facilmente accessibili e tutti i collegamenti elettrici devono essere protetti contro le intemperie. La temperatura dell'aria all'interno dell'unità di trasporto deve essere misurata con due rilevatori indipendenti e i valori della temperatura devono essere registrati in modo da poter scoprire facilmente le variazioni di detta temperatura. Le temperature devono essere controllate tutte ad intervalli da 4 a 6 ore e registrate. In caso di trasporto di materie la cui temperatura di regolazione è inferiore a + 25 °C, l'unità di trasporto deve essere equipaggiata con un dispositivo di allarme ottico e sonoro che abbia un'alimentazione indipendente dal sistema di refrigerazione, regolato per funzionare ad una temperature uguale o inferiore alla temperatura di regolazione.
(6) Il superamento della temperatura di regolazione durante il trasporto deve far scattare una procedura di allarme comprendente l'eventuale riparazione del dispositivo frigorifero o il rinforzo della capacità di raffreddamento (utilizzo di materie refrigeranti liquide o solide addizionali, per esempio). Occorre inoltre controllare frequentemente la temperatura e prepararsi a prendere le misure di urgenza. Se la temperatura critica [vedere anche i marginali 2400 (20) e 2401] viene raggiunta, devono essere applicate tali misure di urgenza.
(7) Il modo di regolare la temperatura scelto per il trasporto dipende da un certo numero di fattori quali:
- la o le temperatura/e di regolazione della/e materia/e da trasportare;
- lo scarto tra la temperatura di regolazione e le temperature ambiente previste;
- l'efficacia della coibentazione;
- la durata del trasporto;
- il margine di sicurezza per i ritardi lungo il percorso.
(8) Di seguito sono elencati, in ordine di crescente efficacia, alcuni metodi idonei per impedire il superamento della temperatura di regolazione:
a) protezione calorifuga; a condizione che la temperatura iniziale della o delle materie autoreagenti sia sufficientemente bassa in rapporto alla temperatura di regolazione;
b) protezione calorifuga e raffreddamento mediante materia refrigerante a condizione che:
- la quantità di refrigerante non infiammabile (per esempio azoto liquido o neve di carbonio) trasportata sia sufficiente per la durata del percorso, con un margine ragionevole per gli eventuali ritardi, o che sia possibile assicurare un rifornimento di tale refrigerante;
- non siano utilizzati come refrigerante né l'ossigeno liquido né l'aria liquida;
- l'effetto refrigerante rimanga uniforme anche quando il refrigerante stesso è quasi interamente consumato;
- la necessità di ventilare l'unità di trasporto prima di penetrarvi sia chiaramente indicata mediante scritte sulla o sulle porte.
c) protezione calorifuga dell'unità e refrigerazione meccanica semplice; a condizione che siano utilizzati raccordi elettrici antideflagranti nello scompartimento di refrigerazione, in modo da evitare il rischio di infiammazione dei vapori sviluppati dalla materia autoreattiva;
d) protezione calorifuga e sistema misto a macchina frigorifera e a materia refrigerante, a condizione che:
- i due sistemi siano indipendenti l'uno dall'altro;
- siano soddisfatte le disposizioni formulate in b) e in c);
e) protezione calorifuga e sistema di refrigerazione meccanica doppia a condizione che:
- a parte il dispositivo integrato di alimentazione, questi due sistemi siano indipendenti l'uno dall'altro;
- ogni sistema possa da solo mantenere la temperatura al valore voluto;
- siano utilizzati, nel compartimento refrigerante, raccordi elettrici antideflagranti, per evitare il rischio di infiammazione dei vapori sviluppati dalle materie autoreattive.
(9) Per le materie degli ordinali 41° e 42° deve essere utilizzato uno dei seguenti metodi di regolazione della temperatura, descritti al paragrafo (8):
- metodo c) se la temperatura ambiente massima prevista durante il trasporto non supera la temperatura di regolazione di più di 10 °C; o
- metodo d) o e).
Per le materie degli ordinali dal 43° al 50°, deve essere utilizzato uno dei metodi seguenti:
- metodo a) se la temperatura ambiente massima prevista durante il trasporto è inferiore di almeno 10 °C della temperatura di regolazione;
- metodo b) se la temperatura ambiente massima prevista durante il trasporto non supera di più di 30 °C la temperatura di regolazione; o
- metodo c), d) o e).
Trasporto alla rinfusa
41 111 (1) Le materie nominativamente citate al 6°c) con eccezione del naftalene, all'11°c), 12°c), 13°c) e 14°c), come pure i rifiuti solidi classificati sotto c) degli ordinali sopracitati, possono essere trasportati alla rinfusa in veicoli chiusi o in veicoli telonati.
Il naftalene del 6°c) può essere trasportato alla rinfusa in veicoli chiusi con cassone metallico o in veicoli telonati con telone non infiammabile il cui cassone sia in metallo e il fondo e le sponde siano protette dalla materia caricata.
(2) I rifiuti del 4°c) potranno essere trasportati alla rinfusa in veicoli aperti ma telonati e con un'areazione sufficiente. Bisogna assicurare con misure appropriate che nessuna perdita di contenuto possa prodursi, in modo particolare per i componenti liquidi.
Trasporto in contenitori
41 118 I piccoli contenitori utilizzati per il trasporto alla rinfusa delle materie citate al marginale 41 111 devono soddisfare le prescrizioni di detto marginale relative al veicolo.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER I VEICOLI E PER IL LORO EQUIPAGGIAMENTO
Tipi di veicoli
41 204 Le materie degli ordinali dal 31° al 40° devono essere caricate in veicoli furgonati o tendonati.
Nel caso in cui, in base alle disposizioni del marginale 41 105, alcune materie devono essere trasportate in veicoli isotermici, refrigerati o frigoriferi, tali veicoli devono rispondere alle prescrizioni del marginale 41 248. Le materie degli ordinali dal 41° al 50°, contenute in imballaggi di protezione riempiti con un agente frigorigeno, devono essere caricati in veicoli furgonati e telonati. Quando i veicoli utilizzati sono furgonati, l'areazione deve essere assicurata in modo adeguato. I veicoli telonati devono essere muniti di sponde laterali e posteriore. Il telone di tali veicoli deve essere costituito da un tessuto impermeabile e difficilmente infiammabile.
Veicoli isotermici, refrigeranti e frigoriferi
41 248 I veicoli isotermici, refrigeranti o frigoriferi utilizzati secondo le prescrizioni del marginale 41 105 devono essere conformi alle seguenti disposizioni:
a) Il veicolo deve essere tale, ed equipaggiato in modo tale, dal punto di vista dell'isotermia e del mezzo di refrigerazione (vedere marginale 41 105), che la temperatura massima prevista al marginale 41 105 sia superata. Il coefficiente globale di trasmissione del calore non deve superare 0,4 W/m2.K;
b) il veicolo deve essere realizzato in modo che i vapori di materia o dell'agente frigorigeno trasportato non possano penetrare nella cabina del conducente;
c) un dispositivo appropriato deve permettere di constatare in ogni momento, dalla cabina del conducente, quale sia la temperatura nello spazio riservato al carico;
d) lo spazio riservato al carico deve essere munito di feritoie di ventilazione o di valvole di ventilazione se esiste un qualunque rischio di sovrappressione pericolosa in tale spazio. Dovranno essere prese precauzioni per assicurare, se del caso, che la ventilazione non venga diminuita dalle feritoie o valvole di ventilazione;
e) l'agente frigorigeno utilizzato non deve essere infiammabile, e
g) il dispositivo di produzione del freddo dei veicoli frigoriferi deve poter funzionare indipendentemente dal motore di propulsione del veicolo.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
Sorveglianza dei veicoli
41 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili alle materie pericolose di seguito elencate, la cui quantità superi le masse indicate:
- materie dal 21° al 25°: 1 000 kg
- materie dei 26°: 100 kg
- materie dei 31°, 32°, 43° e 44°: 1 000 kg
- materie dei 33°, 34°, 45° e 46°: 2 000 kg
- materie dei 35°, 36°, 47° e 48°: 5 000 kg
- materie dei 41° e 42°: 500 kg Inoltre, i veicoli che trasportano più di 500 kg di materie dei 41° e 42° avranno sempre una sorveglianza idonea ad impedire ogni azione malavitosa e ad allertare il conducente e le autorità competenti in caso di perdita di carico o di incendio.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
41 400
Limitazione delle quantità trasportate
41 401 (1) Una stessa unità di trasporto non deve trasportare più di:
- 5 000 kg di materie dei 31° e 32° se lo spazio di carico è ventilato dall'alto e l'unità di trasporto è coibentata con un materiale resistente al calore [vedere marginale 11 204(3) a)] o 1 000 kg di materie dei 31° e 32° se l'unità di trasporto non soddisfa le sopra dette prescrizioni;
- 10 000 kg di materie dei 33° e 34°;
- 20 000 kg di materie dei 35°, 36°, 37°, 38°, 39° e 40°;
- 1 000 kg di materie dei 41° e 42° o 5 000 kg se l'unità di trasporto è isolata mediante un materiale resistente al calore;
- 5 000 kg di materie dei 43° e 44° o 10 000 kg se l'unità di trasporto è isolata mediante un materiale resistente al calore; e
- 20 000 kg di materie dei 45°, 46°, 47°, 48°, 49° e 50°.
(2) Quando materie di questa classe sono caricate in comune in una stessa unità di trasporto, i limiti indicati nel paragrafo (1) non devono essere superati e il contenuto totale non deve superare i 20 000 kg.
41 402 Le prescrizioni dei marginali 10 500 e 41 204 non sono applicabili al trasporto di materie elencate o previste nei marginali dal 31° al 34° e dal 41° al 44° a condizione che la materia sia imballata secondo i metodi di imballaggio OP1A, OP1B, OP2A of OP2B, secondo il caso, e che la quantità per unità di trasporto sia limitata a 10 kg.
Divieto di carico in comune nello stesso veicolo
41 403 (1) I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 4.1 non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 0.1.
(2) I colli muniti di etichette conformi ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.3, 4.2, 4.3, 5.1, 5.2, 6.1, 7A, 7B, 7C, 8 o 9.
Prescrizioni relative alle derrate alimentari, ad altri generi di consumo e ad alimenti per animali
41 410 (1) I colli uniti di etichette conformi al modello n. 6.1 devono essere mantenuti isolati nei veicoli e sui luoghi di carico, di scarico e di trasbordo dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e da alimenti per animali.
(2) Gli imballaggi vuoti, non ripuliti, muniti di etichette conformi al modello 6.1 devono essere tenuti isolati nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico e di trasbordo dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e da alimenti per animali.
Manutenzione e stivaggio
41 414 (1) I colli contenenti materie del 26° devono essere stivati esclusivamente in posti freschi e ben ventilati, lontani dalle sorgenti di calore.
(2) I colli contenenti materie dal 41° al 50° non devono essere posti al di sopra di altre merci, devono inoltre essere stivati in modo da essere facilmente accessibili.
(3) Per i colli contenenti materie dal 41° al 50°, la temperatura di regolazione prescritta deve essere mantenuta durante l'intera operazione di trasporto, compreso il carico e lo scarico, come pure le eventuali soste intermedie [vedere marginale 41 105 (2)].
(4) I colli devono essere caricati in modo che una libera circolazione di aria all'interno dello spazio riservato al carico assicuri una temperatura uniforme del carico stesso. Se il contenuto di un veicolo o di un grande contenitore supera i 5 000 kg di materie solide infiammabili, il carico deve essere suddiviso in parti di 5 000 al massimo, separate da camera d'aria di almeno 0,05 m.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA) E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
41 500 I veicoli aventi cisterna fissa o smontabile e i contenitori-cisterna come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa o veicoli per trasporto alla rinfusa, vuoti non ripuliti) materie di questa classe, devono portare etichette del modello n. 4.1.
Quelli contenenti o che abbiano contenuto materie di questa classe elencate al marginale 2412 (3) devono, inoltre, portare etichette conformi a quanto indicato in tale marginale.
Sosta di durata limitata per esigenze di servizio
41 509 Durante il trasporto di materie del 31°, 32°, 41° et 42° le soste per esigenze di servizio devono, per quanto possibile, non aver luogo in prossimità di luoghi abitati o di luoghi di assembramento. Una sosta in prossimità di tali luoghi può essere prolungata solo dietro autorizzazione delle autorità competenti.
La stessa regola è applicabile quando un'unità di trasporto è caricata con più di 2 000 kg di materie dei 33°, 34°, 43° e 44°.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI PER ALCUNI PAESI
(si applicano esclusivamente le disposizioni generali della prima parte)
CLASSE 4.2 MATERIE SOGGETTE AD ACCENSIONE SPONTANEA
Generalità
(si applicano esclusivamente le disposizioni generali della prima parte)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
42 105 Il fosforo del 22° può essere trasportato solo in veicoli-cisterna, cisterne smontabili e contenitori-cisterna.
Trasporto alla rinfusa
42 111 Le materie del 1°c), 2°c), 3°, gli sfridi, i trucioli, i residui di tornitura, le bave di metalli ferrosi del 12°c), l'ossido di ferro residuale, e i trucioli di tornitura di ferro residuale del 16°c), come pure i rifiuti solidi classificati sotto c) degli ordinali sopracitati, possono essere trasportati alla rinfusa.
Queste materie devono tuttavia essere trasportate in veicoli chiusi o telonati, con cassone metallico.
Trasporto in contenitori
42 118 I piccoli contenitori utilizzati per il trasporto alla rinfusa delle materie citate al marginale 42 111 devono soddisfare le prescrizioni relative al veicolo di detto marginale.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER IL MEZZO DI TRASPORTO ED IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
Tipi di veicolo
42 204 I colli contenenti materie della classe 4.2 devono essere caricati in veicoli chiusi o telonati.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI SERVIZIO
Sorveglianza dei veicoli
42 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili alle merci pericolose di seguito elencate, la cui quantità superi la massa indicate:
- le materie classificate sotto a) dei differenti ordinali come pure le materie del 22°: 10 000 kg.
Cisterne vuote
42 378 Per le cisterne che abbiano contenuto del fosforo dell'11°a) e 22° vedere ugualmente il marginale 211 470 (2) e 212 470 (2).
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO ED ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune nello stesso veicolo
42 403 I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 4.2 non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con colli muniti di un etichetta conforme al modello n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Precauzioni relative alle derrate alimentari, ad altri generi di consumo e ad alimenti per animali
42 410 (1) I colli muniti di etichette conformi al modello n. 6.1, devono essere tenuti isolati nel veicolo, nei luoghi di carico, scarico e trasbordo dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e da alimenti per animali.
(2) Gli imballaggi vuoti, non ripuliti, muniti di etichette conformi al modello n. 6.1 devono essere mantenuti isolati nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico e trasbordo dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e da alimenti per animali.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA) E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
42 500 I veicoli aventi cisterna fissa o smontabile e i contenitori-cisterna, come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa o veicoli per trasporto alla rinfusa, vuoti, non ripuliti), materie di questa classe, devono portare etichette del modello n. 4.2.
Quelli contenenti o che abbiano contenuto materie di questa classe elencate al marginale 2442 da (3) a (5), devono inoltre portare etichette conformi a quanto indicato in tale marginale.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI PER ALCUNI PAESI
(si applicano esclusivamente le disposizioni generali della prima parte)
CLASSE 4.3 MATERIE CHE, A CONTATTO DELL'ACQUA, SVILUPPANO GAS INFIAMMABILI
Generalità
(si applicano solo le prescrizioni generali della prima parte)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTARE LA MERCE
Trasporto alla rinfusa
43 111 (1) Le materie dell'11°c), 12°c), 13°c), 14°c), 17°b) e 20°c) possono essere trasportare alla rinfusa in veicoli attrezzati in maniera speciale. Le aperture che servono al carico e allo scarico devono poter essere chiuse in modo ermetico.
(2) Le scorie di alluminio del 13°b) possono essere trasportate alla rinfusa in veicoli telonati ben ventilati.
(3) Le scorie di alluminio del 13°c), il ferrosilicio del 15°c), il siliciuro di calcio in pezzi del 12°b), come pure le materie del 12°c) in pezzi, possono inoltre essere trasportate alla rinfusa in veicoli telonati o in veicoli coperti.
Trasporto in contenitori
43 118 I piccoli contenitori che trasportano materie elencate al marginale 43 111 devono soddisfare alla prescrizioni di questo marginale relative ai veicoli.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER IL MEZZO DI TRASPORTO ED IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
Tipi di veicoli
43 204 I colli contenenti materie della classe 4.3 devono essere caricati in veicoli chiusi o telonati.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI SERVIZIO
Sorveglianza dei veicoli
43 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili alle merci pericolose di seguito elencate la cui quantità superi la massa indicata:
- le materie classificate sotto a) dei vari ordinali: 10 000 kg.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
43 403 I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 4.3 non devono essere caricati in comune in uno stesso veicolo con colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Precauzioni relative alle derrate alimentari, ad altri generi di consumo ed alimenti per animali
43 410 (1) I colli muniti di etichette del modello n. 6.1 devono essere tenuti isolati nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico e trasbordo dalle derrate alimentari da altri generi di consumo e dagli alimenti per animali.
(2) Gli imballaggi vuoti, non ripuliti, muniti di etichette del modello n. 6.1 devono essere tenuti isolati nei veicoli e nei luoghi di carico, di scarico e di trasbordo dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e dagli alimenti per animali.
Movimentazione e stivaggio
43 414 Durante la movimentazione dei colli, devono essere prese misure speciali al fine di evitare che questi entrino in contatto con l'acqua.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA) E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
43 500 I veicoli aventi cisterna fissa o smontabile e i contenitori-cisterna, come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa o veicoli per trasporto alla rinfusa, vuoti, non ripuliti), materie di questa classe, devono portare etichette del modello n. 4.3.
Quelli contenenti o che abbiano contenuto materie di questa classe elencate al marginale 2482 da (3) a (7) devono inoltre portare etichette conformi a quelle indicate in tale marginale.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER ALCUNI PAESI
(si applicano esclusivamente le disposizioni generali della prima parte)
CLASSE 5.1 MATERIE COMBURENTI
Generalità
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte 1)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
51 105 Il nitrato di ammonio del 20° può essere trasportato solo in veicoli-cisterna, cisterne smontabili e contenitori-cisterna.
Trasporto alla rinfusa
51 111 (1) Possono essere oggetto di trasporto alla rinfusa a carico completo le materie degli ordinali da 11° a 13°, 16°, 18°, 19°, 21°, 22°c) e i rifiuti solidi classificati negli ordinali sopra citati.
(2) Le materie degli ordinali da 11° a 13°, 16°, 18°, 19°, 21°, 22°c) e i rifiuti solidi classificati negli ordinali sopra citati debbono essere trasportate in veicoli coperti o telonati con telone impermeabile e non infiammabile. I veicoli devono essere costruiti in modo che le materie contenute nel veicolo non possano venire in contatto con legno o altra materia combustibile in caso di perdita, o che il fondo e le parti in materiale combustibile siano rivestite su tutta la loro superficie di un rivestimento impermeabile e incombustibile o di uno strato di silicato di soda o di un prodotto similare.
Trasporto in contenitori
51 118 (1) Ad eccezione dei colli fragili ai sensi del marginale 10 014 (1) e di quelli contenenti perossido di idrogeno o soluzioni di perossido di idrogeno del 1°a) o di tetranitrometano del 2°, i colli contenenti materie della presente classe possono essere trasportati in piccoli contenitori.
(2) I contenitori destinati al trasporto alla rinfusa delle materie del 11° a 13°, 16°, 18°, 19°, debbono essere metallici, stagni, coperti con coperchio o telone impermeabile difficilmente combustibile, e costruiti in modo tale che le materie contenute in tali contenitori non possono venire in contatto con legno o altra materia combustibile.
(3) I contenitori destinati al trasporto alla rinfusa delle materie dei 21° e 22°c) debbono essere coperti con un coperchio o un telone impermeabile difficilmente combustibile e costruiti in modo tale che le materie contenute in tali contenitori non possano venire in contatto con legno o altra materia combustibile ovvero che il fondo e le pareti di legno siano state rivestite per tutta la loro superficie con materiale impermeabile difficilmente combustibile o con strati di silicato di soda o con prodotto analogo.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER I VEICOLI E IL LORO EQUIPAGGIAMENTO
Tipi di veicoli
51 204 I GRV (IBC), contenenti materie degli ordinali da 11° a 13° e 16°b) devono essere trasportati in veicoli chiusi o telonati. Il telone deve essere realizzato in materiale impermeabile non infiammabile. Devono essere prese appropriate misure in modo che le materie contenute nel veicolo non possano entrare in contatto con il legno o ogni altro materiale combustibile in caso di fuga.
Veicoli utilizzati per il trasporto di prodotti pericolosi in cisterne fisse o smontabili, contenitori-cisterna di capacità superiore ai 3 000 lt
51 220 Le seguenti prescrizioni riguardano il trasporto di liquidi del 1°a):
(1) Si applicano le disposizioni dei marginali 220 531 (2), 220 532 e 220 533 dell'Appendice B2.
(2) Nessun particolare utilizzato per la costruzione del veicolo, situato dietro allo schermo descritto al paragrafo 220 531 (2) dovrà essere di legno a meno che non sia ricoperto con metallo o con materiale sintetico adatto.
(3) I veicoli devono portare a bordo un serbatoio posizionato nel modo più possibile di una capacità di circa 30 litri di acqua. All'acqua deve essere miscelato un prodotto anti-congelante che non sia pericoloso per la pelle o per le mucose e che non reagisca chimicamente con il carico.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
Sorveglianza dei veicoli
51 321 Le norme del marginale 10 321 sono applicabili per i prodotti pericolosi sotto elencati, la cui quantità ecceda la massa indicata:
- le materie del 5° e le materie classificate sotto a) di tutti gli altri ordinali: 10 000 kg.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
51 403 I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 5.1 non debbono essere caricate in comune nello stesso veicolo con colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Precauzioni riguardanti le derrate alimentari, altri generi di consumo e gli alimenti per animali
51 410 (1) I colli muniti di etichette conformi al modello n. 6.1 devono essere tenuti isolati nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico e trasbordo dalle derrate alimenti, da altri generi di consumo e dagli alimenti per animali.
(2) Gli imballaggi vuoti, non ripuliti, muniti di etichette conformi al modello n. 6.1 devono essere tenuti isolati nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico e trasbordo dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e dagli alimenti per animali.
Movimentazione e stivaggio
51 414 E' vietato utilizzare materiali facilmente infiammabili per stivare i colli nei veicoli.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA) E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazione dei veicoli ed etichettaggio
Etichettaggio
51 500 I veicoli con cisterne fisse o smontabili e i contenitori-cisterna, come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa o veicoli per trasporto alla rinfusa, vuoti, non ripuliti) materie di questa classe, devono essere muniti di etichette conformi al modello n. 5.1.
Quelli contenenti o che abbiano contenuto materie di questa classe elencate al marginale 2512 (3) devono inoltre portare etichette conformi a quanto indicato in tale marginale.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI PER DETERMINATI PAESI
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte 1)
CLASSE 5.2 PEROSSIDI ORGANICI
Generalità
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte 1)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
Modalità d'inoltro, limitazioni di spedizioni
52 105 (1) Le materie dall'11° al 20° devono essere spedite in modo tale che non siano superate le temperature di regolazione indicate al marginale da 2550 (16) a (19) e date per le materie indicate al marginale 2551 e per le materie non elencate nelle condizioni di trasporto approvate [vedere marginale 2550 (8)].
(2) Il mantenimento della temperatura prescritta è indispensabile per la sicurezza del trasporto nel caso di un gran numero di perossidi organici. In generale occorrono:
- ispezione minuziosa dell'unità di trasporto prima del carico;
- istruzioni scritte per il trasportatore sul funzionamento del sistema di refrigerazione compresa una lista dei fornitori delle materie refrigeranti disponibili lungo il percorso;
- procedure da seguire in caso di mancato funzionamento della regolazione;
- sorveglianza regolare della temperature di servizio; e
- disponibilità di un sistema di refrigerazione di soccorso o di pezzi di ricambio.
(3) I dispositivi di comando e i rilevatori di temperatura del sistema di refrigerazione devono essere facilmente accessibili, e tutti i collegamenti elettrici devono essere protetti contro le intemperie. La temperatura dell'aria all'interno dell'unità di trasporto deve essere misurata mediante due rilevatori indipendenti e i dati devono essere registrati in modo che ogni variazione di temperatura sia facilmente rilevabile. La temperatura deve essere controllata ad intervalli da quattro a sei ore ed annotata. In occasione del trasporto di materie aventi una temperatura di regolazione inferiore a + 25 °C, l'unità di trasporto deve essere equipaggiata con dispositivi di allarme visivo e sonoro, alimentati indipendentemente dal sistema di refrigerazione e regolati per funzionare ad una temperatura uguale o inferiore alla temperatura di regolazione.
(4) Ogni qualvolta la temperatura di regolazione venga superata durante il trasporto, deve scattare una procedura di allarme, comprendente l'eventuale riparazione del dispositivo frigorifero o l'aumento della capacità di raffreddamento (per esempio l'aggiunta di materie refrigeranti liquide o solide). Si dovrà inoltre controllare frequentemente la temperatura e prepararsi a prendere misure di urgenza. Se la temperatura critica [vedere inoltre marginali 2550 (17) e 2551] è raggiunta, devono essere applicate le misure di urgenza.
(5) Il mezzo di regolazione della temperatura scelto per il trasporto dipende da una serie di fattori quali:
- la o le temperatura/e di regolazione della/e materia/e da trasportare;
- lo scarto tra la temperatura di regolazione e le temperature ambiente previste;
- l'efficacia della coibentazione;
- la durata del trasporto; e
- il margine di sicurezza previsto per ritardi durante il trasporto.
(6) Metodi appropriati per impedire il superamento della temperatura di regolazione sono di seguito elencati in ordine crescente di efficacia:
a) protezione calorifuga; a condizione che la temperatura iniziale del o dei perossidi organici sia sufficientemente bassa in rapporto alla temperatura di regolazione.
b) protezione calorifuga con sistema di raffreddamento; a condizione che:
- sia trasportata una quantità sufficiente di refrigerante non infiammabile (per esempio azoto liquido o neve carbonica), compreso un margine ragionevole per gli eventuali ritardi, o sia assicurato un sistema di rifornimento;
- non devono essere utilizzati come refrigeranti né l'ossigeno liquido né l'aria liquida;
- il sistema di raffreddamento abbia un effetto uniforme anche quando la maggior parte del refrigerante è esaurita;
- sia chiaramente indicata con un avviso scritto sulla/e porta/e la necessità di ventilare l'unità di trasporto prima di entrare.
c) protezione calorifuga con refrigerazione meccanica semplice; a condizione che siano utilizzate installazioni elettriche para fiamma all'interno dello scompartimento frigorifero per evitare l'accensione dei vapori infiammabili derivati dai perossidi organici.
d) protezione calorifuga con sistema di refrigerazione meccanica combinata con un sistema di raffreddamento, a condizione che:
- i due sistemi siano indipendenti l'uno dall'altro; e
- le condizioni prescritte nei precedenti punti b) e c) siano soddisfatte;
e) protezione calorifuga con sistema di refrigerazione meccanica doppia; a condizione che:
- oltre al dispositivo generale di alimentazione, i due sistemi siano indipendenti l'uno dall'altro;
- ciascun sistema possa da solo mantenere una regolazione sufficiente della temperatura; e
- siano utilizzate all'interno dello scompartimento refrigerante, installazioni elettriche para fiamma per evitare l'accensione dei vapori infiammabili derivati dai perossidi organici.
(7) Per le materie degli 11° ed 12°, deve essere utilizzato uno dei metodi seguenti di regolazione della temperatura descritti al marginale 52 105 (6):
- metodo c) quando la temperatura ambiente massima da prevedere durante il trasporto non supera più di 10 °C la temperatura di regolazione; altrimenti
- metodo d) o e).
Per le materie dal 13° al 20° deve essere utilizzato uno dei metodi seguenti:
- metodo a) quando la temperatura ambiente massima da prevedere durante il trasporto è di almeno 10 °C inferiore alla temperatura di regolazione;
- metodo b) quando la temperatura ambiente massima da prevedere durante il trasporto non supera di più di 30 °C la temperatura di regolazione; altrimenti
- metodi c), d) o e).
Trasporto in contenitori
52 118 I colli fragili ai sensi del marginale 10 104 (1) come pure i colli contenenti materie del 1° e 2° non devono essere trasportati in piccoli contenitori.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI PER I VEICOLI E PER IL LORO EQUIPAGGIAMENTO
Tipi di veicoli
52 204 Le materie dal 1° al 10° devono essere trasportate in veicoli chiusi o telonati.
Nel caso in cui, secondo i requisiti del marginale 52 105, le materie devono essere trasportate in veicoli isotermici, refrigerati o frigoriferi questi veicoli devono essere conformi ai requisiti del marginale 52 248. Le materie degli ordinali da 11° a 20° contenute in imballaggi protettivi riempiti con un refrigerante devono essere trasportate in veicoli chiusi o telonati. Quando i veicoli utilizzati sono coperti, l'aerazione deve essere assicurata in modo adeguato. I veicoli telonati devono essere provvisti di sponde laterali e posteriori. Il telone di questi veicoli deve essere di materiale impermeabile e difficilmente infiammabile.
Veicoli isotermici, refrigeranti o frigoriferi
52 248 I veicoli isotermici, refrigeranti o frigoriferi utilizzati secondo le disposizioni del marginale 52 105 debbono essere conformi alle seguenti disposizioni:
a) Il veicolo utilizzato deve essere equipaggiato in modo tale dal punto di vista «isotermia e sorgente di freddo» (vedere marginale 52 105), che la temperatura massima prevista al marginale 52 105 non sia superata,: il coefficiente globale della trasmissione di calore non deve superare 0,4 W/m2K;
b) Il veicolo deve essere sistemato in modo che i vapori della materia o dell'agente frigorigeno trasportati non possano penetrare nella cabina del guidatore;
c) Un appropriato dispositivo deve permettere di constatare in ogni momento, dalla cabina del conducente, quale è la temperatura nello spazio riservato al carico;
d) Lo spazio riservato al carico deve essere provvisto di feritoie per la aereazione o di valvole di aereazione se esiste un qualsiasi rischio di sovrappressione pericolosa in tale spazio. Dovranno essere prese precauzioni per assicurare, nel caso, che la refrigerazione non sia diminuita a causa delle feritoie o delle valvole di aereazione;
e) L'agente frigorigeno utilizzato non deve essere infiammabile;
f) Il dispositivo di produzione del freddo dei veicoli frigoriferi deve poter funzionare indipendentemente dal motore di propulsione del veicolo.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
Sorveglianza di veicoli
52 321 I controlli del marginale 10 321 sono applicabili per i prodotti pericolosi sotto elencati, la cui quantità ecceda la massa indicata:
- materie dei 1°, 2°, 13° e 14°: 1 000 kg
- materie dei 3°, 4°, 15° e 16°: 2 000 kg
- materie dei 5°, 6°, 17° e 18°: 5 000 kg
- materie dei 11° e 12°: 500 kg
Inoltre, i veicoli che trasportano più di 500 kg delle materie dell'11° e 12° sono soggette a controllo, in qualsiasi momento, per evitare atti vandalici e di rendere vigili l'autista e l'autorità competente in caso di perdita di prodotto o in caso di incendio.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
52 400
Limitazione delle quantità trasportate
52 401 (1) Una stessa unità di trasporto non deve trasportare più di:
- 5 000 kg delle materie dei 1° e 2° se lo spazio riservato al carico è munito di ventilazione in alto e se l'unità di trasporto è calorifugata con materiale resistente al calore [vedere marginale 11 204(3) a)], o 1 000 kg delle materie dei 1° e 2° se l'unità di trasporto non risponde a queste esigenze;
- 10 000 kg delle materie dei 3° e 4°;
- 20 000 kg delle materie dei 5°, 6°, 7°, 8°, 9° e 10°;
- 1 000 kg delle materie dei 11° e 12° o 5 000 se è calorifugato con un materiale resistente al calore;
- 5 000 kg delle materie dal 13° e 14° o 10 000 kg se è calorifugato con un materiale resistente al calore; e
- 20 000 kg delle materie del 15°, 16°, 17°, 18°, 19° e 20°.
(2) Quando le materie della presente classe sono caricate in comune in una stessa unità di trasporto, i limiti prescritti al 52 402 (1) non devono essere superati ed il contenuto totale non deve superare i 20 000 kg.
52 402 Le prescrizioni dei marginali 10 500 e 52 204 non sono applicabili al trasporto delle materie elencate e contemplate negli ordinali da 1° a 4° e dagli ordinali 11° a 14° a condizione che la materia sia imballata secondo i metodi di imballaggio OP1A, OP1B, OP2A o OP2B, secondo il caso, e che la quantità per unità di trasporto sia limitata a 10 kg.
Divieto di carico in comune nello stesso veicolo
52 403 (1) I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 5.2 non devono essere caricati nello stesso veicolo con dei colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
(2) I colli muniti di etichette conformi ai modelli n. 5.2 e 01 non devono essere caricati in uno stesso veicolo con colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 6.1, 7A, 7B, 7C, 8 o 9
Pulizia prima del carico
52 413 I veicoli destinati al trasporto dei colli contenenti materie della classe 5.2 debbono essere accuratamente puliti.
Movimentazione e stivaggio
52 414 (1) È vietato utilizzare materiali facilmente infiammabili per stivare i colli nei veicoli.
(2) I colli contenenti materie degli ordinali da 11° a 20° debbono essere stivati in modo da essere facilmente accessibili.
(3) Per i colli contenenti materie dall'11° al 20°, la temperatura di regolazione deve essere mantenuta durante tutta l'operazione di trasporto, compreso il carico e lo scarico, come pure le eventuali soste intermedie [vedere marginale 52 105 (1)].
(4) I colli devono essere caricati in modo tale che una circolazione libera di aria all'interno dello spazio riservato al carico assicuri una temperatura uniforme dello stesso. Se il contenuto di un veicolo o di un grande contenitore supera 5 000 kg di perossidi organici, il carico deve essere suddiviso in sezioni di al massimo 5 000 kg separati da spazi di aria di almeno 0,05 m.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI(-CISTERNA) E DEI CONTENITORI(-CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
52 500 I veicoli con cisterne fisse o smontabili e i contenitori-cisterna contenenti o che abbiano contenuto (cisterne vuote, non ripulite) materie di questa classe dovranno essere inoltre munite di etichette conformi al modello n. 5.2.
Quelli contenenti o che abbiano contenuto materie di questa classe elencate al marginale 2559 da (3) a (4) devono, inoltre portare etichette conformi a quanto indicato in tale marginale.
Sosta di durata limitata per le necessità dell'esercizio
52 509 Nel corso del trasporto delle materie dei 1°, 2°, 11° e 12° le fermate per le necessità del servizio non debbono, nella misura possibile, aver luogo in prossimità di luoghi abitati o di luoghi di riunione. Una sosta in prossimità di tali luoghi può essere prolungata solo con l'autorizzazione delle autorità competenti. Le stesse disposizioni valgono per un'unità di trasporto che sia caricata con più di 2 000 kg di materie dei 3°, 4°, 13° e 14°.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI PER ALCUNI PAESI
(Sono applicabili solo le condizioni generali della parte 1)
CLASSE 6.1 MATERIE TOSSICHE
Generalità
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTARE LE MERCI
Trasporto alla rinfusa
61 111 (1) Le materie dei 60°c) e i solidi contenenti liquido tossico, con numero di identificazione 3243 del 65°b) possono essere trasportati alla rinfusa a carichi completi.
(2) Le materie del 60°c) e i solidi contenenti liquido tossico, con numero di identificazione 3243 del 65°b) devono essere trasportati in veicoli con carrozzeria aperta telonata. I veicoli contenenti materie con numero di identificazione 3243 del 65°b) devono essere stagni o resi stagni, ad esempio a mezzo di un rivestimento interno appropriato sufficientemente solido.
(3) I rifiuti solidi contenenti materie del 60°c) possono essere trasportati nelle stesse condizioni di queste materie. Gli altri rifiuti solidi classificati sotto la lettera c) dei differenti ordinali possono essere trasportati alla rinfusa solo alle condizioni del marginale 61 118.
Trasporto in contenitori
61 118 I contenitori destinati al trasporto alla rinfusa dei rifiuti solidi classificati sotto la lettera c) dei differenti ordinali e i solidi contenenti liquido tossico, del numero di identificazione 3243 del 65°b) devono essere a pareti piene e coperti con un coperchio o un telone. I contenitori contenenti materie con numero di identificazione 3243 del 65°b) devono essere stagni o resi stagni, per esempio per mezzo di un rivestimento interno appropriato sufficientemente solido.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI DA RISPETTARE PER IL MEZZO DI TRASPORTO ED IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
Equipaggiamento speciale
61 260 In tutti i casi di trasporto di miscele antidetonanti per carburanti del 31°a), così come dei recipienti che ne abbiano contenuti, deve essere consegnato al conducente, insieme al documento di trasporto, una cassetta portatile con manico contenente:
- tre copie di consegne scritte indicanti la condotta da tenere in caso di accidente o di incidente nel corso del trasporto (vedere marginale 61 385);
- due paia di guanti e due paia di stivali di gomma o di materia plastica appropriata;
- due maschere anti-gas con cartucce di carbone attivo della capacità di 500 cm3;
- un flacone (per esempio in bachelite) contenente 2 kg di permanganato di potassio e recante la dicitura «mettere in soluzione in acqua prima dell'uso»;
- sei cartelli di cartone con la scritta: «PERICOLO-Veleno volatile versato. Non avvicinarsi senza maschera», redatto nella lingua o le lingue dei paesi sul territorio dei quali è effettuato il trasporto.
Questo cofanetto deve trovarsi nella cabina di guida in un posto dove la squadra di soccorso possa facilmente trovarlo.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI SERVIZIO
Misure da prendere in caso di incidente
61 302 (Vedere marginale 61 385)
Precauzioni relative alle materie di consumo
61 303 (Vedere marginale 61 410)
Sorveglianza dei veicoli
61 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili alle merci pericolose di seguito indicate la cui quantità supera la massa indicata:
- le materie dal 1° al 5° e le materie che ricadono sotto la lettera a) dei differenti ordinali: 1 000 kg;
- le materie che ricadono sotto la lettera b) dei differenti ordinali: 5 000 kg.
Consegne scritte
61 385 Nel caso di trasporto di miscele antidetonanti per carburanti del 31°a), come nel caso di recipienti che ne abbiano contenuto, il testo delle consegne scritte deve dare, in particolare, le seguenti indicazioni:
A) Precauzioni da prendere
Il prodotto trasportato è un prodotto molto tossico. In caso di fuoriuscita da uno dei recipienti, bisogna prendere le seguenti precauzioni:
1. Evitare:
a) il contatto con la pelle;
b) l'inalazione dei vapori;
c) l'introduzione del liquido nella bocca.
2. Per manipolare i fusti lacerati, danneggiati, o bagnati di liquido, bisogna obbligatoriamente utilizzare:
a) le maschere antigas;
b) i guanti di gomma o di materia plastica appropriata;
c) gli stivali di gomma o di materia plastica appropriata. In caso di grave incidente che comporta una ostruzione della pubblica via, è indispensabile avvertire del pericolo in atto il personale che viene a liberare il luogo.
B) Condotta da tenere
Devono essere prese tutte le misure possibili, compresa l'utilizzazione dei cartelli previsti al marginale 61 260, in modo da tenere al di fuori dei luoghi del sinistro la gente, a una distanza che non deve essere inferiore a 15 m; devono essere sistemati tutto intorno i pannelli contenuti nella cassetta, e si allontaneranno i curiosi.
Le maschere, i guanti e gli stivali permetteranno a una persona d'andare a verificare lo stato del carico.
Nel caso che dei fusti fossero lacerati, bisognerebbe:
a) procurarsi d'urgenza maschere, guanti e stivali supplementari per equipaggiare gli operai;
b) mettere da parte i fusti rimasti intatti;
c) neutralizzare il liquido versato sul veicolo o per terra con un innaffiamento abbondante di una soluzione acquosa di permanganato di potassio (agente neutralizzante di cui un flacone è nella cassetta); la soluzione si prepara facilmente agitando in un secchio 0,5 kg di permanganato con 15 litri d'acqua; bisognerà rinnovare questo innaffiamento a più riprese, perché un kg di prodotto trasportato esige, per la sua completa distruzione, 2 kg di permanganato di potassio.
Se la circostanza lo permette, il mezzo migliore per bonificare i luoghi è quello di spandere della benzina sul liquido versato e dar fuoco.
C) Avviso importante
In caso di incidente, una delle prime cure deve essere di avvertire per telegramma o per telefono (questo testo deve essere completato con gli indirizzi ed i numeri di telefono delle officine suscettibili di essere avvertite in ciascuno dei paesi sul territorio dei quali si effettuerà il trasporto).
Ogni veicolo che sia stato contaminato dal prodotto trasportato non sarà rimesso in servizio che dopo essere stato bonificato sotto la direzione di una persona competente. Le parti in legno del veicolo che fossero state attaccate dal prodotto trasportato saranno rimosse e bruciate.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
61 403 I colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 6.1 non devono essere caricati in comune sullo stesso veicolo con dei colli muniti d'una etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Luoghi di carico e scarico
61 407 (1) È vietato:
a) caricare e scaricare in un luogo pubblico all'interno di agglomerati, senza il permesso speciale delle competenti autorità, materie dal 1° al 5° e tutte quelle ricadenti sotto la lettera a) di ogni altro ordinale;
b) caricare e scaricare queste stesse materie in un luogo pubblico al di fuori degli agglomerati senza aver avvertito le autorità competenti, a meno che queste operazioni non siano giustificate da un motivo grave in relazione alla sicurezza.
(2) Se, per una qualsiasi ragione, operazioni di movimentazione devono essere effettuate in un luogo pubblico, è prescritto di separare le materie e gli oggetti di natura differente, tenendo conto delle etichette.
Precauzioni relative agli oggetti di consumo
61 410 Le materie della classe 6.1 devono essere tenute isolate dalle derrate alimentari, dagli altri generi di consumo e dagli alimenti per animali sui veicoli e nei luoghi di carico, scarico e trasbordo.
Pulizia dopo lo scarico
61 415 (1) Ogni veicolo che è stato contaminato da materie del 31°a) o da una delle loro miscele, può essere rimessa in servizio solo dopo essere stata disinfettata sotto la direzione di una persona competente. Le parti in legno del veicolo, che siano state raggiunte dalle materie del 31°a), devono essere rimosse e bruciate.
(2) Allorché si verifichi una fuga di materie di questa classe e che le stesse si siano versate in un veicolo, quest'ultimo non può essere riutilizzato che dopo essere stato pulito a fondo e, all'occorrenza, decontaminato. Tutte le merci e gli oggetti trasportati sullo stesso veicolo devono essere controllati nel caso siano eventualmente contaminati.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI-(CISTERNA) E DEI CONTENITORI-(CISTERNA)
Segnalazioni ed etichettaggio dei veicoli
Segnalazione
61 500 (1) In tutti i casi di trasporto di materie del 31°a), il veicolo deve essere marcato, su ogni lato, con una scritta che avverta che, se fuoriesce del liquido, deve essere osservata la massima prudenza in quanto non ci si deve avvicinare al veicolo senza maschere anti-gas, guanti e stivali di gomma o di qualche materia plastica appropriata.
Etichettaggio
(2) I veicoli con cisterna fissa o smontabile e i contenitori-cisterna, come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa, veicolo per trasporto alla rinfusa vuoti, non ripuliti) materie di questa classe devono portare etichette del modello n. 6.1.
Quelli che contengono o hanno contenuto elencate al marginale 2612 da (3) a (10) porteranno inoltre etichette conformi a tale marginale.
Fermata di durata limitata per le necessità del servizio
61 509 In tutti i casi possibili, la fermata per le necessità del servizio non devono aver luogo in prossimità di luoghi abitati o di luoghi di riunione. Una fermata non può essere prolungata in prossimità di tali luoghi che con l'accordo delle competenti autorità.
Protezione contro l'azione del sole
61 515 Durante i mesi da aprile a ottobre, in caso di sosta d'un veicolo che trasporta acido cianidrico del 1°, i colli devono, se la legislazione del paese di sosta lo prescrive, essere efficacemente protetti dall'azione del sole, per esempio con dei teloni posti a 20 cm almeno al di sopra del carico.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI DI TALUNI PAESI
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
CLASSE 6.2 MATERIE SUSCETTIBILI DI PRODURRE INFEZIONI
Generalità
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI
62 105 I colli di materie di questa classe devono essere trasportate con veicoli furgonati.
Trasporto in contenitori
62 118 (1) I colli contenenti materie di questa classe possono essere trasportati in piccoli contenitori.
(2) I divieto di carico in comune previsti al marginale 62 403 dovranno ugualmente essere rispettate all'interno di un piccolo contenitore.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI DA RISPETTARE PER IL MEZZO DI TRASPORTO ED IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
Mezzi per l'estinzione dell'incendio
62 240 Non si applicano le prescrizioni del marginale 10 240 (1) b), (3) e (4).
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI SERVIZIO
Misure da prendere in caso di incidente
62 302 (Vedere il marginale 62 385)
Precauzioni relative alle materie di consumo
62 303 (Vedere il marginale 62 410)
Sorveglianza dei veicoli
62 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili a tutte le materie del 1°, qualunque sia la massa. Esse si applicano anche alle materie del 2° la cui quantità supera la massa di 100 kg. Tuttavia non è necessario applicare le disposizioni di questo marginale nel caso in cui il compartimento caricato è bloccato con chiavistello o i colli trasportati sono protetti da un'altra materia contro ogni scaricamento illegale.
62 353 Non si applicano le prescrizioni del marginale 10 353.
Consegne scritte
62 385 Le consegne scritte devono inoltre prevedere:
a) la disposizione secondo la quale, nel caso previsto al marginale 10 385 (1) d), occorre informare le autorità locali dei servizi di salute pubblica o veterinaria;
b) informazioni sul modo in cui le materie devono essere assorbite e confinate e in cui i pericoli presentati dalla o dalle materie della classe 6.2 devono essere eliminati sul posto, ad esempio con disinfettanti appropriati;
c) informazioni sul materiale di protezione adeguato per il conducente.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLA SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune in uno stesso veicolo
62 403 (1) I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 6.2 non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con derrate alimentari, altri oggetti di consumo e alimenti per animali.
(2) I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 6.2 non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Precauzioni relative alle materie di consumo
62 410 Le materie della classe 6.2 non devono essere caricate in comune nello stesso veicolo con derrate alimentari, altri oggetti di consumo e alimenti per animali. Inoltre esse devono essere tenute isolate dalle derrate alimentari o dagli altri generi di consumo e dagli alimenti per animale sui luoghi di carico, scarico e di trasbordo.
62 412 Le materie del 4° devono essere trasportate in cisterne o in veicoli realizzati in modo che vengano evitati rischi per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente, per esempio caricandole in sacchi o per mezzo di raccordi stagni all'aria.
Movimentazione e stivaggio
62 414 (1) I colli contenenti materie di questa classe devono essere disposti in modo da essere facilmente accessibili.
(2) Se dei colli di questa classe devono essere trasportati a una temperatura ambiente non superiore a 15 °C o refrigerati, tale temperatura deve essere mantenuta durante lo scarico e il deposito in magazzino.
(3) I colli di questa classe devono essere depositati in magazzino esclusivamente in luoghi freschi, lontani da fonti di calore.
Pulizia dopo lo scarico
62 415 Allorché avviene una perdita di materie di questa classe e queste si sono sparse nel veicolo, quest'ultimo potrà essere riutilizzato solo dopo essere stato pulito a fondo e, se ricorre il caso, disinfettato. Tutte le merci e oggetti trasportati nello stesso veicolo devono essere controllati dal punto di vista di un'eventuale contaminazione. Le parti del veicolo in legno che sono state in contatto con le materie del 1° e 2° devono essere tolte e bruciate.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
62 500 I veicoli aventi cisterna fissa o smontabile, i veicoli costruiti in modo speciale e i contenitori-cisterna contenenti o che abbiano contenuto materie del 4° (cisterne vuote, non ripulite) devono portare un'etichetta conforme al modello n. 6.2.
Stazionamento di durata limitata per esigenze di servizio
62 509 Per quanto possibile, le soste di veicoli che trasportano materie del 1° e 2° per esigenze di servizio non devono avvenire in prossimità di luoghi abitati o di luoghi di raduno. Una sosta in tali luoghi può essere prolungata solo con l'autorizzazione delle autorità competenti.
SEZIONE 6
PRESCRIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI DI TALUNI PAESI
(Nessuna prescrizione generale o particolare)
CLASSE 7 MATERIE RADIOATTIVE
Generalità
Trasporto
71 000 Per i dettagli, vedere l'apposita scheda del marginale 2704.
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTARE LE MERCI
Prescrizioni
71 100 Per i dettagli, vedere l'apposita scheda del marginale 2704.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI DA RISPETTARE PER IL MEZZO DI TRASPORTO ED IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
Prescrizioni
71 200 Per i dettagli, vedere l'apposita scheda del marginale 2704.
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI ESERCIZIO
Prescrizioni
71 300 Per i dettagli, vedere l'apposita scheda del marginale 2704.
Sorveglianza dei veicoli
71 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili a tutte le materie, qualunque sia la massa. Inoltre tali merci saranno sempre oggetto di sorveglianza atta a impedire ogni azione avente scopo di dolo e ad allertare il conducente e le autorità competenti in caso di perdita o di incendio.
Tuttavia non è necessario applicare le disposizioni del marginale 10 321 nel caso che:
a) lo scomparto caricato sia chiuso con catenaccio o i colli trasportati siano protetti in un altro modo contro tutti gli scarichi illegali, e
b) la quantità di dose non superi i 5 microsievert/h (0,5 millirem/h) in ogni punto accessibile della superficie del veicolo.
Trasporto dei viaggiatori
71 325 Le disposizioni del marginale 10 325 non si applicano alle unità di trasporto che trasportano soltanto le materie radioattive riportate nella scheda da 1 a 4.
Apparecchi di illuminazione portatili
71 353 Le disposizioni del marginale 10 353 non si applicano, a condizione che non ci siano altri rischi sussidiari.
Consegne scritte
71 385 Le disposizioni del marginale 10 385 non si applicano alle unità di trasporto che trasportano soltanto materie radioattive contenute nelle schede da 1 a 4.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Prescrizioni
71 400 Per i dettagli vedere l'apposita scheda del marginale 2704.
Divieto di carico in comune sullo stesso veicolo
71 403 I colli muniti di una etichetta dei modelle n. 7A, 7B o 7C non devono essere caricati insieme sullo stesso veicolo a colli muniti di un'etichetta dei modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Pulizia dopo lo scarico
71 415 Per le prescrizioni di decontaminazione, vedere il marginale 3712.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI-(CISTERNA) E DEI CONTENITORI-(CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio dei veicoli
Etichettaggio
71 500 (1) Oltre le prescrizioni del marginale 10 500, ogni veicolo che trasporti delle materie radioattive deve portare, su ogni parete esterna laterale e sulla parete esterna posteriore, un'etichetta del modello n. 7D.
Tuttavia, queste prescrizioni non si applicano ai veicoli che trasportano materie radioattive riportate nelle schede da 1 a 4 del marginale 2704.
Inoltre, per le disposizioni del marginale 10 500 (1) riguardanti la riduzione della dimensione del pannello di colore arancione, le dimensioni delle etichette del modello n. 7D possono essere ricondotte a 100 mm per ogni lato.
(2) Le etichette prescritte al marginale 10 500 (9) devono essere apposte sui quattro lati del contenitore-cisterna.
(3) Le etichette e le placche arancioni descritte nella classe 7 devono essere apposte sui quattro lati del contenitore cisterna. Se le etichette o le placche non sono visibili dall'esterno del veicolo, le stesse etichette o placche devono essere apposte sui lati del veicolo nonchè posteriormente.
Sosta di un veicolo che presenti un particolare pericolo
71 507 Oltre al marginale 10 507, vedere il marginale 3712 dell'appendice A7. Tuttavia queste prescrizioni non si applicano ai veicoli che trasportano solo le materie radioattive previste dalle schede da 1 a 4 del marginale 2704.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI DI DETERMINATI PAESI
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
CLASSE 8 MATERIE CORROSIVE
Generalità
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTARE LE MERCI
Trasporto alla rinfusa
81 111 (1) Il solfato di piombo del 1°b), le materie del 13°b), i solidi contenenti liquido corrosivo del numero di identificazione 3244 del 65°b) possono essere oggetto di trasporto alla rinfusa per carichi completi. La cassa del veicolo deve essere munita d'un rivestimento interno opportuno sufficientemente solido. Se si tratta d'un veicolo telonato, il telone deve essere sistemato in modo da non poter toccare il carico. I veicoli contenenti materie aventi numero di identificazione 3244 del 65°b) devono essere stagni o resi stagni, per esempio per mezzo di un rivestimento interno appropriato sufficientemente solido.
(2) I rifiuti solidi contenenti materie del 13° possono essere trasportate nelle stesse condizioni di queste materie. Gli altri rifiuti solidi classificati sotto la lettera c) dei differenti ordinali possono essere trasportate alla rinfusa solo alle condizioni del marginale 81 118.
Trasporto in contenitori
81 118 I contenitori destinati al trasporto alla rinfusa del solfato di piombo del 1°b), delle materie del 13°b), e di solidi contenenti liquidi corrosivi del numero di identificazione 3244 del 65°b), some pure di rifiuti solidi classificati sotto la lettera c) dei differenti ordinali, devono avere pareti piene munite d'un rivestimento opportuno ed essere coperti con un coperchio o telone.
I contenitori che contengono materie aventi numero di identificazione 3244 del 65°b) alla rinfusa, devono essere stagni o resi stagni, per esempio per mezzo di un rivestimento interno appropriato sufficientemente solido.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI DA RISPETTARE PER IL MEZZO DI TRASPORTO ED IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI SERVIZIO
Sorveglianza dei veicoli
81 321 Le disposizioni del marginale 10 321 sono applicabili alle merci pericolose di seguito elencate la cui quantità superi la massa indicata:
- materie ricadenti sotto la lettera a) delle differenti ordinali: 10 000 kg;
- il bromo del 24°: 1 000 kg.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di caricamento in comune su di uno stesso veicolo
81 403 I colli muniti di una etichetta conforme al modello n. 8 non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo con colli muniti di una etichetta conforme al modello n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Precauzioni relative al generi di consumo
81 410 I colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 6.1 devono essere separati dalle derrate alimentari, dagli altri generi di consumo e dagli alimenti per gli animali nei veicoli e nei luoghi di carico, scarico, trasbordo.
Pulizia prima del caricamento
81 413 I veicoli destinati a ricevere dei colli contenenti materie del 2°a)2, 3°a), 4°, 73° o 74° devono essere accuratamente puliti e, in particolare, liberati di tutti i rimasugli combustibili (paglia, fieno, carta, ecc.).
Pulizia dopo lo scarico
81 415 Se in un veicolo si sono sparse o è avvenuta una perdita di materie contenute in colli muniti di un'etichetta conforme al modello n. 6.1, tale veicolo può essere riutilizzato solo dopo essere stato pulito a fondo e, se ricorre il caso, decontaminato. Tutte le altre merci trasportate nello stesso veicolo devono essere controllate in relazione ad una possibile contaminazione.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI-(CISTERNA) E DEI CONTENITORI-(CISTERNA)
Segnalazione ed etichettaggio
Etichettaggio
81 500 I veicoli a cisterna fissa o smontabile e i contenitori-cisterna, come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa e veicoli per trasporto alla rinfusa vuoti, non ripuliti) materie di questa classe devono portare etichette del modello n. 8.
Quelli le cui cisterne contengono o abbiano contenuto le materie di questa classe elencate al marginale 2812 da (3) a (10), porteranno inoltre le etichette conformi a tale marginale.
SEZIONE 6
DISPOSIZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI DI TALUNI PAESI
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
CLASSE 9 MATERIE E OGGETTI PERICOLOSI DIVERSI
Generalità
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
SEZIONE 1
MODO DI TRASPORTARE LE MERCI
91 105 I colli contenenti materie di questa classe devono essere trasportati in veicoli furgonati o telonati.
Trasporto alla rinfusa
91 111 Le materie del 4°c) e 12°c) possono essere trasportate alla rinfusa in veicoli aperti ma telonati, con una ventilazione adeguata.
Trasporto in contenitori
91 118 Le materie del 4°c) e 12°c) possono essere imballate senza imballaggio interno in piccoli contenitori del tipo chiuso con pareti piene.
SEZIONE 2
CONDIZIONI SPECIALI DA RISPETTARE PER IL MEZZO DI TRASPORTO E PER IL SUO EQUIPAGGIAMENTO
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
SEZIONE 3
PRESCRIZIONI GENERALI DI SERVIZIO
Sorveglianza dei veicoli
91 321 Le disposizioni del marginale 10 321 si applicano alle merci pericolose di seguito elencate la cui quantità supera la massa indicata:
- materie classificate sotto b) del 13°: 1 000 kg;
- materie ricadenti sotto la lettera b) degli altri ordinali: 5 000 kg.
Consegne scritte
91 385 (1) Nel caso di trasporto di materie del 2°b) o di apparecchi del 3°, il testo delle consegne scritte deve indicare che in caso di incendio possono formarsi diossine molto tossiche.
(2) Per le materie degli 11° e 12°, le consegne scritte devono anche prevedere le misure da prendere per evitare o minimizzare i danni in caso di rovesciamento di tali materie, considerate inquinanti per l'ambiente acquatico.
(3) Per le materie del 13°, le consegne scritte devono anche prevedere:
a) la disposizione secondo la quale, nel caso previsto al marginale 10 385 [1]d), occorre informare le autorità locali dei servizi di sanità pubblica o veterinaria;
b) informazioni sul modo in cui la o le materie devono essere assorbite e confinate e sul modo in cui i pericoli presentati dalle materie del 13° devono essere eliminati sul posto, per esempio mediante disinfettanti appropriati;
c) informazioni sul materiale di protezione adeguato per il conducente.
SEZIONE 4
PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE AL CARICO, ALLO SCARICO E ALLA MOVIMENTAZIONE
Divieto di carico in comune sullo stesso veicolo
91 403 I colli muniti di una etichetta conforme al modello n. 9 non devono essere caricati insieme sullo stesso veicolo con colli muniti di un'etichetta conforme ai modelli n. 1, 1.4, 1.5, 1.6 o 01.
Luoghi di carico e scarico
91 407 (1) È vietato:
a) caricare e scaricare su di un'area pubblica all'interno degli agglomerati, senza permesso speciale delle autorità competenti, delle materie classificate sotto la lettera b) dei differenti ordinali;
b) caricare e scaricare materie classificate sotto la lettera b) dei diversi ordinali su di un'area pubblica al di fuori degli agglomerati senza aver avvertito le autorità competenti, a meno che queste operazioni non siano indispensabili per motivi di sicurezza.
(2) Se, per una qualsiasi ragione, operazioni di movimentazione devono essere effettuate su di un'area pubblica, si prescrive di separare, tenendo conto delle etichette, le materie e gli oggetti di natura diversa.
Precauzioni relative ai generi di consumo
91 410 I colli muniti di etichetta conforme al modello n. 9, devono essere separati dalle derrate alimentari, da altri generi di consumo e dagli alimenti per animali nei veicoli come pure nei luoghi di carico, scarico e trasbordo.
Movimentazione e stivaggio
91 414 (1) I colli contenenti materie del 13° devono essere depositati in modo da essere facilmente accessibili.
(2) Qualora colli contenenti materie del 13° devono essere trasportati refrigerati, la continuità della catena del freddo deve essere assicurata all'atto dello scarico o durante il deposito.
(3) I colli contenenti materie del 13° devono essere depositati solo in luoghi freschi, lontano da fonti di calore.
Pulizia dopo lo scarico
91 415 (1) Se materie o oggetti della classe 9, ordinali dal 1° al 12°, si sono sparse o versate su di un veicolo, quest'ultimo non può essere riutilizzato che dopo essere stato pulito a fondo e, all'occorrenza, decontaminato. Tutte le altre merci trasportate nello stesso veicolo devono essere controllate per un'eventuale contaminazione.
(2) Se una materia del 13° si è versata e ha contaminato un veicolo, quest'ultimo potrà essere riutilizzato solo dopo essere stato interamente lavato e se necessario, disinfettato. Tutte le merci e gli oggetti trasportati in tale veicolo devono essere controllati per quanto riguarda un'eventuale contaminazione. Le parti in legno che sono entrate in contatto con le materie del 13° devono essere rimosse e incenerite.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI SPECIALI RELATIVE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI-(CISTERNA) E DEI CONTENITORI-(CISTERNA)
Segnalazioni ed etichettaggio
Segnalazione
91 500 (1) I piccoli contenitori, contenenti polimeri espansibili del 4°c) devono portare l'iscrizione seguente: «Tenere lontano da ogni sorgente di fiamma». Questa iscrizione deve essere redatta nella lingua ufficiale del paese di partenza, ed anche, se questa lingua non è l'inglese, né il francese, né il tedesco, in inglese o in francese o in tedesco, a meno che gli accordi eventualmente conclusi tra i Paesi interessati dal l'operazione di trasporto in causa non dispongano diversamente.
Etichettaggio
(2) I veicoli aventi cisterna fissa o smontabile e i contenitori-cisterna come pure i veicoli per trasporto alla rinfusa e i contenitori per trasporto alla rinfusa, contenenti o che abbiano contenuto (cisterne, contenitori per trasporto alla rinfusa e veicoli per trasporto alla rinfusa vuoti, nin ripuliti) materie di questa classe, ad eccezione delle materie del 4°c), devono portare etichette del modello n. 9.
Quelli che contengono o hanno contenuto materie di questa classe elencate al marginale 2912 da (4) a (6) dovranno portare inoltre etichette conformi a quanto indicato in tale marginale.
SEZIONE 6
DISPOZIONI TRANSITORIE, DEROGHE E DISPOSIZIONI SPECIALI DI TALUNI PAESI
(Si applicano soltanto le disposizioni generali della 1a parte)
IIIa PARTE APPENDICE ALL'ALLEGATO B
APPENDICI B.1 DISPOSIZIONI COMUNI RELATIVE ALLE CISTERNE
Disposizioni comuni alle Appendici B.1
200 000 (1) Il campo di applicazione delle varie Appendici B.1 è il seguente:
(a) Appendice B.1a si riferisce alle cisterne diverse dai contenitori-cisterna;
(b) Appendice B.1b si riferisce ai contenitori-cisterna;
(c) Appendice B.1c si riferisce alle cisterne, diverse dalle batterie di recipienti e dai contenitori-cisterna, costruiti in plastiche rinforzate;
(d) Appendice B.1d si occupa dei materiali e della costruzione delle cisterne fisse, delle cisterne smontabili e dei serbatoi dei contenitori-cisterna, destinati al trasporto dei gas liquefatti fortemente refrigerati della Classe 2.
Nota: Per i recipienti, vedi i pertinenti requisiti dell'Allegato A (Imballaggi).
(2) In deroga alla definizione data nel marginale 10 014 (1), il termine «cisterna» quando è usato da solo nell'Appendice B.1a e nell'Appendice B.1c non riguarda i contenitori-cisterna. Comunque, alcuni dei requisiti dell'Appendice B.1a possono essere resi applicabili ai contenitori-cisterna attraverso le disposizioni dell'Allegato B e dell'Appendice B.1b.
(3) Si ricorda che il marginale 10 121 (1) proibisce il trasporto di materie pericolose in cisterne eccetto quando tale trasporto sia espressamente autorizzato sotto ogni Sezione I della Parte II nelle Appendici B.1a o B.1b e Sezione 1 dell'Appendice B.1c.
APPENDICE B.1a NORME RELATIVE ALLE CISTERNE FISSE (VEICOLI CISTERNA), CISTERNE SMONTABILI E BATTERIE DI RECIPIENTI
Nota: La Ia parte elenca le norme applicabili alle cisterne fisse (veicoli cisterna), cisterne smontabili e batterie di recipienti destinate al trasporto delle materie di tutte le classi. La IIa parte contiene le norme particolari che completano o modificano le norme della Ia parte.
Ia PARTE PRESCRIZIONI APPLICABILI A TUTTE LE CLASSI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO D'APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Nota: Conformemente a quanto prescrive il marginale 10 121 (1), il trasporto di materie pericolose non può aver luogo in cisterne fisse, smontabili o batterie di recipienti se non quando questo modo di trasporto è esplicitamente ammesso per queste materie da ciascuna sezione 1 della IIa parte della presente appendice.
211 100 Le presenti norme si applicano alle cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili, e batterie di recipienti utilizzati per il trasporto di materie liquide, gassose, pulverulenti o granulari.
211 101 (1) Oltre al veicolo propriamente detto o, in sostituzione, agli elementi del gruppo assali-sospensioni, un veicolo-cisterna comprende uno o più serbatoi, i loro equipaggiamenti e gli elementi di collegamento al veicolo o agli elementi del gruppo assali-sospensioni.
(2) Una volta collegata al veicolo portante, la cisterna smontabile o la batteria di recipienti deve rispondere alle prescrizioni concernenti il veicolo-cisterna.
211 102 Nelle prescrizioni che seguono, si intende:
(1) a) per serbatoio, l'involucro (comprese le aperture e i loro sistemi di chiusura);
b) per equipaggiamento di servizio del serbatoio, i dispositivi di riempimento, di svuotamento, d'areazione, di sicurezza, di riscaldamento e di protezione calorifuga come pure gli strumenti di misura;
c) per equipaggiamento di struttura, gli elementi di rinforzo, di fissaggio, di protezione e di stabilità che sono esterni o interni al serbatoio.
(2) a) per pressione di calcolo, una pressione fittizia almeno uguale alla pressione di prova, che può superare più o meno la pressione di esercizio, a seconda del grado di pericolo rappresentato dalla materia trasportata, e che serve unicamente a determinare lo spessore delle pareti del serbatoio, indipendentemente da ogni dispositivo di rinforzo esterno o interno;
b) per pressione di prova, la pressione effettiva più elevata che si esercita nel corso della prova di pressione del serbatoio;
c) per pressione di riempimento, la pressione massima effettivamente sviluppata nel serbatoio nel corso del riempimento sotto pressione;
d) per pressione di svuotamento, la pressione massima effettivamente sviluppata nel serbatoio quando si scarica sotto pressione;
e) per pressione massima di esercizio (pressione manometrica), il più alto dei tre valori seguenti:
i) valore massimo effettivo autorizzato nel serbatoio per una operazione di riempimento (pressione massima autorizzata di riempimento);
ii) valore massimo della pressione effettiva autorizzata nel serbatoio per una operazione di svuotamento (pressione massima autorizzata di svuotamento);
iii) pressione manometrica effettiva alla quale il serbatoio è assoggettato dal suo contenuto (compresi i gas estranei che esso può racchiudere) alla temperatura massima d'esercizio.
Salvo condizioni particolari prescritte nelle diverse classi il valore numerico di questa pressione d'esercizio (pressione manometrica) non deve essere inferiore alla tensione di vapore della materia di riempimento a 50 °C (pressione assoluta).
Per i serbatoi muniti di valvole di sicurezza (con o senza disco di rottura), la pressione massima d'esercizio (pressione manometrica) è tuttavia uguale alla pressione prescritta per il funzionamento di queste valvole di sicurezza.
(3) Per prova di tenuta, la prova consistente nel sottomettere il serbatoio a una pressione effettiva interna uguale alla pressione massima d'esercizio, ma almeno uguale a 20 kPa (0,2 bar) (pressione manometrica) secondo un metodo riconosciuto dall'autorità competente. Per i serbatoi muniti di sfiatatoi e d'un dispositivo atto a impedire che il contenuto si versi se il serbatoio si rovescia, la pressione di prova di tenuta è uguale alla pressione statica della materia di riempimento.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 120 I serbatoi devono essere progettati e costruiti conformemente alle disposizioni di un codice tecnico riconosciuto dall'autorità competente, ma devono essere osservate le seguenti prescrizioni minime:
(1) I serbatoi devono essere costruiti in materiali metallici appropriati che, se non sono previsti altri intervalli di temperatura nelle diverse classi, devono essere insensibili alla rottura per fragilità ed alla tensocorrosione intercristallina, fra P 20 °C e + 50 °C.
(2) Per i serbatoi saldati, devono essere usati solo materiali che si prestano perfettamente ad essere saldati e per i quali può essere garantito un valore sufficiente di resilienza ad una temperatura ambiente di P 20 °C, in particolare nei giunti saldati e nelle zone di giunzione.
(3) I giunti di saldatura devono essere eseguiti a perfetta regola d'arte e offrire tutte le garanzie di sicurezza. Per quel che concerne la costruzione ed il controllo dei cordoni di saldatura, vedere inoltre il marginale 211 127 (8). I serbatoi i cui spessori minimi di parete sono stati determinati secondo il marginale 211 127 da (2) a (6) devono essere controllati secondo i metodi descritti nella definizione del coefficiente di saldatura di 0,8.
(4) I materiali dei serbatoi o i loro rivestimenti di protezione a contatto col contenuto non devono contenere materie in grado di reagire pericolosamente con quello, di formare dei prodotti pericolosi o di indebolire il materiale in maniera apprezzabile.
(5) Il rivestimento protettivo deve essere concepito in modo che la sua tenuta resti garantita quali che siano le deformazioni suscettibili di prodursi nelle condizioni normali di trasporto [211 127 (1)].
(6) Se il contatto fra il prodotto trasportato ed il materiale utilizzato per la costruzione del serbatoio causa una diminuzione progressiva dello spessore delle pareti, questo deve essere aumentato nella costruzione d'un valore opportuno. Questo sovraspessore di corrosione non deve essere preso in considerazione nel calcolo dello spessore delle pareti.
211 121 (1) I serbatoi, i loro collegamenti e i loro equipaggiamenti di servizio e strutturali devono essere progettati per resistere senza dispersioni di contenuto (ad eccezione delle quantità di gas che fuoriesca dalle eventuali aperture di degasaggio):
- alle sollecitazioni statiche e dinamiche nelle normali condizioni di trasporto;
- alle sollecitazioni minime imposte così come sono definite ai marginali 211 125 e 211 127.
(2) Nei casi dei veicoli di cui il serbatoio costituisce un componente autoportante che è sollecitato, questo serbatoio deve essere calcolato in modo da resistere alle sollecitazioni che si esercitano per questo motivo in aggiunta alle sollecitazioni di altra origine.
211 122 Per determinare lo spessore delle pareti del serbatoio, bisogna basarsi su di una pressione almeno uguale alla pressione di calcolo, ma si deve anche tener conto delle sollecitazioni viste al marginale 211 121.
211 123 Salvo condizioni particolari prescritte nelle diverse classi, il calcolo dei serbatoi deve tener conto dei seguenti dati:
(1) I serbatoi a scarico per gravità, destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore che non supera 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta), devono essere calcolati secondo una pressione doppia della pressione statica delle materie da trasportare, e non inferiore al doppio della pressione statica dell'acqua.
(2) I serbatoi a carico o a scarico in pressione, destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore che non supera 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta) devono essere calcolati per una pressione pari a 1,3 volte la pressione di carico o scarico.
(3) I serbatoi destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore superiore a 110 kPa (1,1 bar) senza superare 175 kPa (1,75 bar) (pressione assoluta), quale che sia il tipo di riempimento o svuotamento, devono essere calcolati almeno per una pressione da 150 kPa (1,5 bar) (pressione manometrica), o 1,3 volte la pressione di riempimento o svuotamento, se questa è superiore.
(4) I serbatoi destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore superiore a 175 kPa (1,75 bar) (pressione assoluta), quale che sia il tipo di riempimento o di svuotamento, devono essere calcolate ad una pressione uguale a 1,3 volte la pressione di riempimento o di svuotamento, ma almeno a 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
211 124 Le cisterne destinate a contenere talune materie pericolose devono essere munite di una protezione supplementare. Questa può consistere in un sovraspessore del serbatoio (questo sovraspessore sarà determinato tenendo conto dei pericoli presentati dalle materie in causa. Vedere le diverse classi) o in un dispositivo di protezione.
211 125 Alla pressione di prova, la sollecitazione è (sigma) nel punto più sollecitato del serbatoio deve essere inferiore o uguale ai limiti fissati di seguito in funzione dei materiali. Deve essere preso in considerazione l'indebolimento eventuale dovuto ai giunti di saldatura. Inoltre, per scegliere il materiale e determinare lo spessore delle pareti, occorre tener conto delle temperature massime e minime di riempimento e di esercizio.
(1) Per tutti i metalli e le leghe, la sollecitazione alla pressione di prova deve essere inferiore al più piccolo dei valori ottenuti dalle formule seguenti:
ó ≤ 0,75 Re o ó ≤ 0,5 Rm
nelle quali:
Re = limite di elasticità apparente, o allo 0,2 %, o, per gli acciai austenitici, all'1 %
Rm = valore minimo della resistenza a rottura per trazione.
I rapporti di Re/Rm superiori a 0,85 non sono ammessi per gli acciai utilizzati nella costruzione di cisterne saldate.
I valori di Re e Rm da utilizzare devono essere dei valori minimi specificati dalle norme di unificazione dei materiali. Se non ne esistono per il metallo o le leghe in questione, i valori di Re e Rm utilizzati devono essere approvati dall'Autorità competente o da un organismo designato da detta Autorità.
I valori minimi specificati secondo delle norme sui materiali possono essere superati fino al 15 % in caso di utilizzazione di acciai austenitici se questi valori più elevati sono attestati nel certificato di controllo.
I valori riportati nel certificato devono essere in ogni caso presi come base al momento della determinazione del rapporto Re/Rm.
(2) Quando la temperatura massima di servizio della cisterna non supera i 50 °C, possono essere utilizzati i valori di Re e Rm a 20 °C; quando la temperatura di servizio supera i 50 °C, devono essere utilizzati i valori di Re e Rm relativi a tale temperatura massima di servizio (temperatura di calcolo).
(3) Per l'acciaio, l'allungamento di rottura in percentuale deve corrispondere almeno al valore:
>NUM>10 000
>DEN>resistenza determinata di rottura a trazione in N/mm2
ma non deve in ogni caso essere inferiore al 16 % per gli acciai a grana fine e al 20 % per gli altri acciai. Per le leghe di alluminio, l'allungamento di rottura non deve essere inferiore al 12 % ().
211 126 Le cisterne destinate al trasporto di liquidi il cui punto di infiammabilità non è superiore a 61 °C, nonché al trasporto di gas infiammabili, devono essere unite al telaio del veicolo mediante un buon collegamento elettrico. Deve essere evitato qualsiasi contatto metallico che possa provocare una corrosione elettrochimica. Le cisterne devono essere dotate di almeno una presa a terra chiaramente segnalata mediante il simbolo «» atta a ricevere un cavo di collegamento elettrico.
211 127 I serbatoi ed i loro mezzi di fissaggio devono resistere alle sollecitazioni precisate al paragrafo (1), e le pareti dei serbatoi devono avere almeno gli spessori determinati ai paragrafi da (2) a (6) qui di seguito.
(1) I serbatoi ed i loro mezzi di fissaggio devono poter assorbire, a carico massimo ammesso, le seguenti forze uguali a quelle esercitate da:
- nel senso di marcia, due volte la massa totale,
- trasversalmente al senso di marcia, una volta la massa totale,
- verticalmente, dal basso in alto, una volta la massa totale,
- verticalmente, dall'alto in basso, due volte la massa totale.
Sotto l'azione delle sollecitazioni di cui sopra, lo sforzo nel punto più sollecitato del serbatoio e dei suoi mezzi di fissaggio non può superare il valore definito al marginale 211 125.
(2) Lo spessore della parete cilindrica del serbatoio, nonché dei fondi e dei coperchi, deve essere almeno uguale a quello ottenuto con la formula seguente:
e = >NUM>PMPa × D
>DEN>2 × ó × ë
mm (e = >NUM>Pbar × D
>DEN>20 × ó × ë
mm)
in cui:
PMPa = pressione di calcolo in MPa
Pbar = pressione di calcolo in bar
D = diametro interno del serbatoio in mm
ó = sollecitazione ammissibile definita al marginale 211 125 (1) e (2) in N/mm2
ë = coefficiente inferiore o uguale a 1 che tiene conto dell'eventuale indebolimento dovuto ai giunti di saldatura.
In nessun caso, lo spessore deve essere inferiore ai valori definiti ai paragrafi da (3) a (6) qui di seguito.
(3) Le pareti, i fondi ed i coperchi dei serbatoi, ad esclusione di quelli previsti al paragrafo (6) a sezione circolare il cui diametro è uguale o inferiore a 1,80 m (), devono avere almeno 5 mm di spessore se sono in acciaio dolce () o uno spessore equivalente se sono di altro metallo. Nel caso in cui il diametro sia superiore a 1,80 m (), tale spessore deve essere portato a 6 mm ad eccezione dei serbatoi destinati al trasporto delle materie pulverulenti o granulari se i serbatoi sono in acciaio dolce () o a uno spessore equivalente se sono di altro metallo. Per spessore equivalente, si intende quello che risulta dalla formula seguente:
e1 = (4) Allorché il serbatoio possiede una protezione contro il danneggiamento dovuto ad un urto laterale o a un ribaltamento, l'autorità competente può autorizzare che tali spessori minimi siano ridotti in rapporto alla protezione assicurata; tuttavia, tali spessori non dovranno essere inferiori a 3 mm per l'acciaio dolce () o a un valore equivalente per altri materiali nel caso di serbatoi aventi un diametro uguale o inferiore a 1,80 m (). Nel caso di serbatoi aventi un diametro superiore a 1,80 m (), tale spessore minimo deve essere aumentato a 4 mm per l'acciaio dolce () o a uno spessore equivalente se si tratta di altro metallo. Per spessore equivalente, si intende quello che è dato dalla formula seguente:
e1 = (5) Per i serbatoi costruiti dopo il 1 gennaio 1990 si ha protezione contro il danneggiamento ai sensi del paragrafo (4) quando sono adottate le misure seguenti, o delle misure equivalenti:
a) Per i serbatoi destinati al trasporto di materie pulverulente o granulari, la protezione contro il danneggiamento deve soddisfare l'autorità competente.
b) Per i serbatoi destinati al trasporto di altre materie, si ha protezione contro il danneggiamento allorchè:
1. Per i serbatoi a sezione circolare, o ellittica aventi un raggio di curvatura massimo non superiore a 2 m, il serbatoio è munito di rinforzi costituiti da diaframmi stagni, da diaframmi aperti, o da anelli esterni o interni, disposti in modo che sia soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:
- distanza tra due rinforzi adiacenti: ≤ 1,75 m
- volume compreso tra due diaframmi stagni o aperti: ≤ 7 500 l.
La sezione retta dell'anello, compresa la parte di virola collaborante, deve avere un modulo di inerzia almeno uguale a 10 cm3.
Gli anelli esterni non devono presentare spigoli vivi di raggio inferiore a 2,5 mm.
I diaframmi stagni ed aperti devono essere conformi alle prescrizioni del paragrafo (7).
Lo spessore dei diaframmi stagni ed aperti non deve essere in alcun caso inferiore a quello del serbatoio.
2. Per i serbatoi costruiti a doppia parete con vuoto d'aria, la somma dello spessore della parete metallica esterna e di quella del serbatoio deve corrispondere allo spessore di parete di cui al paragrafo (3), e lo spessore di parete del serbatoio stesso non deve essere inferiore allo spessore minimo di cui al paragrafo (4).
3. Per i serbatoi costruiti a doppia parete con uno strato intermedio in materie solide di almeno 50 mm di spessore, la parete esterna deve avere uno spessore di almeno 0,5 mm se in acciaio dolce (), o di almeno 2 mm, se in materia plastica rinforzata con fibre di vetro. Come strato intermedio di materie solide, si può utilizzare della schiuma solida (avente una proprietà di assorbimento degli urti come, per esempio, quella della schiuma di poliuretano).
4. I serbatoi di cisterne di forma diversa da quelle viste al punto 1 e soprattutto di cisterne a forma di cassone sono provvisti, tutto attorno alla mezzeria della loro altezza e per almeno il 30 % della stessa, di una protezione supplementare progettata in modo da presentare una resilienza specifica almeno pari a quella di un serbatoio costruito in acciaio dolce con uno spessore di 5 mm (per un diametro del serbatoio non superiore a 1,80 m) o di 6 mm (per un diametro del serbatoio superiore a 1,80 m). La protezione supplementare deve essere applicata in modo durevole all'esterno del serbatoio.
Questa prescrizione è considerata soddisfatta senza ulteriori prove di resilienza specifica allorchè la protezione supplementare implica la saldatura di una lamiera dello stesso materiale del serbatoio sulla parete da rinforzare, in modo che lo spessore minimo di parete sia conforme al paragrafo (3).
Questa protezione è funzione delle possibili sollecitazioni esercitate in caso accidentale sui serbatoi in acciaio dolce i cui fondi e le cui pareti hanno per un diametro non superiore a 1,80 m uno spessore di almeno 5 mm, o per un diametro superiore a 1,80 m uno spessore di almeno 6 mm. Nel caso di utilizzazione di un altro metallo, si otterrà lo spessore equivalente dalla formula del paragrafo (3).
Per le cisterne smontabili, si può omettere tale protezione se esse sono protette su tutti i lati dalle sponde del veicolo che le trasporta.
(6) Lo spessore dei serbatoi delle cisterne calcolate in conformità al marginale 211 123 (1), la cui capacità non supera 5 000 litri o che sono divise in scomparti stagni aventi capacità unitaria non superiore a 5 000 litri, può essere ridotto ad un valore che non sarà tuttavia inferiore al valore corrispondente indicato nella tabella qui sotto, salvo prescrizioni contrarie applicabili alle differenti classi:
Quando si utilizza un metallo diverso dall'acciaio dolce, lo spessore deve essere determinato secondo la formula di equivalenza prevista al paragrafo (3). Lo spessore dei diaframmi stagni e aperti non sarà in alcun caso inferiore a quello del serbatoio.
(7) I diaframmi aperti e stagni devono essere di forma concava, con una profondità della concavità di almeno 10 cm, o ondulata, profilata o rinforzata in altro modo per ottenere una resistenza equivalente. La superficie del diaframma aperto deve essere almeno pari al 70 % della superficie della sezione retta della cisterna su cui è montato.
(8) L'attitudine del costruttore ad eseguire lavori di saldatura deve essere riconosciuta dall'autorità competente. I lavori di saldatura devono essere eseguiti da saldatori qualificati, secondo un procedimento di saldatura la cui qualità (ivi compresi i trattamenti termici che possono essere necessari) è stata dimostrata da un collaudo del procedimento.
I controlli non distruttivi devono essere effettuati mediante radiografie o ultrasuoni e devono confermare che la qualità delle saldature sia idonea alle sollecitazioni. Per la determinazione dello spessore delle pareti secondo il paragrafo (2), conviene, per quanto riguarda le saldature, scegliere i seguenti valori per il coefficente ë (lambda):
0,8: quando i cordoni di saldatura sono verificati per quanto possibile visivamente sulle due facce e sono sottoposti, per sondaggio, ad un controllo non distruttivo, tenendo particolarmente conto degli incroci di saldatura;
0,9: quando tutti i cordoni longitudinali per tutta la loro lunghezza, la totalità degli incroci, i cordoni circolari nella misura del 25 % e le saldature di assemblaggio degli equipaggiamenti di diametro rilevante sono oggetto di controlli non distruttivi. I cordoni di saldatura sono verificati per quanto possibile visivamente sulle due facce;
1,0: quando tutti i cordoni di saldatura sono oggetto di controlli non distruttivi e sono verificati per quanto possibile visivamente sulle due facce. Deve inoltre essere effettuato un prelievo di una provetta di saldatura.
Se l'autorità competente ha dei dubbi sulla qualità dei cordoni di saldatura, può richiedere dei controlli supplementari.
(9) Devono essere prese delle misure volte a proteggere i serbatoi contro i rischi di deformazione, conseguenti ad una depressione interna. Salvo disposizioni contrarie nelle prescrizioni particolari applicabili alle differenti classi, queste cisterne possono essere munite di valvole per evitare una depressione inammissibile all'interno della cisterna, senza disco di rottura intermedio.
(10) La protezione calorifuga deve essere progettata in modo da non impedire né l'accesso ai dispositivi di riempimento, di scarico e alle valvole di sicurezza, né il loro funzionamento.
Stabilità
211 128 La larghezza fuori tutto della superficie di appoggio al suolo (distanza che separa i punti esterni di contatto col suolo dei pneumatici destro e sinistro di uno stesso asse) deve essere almeno uguale al 90 % dell'altezza del centro di gravità a carico dei veicoli-cisterna. Per i veicoli articolati, la massa sugli assi del semirimorchio a pieno carico non deve superare il 60 % della massa a pieno carico totale nominale dell'autoarticolato.
Protezione degli organi disposti nella parte superiore
211 129 Gli organi e gli accessori disposti nella parte superiore del serbatoio devono essere protetti contro i danneggiamenti causati da un eventuale ribaltamento. Tale protezione può essere costituita da anelli di rinforzo o da cofani di protezione o da elementi trasversali, o longitudinali, aventi un profilo tale da assicurare una efficace protezione.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 130 Gli equipaggiamenti devono essere disposti in modo da essere protetti contro i rischi di strappo o di avaria durante il trasporto e la movimentazione.
Essi devono offrire le garanzie di sicurezza adatte e comparabili con quelle dei serbatoi stessi, in particolare:
- essere compatibili con le merci trasportate,
- soddisfare alle prescrizioni del marginale 211 121.
Il massimo numero di organi deve essere raggruppato su un minimo numero di aperture sulla parete del serbatoio.
La tenuta degli equipaggiamenti di servizio deve essere assicurata anche in caso di ribaltamento del veicolo-cisterna, della cisterna smontabile o delle batterie di recipienti. Le guarnizioni di tenuta devono essere costituite da un materiale compatibile con la materia trasportata ed essere sostituite quando la loro efficacia risulta compromessa, per esempio a seguito del loro invecchiamento. Le guarnizioni che assicurano la tenuta degli organi che vengono manovrati nel corso della normale utilizzazione della cisterna (veicolo-cisterna, cisterna smontabile o batterie di recipienti) devono essere progettate e disposte in modo tale che la manovra degli organi stessi non provochi il loro deterioramento.
211 131 Per i serbatoi a svuotamento dal basso, ogni serbatoio, ed ogni scomparto nel caso di serbatoi a più scomparti, deve essere munito di due chiusure in serie, indipendenti tra loro, di cui la prima è costituita da un otturatore interno () fissato direttamente al serbatoio e la seconda da una valvola, o da altra apparecchiatura equivalente, montata su ciascuna estremità della tubazione di scarico. Lo svuotamento dal basso delle cisterne destinate al trasporto delle materie pulverulenti o granulari può essere costituito da una tubazione esterna con otturatore se essa è costituita da materiale metallico suscettibile di deformarsi.
Inoltre, le aperture dei serbatoi devono poter essere chiuse mediante tappi filettati, flangie chiuse o altri dispositivi altrettanto efficaci. L'otturatore interno può essere manovrato dall'alto o dal basso. In entrambi i casi, la posizione - aperto o chiuso - dell'otturatore interno deve poter essere verificata, per quanto possibile, dal suolo. I dispositivi di comando dell'otturatore interno devono essere progettati in modo da impedire qualsiasi apertura intempestiva per effetto di un urto o di un'azione involontaria. In caso di avaria del dispositivo di comando esterno, la chiusura deve rimanere efficace. La posizione e/o il senso di chiusura delle valvole deve apparire senza ambiguità.
Al fine di evitare ogni perdita di contenuto in caso di avaria agli organi esterni di riempimento e di svuotamento (tubazioni, organi laterali di chiusura), l'otturatore interno e la sua sede devono essere protetti contro i rischi di strappo per effetto delle sollecitazioni esterne, o progettati per prevenirli. Gli organi di riempimento e di scarico (ivi comprese le flange o i tappi filettati) e gli eventuali cofani di protezione devono poter essere assicurati contro ogni apertura improvvisa.
Il serbatoio o ciascuno dei suoi scomparti deve essere provvisto di una apertura sufficiente per permettere l'ispezione.
211 132 I serbatoi destinati al trasporto di materie per le quali tutte le aperture devono essere ubicate al di sopra del livello del liquido possono essere dotate, nella parte bassa della virola, di un orifizio di pulitura (spurgo). Questo orifizio deve poter essere otturato da una flangia chiusa in modo stagno, la cui costruzione deve essere approvata dall'autorità competente o da un organismo da essa designato.
211 133 I serbatoi destinati al trasporto di liquidi la cui tensione di vapore a 50 °C non supera i 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta) devono essere provvisti di un dispositivo di aerazione e di un dispositivo di sicurezza atto ad impedire che il contenuto fuoriesca se il serbatoio si rovescia; altrimenti essi dovranno essere conformi alle prescrizioni dei marginali 211 134 o 211 135.
211 134 I serbatoi destinati al trasporto di liquidi la cui tensione di vapore a 50 °C è superiore a 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta) senza oltrepassare i 175 kPa (1,75 bar) (pressione assoluta) devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata a una pressione manometrica di almeno 150 kPa (1,5 bar) e che deve essere completamente aperta ad una pressione al massimo uguale alla pressione di prova, altrimenti essi dovranno essere conformi alle disposizioni del marginale 211 135.
211 135 I serbatoi destinati al trasporto di liquidi la cui tensione di vapore a 50 °C è superiore a 175 kPa (1,75 bar) senza oltrepassare 300 kPa (3 bar) (pressione assoluta) devono essere muniti di una valvola di sicurezza tarata ad una pressione manometrica di almeno 300 kPa (3 bar) che deve essere completamente aperta ad una pressione al massimo uguale alla pressione di prova, altrimenti essi dovranno essere ermeticamente chiusi ().
211 136 Nessuna delle parti mobili, quali cofani, dispositivi di chiusura, ecc., che possono venire a contatto, sia per sfregamento, che per urto, con i serbatoi in alluminio destinati al trasporto di liquidi infiammabili il cui punto di infiammabilità è inferiore o uguale a 55 °C o di gas infiammabili, può essere costruita in acciaio ossidabile non protetto.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 140 Per ciascun nuovo tipo di cisterna, l'autorità competente, o un organismo da essa designato, deve compilare un certificato attestante che il prototipo della cisterna che essa ha sottoposto a prova, compresi i mezzi di fissaggio della stessa, è adatto all'uso che se ne vuole fare e risponde alle condizioni di costruzione della sezione 2, alle condizioni di equipaggiamento della Sezione 3 e alle condizioni particolari secondo le classi delle materie trasportate.
Un verbale di prova deve indicare i risultati di collaudo, le materie e/o i gruppi di materie per il trasporto delle quali la cisterna è stata approvata, come pure il suo numero di approvazione come prototipo. Le materie di un gruppo di materie devono avere caratteristiche affini ed ugualmente compatibili con le caratteristiche del serbatoio. Le materie autorizzate o i gruppi di materie autorizzate devono essere indicate nel verbale di prova con la loro designazione chimica o con la rubrica collettiva corrispondente all'elencazione delle materie, nonché con la loro classe e ordinale. Tale approvazione varrà per le cisterne costruite, senza modifiche, dopo tale prototipo.
SEZIONE 5
PROVE
211 150 I serbatoi ed i loro equipaggiamenti devono essere, sia insieme, sia separatamente, sottoposti ad un controllo iniziale prima della loro messa in esercizio. Questo controllo comprende: una verifica di conformità al prototipo approvato; una verifica delle caratteristiche () di costruzione; un esame dello stato interno ed esterno; una prova di pressione idraulica (); e una verifica del buon funzionamento dell'equipaggiamento.
La prova di pressione idraulica deve essere effettuata sull'insieme del serbatoio alla pressione prevista nella Parte II della presente appendice, e inoltre separatamente su ciascuno scomparto, nel caso di serbatoi scompartimentati ad una pressione almeno uguale a 1,3 volte la pressione massima di esercizio.
La prova di tenuta dei serbatoi scompartimentati è effettuata scomparto per scomparto.
La prova di pressione idraulica deve essere effettuata prima del montaggio della protezione calorifuga eventualmente necessaria. Allorchè i serbatoi ed i loro equipaggiamenti sono sottoposti a prove separate, essi devono essere sottoposti, assemblati, ad una prova di tenuta.
211 151 I serbatoi ed i loro equipaggiamenti devono essere sottoposti a controlli periodici ad intervalli di tempo determinati. I controlli periodici comprendono: l'esame dello stato interno ed esterno e, come regola generale, una prova di pressione idraulica. I rivestimenti delle protezioni calorifughe o altro non devono essere rimossi che nella misura in cui ciò sia ritenuto indispensabile per una sicura valutazione delle caratteristiche del serbatoio.
La prova di pressione idraulica deve essere effettuata sull'insieme del serbatoio alla pressione prevista nella Parte II della presente appendice, e inoltre separatamente su ciascuno nel caso di serbatoi scompartimentati, ad una pressione almeno uguale a 1,3 volte la pressione massima di esercizio.
Per i serbatoi destinati al trasporto di materie pulverulenti e granulari, e con l'accordo dell'esperto riconosciuto dall'autorità competente, le prove periodiche di pressione idraulica possono essere soppresse e sostituite da prove di tenuta secondo il marginale 211 102 (3).
Gli intervalli massimi per i controlli sono di sei anni.
I veicoli-cisterna, le cisterne smontabili e le batterie di recipienti vuoti, non puliti possono essere avviati per essere sottoposti ai controlli dopo la scadenza dei termini prefissati.
211 152 Inoltre, almeno ogni tre anni si deve procedere ad una prova di tenuta del serbatoio con l'equipaggiamento, nonché ad una verifica del buon funzionamento di tutto l'equipaggiamento.
La prova di tenuta deve essere effettuata separatamente su ciascun scomparto nel caso di serbatoi scompartimentati.
211 153 Allorchè la sicurezza del serbatoio o dei suoi equipaggiamenti è stata compromessa a seguito di riparazione, modifica o incidente, deve essere effettuato un controllo straordinario.
211 154 Le prove, i controlli e le verifiche secondo i marginali da 211 150 a 211 153 devono essere effettuati dall'esperto autorizzato dall'autorità competente. Dovranno essere rilasciate certificazioni attestanti il risultato di dette operazioni. In queste attestazioni deve figurare un riferimento all'elenco delle materie utilizzate al trasporto in tale serbatoio secondo il marginale 211 140.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 160 Ogni serbatoio deve avere una targa in metallo resistente alla corrosione, fissata permanentemente allo stesso in una posizione facilmente accessibile ai fini del controllo. Su questa targa devono apparire, mediante punzonatura o altro metodo equivalente, almeno le indicazioni di cui sotto. È ammesso che tali indicazioni siano impresse direttamente sulle pareti del serbatoio, se le stesse sono rinforzate in modo da non compromettere la resistenza del serbatoio in questione:
- numero di approvazione;
- nome o marchio del fabbricante;
- numero di fabbricazione;
- anno di costruzione;
- pressione di prova () (pressione manometrica);
- capacita () per i serbatoi a più scomparti, capacità di ogni scomparto;
- temperatura di calcolo () (unicamente se superiore a + 50 °C o inferiore a P 20 °C);
- data (mese, anno) della prova iniziale e dell'ultima prova periodica effettuata secondo i marginali 211 150 e 211 151;
- punzonatura del tecnico che ha eseguito le prove;
- pressione di prova sull'insieme del serbatoio e pressione di prova per ciascun scomparto in MPa o bar (pressione manometrica) se la pressione di prova per scomparto è inferiore a quella sulla cisterna;
- materiale del serbatoio e, ove ricorra, del rivestimento di protezione.
Inoltre, nei serbatoi a carico o a scarico sotto pressione deve essere riportata la pressione massima autorizzata di esercizio.
211 161 Le seguenti indicazioni devono essere riportate sul veicolo-cisterna stesso o su una targa. Tali indicazioni non sono richieste se si tratta di un veicolo dotato di cisterne smontabili:
- nome del proprietario o dell'utente;
- massa a vuoto;
- massa massima autorizzata.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 170 Lo spessore delle pareti del serbatoio deve, durante tutta la sua utilizzazione, rimanere superiore o uguale al valore minimo definito al marginale 211 127.
211 171 I serbatoi devono essere caricati unicamente con le materie pericolose per il trasporto delle quali sono stati approvati. Tali materie a contatto col materiale del serbatoio, delle guarnizioni di tenuta, degli equipaggiamenti nonché dei rivestimenti di protezione, non devono essere suscettibili di reagire pericolosamente con essi, di formare prodotti pericolosi o di indebolire in modo apprezzabile il materiale.
Le derrate alimentari possono essere trasportate in detti serbatoi solo se sono state prese le misure necessarie per prevenire ogni pericolo per la salute pubblica.
211 172 (1) I gradi di riempimento seguenti non devono essere superati nei serbatoi destinati al trasporto di materie liquide a temperatura ambiente:
a) per le materie infiammabili che non presentino altri pericoli (ad esempio tossicità, corrosività), in serbatoi muniti di dispositivo di aerazione o di valvole di sicurezza (anche se precedute da un disco di rottura):
grado di riempimento = >NUM>100
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
b) per le materie tossiche o corrosive, (che presentino o meno un pericolo di infiammabilità) in serbatoi muniti di dispositivo di aerazione o di valvole di sicurezza (anche se precedute da un disco di rottura):
grado di riempimento = >NUM>98
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
c) per le materie infiammabili e le materie che presentano un basso grado di corrosività o di tossicità (che presentino o meno un pericolo di infiammabilità) in serbatoi ermeticamente chiusi () senza dispositivo di sicurezza:
grado di riempimento = >NUM>97
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
d) per le materie molto tossiche o tossiche, molto corrosive o corrosive (che presentino o meno un pericolo di infiammabilità) in serbatoi ermeticamente chiusi () senza dispositivo di sicurezza:
grado di riempimento = >NUM>95
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità.
(2) In queste formule, á rappresenta il coefficente medio di dilatazione cubica del liquido tra 15 °C e 50 °C, vale a dire per una variazione massima di temperatura di 35 °C.
á è calcolata con la formula: á = >NUM>d15 P d50
>DEN>35 × d50
dove d15 e d50 sono le densità del liquido a 15 °C e 50 °C, tF la temperatura media del liquido al momento del riempimento.
(3) Le disposizioni del paragrafo (1) di cui sopra non si applicano ai serbatoi il cui contenuto è mantenuto durante il trasporto a una temperatura superiore a 50 °C mediante un dispositivo di riscaldamento. In tal caso, il grado di riempimento alla partenza deve essere tale e la temperatura deve essere regolata in modo tale che il serbatoio, durante il trasporto, non risulti mai riempito più del 95 % della sua capacità e che non sia superata la temperatura di riempimento.
(4) Nel caso di carico di prodotti caldi, la temperatura sulla superficie esterna del serbatoio o della protezione calorifuga non deve superare 70 °C durante il trasporto.
211 173 I serbatoi destinati al trasporto di materie liquide () che non sono suddivisi in sezioni di capacità massima di 7 500 litri mediante diaframmi stagni o aperti, devono essere riempiti almeno all'80 % della loro capacità, a meno che non siano praticamente vuoti.
211 174 I serbatoi devono essere chiusi in modo che il contenuto non possa spandersi in modo incontrollato all'esterno. Gli orifizi dei serbatoi a svuotamento dal basso devono essere chiusi mediante tappi filettati, flangie chiuse o altri dispositivi altrettanto efficaci. La tenuta dei dispositivi di chiusura dei serbatoi, in particolare nella parte superiore del tubo pescante, deve essere verificata dallo speditore, dopo il riempimento del serbatoio. Al momento del carico e dello scarico delle cisterne, devono essere prese misure appropriate per evitare che vengano liberate quantità pericolose di gas e di vapori.
211 175 Se più sistemi di chiusura sono disposti gli uni di seguito agli altri, deve essere chiuso per primo quello che si trova più vicino alla materia trasportata.
211 176 Durante il trasporto a carico o a vuoto, nessun residuo pericoloso della materia trasportata deve aderire all'esterno dei serbatoi.
211 177 I serbatoi vuoti, non puliti, devono, per poter essere inoltrati, essere chiusi nello stesso modo e presentare le stesse garanzie di sicurezza come se fossero pieni.
211 178 Le condotte di collegamento tra serbatoi indipendenti, collegati tra loro, di una unità di trasporto devono essere vuotate durante il trasporto.
I tubi flessibili di riempimento e di scarico che non sono collegati permanentemente al serbatoio durante il trasporto devono essere vuoti.
211 179
SEZIONE 8
MISURE TRANSITORIE
211 180 Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), le cisterne smontabili e le batterie di recipienti costruiti prima del 1 ottobre 1978 e che non sono conformi alle prescrizioni della presente appendice, ma che sono state costruite secondo le disposizioni di questa Direttiva potranno essere utilizzate fino al 30 settembre 1984. Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), le cisterne smontabili e le batterie di recipienti destinati al trasporto di gas della classe 2 potranno tuttavia essere utilizzate fino al 30 settembre 1990, se sono state osservate le prove periodiche.
211 181 Alla scadenza di tali date, il loro mantenimento in servizio è ammesso se gli equipaggiamenti del serbatoio soddisfano alle presenti prescrizioni. Lo spessore della parete dei serbatoi, ad esclusione di quelli destinati al trasporto di gas del 7° e 8° della classe 2, deve corrispondere almeno a una pressione di calcolo di 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica) per l'acciaio dolce e di 200 kPa (2 bar) (pressione manometrica) per l'alluminio e le leghe di alluminio. Per le sezioni di cisterne diverse dalle circolari, si determinerà il diametro che serve come base per il calcolo partendo da un cerchio la cui superficie è equivalente alla superficie della sezione trasversale reale della cisterna.
211 182 Le prove periodiche per le cisterne fisse (veicoli-cisterna), le cisterne smontabili e le batterie di recipienti mantenute in servizio in conformità alle disposizioni transitorie devono essere eseguite secondo le disposizioni della sezione 5 e le disposizioni particolari corrispondenti delle differenti classi. Se le disposizioni anteriori non prescrivevano una pressione di prova più elevata, una pressione di prova di 200 kPa (2 bar) (pressione manometrica) è sufficiente per i serbatoi in alluminio e in lega di alluminio.
211 183 Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), le cisterne smontabili e le batterie di recipienti che soddisfano alle presenti disposizioni transitorie potranno essere utilizzate fino al 30 settembre 1993, per il trasporto delle merci pericolose per le quali sono state approvate.
Questo periodo transitorio non si applica alle cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e batterie di recipienti destinati al trasporto di materie della classe 2, né alle cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e batterie di recipienti il cui spessore di parete e gli equipaggiamenti soddisfano alle prescrizioni della presente appendice.
211 184 Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e le batterie di recipienti costruite anteriormente al 1 maggio 1985, in conformità alle prescrizioni di questa Direttiva in vigore tra il 1 ottobre 1978 e il 30 aprile 1985, ma che non sono conformi alle disposizioni applicabili a partire dal 1 maggio 1985, potranno ancora essere utilizzate dopo tale data.
211 185 Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e le batterie di recipienti, costruite tra il 1 maggio 1985 e la data di entrata in vigore delle disposizioni applicabili a partire dal 1 gennaio 1988, che non sono conformi a queste ultime, ma che sono conformi alle disposizioni di questa Direttiva allora in vigore, potranno ancora essere utilizzate dopo tale data.
211 186 Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), cisterne smontabili e le batterie di recipienti, costruite prima dell'entrata in vigore delle prescrizioni applicabili a partire dal 1 gennaio 1993 e che non sono conformi a queste, ma che sono state costruite secondo le prescrizioni di questa Direttiva in vigore fino a tale data potranno essere ancora utilizzate.
211 187 Le cisterne fisse (veicoli-cisterna), le cisterne smontabili e le batterie di recipienti costruite prima del 1 gennaio 1990 dovranno, se verranno utilizzate dopo il 31 dicembre 2004, essere conformi alle disposizioni del marginale 211 127 (5), applicabile a partire dal 1 gennaio 1990, per quanto riguarda lo spessore delle pareti e la protezione contro il danneggiamento.
IIa PARTE NORME PARTICOLARI CHE COMPLETANO O MODIFICANO LE NORME DELLA PRIMA PARTE
CLASSE 2 GAS COMPRESSI, LIQUEFATTI O DISCIOLTI SOTTO PRESSIONE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 210 Ad eccezione dei gas enumerati qui di seguito, i gas del marginale 2201 possono essere trasportati in cisterne fisse, in cisterne smontabili o in batterie di recipienti:
il fluoro, il tetrafluoruro di silicio del 1°at) ed il trifluoruro di azoto, il monossido di azoto del 1°ct), le miscele di idrogeno con non più del 10 % in volume di seleniuro di idrogeno o di fosfina o di germanio o con non più del 15 % in volume di arsina, le miscele di azoto o di gas rari (contenenti non più del 10 % in volume xeno) con non più del 10 % in volume di seleniuro di idrogeno o di fosfina o di germanio con non più del 15 % in volume di arsina del 2°bt), le miscele di idrogeno con non più del 10 % in volume di diborano, le miscele di azoto o di gas rari (contenenti non più del 10 % in volume di xeno) con non più del 10 % in volume di diborano del 2°ct), l'ottafluorobutene-2 (R1318) e l'ottafluoropropano del 3°a), il cloruro di nitrosile, il floruro di solforile, l'esafluoroacetone, l'esafluoruro di tungsteno, il tricloruro di boro ed il trifluoruro di cloro del 3°at), il 2,2-dimetilpropano ed il metilsilano del 3°b), l'arsina, il diclorosilano, il dimetilsilano, il seleniuro di idrogeno, il solfuro di carbonile ed il trimetilsilano del 3°bt), il propadiene stabilizzato del 3°c), il cloruro di cianogeno, il cianogeno, lo ioduoro di idrogeno anidro e l'ossido di etilene del 3°ct), le miscele di metilsilani del 4°bt), il propadiene con dall'1 % al 4 % di metilacetilene stabilizzato del 4°c), l'ossido di etilene contenente al massimo il 50 % (massa) di formiato di metile del 4°ct), il silano del 5°b), le materie dei 5°bt) e 5°ct), l'acetilene disciolto del 9°c), i gas dei 12° e 13°.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 220 I serbatoi destinati al trasporto di materie dal 1° al 6° e del 9° devono essere costruiti in acciaio. Un allungamento minimo a rottura del 14 % ed una sollecitazione ó (sigma) inferiore o uguale ai limiti sotto indicati, in funzione dei materiali, potranno essere ammessi per i serbatoi senza saldatura in deroga al marginale 211 125 (3):
a) se il rapporto Re/Rm (caratteristiche minime garantite dopo trattamento termico) è superiore a 0,66 senza superare 0,85:
ó ≤ 0,75 Re;
b) se il rapporto Re/Rm (caratteristiche minime garantite dopo trattamento termico) è superiore a 0,85:
ó ≤ 0,5 Rm.
211 221 Le prescrizioni dell'appendice B.1d sono applicabili ai materiali ed alla costruzione dei serbatoi saldati.
211 222 I serbatoi destinati al trasporto di cloro e di ossicloruro di carbone del 3°at) devono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo di almeno 2,2 MPa (22 bar) (pressione manometrica) [vedere marginale 211 127 (2)].
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 230 Le tubazioni di scarico dei serbatoi devono poter essere chiuse per mezzo di una flangia piena o di altro dispositivo che offra le medesime garanzie.
211 231 I serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti possono essere eventualmente muniti, oltre che degli orifizi previsti al marginale 211 131, di aperture utilizzabili per il montaggio di livelli, termometri, manometri e di apertura di spurgo, necessari al loro servizio ed alla loro sicurezza.
211 232 I dispositivi di sicurezza devono rispondere ai seguenti requisiti:
(1) Gli orifizi di riempimento e di scarico dei serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti infiammabili e/o tossici devono essere muniti di un dispositivo interno di sicurezza a chiusura istantanea che, in caso di spostamento intempestivo del serbatoio o in caso di incendio, si chiuda automaticamente. La chiusura di questo dispositivo deve anche poter essere azionata a distanza.
(2) Ad esclusione degli orifizi che portano le valvole di sicurezza e dei fori chiusi per lo spurgo, tutte le altre aperture dei serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti infiammabili e/o tossici, il cui diametro nominale sia superiore a 1,5 mm, devono essere munite di un organo interno di otturazione.
(3) In deroga alle disposizioni dei paragrafi (1) e (2), i serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti fortemente refrigerati infiammabili e/o tossici, possono essere equipaggiati con dispositivi esterni anziché interni, se questi dispositivi sono muniti di una protezione contro i rischi di danni esterni almeno equivalente a quella della parete del serbatoio.
(4) Se i serbatoi sono equipaggiati con livelli, questi non devono essere in materiale trasparente direttamente in contatto con la materia trasportata. Se vi sono dei termometri, essi non devono pescare direttamente nel gas o nel liquido attraverso la parete del serbatoio.
(5) I serbatoi destinati al trasporto di cloro, di anidride solforosa e di ossicloruro di carbonio del 3°at), di mercaptano metilico e acido solfidrico del 3°bt) non devono avere aperture situate sotto il livello del liquido. Inoltre, non sono ammesse le aperture di pulizia (scarico di fondo) previste al marginale 211 132.
(6) Le aperture di riempimento e di scarico situate nella parte superiore dei serbatoi devono, oltre a quanto prescritto al paragrafo (1), essere munite di un secondo dispositivo di chiusura esterna. Questo deve poter essere chiuso con una flangia piena o con altro dispositivo che offra le stesse garanzie.
211 233 Le valvole di sicurezza devono rispondere alle seguenti condizioni:
(1) I serbatoi destinati al trasporto dei gas dal 1° al 6° e del 9° possono essere dotati al massimo di due valvole di sicurezza, la somma delle cui sezioni totali di passaggio libero alla sede della o delle valvole sarà di almeno 20 cm2 per parte o frazioni di parte di 30 m3 di capacità del recipiente. Queste valvole devono potersi aprire automaticamente ad una pressione compresa tra 0,9 e 1,0 volte la pressione di prova del serbatoio al quale sono applicate. Esse devono essere di un tipo che possa resistere agli effetti dinamici, compreso il movimento dei liquidi. E' vietato l'impiego di valvole con funzionamento a gravità o a contrappeso.
I serbatoio destinati al trasporto di gas dal 1° al 9° che presentano un pericolo per gli organi respiratori o un pericolo d'intossicazione () non dovranno avere valvole di sicurezza, a meno che queste non siano precedute da un disco di rottura. In quest'ultimo caso, il disco di rottura e la valvola di sicurezza devono essere disposti a soddisfacimento della autorità competente.
Allorchè i veicoli-cisterna sono destinati ad essere trasportati per mare, le disposizioni di questo paragrafo non vietano il montaggio di valvole di sicurezza conformi ai regolamenti applicabili a tale modo di trasporto ().
(2) I serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8° devono essere muniti di due valvole di sicurezza indipendenti; ogni valvola deve essere progettata in modo da lasciar fuoriuscire dal serbatoio i gas che si formano per evaporazione durante il normale servizio, in modo che la pressione non superi in alcun momento di più del 10 % la pressione di esercizio indicata sul serbatoio. Una delle due valvole di sicurezza può essere sostituita da un disco di rottura che deve rompersi alla pressione di prova. Nel caso di mancanza del vuoto nei serbatoi a doppia parete o in caso di distruzione del 20 % dell'isolamento dei serbatoi a parete singola, la valvola di sicurezza ed il disco di rottura devono lasciar fuoriuscire una quantità di gas tale che la pressione nel serbatoio non possa superare la pressione di prova.
(3) Le valvole di sicurezza dei serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8° devono potersi aprire alla pressione di esercizio indicata sul serbatoio. Esse devono essere costruite in modo da funzionare perfettamente, anche alla temperatura di utilizzazione più bassa. la sicurezza del funzionamento a tale temperatura deve essere stabilita e controllata mediante prova di ciascuna valvola o di un campione di valvole dello stesso tipo di costruzione.
Protezioni calorifughe
211 234 (1) Se i serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti del 3° e 4° sono muniti di una protezione calorifuga, questa deve essere costituita:
- da uno schermo para-sole, applicato almeno sul terzo superiore e al massimo sulla metà superiore del serbatoio e separato dal serbatoio da uno strato d'aria di almeno 4 cm di spessore; oppure
- da un rivestimento completo, di spessore adeguato, di materiali isolanti.
(2) I serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7° e 8° devono essere calorifugati. La protezione calorifuga deve essere garantita mediante un involucro continuo. Se lo spazio tra il serbatoio e l'involucro è a vuoto d'aria (isolamento a vuoto d'aria), l'involucro di protezione deve essere calcolato in modo da resistere senza deformazioni ad una pressione esterna di almeno 100 kPa (1 bar) (pressione manometrica). In deroga al marginale 211 102 (2) nei calcoli si può tener conto dei dispositivi esterni ed interni di rinforzo. Se l'involucro è chiuso in modo stagno ai gas, un dispositivo deve garantire che nessuna pressione pericolosa si produca nello strato isolante in caso di insufficiente tenuta del serbatoio o dei suoi equipaggiamenti. Questo dispositivo deve impedire l'infiltrazione di umidità nell'involucro calorifugo.
(3) I serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti la cui temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica è inferiore a P 182 °C non devono contenere alcuna materia combustibile, né nella costituzione dell'isolamento calorifugo, né nel fissaggio del telaio.
Gli elementi di fissaggio dei serbatoi destinati al trasporto di argon, azoto, elio e neon del 7°a) e di idrogeno del 7°b) possono, d'accordo con l'autorità competente, contenere materie plastiche tra il serbatoio e l'involucro.
211 235 (1) Sono considerati come elementi di un veicolo-batteria:
- i recipienti di cui al marginale 2212 (1) b), oppure;
- le cisterne di cui al marginale 2212 (1) c).
Le disposizioni della presente appendice non sono applicabili ai pacchi di bombole di cui al marginale 2212 (1) d).
(2) Per i veicoli-batteria devono essere rispettate le seguenti condizioni:
a) se uno degli elementi di un veicolo-batteria è munito di una valvola di sicurezza e se esistono dispositivi di chiusura tra gli elementi, ciascun di questi ultimi deve essere munito di tale valvola;
b) i dispositivi di riempimento e di scarico possono essere fissati ad un tubo collettore;
c) ciascun elemento di un veicolo-batteria destinato al trasporto di gas compressi del 1° e del 2° che presentano un pericolo per gli organi respiratori o un pericolo di intossicazione () deve poter essere isolato mediante rubinetto;
d) Gli elementi di un veicolo-batteria destinato al trasporto di gas liquefatti dal 3° al 6° devono essere costruiti per poter essere riempiti separatamente e rimanere isolati a mezzo di un rubinetto che possa essere piombato.
(3) Le seguenti prescrizioni sono applicabili alle cisterne smontabili:
a) non devono essere collegate tra loro da un tubo collettore;
b) se possono essere rotolate, i rubinetti devono essere provvisti di cuffie di protezione.
211 236 In deroga alle disposizioni del marginale 211 131, i serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti fortemente refrigerati non devono essere obbligatoriamente muniti di un'apertura per l'ispezione.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 249 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
211 250 I materiali di ogni serbatoio saldato devono essere provati secondo il metodo descritto nell'appendice B.1d.
211 251 I valori delle pressioni di prova devono essere i seguenti:
(1) Per i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 1° e 2°: i valori indicati al marginale 2219 (1) e (3);
(2) Per i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 3° e 4°:
a) se il diametro dei serbatoi non è superiore a 1,5 m, i valori indicati al marginale 2220 (2);
b) se il diametro dei serbatoi è superiore a 1,5 m, i valori () indicati qui di seguito:
>SPAZIO PER TABELLA>
(3) Per i serbatoi destinati al trasporto di gas del 5° e 6°:
a) se non sono ricoperti da una protezione calorifuga: i valori indicati al marginale 2220 (3) e (4);
b) se sono ricoperti con una protezione calorifuga, conforme alla definizione di cui al marginale 211 234 (1), i valori di seguito indicati:
>SPAZIO PER TABELLA>
Nel caso si utilizzino dei serbatoi rivestiti con una protezione calorifuga che abbiano subito una pressione di prova inferiore a quella indicata in tabella, la massa massima del contenuto per litro di capacità sarà fissata in modo tale che la pressione esercitata all'interno del serbatoio dalla materia in questione a 55 °C non superi la pressione di prova punzonata sul serbatoio. In questo caso il carico massimo ammissibile deve essere stabilito dall'esperto riconosciuto dall'autorità competente.
(4) Per i serbatoi destinati al trasporto di ammoniaca disciolta sotto pressione del 9°at):
>SPAZIO PER TABELLA>
(5) Per i serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8°: almeno 1,3 volte la pressione massima di esercizio autorizzata indicata sul serbatoio, ma come minimo 300 kPa (3 bar) (pressione manometrica); per i serbatoi muniti di isolamento sotto vuoto, la pressione di prova deve essere almeno pari a 1,3 volte il valore della pressione massima di esercizio autorizzata aumentata di 100 kPa (1 bar).
211 252 La prima prova di pressione idraulica deve essere effettuata prima del montaggio della protezione calorifuga.
211 253 La capacità di ciascun serbatoio destinato al trasporto dei gas dal 3° al 6° e 9° deve essere determinata sotto la sorveglianza di un esperto riconosciuto dall'autorità competente, per pesata o mediante misurazione volumetrica della quantità d'acqua che riempie il serbatoio; l'errore di misura della capacità dei serbatoi deve essere inferiore all'1 %. Non è ammessa la determinazione secondo i marginali 2220 (4) e 211 251 (3 saranno stabilite da un esperto riconosciuto.
211 254 Il controllo delle saldature deve essere effettuato secondo le prescrizioni corrispondenti al coefficiente (lambda) 1,0 del marg. 211 127 (8).
211 255 In deroga alle prescrizioni del marginale 211 151, le prove periodiche devono aver luogo:
(1) Ogni tre anni per i serbatoi destinati al trasporto di fluoruro di boro del 1°at), del gas di città del 2°bt), di acido bromidrico, di cloro, di perossido di azoto, di anidride solforosa e di ossicloruro di carbonio del 3°at), di acido solfidrico del 3°bt) e di acido cloridrico del 5°at);
(2) Dopo sei anni di servizio, e in seguito, ogni dodici anni per i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7° e 8°. Un controllo della tenuta deve essere effettuato da un esperto riconosciuto, sei anni dopo ogni prova periodica.
211 256 Per i serbatoi ad isolamento per vuoto d'aria, la prova di pressione idraulica e la verifica dello stato interno possono essere sostituite, con l'approvazione dell'esperto riconosciuto, da una prova di tenuta e dalla misura del vuoto.
211 257 Se sono state praticate delle aperture al momento delle visite periodiche nei serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8°, il metodo per la loro chiusura ermetica, prima della rimessa in esercizio, deve essere approvato dall'esperto riconosciuto e deve garantire l'integrità del serbatoio.
211 258 Le prove di tenuta dei serbatoi destinati al trasporto dei gas dal 1° al 6° e 9° devono essere eseguite ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) ma non superiore a 800 kPa (8 bar) (pressione manometrica).
211 259
SEZIONE 6
MARCATURA
211 260 Le informazioni seguenti devono, inoltre, figurare per punzonatura, o altro metodo equivalente, sulla targa prevista al marginale 211 160 o direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se queste sono rinforzate in maniera tale da non compromettere la resistenza del serbatoio:
(1) Per quanto riguarda i serbatoi destinati al trasporto di una sola materia:
- il nome del gas a tutte lettere ().
Questa dicitura deve essere completata, per i serbatoi destinati al trasporto dei gas compressi del 1° e 2°, dal valore massimo della pressione di carico a 15 °C, autorizzata per il serbatoio, e, per i serbatoi destinati al trasporto dei gas liquefatti dal 3° all'8°, oltre che dell'ammoniaca disciolta sotto pressione del 9°at), dal carico massimo ammesso in kg e dalla temperatura di riempimento se questa è inferiore a P 20 °C.
(2) Per quanto riguarda i serbatoi ad utilizzazione multipla:
- il nome a tutte lettere () dei gas per i quali il serbatoio è abilitato.
Questa dicitura deve essere completata dall'indicazione del carico massimo ammissibile in kg per ciascuno di essi.
(3) Per quanto riguarda i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7° e 8°:
- la pressione di esercizio.
(4) Sui serbatoi muniti di protezione calorifuga:
- la dicitura «calorifugato» oppure «calorifugato sotto vuoto».
211 261 L'armatura dei veicoli-batteria deve portare in prossimità del punto di riempimento una targa indicante:
- la pressione di prova degli elementi ();
- la pressione () massima di riempimento a 15 °C autorizzata per gli elementi destinati al gas compresso;
- il numero degli elementi;
- la capacità totale () degli elementi;
- il nome del gas, a tutte lettere ();
ed inoltre, nel caso di gas liquefatti:
- la massa () massima ammissibile di carico per elemento.
211 262 A completamento delle iscrizioni previste al marginale 211 161, devono figurare, sul serbatoio stesso o su una targa, le seguenti diciture:
a) - «temperatura minima di riempimento autorizzata: P 20 °C», oppure
- temperatura minima di riempimento autorizzata: »,
b) per i serbatoi destinati al trasporto di una sola materia:
- il nome del gas a tutte lettere ();
- per i gas liquefatti dal 3° all'8° e per l'ammoniaca disciolta sotto pressione in acqua del 9°at), la massa massima ammissibile di carico in kg.
c) per i serbatoi ad utilizzazione multipla:
- il nome a tutte lettere (), di tutti i gas al trasporto dei quali questi serbatoi sono abilitati, con l'indicazione della massa massima ammissibile di carico in kg per ciascuno di essi;
d) per i serbatoi muniti di una protezione calorifuga:
- la dicitura «calorifugato» o «calorifugato sotto vuoto», in una lingua ufficiale del paese di immatricolazione e, inoltre, se questa lingua non è né il tedesco, né l'inglese, né il francese, in tedesco, in inglese o in francese, a meno che accordi tra gli Stati interessati, qualora esistano, non dispongano altrimenti.
211 263 Queste indicazioni ni sono richieste qualora si tratti di un veicolo munito di cisterne smontabili.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 270 I serbatoi adibiti a dei trasporti successivi di gas liquefatti diversi dal 3° all'8° (serbatoi a utilizzazione multipla) possono trasportare solo le materie elencate in un solo e stesso dei gruppi seguenti:
Gruppo 1: idrocarburi alogenati del 3°a) e 4°a);
Gruppo 2: idrocarburi del 3°b) e 4°b), butadiene del 3°c) e miscele di butadiene-1,3 e di idrocarburi del 4°c);
Gruppo 3: ammoniaca del 3°at), ossido di metile del 3°b), dimetilamina, etilamina, metilamina e trimetilamina del 3°bt) e cloruro di vinile del 3°c);
Gruppo 4: bromuro di metile del 3°at), cloruro di etile e cloruro di metile del 3°bt);
Gruppo 5: miscele di ossido di etilene con anidride carbonica, di ossido di etilene con l'azoto del 4°ct);
Gruppo 6: azoto, anidride carbonica, gas rari, protossido di azoto N2O, ossigeno del 7°a), aria, miscele di azoto con gas rari e miscele di ossigeno con l'azoto, anche se contengono dei gas rari dell'8°a);
Gruppo 7: etano, etiline, metano del 7°b) miscele di metano con etano, anche se contengono propano o butano dell'8°b).
211 271 I serbatoi che sono stati riempiti con una materia dei gruppi 1 e 2 devono essere vuotati del gas liquefatto prima del carico di un'altra materia appartenente allo stesso gruppo. I serbatoi che sono stati riempiti con una materia dei gruppi da 3 a 7 devono essere completamente vuotati del gas liquefatto, poi lasciati espandere, prima del carico di un'altra materia appartenente allo stesso gruppo.
211 272 L'utilizzazione multipla di serbatoi per il trasporto di gas liquefatti di uno stesso gruppo è ammessa se sono rispettate tutte le condizioni fissate per i gas da trasportare in uno stesso serbatoio. L'utilizzazione multipla deve essere approvata da un esperto riconosciuto.
211 273 L'impiego multiplo dei serbatoi a gas di gruppi di differenti è possibile se l'esperto riconosciuto lo permette. Prima del cambio di impiego dei serbatoi a gas appartenenti ad un altro gruppo di gas, i serbatoi devono essere completamente svuotati del gas liquefatto, poi lasciati espandere ed infine degasati. La degasificazione dei serbatoi deve essere verificata ad attestata dall'esperto riconosciuto.
211 274 Al momento della rimessa in servizio di cisterne cariche o vuote non ripulite, devono essere visibili solo le indicazioni valide secondo il marginale 211 262 per il gas caricato o appena scaricato; tutte le indicazioni relative agli altri gas devono essere mascherate.
211 275 Gli elementi di un veicolo-batteria devono contenere solo uno stesso gas. Se si tratta di un veicolo-batteria destinato al trasporto di gas liquefatti dal 3° al 6°, gli elementi devono essere riempiti separatamente e rimanere isolati mediante un rubinetto piombato.
211 276 La pressione massima di riempimento per i gas compressi del 1° e 2°, ad esclusione del fluoruro di boro, non deve superare i valori fissati al marginale 2219 (2).
Per il fluoruro di boro del 1°at), la massa massima di riempimento per litro di capacità non deve superare 0,86 kg.
La massa massima di riempimento per litro di capacità secondo i marginali 2220 (2), (3) e (4) e 211 251 (2), (3) e (4), deve essere rispettata.
211 277 Per i serbatoi destinati al trasporto di gas del 7°b) e dell'8°b), il grado di riempimento deve rimanere inferiore ad un valore tale che, quando il contenuto è portato alla temperatura alla quale la tensione di vapore è equivalente alla pressione di apertura delle valvole di sicurezza, il volume del liquido raggiungerebbe il 95 % della capacità del serbatoio a questa temperatura. I serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7°a) e dell'8°a) possono essere riempiti al 98 % alla temperatura di carico e alla pressione di carico.
211 278 Nel caso di serbatoi destinati al trasporto del protossido di azoto e dell'ossigeno del 7°a), dell'aria o di miscele contenenti dell'ossigeno dell'8°a), è vietato l'impiego di materie contenenti grasso o olio per assicurare la tenuta delle guarnizioni o la manutenzione dei dispositivi di chiusura.
211 279 La prescrizione del marginale 211 175 non è valida per i gas del 7° e 8°.
CLASSE 3 MATERIE LIQUIDE INFIAMMABILI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 310 Le seguenti materie del marginale 2301 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili:
a) la propilenimmina stabilizzata del 12°;
b) le materie elencate sotto la lettera a) dell'11°, dal 14° al 22°, del 26° e 27° e dal 41° al 57°;
c) le materie elencate sotto la lettera b) dell'11°, dal 14° al 27°, dal 41° al 57°, così come le materie dei 32° e 33°;
d) le materie dal 1° al 5°, del 31°, 34°, 61°c), ad esclusione del nitrato di isopropile, nitrato di n- propile e del nitrometano del 3°b).
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 320 I serbatoi destinati al trasporto di propilennimmina stabilizzata del 12° devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 1,5 MPa (15 bar) (pressione manometrica).
211 321 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 b) devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
211 322 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 c) devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
211 323 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 d) devono essere calcolati in conformità alle prescrizioni della I parte della presente appendice.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 330 Tutte le aperture dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 a) e b) devono essere situate al di sopra del livello del liquido. Nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio al di sotto del livello del liquido. I serbatoi devono poter essere chiusi ermeticamente () e le chiusure devono poter essere protette da un cofano bloccabile a chiavistello.
211 331 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 c) e d) possono anche essere progettati per essere scaricati dal basso. I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 c), ad esclusione delle materie del 33°, devono poter essere chiusi ermeticamente ().
211 332 Se i serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 211 310 a), b) o c), ad esclusione delle materie del 33°, sono muniti di valvole di sicurezza, queste devono essere precedute da un disco di rottura. La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 d) sono muniti di valvole di sicurezza o di aerazione, queste devono soddisfare alle prescrizioni dei marginali da 211 133 a 211 135. I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 d) il cui punto di infiammabilità non supera 61 °C e muniti di un dispositivo di aerazione che non possa essere chiuso, devono avere un dispositivo di protezione contro la propagazione della fiamma nel dispositivo di aerazione. Se i serbatoi destinati al trasporto di materie del 33° sono equipaggiati di valvole di sicurezza, queste devono soddisfare le disposizioni dei marginali 211 134 e 211 135.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 340-
211 349 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
211 350 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 310 a), b) e c) devono essere sottoposti alla prova iniziale e alle prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
211 351 I serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 211 310 d) devono essere sottoposti alla prova iniziale e alle prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 211 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 360-
211 369 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 370 I serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 211 310 a), b) e c), ad esclusione delle materie del 33°, devono essere ermeticamente () chiuse durante il trasporto. Le chiusure dei serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 211 310 a) e b) devono essere protette da un cofano bloccabile a chiavistello.
211 371 I veicoli-cisterna e le cisterne smontabili abilitati al trasporto di materie dell'11°, 12°, dal 14° al 20°, 27°, 32° e 41° al 57°, non devono essere impiegate per il trasporto di derrate alimentari, di altri generi di consumo e di prodotti per l'alimentazione degli animali.
211 372 Non si deve utilizzare un serbatoio in lega di alluminio per il trasporto di aldeide acetica del 1°a), a meno che tale serbatoio non sia adibito esclusivamente a tale trasporto e con riserva che l'aldeide acetica sia esente da acido.
211 373 La benzina citata nella Nota al 3°b) del marginale 2301 può ugualmente essere trasportata nei serbatoi calcolati secondo il marginale 211 123 (1) il cui equipaggiamento è conforme al marginale 211 133.
SEZIONE 8
MISURE TRANSITORIE
211 380 Le cisterne fisse (veicoli cisterne) e le cisterne smontabili destinate al trasporto di materie dei 32° e 33° del marginale 2301, che sono state costruite secondo le prescrizioni di questa Appendice applicabile prima del 1° gennaio 1995, ma che non sono tuttavia conformi alle prescrizioni applicabili a partire dal 1° gennaio 1995, potranno ancora essere utilizzate fino al 31 dicembre 2000.
CLASSE 4.1 MATERIE SOLIDE INFIAMMABILI
CLASSE 4.2 MATERIE SOGGETTE AD ACCENSIONE SPONTANEA
CLASSE 4.3 MATERIE CHE, A CONTATTO CON L'ACQUA, SVILUPPANO GAS INFIAMMABILI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 410 Le materie seguenti dei marginali 2401, 2431 e 2471 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili:
a) le materie numerate sotto la lettera a) degli ordinali 6°, 17°, 19° da 31° a 33° del marginale 2431;
b) le materie degli ordinali 11°a) e 22° del marginale 2431;
c) le materie enumerate sotto la lettera a) degli ordinali 1°, 2°, 3°, 21°, 23° e 25° del marginale 2471;
d) le materie dell'11°a) del marginale 2471;
e) le materie enumerate sotto la lettera b) o c):
- degli ordinali 6°, 8°, 10°, 17°, 19° e 21° del marginale 2431
- degli ordinali 3°, 21°, 23°, e 25° del marginale 2471;
f) le materie degli ordinali 5° e 15° del marginale 2401;
g) le materie pulverulenti e granulari enumerate sotto la lettera b) o c):
- degli ordinali 1°, 6°, 7°, 8°, 11°, 12°, 13°, 14°, 16° e 17°, del marginale 2401;
- degli ordinali 1°, 5°, 7°, 9°, 12°, 13°, 14°, 15°, 16°, 18° e 20° del marginale 2431;
- degli ordinali 11°, 12°, 13°, 14°, 15°, 16°, 17°, 19°, 20°, 22° e 24° del marginale 2471.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie:
- degli ordinali 4°c), 6°c), 11°c), 12°c), 13°c) e 14°c), come pure i rifiuti solidi classificati sotto c) degli ordinali citati al marginale 2401;
- degli ordinali 1°c), 2°c), 3°c), 12°c) e 16°c) come pure i rifiuti solidi classificati sotto c) degli ordinali citati al marginale 2431;
- degli ordinali 11°c), 12°c), 13°b) e c), 14°c), 15°c), 17°b) e 20°c) del marginale 2471; vedere marginali 41 111, 42 111 e 43 111.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 420 I serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 211 410 a), devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 2,1 MPa (21 bar) (pressione manometrica).
Le prescrizioni dell'Appendice B.1d sono applicabili ai materiali ed alla costruzione di questi serbatoi.
211 421 I serbatoi destinati al trasporto delle materie visti al marginale 211 410 b), c) e d) devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
211 422 I serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 211 410 e) devono essere calcolate secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 400 KPa (4 bar) (pressione manometrica).
211 423 I serbatoi destinati al trasporto delle materie solide viste al marginale 211 410 f) e g) devono essere calcolate conformemente alle prescrizioni della I Parte della presente Appendice.
211 424 Nelle cisterne destinate al trasporto delle materie del 1°b) del marginale 2431 tutte le parti del veicolo cisterna dovono essere riunite con collegamenti equipotenziali o devono poter essere messe a terra dal punto di vista elettrico.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 430 Tutte le aperture dei serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 211 410 a), b), c) ed e) devono essere situate al di sopra del livello del liquido. Nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio al di sotto del livello del liquido. I serbatoi devono poter essere chiusi ermeticamente () e le aperture devono poter essere protette con un cofano bloccabile a chiavistello. Le aperture di lavaggio (fori di spurgo) previste al marginale 211 132 non sono ammesse.
211 431 Ad eccezione dei serbatoi destinati al trasporto del cesio e del rubidio dell'11°a) del marginale 2471, i serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 211 410 d), f), e g) possono anche essere progettati per essere vuotati dal basso. Le aperture dei serbatoi destinati al trasporto del cesio e del rubidio dell'11°a) del marginale 2471 devono essere munite di un cofano chiudibile ermeticamente () e bloccabile a chiavistello.
211 432 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 410 b) devono inoltre soddisfare alle seguenti prescrizioni:
(1) Il dispositivo di riscaldamento non deve penetrare nel corpo del serbatoio ma essergli esterno. Tuttavia, si potrà munire di una guaina di riscaldamento un tubo che serve per l'evacuazione del fosforo. Il dispositivo di riscaldamento di questa guaina dovrà essere regolato in modo da impedire che la temperatura del fosforo superi la temperatura di carico del serbatoio. Le altre tubazioni devono penetrare nel serbatoio dalla parte superiore dello stesso; le aperture devono essere situate sopra il livello massimo ammissibile del fosforo e poter essere interamente racchiuse sotto dei cofani bloccabili a chiavistello. Non sono ammessi gli orifizi di pulizia (scarico di fondo) previsti al marginale 211 132.
(2) Il serbatoio sarà munito di un sistema di misura per la verifica del livello del fosforo e, se è utilizzata l'acqua come agente di protezione, di un riferimento fisso indicante il livello superiore che l'acqua non deve superare.
211 433 Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 410 a), c) ed e) sono muniti di valvole di sicurezza queste devono essere precedute da un disco di rottura. Le posizioni del disco di rottura e della valvola di sicurezza devono essere approvate dall'Autorità competente.
211 434 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 410 f) devono essere muniti di una protezione calorifuga in materiale difficilmente infiammabile.
211 435 Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 410 d) sono muniti di una protezione calorifuga, questa deve essere costruita con un materiale difficilmente infiammabile.
211 436 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 410 f) possono essere muniti di valvole che si aprono automaticamente verso l'interno o l'esterno con una differenza di pressione compresa tra 20 KPa e 30 KPa (0,2 bar e 0,3 bar).
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 440-
211 449 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
211 450 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 211 410 a) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
I materiali di ognuno di questi serbatoi devono essere provati secondo il metodo descritto nell'Appendice B.1d.
211 451 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 211 410 da b) ad e) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 KPa (4 bar) (pressione manometrica).
In deroga alle prescrizioni del marginale 211 151, per i serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 211 410 d) i controlli periodici avranno luogo al più tardi ogni otto anni e comporteranno inoltre un controllo degli spessori per mezzo di strumenti appropriati. Per questi serbatoi la prova di tenuta e la verifica previste al marginale 211 152 avranno luogo al più tardi ogni quattro anni.
211 452 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 211 410 f) e g) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo come definita al marginale 211 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 460 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 211 410 a) devono riportare, oltre alle indicazioni previste al marginale 211 161, la dicitura: «Non aprire durante il trasporto. Soggetto ad infiammazione spontanea».
I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 211 410 da c) ad e) devono riportare, oltre alle indicazioni previste al marginale 211 161, la dicitura: «Non aprire durante il trasporto. Forma gas infiammabili a contatto con l'acqua».
Queste scritte devono essere redatte in una lingua ufficiale del paese di approvazione ed inoltre, se questa lingua non è l'inglese, il francese o il tedesco, in inglese, in francese o in tedesco, a meno che gli accordi stipulati tra i paesi interessati al trasporto non dispongono altrimenti.
211 461 I serbatoi destinati al trasporto di materie del 1°a) del marginale 2471 devono inoltre riportare sul pannello previsto al marginale 211 160 la denominazione delle materie approvate e la massa massima ammissibile di carico in kg.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 470 (1) Le materie degli 11° e 22° del 1° del marginale 2431 devono essere ricoperte, se si usa acqua come agente di protezione, da uno strato di acqua di almeno 12 cm di spessore al momento del riempimento; il grado di riempimento alla temperatura di 60 °C non deve superare il 98 %. Se si usa azoto come agente di protezione, il grado di riempimento alla temperatura di 60 °C non deve superare il 96 %. Lo spazio rimanente deve essere riempito di azoto in modo che la pressione non scenda al di sotto della pressione atmosferica, anche dopo il raffreddamento. Il serbatoio deve essere chiuso ermeticamente () in modo che non si produca alcuna fuga di gas.
(2) I serbatoi vuoti, non ripuliti che hanno contenuto materie degli 11° e 22° del marginale 2431 dovranno, al momento in cui sono rispediti:
- o essere riempiti di azoto;
- o essere riempiti di acqua, in ragione del 96 % almeno e 98 % al massimo della loro capacità: fra il 1° ottobre ed il 31 marzo, questa acqua dovrà contenere una o più agenti antigelo, privi di azione corrosiva e non suscettibili di reagire con il fosforo, ad una concentrazione che renda impossibile il congelamento dell'acqua durante il trasporto.
211 471 I serbatoi che contengono materie dal 31° al 33° del marginale 2431, come pure le materie dei 2°a), 3°a) e 3°b) del marginale 2471, non devono essere riempite più del 90 % della loro capacità; ad una temperatura media del liquido di 50 °C, deve rimanere ancora un vuoto di sicurezza del 5 %. Durante il trasporto, queste materie saranno sotto uno strato di gas inerte la cui pressione manometrica sarà di almeno 50 KPa (0,5 bar). I serbatoi debbono essere chiusi ermeticamente () ed i coperchi di protezione, in base al marginale 211 430, debbono essere bloccati con chiavistello. I serbatoi vuoti, non puliti, devono, quando sono rispediti, essere riempiti con un gas inerte ad una pressione manometrica di almeno 50 KPa (0,5 bar).
211 472 Il tasso di riempimento per litro di capacità non deve superare kg 0,93 per l'etildiclorosilano, kg 0,95 per il metildiclorosilano e kg 1,14 per il triclorosilano (silicocloroformio), del 1° del marginale 2471, se si riempie in base alla massa. Se si riempie in volume, come pure per i clorosilani non nominativamente citati (n.a.s.) del 1° del marginale 2471, il tasso di riempimento non deve superare l'85 %. I serbatoi devono essere chiusi ermeticamente () ed i cofani secondo il marginale 211 430 devono essere bloccati non chiavistello.
211 473 I serbatoi che contengono materie dei 5° e 15° del marginale 2401 devono essere al massimo riempiti fino al 98 % della loro capacità.
211 474 Per il trasporto del cesio e del rubidio dell'11°a) del marginale 2471, la materia deve essere ricoperta con un gas inerte ed i cofani secondo il marginale 211 431 devono essere bloccati con chiavistello. I serbatoi che racchiudono altre materie dell'11°a) del marginale 2471 non dovranno essere rinviati che dopo la solidificazione totale della materia e la sua copertura con un gas inerte. I serbatoi vuoti, non ripuliti, che hanno contenuto materie dell'11°a) del marginale 2471 dovranno essere riempiti con un gas inerte. I serbatoi devono essere chiusi ermeticamente.
211 475 Al momento del carico delle materie del 1°b) del marginale 2431, la temperatura della merce caricata non deve superare i 60 °C.
CLASSE 5.1 MATERIE COMBURENTI
CLASSE 5.2 PEROSSIDI ORGANICI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 510 Le materie seguenti del marginale 2501 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili:
a) le materie del 5°;
b) le materie elencate sotto la lettera a) o b) degli ordinali dal 1° al 4°, 11°, 13°, 16°, 17°, 22° e 23°, trasportate allo stato liquido;
c) il nitrato di ammonio liquido del 20°;
d) le materie elencate sotto la lettera c) degli ordinali 1°, 16°, 18°, 22° e 23°, trasportate allo stato liquido;
e) le materie pulverulenti o granulari elencate sotto la lettera b) o c) degli ordinali 11°, da 13° a 19°, da 21° a 27°, 29° e 31°.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie degli ordinali da 11° a 13°, 16°, 18°, 19°, 21° e 22°c), come pure per i rifiuti solidi classificati negli ordinali sopracitati del marginale 2501, vedere il marginale 51 111.
211 511 Le materie degli ordinali 9°b), 10°b), 19°b) e 20°b) del marginale 2551 potranno essere trasportate in cisterne fisse o smontabili al più tardi a partire dal 1° Gennaio 1995, alle condizioni fissate dall'Autorità competente del Paese di origine se questa sulla base delle prove (vedere marginale 211 541), giudica che un tale trasporto può essere effettuato in condizioni di sicurezza.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 520 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 510 a), debbono essere calcolate in base ad una pressione di calcolo di almeno 1 MPa (10 bar) pressione manometrica [vedere marginale 211 127 (2)].
211 521 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 510 b) devono essere calcolate secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). I serbatoi ed i loro equipaggiamenti destinati al trasporto di materie del 1° devono essere costruiti in alluminio con un titolo di almeno il 99,5 % o in acciaio appropriato non suscettibile di provocare la decomposizione del perossido di idrogeno. Quando i serbatoi sono costruiti in alluminio avente una purezza uguale o superiore a 99,5 %, non è necessario che lo spessore della parete sia superiore a 15 mm, anche quando il calcolo, in base al marginale 211 127 (2), da un valore superiore.
211 522 I serbatoi destinati al trasporto di materie elencate al marginale 211 510 c) devono essere calcolati ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). I serbatoi devono essere costruiti in acciaio austenitico.
211 523 I serbatoi destinati al trasporto delle materie liquide elencate al marginale 211 510 d) e delle materie pulverulenti o granulari elencate al marginale 211 510 e) devono essere calcolate conformemente alle prescrizioni della prima parte della presente Appendice.
211 524 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 devono essere calcolate ad una pressione di calcolo di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 530 I serbatoi destinati al trasporto delle materie dei 1°a), 3°a) e 5° del marginale 2501, debbono avere le loro aperture sopra il livello del liquido. Inoltre gli orifizi di pulitura (spurghi) di cui al marginale 211 132 non sono ammessi. Nel caso di soluzioni con titolo superiore al 60 % di perossido di idrogeno senza superare il 70 %, si possono avere aperture sotto il livello del liquido. In questo caso, gli organi di svuotamento dei serbatoi debbono essere muniti di due chiusure in serie, indipendenti l'una dall'altra, di cui la prima è costituita da un otturatore interno a chiusura rapida di un tipo approvato, e la seconda da una valvola posta a ciascuna estremità della tubatura di svuotamento. Una flangia piena, o un altro dispositivo che offra le stesse garanzie, deve essere ugualmente montata sull'uscita di ogni valvola esterna. L'otturatore interno deve restare solidale con il serbatoio ed in posizione di chiusura in caso di strappo della tubazione.
I raccordi delle tubature esterne dei serbatoi debbono essere realizzati con dei materiali non suscettibili di provocare la decomposizione del perossido di idrogeno.
211 532 I serbatoi destinati al trasporto di soluzioni acquose di perossido d'idrogeno come pure di perossido di idrogeno del 1° e di nitrato di ammonio liquido del 20° del marginale 2501 devono essere muniti nella loro parte superiore di un dispositivo di chiusura che impedisca la formazione di ogni sovrapressione nell'interno del serbatoio come pure la fuga del liquido e l'ingresso di sostanze estranee all'interno del serbatoio. I dispositivi di chiusura dei serbatoi destinati al trasporto del nitrato di ammonio liquido del 20° del marginale 2501, devono essere costruiti in modo tale che sia impossibile l'ostruzione dei dispositivi da parte del nitrato d'ammonio solidificato durante il trasporto.
211 533 Se i serbatoi destinati a trasportare il nitrato d'ammonio liquido del 20° del marginale 2501 sono rivestiti con una materia calorifuga, questa deve essere di natura inorganica e perfettamente esente da materia combustibile.
211 534 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 debbono essere muniti di una protezione calorifuga conforme alle condizioni del marginale 211 234 (1). Se la TDAA del perossido organico nel serbatoio è uguale o inferiore a 55 °C, o se il serbatoio è costruito in alluminio, il serbatoio deve essere interamente calorifugato. Lo schermo parasole ed ogni parte del serbatoio non coperta da quest'ultimo, o il rivestimento esterno di un isolamento completo, debbono essere verniciati con uno strato di vernice bianca o rivestiti in metallo lucido. La pittura deve essere pulita prima di ogni trasporto e rinnovata in caso di invecchiamento o di deterioramento. La protezione calorifuga deve essere esente da materia combustibile.
211 535 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 devono essere muniti di sensori della temperatura.
211 536 (1) I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 devono essere muniti di valvole di sicurezza e di dispositivi di decompressione. Sono ammesse anche le valvole a depressione. I dispositivi di decompressione devono funzionare a pressioni determinate in funzione della proprietà del perossido organico e delle caratteristiche di costruzione del serbatoio. Non deve essere autorizzata l'installazione di elementi fusibili sul corpo del serbatoio.
(2) I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 devono essere muniti di valvole di sicurezza del tipo a molla per evitare un notevole accumulo, all'interno del serbatoio, dei prodotti di decomposizione e dei vapori sprigionati ad una temperatura di 50 °C. La portata e la pressione di apertura della o delle valvole di sicurezza devono essere determinate in funzione dei risultati delle prove prescritte al marginale 211 541. Tuttavia la pressione di apertura non deve in alcun caso essere tale che il liquido possa uscire dalla o dalle valvole in caso di rovesciamento del serbatoio.
(3) I dispositivi di decompressione dei serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 possono essere del tipo a molla o del tipo a disco di rottura, concepiti per evacuare tutti i prodotti di decomposizione ed i vapori sviluppati durante un incendio di durata di almeno un'ora (densità del flusso termico di 110 kW/m2) o una decomposizione autoaccelerata. La pressione di apertura del o dei dispositivi di decompressione deve essere superiore a quella prevista al paragrafo (2) ed essere determinata in funzione dei risultati delle prove elencate al marginale 211 541. I dispositivi di decompressione devono essere dimensionati in modo tale che la pressione massima del serbatoio non superi mai la pressione di prova del serbatoio.
(4) Per i serbatoi interamente calorifugati destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511, la portata e la taratura del o dei dispositivi di decompressione devono essere determinate supponendo una perdita di isolazione dell'1 % della superficie.
(5) Le valvole a depressione e le valvole di sicurezza del tipo a molla dei serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511 devono essere munite di parafiamma a meno che le materie da trasportare ed i loro prodotti di decomposizione non siano incombustibili. Bisogna tener conto della riduzione della capacità di evacuazione causata dal parafiamma.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 540-
211 541 Per l'approvazione del prototipo dei serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 511, alcune prove devono essere eseguite al fine:
- di provare la compatibilità di tutti i materiali che entrano normalmente in contatto con la materia durante il trasporto;
- di fornire dei dati per facilitare la costruzione dei dispositivi di decompressione e delle valvole di sicurezza, tenuto conto delle caratteristiche di costruzione della cisterna; e
- di stabilire ogni esigenza speciale che potrebbe essere necessaria per la sicurezza del trasporto della materia.
I risultati delle prove devono figurare nel verbale per l'approvazione del prototipo del serbatoio.
SEZIONE 5
PROVE
211 550 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 510 a), b) e c), debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
I serbatoi in alluminio puro destinati al trasporto delle materie del 1° del marginale 2501 debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di 250 kPa (2,5 bar) (pressione manometrica).
I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 510 d) ed e) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 211 123.
211 551 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 511 devono essere sottoposte alle prove iniziale e periodiche di pressione idraulica alla pressione di calcolo secondo il marginale 211 524.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 560 Su i serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 511, le indicazioni supplementari seguenti devono essere stampigliate, o iscritte in altro modo simile, sulla placca prescritta al marginale 211 161 o punzonate direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se queste sono rinforzate in modo da non compromettere la resistenza del serbatoio:
- la denominazione chimica con la concentrazione della materia in questione.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 570 L'interno del serbatoio e tutte le parti che possono entrare in contatto con le materie di cui al marginale 211 510 e 211 511 debbono essere conservati in condizioni di pulizia. Non deve essere utilizzato per le pompe, valvole, o altri dispositivi nessun lubrificante che possa formare con la materia combinazioni pericolose.
211 571 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1°a), 2°a) e 3°a) del marginale 2501 debbono essere riempiti solo fino al 95 % della loro capacità, facendo riferimento ad una temperatura di 15 °C. I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 20° del marginale 2501 debbono essere riempiti fino al 97 % della loro capacità e la temperatura massima dopo il riempimento non deve superare 140 °C. I serbatoi usati per il trasporto di nitrato di ammonio liquido non debbono essere utilizzati per il trasporto di altre materie se prima non sono state accuratamente pulite da ogni residuo di prodotto.
211 572 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 511 dovranno essere riempiti secondo quanto è stabilito nel verbale delle verifiche e prove per l'approvazione del prototipo di serbatoio, ma fino ad un massimo del 90 % della loro capacità. I serbatoi devono essere esenti da impurità al momento del riempimento.
211 573 Gli equipaggiamenti di servizio quali le valvole e la tubazione esterna dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 511 devono essere vuotati dopo il riempimento o lo svuotamento del serbatoio.
CLASSE 6.1 MATERIE TOSSICHE
CLASSE 6.2 MATERIE INFETTIVE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 610 (1) Le seguenti materie del marginale 2601 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili:
a) le materie specificatamente precisate dal 2° al 4°;
b) le materie classificate sotto a) degli ordinali dal 6° al 13° - con esclusione del cloroformiato di isopropile del 10° -, dal 15° al 17°, 20°, 22°, 23°, dal 25° al 28°, dal 31° al 36°, 41°, 44°, 51°, 52°, 55°, 61°, dal 65° al 68°, dal 71° all'87° e 90°, trasportati allo stato liquido;
c) le materie classificate sotto b) o c) degli ordinali 11°, 12°, dal 14° al 28°, dal 32° al 36°, 41°, 44°, dal 51° al 55°, dal 57° al 62°, dal 64° al 68°, dal 71° all'87° e 90°, trasportate allo stato liquido;
d) le materie pulverulenti o granulari classificate sotto b) o c) degli ordinali 12°, 14°, 17°, 19°, 21°, 23°, dal 25° al 27°, dal 32° al 35°, 41°, 44°, dal 51° al 55°, dal 57° al 68°, dal 71° all'87° e 90°.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie dei 60°c), dei solidi contenenti del liquido tossico del 65°b) (3243), nonché dei rifiuti solidi classificati alla lettera c) dei vari ordinali, vedere marginale 61 111.
(2) Le materie del marginale 2651, 3° e 4°, possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 620 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 211 610 (1) a) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127(2)] di almeno 1,5 MPa (15 bar) (pressione manometrica).
211 621 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 (1) b) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
211 622 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 (1) c) e 211 610 (2) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). I serbatoi destinati al trasporto dell'acido cloroacetico del 24°b) del marginale 2601 debbono essere muniti di un rivestimento in smalto o di un rivestimento protettivo equivalente se il materiale del serbatoio è attaccato dall'acido cloroacetico.
211 623 I serbatoi destinati al trasporto delle materie pulverulente o granulari di cui al marginale 211 610 (1) d) debbono essere calcolati in conformità con le prescrizioni della 1a Parte della presente Appendice.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 630 Tutte le aperture dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 (1) a) e b) debbono essere situate sopra il livello del liquido.
Nessuna tubatura o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio sotto il livello del liquido. I serbatoi debbono poter essere chiusi ermeticamente () e le chiusure debbono poter essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello. Gli orifizi di pulitura previsti al marginale 211 132 non sono tuttavia ammessi per i serbatoi destinati al trasporto di soluzioni di acido cianidrico del 2°.
211 631 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 c) e d) e 211 610 (2) possono anche essere progettati per essere svuotati dal basso. I serbatoi debbono poter essere chiusi ermeticamente ().
211 632 Se i serbatoi sono muniti di valvole di sicurezza, queste debbono essere procedute da un disco di rottura. La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
Protezione degli equipaggiamenti
211 633 (1) Organi posti sulla parte superiore del serbatoio.
Questi organi devono essere:
- inseriti in vaschetta incastrata; oppure
- dotati di una valvola interna di sicurezza; oppure
- protetti da un cofano o da elementi trasversali e/o longitudinali o da altri dispositivi che offrano le stesse garanzie, con un profilo tale che in caso di rovesciamento, non si abbia alcun deterioramento degli organi.
(2) Organi posti nella parte inferiore del serbatoio:
Le tubazioni e gli organi laterali di chiusura e tutti gli organi di scarico devono essere, arretrati di almeno 200 mm rispetto al fuoritutto del serbatoio, oppure protetti da un profilo avente modulo di inerzia di almeno 20 cm3 trasversalmente al senso di marcia; la loro altezza libera dal suolo deve essere uguale o superiore a 300 mm a serbatoio pieno.
3) Organi posti sulla parte superiore del serbatoio:
Tutti gli organi posti sulla parte posteriore del serbatoio devono essere protetti dal paraurti prescritto al marginale 10 220.
L'altezza di questi organi rispetto al suolo deve essere tale che siano adeguatamente protetti dal paraurti.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 640-
211 649 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
211 650 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 (1) a), b) e c) e (2) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). Le prove periodiche devono aver luogo al più tardi ogni 3 anni, compresa la prova di pressione idraulica, per i serbatoi destinati al trasporto di materie del 31° a) del marginale 2601.
211 651 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 (1) d) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 211 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 660-
211 669 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 670 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 3° del marginale 2601 debbono essere riempiti solo nella misura di 1 kg per litro di capacità.
211 671 I serbatoi debbono essere chiusi ermeticamente () durante il trasporto.
Le chiusure dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 (1) a) e b) debbono essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello.
211 672 Il veicolo-cisterna e le cisterne smontabili approvati per il trasporto delle materie di cui al marginale 211 610 non debbono essere utilizzati per il trasporto di derrate alimentari, di oggetti di consumo e di prodotti per l'alimentazione degli animali.
CLASSE 7 MATERIE RADIOATTIVE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 710 Le materie del marginale 2704, schede 1, 5, 6, 9, 10, 11, ad eccezione dell'esafluoruro di uranio, possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili.
Sono applicabili le norme prescritte dalla relativa scheda del marginale 2704.
Nota: Requisti supplementari possono essere richiesti per i serbatoi che sono progettati come imballaggi del tipo A o B.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 720 Vedere marginale 3736.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 730 Le aperture dei serbatoi destinati al trasporto di materie radioattive liquide () debbono essere al di sopra del livello del liquido e nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio sotto il livello del liquido.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 740 Le cisterne approvate per il trasporto di materie radioattive non debbono essere approvate per il trasporto di altre materie.
SEZIONE 5
PROVE
211 750 I serbatoi debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 265 kPa (2,65 bar) (pressione manometrica). In deroga alle prescrizioni del marginale 211 151 l'esame periodico dello stato interno può essere sostituito da un programma approvato dall'autorità competente.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 760 Inoltre, sulla targhetta descritta al marginale 211 160, dovrà essere riportato con stampigliatura o con metodo equivalente, il simbolo del trifoglio schematizzato raffigurato al marginale 2705 (5).
È ammesso che la marcatura di tale trifoglio, sia punzonata direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se queste sono rinforzate in maniera tale da non compromettere la resistenza del serbatoio.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 770 Il grado di riempimento, secondo il marginale 211 172 alla temperatura di riferimento di 15 °C non deve superare il 93 % della capacità totale del serbatoio.
211 771 Le cisterne che hanno trasportato materie radioattive non debbono essere utilizzate per il trasporto di altre materie.
CLASSE 8 MATERIE CORROSIVE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 810 Le seguenti materie del marginale 2801 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili:
a) le materie specificatamente precisate del 6° e 14°;
b) le materie classificate sotto a) degli ordinali 1°, 2°, 3°, 7°, 8°, 12°, 17°, 32°, 33°, 39°, 40°, 46°, 47°, dal 52° al 56°, dal 64° al 68°, 70°, dal 72° al 76°, trasportate allo stato liquido;
c) l'ossibromuro di fosforo del 15°, come pure tutte le materie classificate sotto b) o c) degli ordinali dal 1° al 5°, 7°, 8°, 10°, 12°, 17°, dal 31° al 40°, dal 42° al 47°, dal 51° al 56°, dal 61° al 76°, trasportate allo stato liquido;
d) le materie pulverulenti o granulari classificate sotto b) o c) degli 9°, 11°, 13°, 16°, 31°, 34°, 35°, 39°, 41°, 45°, 46°, 52°, 55°, 62°, 65°, 67°, 69°, 71°, 73° e 75°.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa del solfato di piombo del 1°b), delle materie del 13°b), dei solidi contenenti un liquido corrosivo del 65°b) avente numero di identificazione 3244, nonché dei rifiuti solidi classificati alla lettera c) dei vari ordinali, vedere marginale 81 111.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 820 I serbatoi destinati al trasporto delle materie specificatamente precisate del 6° e del 14° debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127(2)] di almeno 2,1 MPa (21 bar) (pressione manometrica). I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 14° debbono essere muniti di un rivestimento di piombo di almeno 5 mm di spessore o di un rivestimento equivalente.
Le prescrizioni dell'Appendice B.1d sono applicabili ai materiali ed alla costruzione dei serbatoi saldati destinati al trasporto delle materie del 6°.
211 821 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 810 b) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
Se è necessario l'impiego di alluminio per i serbatoi destinati al trasporto di acido nitrico del 2°a), questi serbatoi debbono essere costruiti in alluminio di una purezza uguale o superiore al 99,5 %; in questo caso, in deroga alle disposizioni del capoverso precedente, non è necessario che lo spessore delle pareti superi 15 mm.
211 822 I serbatoi destinati al trasporto di materie indicate al marginale 211 810 c), debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 211 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
In deroga alle disposizioni del primo capoverso non è necessario che lo spessore della parete superi i 15 mm quando i serbatoi sono costruiti in alluminio puro.
211 823 I serbatoi destinati al trasporto delle materie pulverulenti o granulari di cui al marginale 211 810 d) debbono essere calcolati in conformità alle prescrizioni della 1a Parte della presente Appendice.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 830 Tutte le aperture dei serbatoi destinate al trasporto delle materie del 6°, 7° e 14° debbono essere situate sopra il livello del liquido. Nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio sotto il livello del liquido. I serbatoi devono poter essere chiusi ermeticamente () e le chiusure devono poter essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello. Inoltre gli orifizi di pulizia (fori di spurgo) di cui al marginale 211 132 non sono ammessi.
211 831 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 810 b), c e d) possono essere progettati per essere svuotati dal basso.
211 832 Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 810 b) sono muniti di valvole di sicurezza, queste debbono essere precedute da un disco di rottura. La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
211 833 I serbatoi destinati al trasporto di anidride solforica del 1°a) debbono essere calorifugati e muniti di un dispositivo di riscaldamento sistemato all'esterno.
211 834 I serbatoi ed i loro equipaggiamenti di servizio, destinati al trasporto di soluzioni di ipoclorito del 61°, debbono essere progettati in modo da impedire la penetrazione di sostanze estranee, la fuga del liquido e la formazione di ogni sovrapressione pericolosa nell'interno del serbatoio.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 840-
211 849 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
211 850 I serbatoi destinati al trasporto di materie del 6° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica) e quelli che sono destinati al trasporto delle materie del 7° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione che non sarà inferiore a 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
I materiali di ciascun serbatoio saldato destinato al trasporto delle materie del 6° debbono essere provati in base al metodo descritto all'Appendice B.1d.
211 851 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 14°, nonché delle materie di cui al marginale 211 810 b) e c) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). La prova di pressione idraulica dei serbatoi destinati al trasporto dell'anidride solforica del 1°a) deve essere ripetuta ogni tre anni.
I serbatoi in alluminio puro destinati al trasporto dall'acido nitrico del 2°a) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di 250 kPa (2,5 bar) (pressione manometrica).
Lo stato del rivestimento dei serbatoi destinati al trasporto delle materie del 14° deve essere verificato ogni anno da un esperto riconosciuto dall'autorità competente, che procederà ad un'ispezione dell'interno del serbatoio.
211 852 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 211 810 d) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 211 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 860 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 6° e 14° debbono riportare, oltre alle indicazioni già previste al marginale 211 160, la data (mese, anno) dell'ultima ispezione dell'interno dello stato interno del serbatoio.
211 861 I serbatoi destinati al trasporto del triossido di zolfo stabilizzato del 1°a) e delle materie del 6° e 14° debbono riportare, sulla targhetta prevista al marginale 211 160, l'indicazione della massa massima ammissibile della portata del serbatoio in kg.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 870 I serbatoi destinati al trasporto del triossido di zolfo stabilizzato del 1°a) debbono essere riempiti al massimo all'88 % della loro capacità, quelli destinati al trasporto delle materie del 14° all'88 % come minimo ed al 92 % come massimo, o in ragione di 2,86 kg per litro di capacità.
I serbatoi destinati al trasporto di materie del 6° debbono essere riempiti al massimo in ragione di 0,84 kg per litro di capacità.
211 871 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 6°, 7° e 14° debbono essere chiusi ermeticamente () [vedere marginale 211 127 (2)] durante il trasporto e le chiusure debbono essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello.
CLASSE 9 MATERIE ED OGGETTI PERICOLOSI DIVERSI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE (UTILIZZAZIONE DELLE CISTERNE),
DEFINIZIONI
Utilizzazione
211 910 Le materie del 1°, 2°, 4°, 11° e 12° del marginale 2901 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili e in contenitori cisterna.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie del 4° e 12°, vedere il marginale 91 111.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
211 920 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1°, 4°, 11° e 12°, debbono essere calcolati secondo le norme della Parte I di questa Appendice.
211 921 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 2°, debbono essere calcolati per una pressione di calcolo [vedi marginale 211 127 (2)], di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
211 930 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1° e 2° debbono poter essere chiusi ermeticamente (). I serbatoi destinati al trasporto di materie del 4°c) devono essere equipaggiati con una valvola di sicurezza.
211 931 Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1° e 2° sono muniti di valvole di sicurezza queste devono essere precedute da un disco di rottura. La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
211 940-
211 949 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
211 950 I serbatoi destinati al trasporto di materie del 2° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
211 951 I serbatoi destinati al trasporto di sostanze del 1°, 4°, 11° e 12° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica al valore della pressione di calcolo come definito al marginale 211 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
211 960-
211 969 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 7
ESERCIZIO
211 970 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1° e 2° debbono essere ermeticamente chiusi () durante il trasporto.
211 971 I veicoli cisterna e le cisterne smontabili abilitati al trasporto di materie del 1° e del 2° non debbono essere utilizzate per il trasporto di derrate alimentari, oggetti di consumo e di prodotti per l'alimentazione degli animali.
APPENDICE B.1b NORME RELATIVE AI CONTENITORI-CISTERNA
Nota: La Ia parte elenca le norme applicabili ai contenitori-cisterna destinati al trasporto delle materie di tutte le classi. La IIa parte contiene le norme particolari che completano o modificano le norme della Ia parte.
Ia PARTE PRESCRIZIONI APPLICABILI A TUTTE LE CLASSI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO D'APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA), DEFINIZIONI
Nota: 1. Conformemente a quanto prescrive il marginale 10 121 (1), il trasporto di materie pericolose non può aver luogo in contenitori-cisterna se non quando questo modo di trasporto è esplicitamente ammesso per queste materie da ciascuna sezione 1 della IIa parte della presente appendice.
2. Ai fini di questa Direttiva, le casse mobili cisterna sono considerate come contenitori-cisterna.
212 100 Le presenti norme si applicano ai contenitori-cisterna utilizzati per il trasporto di materie liquide, gassose, pulverulenti o granulari e aventi una capacità superiore a 0,45 m3 così come ai loro accessori.
212 101 Un contenitore-cisterna comprende un serbatoio e degli equipaggiamenti, ivi compresi gli equipaggiamenti che permettono la sostituzione del contenitore-cisterna senza un notevole cambio di assetto.
212 102 Nelle prescrizioni che seguono, si intende:
(1) a) per serbatoio, l'involucro (comprese le aperture e i loro sistemi di chiusura);
b) per equipaggiamento di servizio del serbatoio, i dispositivi di riempimento, di svuotamento, d'aerazione, di sicurezza, di riscaldamento e di protezione calorifuga come pure gli strumenti di misura;
c) per equipaggiamento di struttura, gli elementi di rinforzo, di fissaggio, di protezione e di stabilità che sono esterni o interni ai serbatoi.
(2) a) per pressione di calcolo, una pressione fittizia almeno uguale alla pressione di prova, che può superare più o meno la pressione di esercizio, a seconda del grado di pericolo rappresentato dalla materia trasportata, e che serve unicamente a determinare lo spessore delle pareti del serbatoio, indipendentemente da ogni dispositivo di rinforzo esterno o interno;
b) per pressione di prova, la pressione effettiva più elevata che si esercita nel corso della prova di pressione del serbatoio;
c) per pressione di riempimento, la pressione massima effettivamente sviluppata nel serbatoio nel corso del riempimento sotto pressione;
d) per pressione di svuotamento, la pressione massima effettivamente sviluppata nel serbatoio quando di scarica sotto pressione;
e) per pressione massima di esercizio (pressione manometrica), il più alto dei tre valori seguenti:
i) valore massimo effettivo autorizzato nel serbatoio per una operazione di riempimento (pressione massima autorizzata di riempimento);
ii) valore massimo della pressione effettiva autorizzata nel serbatoio per una operazione di svuotamento (pressione massima autorizzata di svuotamento);
iii) pressione manometrica effettiva alla quale il serbatoio è assoggettato dal suo contenuto (compresi i gas estranei che esso può racchiudere) alla temperatura massima d'esercizio.
Salvo condizioni particolari prescritte nelle diverse classi il valore numerico di questa pressione d'esercizio (pressione manometrica) non deve essere inferiore alla tensione di vapore della materia di riempimento a 50 °C (pressione assoluta).
Per i serbatoi muniti di valvole di sicurezza (con o senza disco di rottura), la pressione massima d'esercizio è tuttavia uguale alla pressione prescritta per il funzionamento di queste valvole di sicurezza.
(3) Per prova di tenuta, la prova consiste nel sottomettere il serbatoio a una pressione effettiva interna uguale alla pressione massima d'esercizio, ma almeno uguale a 20 kPa (0,2 bar) (pressione manometrica) secondo un metodo riconosciuto dall'autorità competente. Per i serbatoi muniti di sfiatatoi e d'un dispositivo atto a impedire che il contenuto si versi se il serbatoio si rovescia, la pressione di prova di tenuta è uguale alla pressione statica della materia di riempimento.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 120 I serbatoi devono essere progettati e costruiti conformemente alle disposizioni di un codice tecnico riconosciuto dall'autorità competente, ma devono essere osservate le seguenti prescrizioni minime:
(1) I serbatoi devono essere costruiti in materiali metallici appropriati che, se non sono previsti altri intervalli di temperatura nelle diverse classi, devono essere insensibili alla rottura per fragilità ed alla tensocorrosione intercristallina, fra P 20 °C e + 50 °C.
(2) Per i serbatoi saldati, devono essere usati solo materiali che si prestano perfettamente ad essere saldati e per i quali può essere garantito un valore sufficiente di resilienza ad una temperatura ambiente di P 20 °C, in particolare nei giunti saldati e nelle zone di giunzione.
(3) I giunti di saldatura devono essere eseguiti a perfetta regola d'arte e offrire tutte le garanzie di sicurezza. Per quel che concerne la costruzione ed il controllo dei cordoni di saldatura, vedere inoltre il marginale 212 127 (6).
I serbatoi i cui spessori minimi di parete sono stati determinati secondo il marginale 212 127 (3) e (4) devono essere controllati secondo i metodi descritti nella definizione del coefficiente di saldatura di 0,8.
(4) I materiali dei serbatoi o i loro rivestimenti di protezione a contatto col contenuto non devono contenere materie in grado di reagire pericolosamente con quello, di formare dei prodotti pericolosi o di indebolire il materiale in maniera apprezzabile.
(5) Il rivestimento protettivo deve essere concepito in modo che la sua tenuta resti garantita quali che siano le deformazioni suscettibili di prodursi nelle condizioni normali di trasporto [212 127 (1)].
(6) Se il contatto fra il prodotto trasportato ed il materiale utilizzato per la costruzione del serbatoio causa una diminuzione progressiva dello spessore delle pareti, questo deve essere aumentato nella costruzione d'un valore opportuno. Questo sovraspessore di corrosione non deve essere preso in considerazione nel calcolo dello spessore delle pareti.
212 121 I serbatoi, i loro collegamenti e i loro equipaggiamenti di servizio e strutturali devono essere progettati per resistere senza dispersioni di contenuto (ad eccezione delle quantità di gas che fuoriesca dalle eventuali aperture di degasaggio):
- alle sollecitazioni statiche e dinamiche nelle normali condizioni di trasporto;
- alle sollecitazioni minime imposte così come sono definite ai marginali 212 125 e 212 127.
212 122 Per determinare lo spessore delle pareti del serbatoio, bisogna basarsi su di una pressione almeno uguale alla pressione di calcolo, ma si deve anche tener conto delle sollecitazioni viste al marginale 212 121.
212 123 Salvo condizioni particolari prescritte nelle diverse classi, il calcolo dei serbatoi deve tener conto dei seguenti dati:
(1) I serbatoi a scarico per gravità, destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore che non supera 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta), devono essere calcolati secondo una pressione doppia della pressione statica delle materie da trasportare, e non inferiore al doppio della pressione statica dell'acqua.
(2) I serbatoi a carico o a scarico in pressione, destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore che non supera 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta) devono essere calcolati per una pressione pari a 1,3 volte la pressione di carico o scarico.
(3) I serbatoi destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore superiore a 110 kPa (1,1 bar) senza superare 175 kPa (1,75 bar) (pressione assoluta), quale che sia il tipo di riempimento o svuotamento, devono essere calcolati almeno per una pressione de 150 kPa (1,5 bar) (pressione manometrica), o 1,3 volte la pressione di riempimento o svuotamento, se questa è superiore.
(4) I serbatoi destinati al trasporto di materie aventi a 50 °C una tensione di vapore superiore a 175 kPa (1,75 bar) (pressione assoluta), quale che sia il tipo di riempimento o di svuotamento, devono essere calcolate ad una pressione uguale a 1,3 volte la pressione di riempimento o di svuotamento, ma almeno a 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
212 124 I contenitori-cisterna destinati a contenere talune materie pericolose devono essere munite di una protezione supplementare. Questa può consistere in un sovraspessore del serbatoio (questo sovraspessore sarà determinato tenendo conto dei pericoli presentati dalle materie in causa - vedere le diverse classi) o in un dispositivo di protezione.
212 125 Alla pressione di prova, la sollecitazione ó (sigma) nel punto più sollecitato del serbatoio deve essere inferiore o uguale ai limiti fissati di seguito in funzione dei materiali. Deve essere preso in considerazione l'indebolimento eventuale dovuto ai giunti di saldatura. Inoltre, per scegliere il materiale e determinare lo spessore delle pareti, occorre tener conto delle temperature massime e minime di riempimento e di esercizio.
(1) Per tutti i metalli e le leghe, la sollecitazione alla pressione di prova deve essere inferiore al più piccolo dei valori ottenuti dalle formule seguenti:
ó ≤ 0,75 Re o ó ≤ 0,5 Rm
nelle quali: Re = limite di elasticità apparente, o allo 0,2 %, o, per gli acciai austenitici, all'1 %
Rm = valore minimo della resistenza a rottura per trazione.
I rapporti di Re/Rm superiori a 0,85 non sono ammessi per gli acciai utilizzati nella costruzione di cisterne saldate.
I valori di Re e Rm da utilizzare devono essere dei valori minimi specificati dalle norme di unificazione dei materiali. Se non ne esistono per il metallo o le leghe in questione, i valori di Re e Rm utilizzati devono essere approvati dall'Autorità competente o da un organismo designato da detta Autorità.
I valori minimi specificati secondo delle norme sui materiali possono essere superati fino al 15 % in caso di utilizzazione di acciai austenitici se questi valori più elevati sono attestati nel certificato di controllo.
I valori riportati nel certificato devono essere in ogni caso presi come base al momento della determinazione del rapporto Re/Rm.
(2) Quando la temperatura massima di servizio del serbatoio non supera i 50 °C, possono essere utilizzati i valori di Re e Rm a 20 °C; quando la temperatura di servizio supera i 50 °C, devono essere utilizzati i valori di Re e Rm relativi a tale temperatura massima di servizio (temperatura di calcolo).
(3) Per l'acciaio, l'allungamento di rottura in percentuale deve corrispondere almeno al valore:
>NUM>10 000
>DEN>resistenza determinata di rottura a trazione in N/mm2
Ma non deve in ogni caso essere inferiore al 16 % per gli acciai a grana fine e al 20 % per gli altri acciai. Per le leghe di alluminio, l'allungamento di rottura non deve essere inferiore al 12 % ().
212 126 Tutte le parti dei contenitori-cisterna destinate al trasporto di liquidi il cui punto di infiammabilità non è superiore a 61 °C, nonché al trasporto di gas infiammabili, devono poter essere messe a terra elettricamente. Deve essere evitato qualsiasi contatto metallico che possa provocare una corrosione elettrochimica.
212 127 I contenitori-cisterna devono resistere alle sollecitazioni precisate al paragrafo (1), e le pareti dei serbatoi devono avere almeno gli spessori determinati ai paragrafi da (2) a (5) qui di seguito.
(1) I contenitori-cisterna ed i loro mezzi di fissaggio devono poter assorbire, a carico massimo ammesso, le seguenti forze uguali a quelle esercitate da:
- nel senso di marcia, due volte la massa totale,
- trasversalmente e perpendicolarmente al senso di marcia, una volta la massa totale (nel caso che il senso di marcia non sia chiaramente determinato, due volte la massa totale in ciascun senso),
- verticalmente, dal basso in alto, una volta la massa totale,
- verticalmente, dall'alto in basso, due volte la massa totale.
Sotto l'azione di ciascuna di queste forze, devono essere osservati i seguenti valori del coefficiente di sicurezza:
- per i materiali metallici, con limite di elasticità apparente definito, un coefficente di sicurezza di 1,5 in rapporto al limite di elasticità apparente, o
- per i materiali metallici senza limiti di elasticità apparente definito, un coefficente di sicurezza di 1,5 in rapporto al limite di elasticità garantito dello 0,2 % di allungamento e, per gli acciai austenitici, il limite di allungamento dell'1 %.
(2) Lo spessore della parete cilindrica del serbatoio, nonché dei fondi e dei coperchi, deve essere almeno uguale a quello ottenuto con la formula seguente:
e = >NUM>PMPa × D
>DEN>2 × ó × ë
mm (e = >NUM>Pbar × D
>DEN>20 × ó × ë
mm)
in cui:
PMPa = pressione di calcolo in MPa
Pbar = pressione di calcolo in bar
D = diametro interno del serbatoio in mm
ó = sollecitazione ammissibile definita al marginale 211 125 (1) e (2) (in N/mm2)
ë = coefficente inferiore o uguale a 1 che tiene conto dell'eventuale indebolimento dovuto ai giunti di saldatura.
In nessun caso, lo spessore deve essere inferiore ai valori definiti ai paragrafi da (3) a (4) qui di seguito.
(3) Le pareti, i fondi ed i coperchi dei serbatoi il cui diametro è uguale o inferiore a 1,80 m (), devono avere almeno 5 mm di spessore se sono in acciaio dolce () (conformemente alle disposizioni del marginale 212 125) o uno spessore equivalente se sono di altro metallo. Nel caso in cui il diametro sia superiore a 1,80 m (), tale spessore deve essere portato a 6 mm ad eccezione dei serbatoi destinati al trasporto delle materie pulverulenti o granulari se i serbatoi sono in acciaio dolce () (conformemente alle disposizioni del marginale 212 125) o a uno spessore equivalente se sono di altro metallo.
Quale che sia il metallo impiegato, lo spessore minimo della parete del serbatoio non deve mai essere inferiore a 3 mm. Per spessore equivalente, si intende quello che risulta dalla formula seguente:
e1 = (4) Allorchè il serbatoio possiede una protezione contro il danneggiamento, l'autorità competente può autorizzare che tali spessori minimi siano ridotti in rapporto alla protezione assicurata; tuttavia, tali spessori non dovranno essere inferiori a 3 mm per l'acciaio dolce () o a un valore equivalente per altri materiali nel caso di serbatoi aventi un diametro uguale o inferiore a 1,80 m (). Nel caso di serbatoi aventi un diametro superiore a 1,80 m (), tale spessore minimo deve essere aumentato a 4 mm per l'acciaio dolce () o a uno spessore equivalente se si tratta di altro metallo. Per spessore equivalente, si intende quello che è dato dalla formula seguente:
e1 = (5) Per le cisterne costruite dopo il 1 gennaio 1990, c'è una protezione strutturale esterna d'insieme, come nella costruzione «a sandwich» nella quale l'involucro esterno è fissato al serbatoio, o da una costruzione nella quale il serbatoio è retto da un'ossatura completa comprendente degli elementi strutturali longitudinali e trasversali, o da una costruzione a doppia parete.
Nel caso che i serbatoi siano costruiti a doppia parete con vuoto d'aria, la somma degli spessori della parete metallica esterna e di quella del serbatoio deve corrispondere allo spessore della parete definito al paragrafo (3), lo spessore della parete del serbatoio stesso non deve essere inferiore allo spessore minimo determinato al paragrafo (4).
Nel caso che i serbatoi siano costruiti a doppia parete con uno strato intermedio in materia solida di almeno 50 mm di spessore, la parete esterna deve avere uno spessore di almeno 0,5 mm se è in acciaio dolce () o di almeno 2 mm se è di materia plastica rinforzata di fibre di vetro. Come strato intermedio di materie solide, si può utilizzare della schiuma solida che abbia una capacità di assorbimento degli urti uguale, ad esempio, a quella della schiuma di poliuretano.
(6) L'attitudine del costruttore ad eseguire lavori di saldatura deve essere riconosciuta dall'autorità competente. I lavori di saldatura devono essere eseguiti da saldatori qualificati, secondo un procedimento di saldatura la cui qualità (ivi compresi i trattamenti termici che possono essere necessari) è stata dimostrata da un collaudo del procedimento.
I controlli non distruttivi devono essere effettuati mediante radiografie o ultrasuoni e devono confermare che la qualità delle saldature sia idonea alle sollecitazioni.
Per la determinazione dello spessore delle pareti secondo il paragrafo (2), conviene, per quanto riguarda le saldature, scegliere i seguenti valori per il coefficente ë (lambda):
0,8: quando i cordoni di saldatura sono verificati per quanto possibile visivamente sulle due facce e sono sottoposti, per sondaggio, ad un controllo non distruttivo, tenendo particolarmente conto degli incroci di saldatura;
0,9: quando tutti cordoni longitudinali per tutta la loro lunghezza, la totalità degli incroci, i cordoni circolari nella misura del 25 % e le saldature di assemblaggio degli equipaggiamenti di diametro rilevante sono oggetto di controlli non distruttivi, i cordoni di saldatura sono verificati per quanto possibile visivamente sulle due facce;
1,0: quando tutti i cordoni di saldatura sono oggetto di controlli non distruttivi e sono verificati per quanto possibile visivamente sulle due facce. Deve inoltre essere effettuato un prelievo di una provetta di saldatura.
Se l'autorità competente ha dei dubbi sulla qualità dei cordoni di saldatura, può richiedere dei controlli supplementari.
(7) Devono essere prese delle misure volte a proteggere i serbatoi contro i rischi di deformazione, conseguenti ad una depressione interna. Salvo disposizioni contrarie nelle prescrizioni particolari applicabili alle differenti classi, questi serbatoi possono essere muniti di valvole per evitare una depressione inammissibile all'interno dei serbatoi, senza disco di rottura intermedio.
(8) La protezione calorifuga deve essere progettata in modo da non impedire né l'accesso ai dispositivi di riempimento, di scarico e alle valvole di sicurezza, né il loro funzionamento.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 130 Gli equipaggiamenti devono essere disposti in modo da essere protetti contro i rischi di strappo o di avaria durante il trasporto e la movimentazione. Essi devono offrire le garanzie di sicurezza adottate e comparabili con quelle dei serbatoi stessi, in particolare:
- essere compatibili con le merci trasportate,
- soddisfare alle prescrizioni del marginale 212 121.
La tenuta degli equipaggiamenti di servizio deve essere assicurata anche in caso di ribaltamento del contenitore-cisterna. Le guarnizioni di tenuta devono essere costituite da un materiale compatibile con la materia trasportata ed essere sostituite quando la loro efficacia risulta compromessa, per esempio a seguito del loro invecchiamento. Le guarnizioni che assicurano la tenuta degli organi che vengono manovrati nel corso della normale utilizzazione del contenitore-cisterna devono essere progettate e disposte in modo tale che la manovra degli organi stessi non provochi il loro deterioramento.
212 131 Per i contenitori-cisterna a svuotamento dal basso, ogni contenitore-cisterna, ed ogni scomparto nel caso di contenitori-cisterna a più scomparti, deve essere munito di due chiusure in serie, indipendenti tra loro, di cui la prima è costituita da un otturatore interno () fissato direttamente al serbatoio e la seconda da una valvola, o da altra apparecchiatura equivalente () montata su ciascuna estremità della tubazione di scarico. Lo svuotamento dal basso di serbatoi destinati al trasporto delle materie pulverulenti o granulari può essere costituito da una tubazione esterna con otturatore se essa è costituita da materiale metallico suscettibile di deformarsi. Inoltre, le aperture dei serbatoi devono poter essere chiuse mediante tappi filettati, flangie chiuse o altri dispositivi altrettanto efficaci. L'otturatore interno può essere manovrato dall'alto o dal basso. In entrambi i casi, la posizione - aperto o chiuso - dell'otturatore interno deve poter essere verificata, per quanto possibile, dal suolo.
I dispositivi di comando dell'otturatore interno devono essere progettati in modo da impedire qualsiasi apertura intempestiva per effetto di un urto o di un'azione involontaria.
In caso di avaria del dispositivo di comando esterno la chiusura interna deve rimanere efficace.
Al fine di evitare ogni perdita di contenuto in caso di avaria agli organi esterni e di svuotamento (tubazioni, organi laterali di chiusura), l'otturatore interno e la sua sede devono essere protetti contro i rischi di strappo per effetto delle sollecitazioni esterne, o progettati per prevenirli. Gli organi di riempimento e di scarico (ivi comprese le flange o i tappi filettati) e gli eventuali cofani di protezione devono poter essere assicurati contro ogni apertura improvvisa.
La posizione e/o il senso di chiusura delle valvole deve apparire senza ambiguità.
Il serbatoio o ciascuno dei suoi scomparti deve essere provvisto di una apertura sufficiente per permettere l'ispezione.
212 132 I contenitori-cisterna destinati al trasporto di materie per le quali tutte le aperture sono ubicate al di sopra del livello del liquido possono essere dotate, nella parte bassa della virola, di un orifizio di pulitura (spurgo). Questo orifizio deve poter essere otturato da una flangia chiusa in modo stagno, la cui costruzione deve essere approvata dall'autorità competente o da un organismo da essa designato.
212 133 I contenitori-cisterna destinati al trasporto delle materie liquide la cui tensione di vapore a 50 °C non supera i 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta) devono essere provvisti di un dispositivo di aerazione e di un dispositivo di sicurezza atto ad impedire che il contenuto fuoriesca se il serbatoio si rovescia; altrimenti essi dovranno essere conformi alle prescrizioni dei marginali 212 134 o 212 135 che seguono.
212 134 I contenitori-cisterna destinati al trasporto di materie liquide la cui tensione di vapore a 50 °C è superiore a 110 kPa (1,1 bar) (pressione assoluta) senza oltrepassare i 175 kPa (1,75 bar) (pressione assoluta) devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata a una pressione manometrica di almeno 150 kPa (1,50 bar) e che deve essere completamente aperta ad una pressione al massimo uguale alla pressione di prova, altrimenti essi dovranno essere conformi alle disposizioni del marginale 212 135.
212 135 I contenitori-cisterna destinati al trasporto di liquidi la cui tensione di vapore a 50 °C è superiore a 175 kPa (1,75 bar) senza oltrepassare 300 kPa (3 bar) (pressione assoluta) devono essere muniti di una valvola di sicurezza tarata ad una pressione manometrica di almeno 300 kPa (3 bar) che deve essere completamente aperta ad una pressione al massimo uguale alla pressione di prova, altrimenti essi dovranno essere ermeticamente chiusi ().
212 136 Nessuna delle parti mobili, quali cofani, dispositivi di chiusura, ecc., che possono venire a contatto, sia per sfregamento, che per urto, con i serbatoi in alluminio destinati al trasporto di liquidi infiammabili il cui punto di infiammabilità è inferiore o uguale a 61 °C o di gas infiammabili, può essere costruita in acciaio ossidabile non protetto.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 140 Per ciascun nuovo tipo di contenitore-cisterna, l'autorità competente, o un organismo da essa designato, deve compilare un certificato attestante che il prototipo del contenitore-cisterna che essa ha sottoposto a prova, compresi i mezzi di fissaggio della stessa, è adatto all'uso che se ne vuole fare e risponde alle condizioni di costruzione della sezione 2, alle condizioni di equipaggiamento della Sezione 3 e alle condizioni particolari secondo le classi delle materie trasportate. Quando i contenitori-cisterna sono costruiti in serie senza modifiche, questa approvazione varrà per tutta la serie. Un verbale di prova deve indicare i risultati di collaudo, le materie e/o i gruppi di materie per il trasporto delle quali il contenitore-cisterna è stato approvato, come pure il suo numero di approvazione come prototipo. Le materie di un gruppo di materie devono avere caratteristiche affini ed ugualmente compatibili con le caratteristiche del serbatoio. Le materie autorizzate o i gruppi di materie autorizzate devono essere indicate nel verbale di prova con la loro designazione chimica o con la rubrica collettiva corrispondente all'elencazione delle materie, nonché con la loro classe e ordinale. Il numero di approvazione deve essere composto da un segno distintivo () dello Stato nel quale è stata data l'approvazione e da un numero di immatricolazione.
SEZIONE 5
PROVE
212 150 I serbatoi ed i loro equipaggiamenti devono essere, sia insieme, sia separatamente, sottoposti ad un controllo iniziale prima della loro messa in esercizio.
Questo controllo comprende:
- una verifica di conformità al prototipo approvato;
- una verifica delle caratteristiche di costruzione ();
- un esame dello stato interno ed esterno;
- una prova di pressione idraulica () alla pressione di prova indicata sulla placca segnaletica; e
- una verifica del buon funzionamento dell'equipaggiamento.
La prova di pressione idraulica deve essere effettuata prima del montaggio della protezione calorifuga eventualmente necessaria. Allorchè i serbatoi ed i loro equipaggiamenti sono sottoposti a prove separate, essi devono essere sottoposti, assemblati, ad una prova di tenuta secondo il marginale 212 102 (3).
212 151 I serbatoi ed i loro equipaggiamenti devono essere sottoposti a controlli periodici ad intervalli di tempo determinati. I controlli periodici comprendono: l'esame dello stato interno ed esterno e, come regola generale, una prova di pressione idraulica (). I rivestimenti delle protezioni calorifughe o altro non devono essere rimossi che nella misura in cui ciò sia ritenuto indispensabile per una sicura valutazione delle caratteristiche del serbatoio.
Per i serbatoi destinati al trasporto di materie pulverulenti e granulari, e con l'accordo dell'esperto riconosciuto dall'autorità competente, le prove periodiche di pressione idraulica possono essere soppresse e sostituite da prove di tenuta secondo il marginale 212 103 (3).
Gli intervalli massimi per i controlli sono di cinque anni. Dopo la scadenza del termine fissato per la prova, i contenitori-cisterna vuoti, non ripuliti, possono essere ugualmente trasportati per essere sottoposti alla prova.
212 152 Inoltre, almeno ogni due anni e mezzo si deve procedere ad una prova di tenuta del serbatoio con l'equipaggiamento secondo il marginale 212 102 (3), nonché ad una verifica del buon funzionamento di tutto l'equipaggiamento.
212 153 Allorchè la sicurezza del serbatoio o dei suoi equipaggiamenti è stata compromessa a seguito di riparazione, modifica o incidente, deve essere effettuato un controllo straordinario.
212 154 Le prove, i controlli e le verifiche secondo i marginali da 212 150 a 212 153 devono essere effettuati dall'esperto autorizzato dall'autorità competente. Dovranno essere rilasciate certificazioni attestanti il risultato di dette operazioni. In queste attestazioni deve figurare un riferimento all'elenco delle materie utilizzate al trasporto in tale serbatoio secondo il marginale 212 140.
SEZIONE 6
MARCATURA
212 160 Ogni contenitore-cisterna deve avere una targa in metallo resistente alla corrosione, fissata permanentemente sul serbatoio in una posizione facilmente accessibile ai fini del controllo. Su questa targa devono apparire, mediante punzonatura o altro metodo equivalente, almeno le indicazioni di cui sotto. È ammesso che tali indicazioni siano impresse direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se le stesse sono rinforzate in modo da non compromettere la resistenza del serbatoio:
- numero di approvazione;
- nome o marchio del fabbricante;
- numero di fabbricazione;
- anno di costruzione;
- pressione di prova () (pressione manometrica);
- capacità () - per i serbatoi a più scomparti, capacità di ogni scomparto;
- temperatura di calcolo () (unicamente se superiore a + 50 °C o inferiore a P 20 °C);
- data (mese, anno) della prova iniziale e dell'ultima prova periodica effettuata secondo i marginali 212 150 e 212 151;
- punzonatura del tecnico che ha eseguito le prove;
- materiale del serbatoio e, ove ricorra, del rivestimento di protezione.
Inoltre, nei serbatoi a carico o a scarico sotto pressione deve essere riportata la pressione massima autorizzata di esercizio.
212 161 Le seguenti indicazioni devono essere riportate sul contenitore-cisterna stesso o su una targa:
- il nome del proprietario o dell'utente;
- la capacità del serbatoio ();
- la tara ();
- la massa massima di carico autorizzata ();
- l'indicazione della materia trasportata ().
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 170 I contenitori-cisterna devono essere, durante il trasporto, fissati sul veicolo portante in modo che siano sufficientemente protetti da strutture del veicolo portante o del contenitore-cisterna stesso contro gli urti laterali o longitudinali così come contro il ribaltamento (). Se i serbatoi, ivi compresi gli equipaggiamenti di servizio, sono costruiti in modo da poter resistere agli urti o contro il ribaltamento, non è necessario proteggerli in tale modo. Lo spessore delle pareti del serbatoio deve, durante tutta la sua utilizzazione, rimanere superiore o uguale al valore minimo definito al marginale 212 127 (2).
212 171 I serbatoi devono essere caricati unicamente con le materie pericolose per il trasporto delle quali sono stati approvati. Tali materie a contatto col materiale del serbatoio, delle guarnizioni di tenuta, degli equipaggiamenti nonché dei rivestimenti di protezione, non devono essere suscettibili di reagire pericolosamente con essi, di formare prodotti pericolosi o di indebolire in modo apprezzabile il materiale. Le derrate alimentari possono essere trasportate in detti serbatoi solo se sono state prese le misure necessarie per prevenire ogni pericolo per la salute pubblica.
212 172 (1) I gradi di riempimento seguenti non devono essere superati nei contenitori-cisterna destinati al trasporto di materie liquide a temperatura ambiente:
a) per le materie infiammabili che non presentino altri pericoli (ad esempio tossicità, corrosività), caricati in serbatoi muniti di dispositivo di aerazione o di valvole di sicurezza (anche se precedute da un disco di rottura):
grado di riempimento = >NUM>100
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
b) per le materie tossiche o corrosive, (che presentino o meno un pericolo di infiammabilità) in serbatoi muniti di dispositivo di aerazione o di valvole di sicurezza (anche se precedute da un disco di rottura):
grado di riempimento = >NUM>98
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
c) per le materie infiammabili e le materie nocive o che presentano un basso grado di corrosività (che presentino o meno un pericolo di infiammabilità) in serbatoi ermeticamente chiusi senza dispositivo di sicurezza:
grado di riempimento = >NUM>97
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
d) per le materie molto tossiche o tossiche, molto corrosive o corrosive (che presentino o meno un pericolo di infiammabilità) in serbatoi ermeticamente chiusi () senza dispositivo di sicurezza:
grado di riempimento = >NUM>95
>DEN>1 + á (50 P tF)
% della capacità;
(2) In queste formule, á rappresenta il coefficente medio di dilatazione cubica del liquido tra 15 °C e 50 °C, vale a dire per una variazione massima di temperatura di 35 °C.
á è calcolata con la formula: á = >NUM>d15 P d50
>DEN>35 × d50
dove d15 e d50 sono le densità del liquido a 15 °C e 50 °C, tF la temperatura media del liquido al momento del riempimento.
(3) Le disposizioni del paragrafo (1) di cui sopra non si applicano ai serbatoi il cui contenuto è mantenuto durante il trasporto a una temperatura superiore a 50 °C mediante un dispositivo di riscaldamento. In tal caso, il grado di riempimento alla partenza deve essere tale e la temperatura deve essere regolata in modo tale che il serbatoio, durante il trasporto, non risulti mai riempito più del 95 % della sua capacità e che non sia superata la temperatura di riempimento.
(4) Nel caso di carico di prodotti caldi, la temperatura sulla superficie esterna del serbatoio o della protezione calorifuga non deve superare 70 °C durante il trasporto.
212 173 I serbatoi dei contenitori-cisterna destinati al trasporto di materie liquide () che non sono suddivisi in sezioni di capacità massima di 7 500 litri mediante diaframmi stagni o aperti, devono essere riempiti almeno all'80 % della loro capacità, a meno che non siano praticamente vuoti.
212 174 I contenitori-cisterna devono essere chiusi in modo che il contenuto non possa spandersi in modo incontrollato all'esterno. Gli orifizi dei serbatoi a svuotamento dal basso devono essere chiusi mediante tappi filettati, flangie chiuse o altri dispositivi altrettanto efficaci. La tenuta dei dispositivi di chiusura dei serbatoi, in particolare nella parte superiore del tubo pescante, deve essere verificata dallo speditore, dopo il riempimento del serbatoio.
Al momento del carico e dello scarico dei contenitori-cisterna, devono essere prese misure appropriate per evitare che vengano liberate quantità pericolose di gas e di vapori.
212 175 Se più sistemi di chiusura sono disposti gli uni di seguito agli altri, deve essere chiuso per primo quello che si trova più vicino alla materia trasportata.
212 176 Durante il trasporto a carico o a vuoto, nessun residuo pericoloso della materia di riempimento deve aderire all'esterno dei contenitori-cisterna.
212 177 I contenitori-cisterna vuoti, non puliti, devono, per poter essere inoltrati, essere chiusi nello stesso modo e presentare le stesse garanzie di sicurezza come se fossero pieni.
SEZIONE 8
MISURE TRANSITORIE
212 180 I contenitori-cisterna costruiti prima dell'entrata in vigore delle disposizioni applicabili dal 1 gennaio 1988 e che non sono conformi a quelle prescrizioni, ma che sono state costruite secondo la disposizioni di questa Direttiva in vigore fino a quella data potranno ancora essere utilizzate.
212 181 I contenitori-cisterna costruiti prima dell'entrata in vigore delle disposizioni applicabili a partire dal 1° gennaio 1993 e che non sono conformi a quelle disposizioni ma che sono state costruite secondo le disposizioni di questa Direttiva in vigore a quella data potranno ancora essere utilizzate.
SEZIONE 9
UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA APPROVATI PER IL TRASPORTO MARITTIMO
212 190 I contenitori-cisterna che non rispondono completamente alle disposizioni della presente appendice ma che sono stati approvati conformemente alle disposizioni del trasporto marittimo () sono ammessi al trasporto. Il documento di trasporto porterà, oltre alle indicazioni già prescritte, la dicitura: «Trasporto secondo il marginale 212 190».
Potranno essere trasportate nei contenitori-cisterna soltanto le materie autorizzate ai sensi del marginale 10 121 (1).
IIa PARTE NORME PARTICOLARI CHE COMPLETANO O MODIFICANO LE NORME DELLA PRIMA PARTE
CLASSE 2 GAS COMPRESSI, LIQUEFATTI O DISCIOLTI SOTTO PRESSIONE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA), DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 210 I gas del marginale 2201 possono essere trasportati in contenitori-cisterna ad eccezione dei gas enumerati qui di seguito: il fluoro, il tetrafluoruro di silicio del 1°at) ed il trifluoruro di azoto, il monosside di azoto del 1°ct), le miscele di idrogeno con non più del 10 % in volume di seleniuro di idrogeno o di fosfina o di germanio o con non più del 15 % in volume di arsina, le miscele di azoto o di gas rari (contenenti non più del 10 % in volume xeno) con più del 10 % in volume di seleniuro di idrogeno o di fosfina o di germanio con non più del 15 % in volume di arsina del 2°bt) le miscele di idrogeno con non più del 10 % di diborano, le miscele di azoto o di gas rari (contenenti non più del 10 % in volume di xeno) con non più del 10 % in volume di diborano del 2°ct), l'ottafluorobutene-2 (R1318) e l'ottafluoropropano del 3°a), il cloruro di nitrosile, il floruro di solforile, l'esafluoroacetone, l'esafluoruro di tungsteno, il tricloruro di boro ed il trifluoruro di cloro del 3°at), il 2,2-dimetilpropano ed il metilsilano del 3°b), l'arsina, il diclorosilano, il dimetilsilano, il seleniuro di idrogeno, il solfuro di carbonile ed il trimetilsilano del 3°bt), il propadiene stabilizzato del 3°c), il cloruro di cianogeno, il cianogeno, lo ioduro di idrogeno anidro e l'ossido di etilene del 3°ct), le miscele di metilsilani del 4°bt), il propadiene con dall'1 % al 4 % di metilacetilene stabilizzato del 4°c), l'ossido di etilene contenente al massimo il 50 % (massa) di formiato di metile del 4°ct), il silano del 5°b), le materie dei 5°bt e 5°ct), l'acetilene disciolto del 9°c), i gas dei 12° e 13°.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 220 I serbatoi destinati al trasporto di materie dal 1° al 6° e del 9° devono essere costruiti in acciaio. Un allungamento minimo a rottura del 14 % ed una sollecitazione ó (sigma) inferiore o uguale ai limiti sotto indicati, in funzione dei materiali, potranno essere ammessi per i serbatoi senza saldatura in deroga al marginale 211 125 (3):
a) se il rapporto Re/Rm (caratteristiche minime garantite dopo trattamento termico) è superiore a 0,66 senza superare 0,85:
ó ≤ 0,75 Re;
b) se il rapporto Re/Rm (caratteristiche minime garantite dopo trattamento termico) è superiore a 0,85:
ó ≤ 0,5 Rm.
212 221 Le prescrizioni dell'appendice B.1d sono applicabili ai materiali ed alla costruzione dei serbatoi saldati.
212 222 I serbatoi destinati al trasporto di cloro e di cossicloruro di carbone del 3°at) devono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo di almeno 2,2 MPa (22 bar) (pressione manometrica) [vedere marginale 211 127 (2)].
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 230 Le tubazioni di scarico dei serbatoi devono poter essere chiuse per mezzo di una flangia piena o di altro dispositivo che offra le medesime garanzie.
212 231 I serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti possono essere eventualmente muniti, oltre che degli orifizi previsti al marginale 211 131 e 212 132, di aperture utilizzabili per il montaggio di livelli, termometri, manometri e di apertura di spurgo, necessari al loro servizio ed alla loro sicurezza.
212 232 I dispositivi di sicurezza devono rispondere ai seguenti requisiti:
(1) Gli orifizi di riempimento e di scarico dei serbatoi di capacità superiore ad 1 m3 destinati al trasporto di gas liquefatti infiammabili e/o tossici devono essere muniti di un dispositivo interno di sicurezza a chiusura istantanea che, in caso di spostamento intempestivo del contenitore-cisterna on in caso di incendio, si chiuda automaticamente. La chiusura di questo dispositivo deve anche poter essere azionata a distanza.
(2) Ad esclusione degli orifizi che portano le valvole di sicurezza e dei fori chiusi per lo spurgo, tutte le altre aperture dei serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti infiammabili e/o tossici, il cui diametro nominale sia superiore a 1,5 mm, devono essere munite di un organo interno di otturazione.
(3) In deroga alle disposizioni dei paragrafi (1) e (2), i serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti fortemente refrigerati infiammabili e/o tossici, possono essere equipaggiati con dispositivi esterni anziché interni, se questi dispositivi sono muniti di una protezione contro i rischi di danni esterni almeno equivalente a quella della parete del serbatoio.
(4) Se i serbatoi sono equipaggiati con livelli, questi non devono essere in materiale trasparente direttamente in contatto con la materia trasportata. Se vi sono dei termometri, essi non devono pescare direttamente nel gas o nel liquido attraverso la parete del serbatoio.
(5) I serbatoi destinati al trasporto di cloro, di anidride solforosa e di ossicloruro di carbonio del 3°at), di mercaptano metilico e acido solfidrico del 3°bt) non devono avere aperture situate sotto il livello del liquido. Inoltre, non sono ammesse le aperture di pulizia (scarico di fondo) previste al marginale 212 132.
(6) Le aperture di riempimento e di scarico situate nella parte superiore dei serbatoi devono, oltre a quanto prescritto al paragrafo (1), essere munite di un secondo dispositivo di chiusura esterna. Questo deve poter essere chiuso con una flangia piena o con altro dispositivo che offra le stesse garanzie.
212 233 Le valvole di sicurezza devono rispondere alle condizioni dei paragrafi da (1) a (3) che seguono:
(1) I serbatoi destinati al trasporto dei gas dal 1° al 6° e del 9° possono essere dotati al massimo di due valvole di sicurezza, la somma delle cui sezioni totali di passaggio libero alla sede della o delle valvole sarà di almeno 20 cm2 per parte o frazioni di parte di 30 m3 di capacità del recipiente. Queste valvole devono potersi aprire automaticamente ad una pressione compresa tra 0,9 e 1,0 volte la pressione di prova del serbatoio al quale sono applicate. Esse devono essere di un tipo che possa resistere agli effetti dinamici, compreso il movimento dei liquidi. E' vietato l'impiego di valvole con funzionamento a gravità o a contrappeso.
I serbatoi destinati al trasporto di gas dal 1 ° al 9 ° che presentano un pericolo per gli organi respiratori o un pericolo d'intossicazione () non dovranno avere valvole di sicurezza, a meno che queste non siano precedute da un disco di rottura. In quest'ultimo caso, il disco di rottura e la valvola di sicurezza devono essere disposti a soddisfacimento della autorità competente.
Allorchè i contenitori-cisterna sono destinati ad essere trasportati per mare, le disposizioni di questo paragrafo non vietano il montaggio di valvole di sicurezza conformi ai regolamenti applicabili a tale modo di trasporto ().
(2) I serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8° devono essere muniti di due valvole di sicurezza indipendenti; ogni valvola deve essere progettata in modo da lasciar fuoriuscire dal serbatoio i gas che si formano per evaporazione durante il normale servizio, in modo che la pressione non superi in alcun momento di più del 10 % la pressione di esercizio indicata sul serbatoio. Una delle due valvole di sicurezza può essere sostituita da un disco di rottura che deve rompersi alla pressione di prova. Nel caso di mancanza del vuoto nei serbatoi a doppia parte o in caso di distruzione del 20 % dell'isolamento dei serbatoi a parete singola, la valvola di sicurezza ed il disco di rottura devono lasciar fuoriuscire una quantità di gas tale che la pressione nel serbatoio non possa superare la pressione di prova.
(3) Le valvole di sicurezza dei serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8° devono potersi aprire alla pressione di esercizio indicata sul serbatoio. Esse devono essere costruite in modo da funzionare perfettamente, anche alla temperatura di utilizzazione più bassa. La sicurezza del funzionamento a tale temperatura più bassa deve essere stabilita e controllata mediante prova di ciascuna valvola o di un campione di valvole dello stesso tipo di costruzione.
Protezioni calorifughe
212 234 (1) Se i serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti del 3° e 4° sono muniti di una protezione calorifuga, questa deve essere costituita:
- da uno schermo para-sole, applicato almeno sul terzo superiore e al massimo sulla metà superiore del serbatoio e separato dal serbatoio da uno strato d'aria di almeno 4 cm di spessore; oppure
- da un rivestimento completo, di spessore adeguato, di materiali isolanti.
(2) I serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7° e 8° devono essere calorifugati. La protezione calorifuga deve essere garantita mediante un involucro continuo. Se lo spazio tra il serbatoio e l'involucro è a vuoto d'aria (isolamento a vuoto d'aria), l'involucro di protezione deve essere calcolato in modo de resistere senza deformazioni ad una pressione esterna di almeno 100 kPa (1 bar) (pressione manometrica) in deroga al marginale 212 102 (2) a) nei calcoli si può tener conto dei dispositivi esterni ed interni di rinforzo. Se l'involucro è chiuso in modo stagno ai gas, un dispositivo deve garantire che nessuna pressione pericolosa si produca nello strato isolante in caso di insufficiente tenuta del serbatoio o dei suoi equipaggiamenti. Questo dispositivo deve impedire l'infiltrazione di umidità nell'involucro calorifugo.
(3) I serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti la cui temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica è inferiore a P 182 °C non devono contenere alcuna materia combustibile, né nella costituzione dell'isolamento calorifugo, né negli elementi di fissaggio.
Gli elementi di fissaggio dei serbatoi destinati al trasporto di argon, azoto, elio e neon del 7°a) e di idrogeno del 7°b) possono, d'accordo con l'autorità competente, contenere materie plastiche tra il serbatoio e l'involucro.
212 235 (1) Sono considerati come elementi di un contenitore-cisterna a più elementi:
- i recipienti di cui al marginale 2212 (1) b); oppure
- le cisterne di cui al marginale 2212 (1) c).
Le disposizioni della presente appendice non sono applicabili ai pacchi di bombole di cui al marginale 2212 (1) d).
(2) Per i contenitori-cisterna a più elementi devono essere rispettate le seguenti condizioni:
a) se uno degli elementi di un contenitore-cisterna a più elementi è munito di una valvola di sicurezza e se esistono dispositivi di chiusura tra gli elementi, ciascun di questi ultimi deve essere munito di tale valvola;
b) i dispositivi di riempimento e di scarico possono essere fissati ad un tubo collettore;
c) ciascun elemento di un contenitore-cisterna a più elementi destinato al trasporto di gas compressi del 1° e 2° che presentano un pericolo per gli organi respiratori o un pericolo di intossicazione () deve poter essere isolato mediante rubinetto;
d) gli elementi di un contenitore-cisterna a più elementi destinato al trasporto di gas liquefatti dal 3° al 6° devono essere costruiti per poter essere riempiti separatamente e rimanere isolati a mezzo di un rubinetto che possa essere piombato.
212 236 In deroga alle disposizioni del marginale 212 131, i serbatoi destinati al trasporto di gas liquefatti fortemente refrigerati non devono essere obbligatoriamente muniti di un'apertura per l'ispezione.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 240-
212 249 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
212 250 I materiali di ogni serbatoio saldato devono essere provati secondo il metodo descritto nell'appendice B.1d.
212 251 I valori delle pressioni di prova devono essere i seguenti:
(1) Per i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 1° e 2°: i valori indicati al marginale 2219 (1) e (3);
(2) Per i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 3° e 4°:
a) se il diametro dei serbatoi non è superiore a 1,50 m: i valori indicati al marginale 2220 (2);
b) se il diametro dei serbatoi è superiore a 1,50 m: i valori () indicati qui di seguito:
>SPAZIO PER TABELLA>
(3) Per i serbatoi destinati al trasporto di gas del 5° e 6°:
a) se non sono ricoperti da una protezione calorifuga: i valori indicati al marginale 2220 (3) e (4);
b) se sono ricoperti con una protezione calorifuga: i valori di seguito indicati:
>SPAZIO PER TABELLA>
Nel caso si utilizzino dei serbatoi rivestiti con una protezione calorifuga che abbiano subito una pressione di prova inferiore a quella indicata in tabella, la massa massima del contenuto per litro di capacità sarà fissata in modo tale che la pressione esercitata all'interno del serbatoio dalla materia in questione a 55 °C non superi la pressione di prova punzonata sul serbatoio. In questo caso il carico massimo ammissibile deve essere stabilito dall'esperto riconosciuto dall'autorità competente.
(4) Per i serbatoi destinati al trasporto di ammoniaca disciolta sotto pressione del 9°at):
>SPAZIO PER TABELLA>
(5) Per i serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8°: almeno 1,3 volte la pressione massima di esercizio autorizzata indicata sul serbatoio, ma come minimo 300 kPa (3 bar) (pressione manometrica); per i serbatoi muniti di isolamento sotto vuoto, la pressione di prova deve essere almeno pari a 1,3 volte il valore della pressione massima di esercizio autorizzata aumentata di 100 kPa (1 bar).
212 252 La prima prova di pressione idraulica deve essere effettuata prima del montaggio della protezione calorifuga.
212 253 La capacità di ciascun serbatoio destinato al trasporto dei gas dal 3° al 6° e 9° deve essere determinata sotto la sorveglianza di un esperto riconosciuto dall'autorità competente, per pesata o mediante misurazione volumetrica della quantità d'acqua che riempie il serbatoio; l'errore di misura della capacità dei serbatoi deve essere inferiore all' 1 %. Non è ammessa la determinazione secondo un calcolo basato sulle dimensioni del serbatoio. Le masse massime di riempimento secondo i marginali 2220 (4) e 212 251 (3) saranno stabilite da un esperto riconosciuto.
212 254 Il controllo delle saldature deve essere effettuato secondo le prescrizioni corrispondenti al coefficiente ë (lambda) 1,0 del marg. 212 127 (6).
212 255 In deroga alle prescrizioni della Sezione 5 della I parte di questa Appendice le prove periodiche devono aver luogo:
(1) Ogni due anni e e mezzo peri contenitori-cisterna destinati al trasporto di fluoruro di boro del 1°at), del gas di città del 2°bt), di acido bromidrico, di cloro, di perossido di azoto, di anidride solforosa e di ossicloruro di carbonio del 3°at), di 3°bt) e di acido cloridrico del 5°at);
(2) Dopo otto anni di servizio, e in seguito, ogni dodici anni per i contenitori-cisterna destinati al trasporto dei gas del 7° e 8°. Un controllo della tenuta può essere effettuato a richiesta dell'autorità competente, fra ogni prova.
212 256 Per i serbatoi ad isolamento per vuoto d'aria, la prova di pressione idraulica e la verifica dello stato interno possono essere sostituite, con l'approvazione dell'esperto riconosciuto, da una prova di tenuta e dalla misura del vuoto.
212 257 Se sono state praticate delle aperture al momento delle visite periodiche nei serbatoi destinati al trasporto di gas del 7° e 8°, il metodo per la loro chiusura ermetica, prima della rimessa in esercizio, deve essere approvato dall'esperto riconosciuto e deve garantire l'integrità del serbatoio.
212 258 Le prove di tenuta dei serbatoi destinati al trasporto dei gas dal 1° al 6° e 9° devono essere eseguite ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
SEZIONE 6
MARCATURA
212 260 Le informazioni seguenti devono, inoltre, figurare per punzonatura, o altro metodo equivalente, sulla targa prevista al marginale 212 160 o direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se queste sono rinforzate in maniera tale da non compromettere la resistenza del serbatoio:
(1) Per quanto riguarda i contenitori-cisterna destinati al trasporto di una sola materia:
- in nome del gas a tutte lettere ().
Questa dicitura deve essere completata, o per i serbatoi destinati al trasporto dei gas compressi del 1° e 2°, dal valore massimo della pressione di carico a 15 °C, autorizzata per il serbatoio, e, per i serbatoi destinati al trasporto dei gas liquefatti dal 3° all'8°,oltre che dell'ammoniaca disciolta sotto pressione del 9°at), dal carico massimo ammesso in kg e dalla temperatura di riempimento se questa è inferiore a P20 °C.
(2) Per quanto riguarda i serbatoi ad utilizzazione multipla:
- il nome a tutte lettere () dei gas per i quali il serbatoio è abilitato.
Questa dicitura deve essere completata dall'indicazione del carico massimo ammissibile in kg per ciascuno di essi.
(3) Per quanto riguarda i serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7° e 8°:
- la pressione di esercizio.
(4) Sui serbatoi muniti di protezione calorifuga:
- la dicitura «calorifugato» oppure «calorifugato sotto vuoto».
212 261 L'armatura dei contenitori-cisterna a più elementi deve portare in prossimità del punto di riempimento una targa indicante:
- la pressione di prova degli elementi ();
- la pressione () massima di riempimento a 15 °C autorizzata per gli elementi destinati al gas compresso;
- il numero degli elementi;
- la capacità totale () degli elementi;
- il nome del gas, a tutte lettere ();
ed inoltre, nel caso di gas liquefatti:
- la massa () massima ammissibile di carico per elemento.
212 262 A completamento delle iscrizioni previste al marginale 212 161, devono figurare, sul contenitore-cisterna stesso o su una targa, le seguenti diciture:
a) - «temperatura minima di riempimento autorizzata: P 20 °C», oppure;
- «temperatura minima di riempimento autorizzata: »;
b) per i serbatoi destinati al trasporto di una sola materia:
- il nome del gas a tutte lettere ();
- per i gas liquefatti dal 3° al 8° e per l'ammoniaca disciolta sotto pressione in acqua del 9°at), la massa massima ammissibile di carico in kg;
c) per i serbatoi ad utilizzazione multipla:
- il nome a tutte lettere (), di tutti i gas al trasporto dei quali questi serbatoi sono abilitati, con l'indicazione della massa ammissibile di carico in kg per ciascuno di essi;
d) per i serbatoi muniti di una protezione calorifuga:
- la dicitura «calorifugato» o «calorifugato sotto vuoto», in una lingua ufficiale del paese di immatricolazione e, inoltre, se questa lingua non è né il tedesco, né l'inglese, né il francese, in tedesco, in inglese o in francese, a meno che accordi tra gli Stati interessati al trasporto, qualora esistano, non dispongano altrimenti.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 270 I serbatoi adibiti a dei trasporti successivi di gas liquefatti diversi dal 3° all'8° (serbatoi a utilizzazione multipla) possono trasportare solo le materie elencate in un solo e stesso dei gruppi seguenti:
Gruppo 1: idrocarburi alogenati del 3°a) e 4°a);
Gruppo 2: idrocarburi del 3°b) e 4°b), butadiene del 3°c) e miscele di butadiene-1,3 e idrocarburi del 4°c);
Gruppo 3: ammoniaca del 3°at), ossido di metile del 3°b), dimetilamina, etilamina, metilamina e trimetilamina del 3° bt) e cloruro di vinile del 3°c);
Gruppo 4: bromuro di metile del 3°at), cloruro di etile e cloruro di metile del 3°bt);
Gruppo 5: miscele di ossido di etilene con anidride carbonica, di ossido di etilene con l'azoto del 4°ct);
Gruppo 6: azoto, anidride carbonica, gas rari, protossido di azoto N2O, ossigeno del 7°a), aria, miscele di azoto con gas rari e miscele di ossigeno con l'azoto, anche se contengono dei gas rari dell'8°a);
Gruppo 7: etano, etilene, metano del 7°b), miscele di etano con metano, anche se contengono propano o butano dell'8°b).
212 271 I serbatoi che sono stati riempiti con una materia dei gruppi 1 e 2 devono essere vuotati del gas liquefatto prima del carico di un'altra materia appartenente allo stesso gruppo. I serbatoi che sono stati riempiti con una materia dei gruppi da 3 a 7 devono essere completamente vuotati del gas liquefatto, poi lasciati espandere, prima del carico di un'altra materia appartenente allo stesso gruppo.
212 272 L'utilizzazione multipla di serbatoi per il trasporto di gas liquefatti di uno stesso gruppo è ammessa se sono rispettate tutte le condizioni fissate per i gas da trasportare in uno stesso serbatoio. L'utilizzazione multipla deve essere approvata da un esperto riconosciuto.
212 273 L'impiego multiplo dei serbatoi a gas di gruppi differenti è possibile se l'esperto riconosciuto lo permette.
Prima del cambio di impiego dei serbatoi a gas appartenenti ad un altro gruppo di gas, i serbatoi devono essere completamente svuotati del gas liquefatto, poi lasciati espandere ed infine degasati. La degasificazione dei serbatoi deve essere verificata ed attestata dall'esperto riconosciuto.
212 274 Al momento della rimessa in servizio di contenitori-cisterna carichi o vuoti non ripuliti, devono essere visibili solo le indicazioni valide secondo il marginale 212 262 per il gas caricato o appena scaricato; tutte le indicazioni relative agli altri gas devono assere mascherate.
212 275 Gli elementi di un contenitore-cisterna a più elementi devono contenere solo uno stesso gas. Se si tratta di un contenitore-cisterna a più elementi destinato al trasporto di gas liquefatti dal 3° al 6°, gli elementi devono essere riempiti separatamente e rimanere isolati mediante un rubinetto piombato.
212 276 La pressione massima di riempimento per i gas compressi del 1° e 2°, ad esclusione del fluoruro di boro del 1°at), non deve superare i valori fissati al marginale 2219 (2).
Per il fluoruro di boro del 1°at), la massa massima di riempimento per litro di capacità non deve superare 0,86 kg. La massa massima di riempimento per litro di capacità dovrà essere conforme ai marginali 2220 (2), (3) e (4) e 212 251 (2), (3) e (4).
212 277 Per i serbatoi destinati al trasporto di gas del 7°b) e dell'8°b), il grado di riempimento deve rimanere inferiore ad un valore tale che, quando il contenuto è portato alla temperatura alla quale la tensione di vapore è equivalente alla pressione di apertura delle valvole di sicurezza, il volume del liquido raggiungerebbe il 95 % della capacità del serbatoio a questa temperatura. I serbatoi destinati al trasporto dei gas del 7°a) e dell'8°a) possono essere riempiti al 98 % alla temperatura di carico e alla pressione di carico.
212 278 Nel caso di serbatoi destinati al trasporto del protossido di azoto e dell'ossigeno del 7°a) dell'aria o di miscele di ossigeno e azoto dell'8°a), è vietato l'impiego di materie contenenti grasso o olio per assicurare la tenuta delle guarnizioni o la manutenzione dei dispositivi di chiusura.
212 279 La prescrizione del marginale 212 175 non è valida per i gas del 7° e 8.
CLASSE 3 MATERIE LIQUIDE INFIAMMABILI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA), DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 310 Le seguenti materie del marginale 2301 possono essere trasportate in contenitori-cisterna:
a) la propilenimmina stabilizzata del 12°;
b) le materie elencate sotto la lettera a) dell'11°, dal 14° al 22°, del 26° e 27° e dal 41° al 57°;
c) le materie elencate sotto la lettera b) dell'11°, dal 14° al 27°, dal 41° al 57°, così come le materie dei 32° e 33°;
d) le materie dal 1° al 5°, del 31°, 34°, 61°c), ad esclusione del nitrato di isopropile, del nitrato di n-propile e del nitrometano del 3°b).
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 320 I serbatoi destinati al trasporto della propilennimina del 12° devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 150 kPa (15 bar) (pressione manometrica).
212 321 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 b) devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 100 kPa (10 bar) (pressione manometrica).
212 322 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 c) devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
212 323 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 d) devono essere calcolati in conformità alle prescrizioni della Ia parte della presente appendice.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 330 Tutte le aperture dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 a) e b) devono essere situate al di sopra del livello del liquido. Nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio al di sotto del livello del liquido. I serbatoi devono poter essere chiusi ermeticamente () e le chiusure devono poter essere protette da un cofano bloccabile a chiavistello.
212 331 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 c) e d) possono anche essere progettati per essere scaricati dal basso. I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 c) ad esclusione delle materie del 33°, devono poter essere chiusi ermeticamente ().
212 332 Se i serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 212 310 a), b) o c) ad esclusione delle materie del 33°, sono muniti di valvole di sicurezza, queste devono essere precedute da un disco di rottura.
La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente. Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 d) sono muniti di valvole di sicurezza o di aerazione, queste devono soddisfare alle prescrizioni dei marginali da 212 133 a 212 135.
I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 d) il cui punto di infiammabilità non supera 61 °C e muniti di un dispositivo di aerazione che non possa essere chiuso, devono avere un dispositivo di protezione contro la propagazione della fiamma nel dispositivo di aerazione.
Se i serbatoi destinati al trasporto di materie del 33° sono dotati di valvole di sicurezza, questa deve soddisfare le disposizioni dei marginali 211 134 e 211 135.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
(Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
212 350 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 310 a), b) e c) devono essere sottoposti alle prova iniziale e alle prove periodiche ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
212 351 I serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 212 310 d) devono essere sottoposti alla prova iniziale e alle prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 212 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
(Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 370 I serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 212 310 a), b) e c), ad esclusione delle materie del 33°, devono essere ermeticamente () chiuse durante il trasporto. Le chiusure dei serbatoi destinati al trasporto di materie di cui al marginale 212 310 a) e b) devono essere protette da un cofano bloccabile a chiavistello.
212 371 I contenitori-cisterna abilitati al trasporto di materie degli 11°, 12°, dal 14° al 20°, 27°, 32° e dal 41° al 57°, non devono essere impiegati per il trasporto di derrate alimentari, di altri generi di consumo e di prodotti per l'alimentazione degli animali.
212 372 Non si deve utilizzare un serbatoio in lega di alluminio per il trasporto di aldeide acetica del 1°a), a meno che tale serbatoio non sia adibito esclusivamente a tale trasporto e con riserva che l'aldeide acetica sia esente da acido.
212 373 La benzina citata nella Nota al 3°b) del marginale 2301 può ugualmente essere trasportata nei serbatoi calcolati secondo il marginale 212 123 (1) il cui equipaggiamento è conforme al marginale 212 133.
SEZIONE 8
MISURE TRANSITORIE
212 380 I contenitori-cisterna destinati al trasporto delle materie dei 32° e 33° del marginale 2301, che siano stati costruiti secondo le prescrizioni di questa Appendice applicabile prima del 1° gennaio 1995, ma che sono tuttavia conformi alle prescrizioni applicabili a partire dal 1° gennaio 1995, potranno ancora essere utilizzati fino al 31 dicembre 1999.
CLASSE 4.1 MATERIE SOLIDE INFIAMMABILI
CLASSE 4.2 MATERIE SOGGETTE AD ACCENSIONE SPONTANEA
CLASSE 4.3 MATERIE CHE, A CONTATTO CON L'ACQUA, SVILUPPANO GAS INFIAMMABILI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA), DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 410 Le materie seguenti dei marginali 2401, 2431 e 2471 possono essere trasportate in contenitori-cisterna:
a) le materie enumerate sotto la lettera a) degli ordinali 6°, 17°, 19° da 31° a 33° del marginale 2431;
b) le materie degli ordinali 11°a) e 22° del marginale 2431;
c) le materie enumerate sotto la lettera a) degli ordinali 1°, 2°, 3°, 21°, 23° e 25° del marginale 2471;
d) le materie dell'11°a) del marginale 2471;
e) le materie enumerate sotto la lettera b) o c):
- degli ordinali 6°, 8°, 10°, 17°, 19° e 21° del marginale 2431,
- degli ordinali 3°, 21°, 23° e 25° del marginale 2471;
f) le materie degli ordinali 5° e 15° del marginale 2401;
g) le materie pulverulenti e granulari enumerate sotto la lettera b) o c):
- degli ordinali 1°, 6°, 7°, 8°, 11°, 12°, 13°, 14°, 16° e 17° del marginale 2401;
- degli ordinali 1°, 5°, 7°, 9°, 12°, 13°, 14°, 15°, 16°, 18° e 20° del marginale 2431;
- degli ordinali 11°, 12°, 13°, 14°, 15°, 16°, 17°, 19°, 20°, 22° e 24° del marginale 2471.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie:
- degli ordinali 4°c), 6°c), 11°c), 12°c), 13°c) e 14°c), come pure i rifiuti solidi classificati sotto c) degli ordinali citati al marginale 2401;
- degli ordinali 1°c), 2°c), 3°c), 12°c) e 16°c), come pure i rifiuti solidi classificati sotto c) degli ordinali citati al marginale 2431;
- degli ordinali 11°c), 12°c), 13°b) e c), 14°c), 15°c), 17°b) e 20°c) del marginale 2471;
vedere marginali 41 111, 42 111 e 43 111.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 420 I serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 212 410 a), devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 2,1 MPa (21 bar) (pressione manometrica).
Le prescrizioni dell'Appendice B.1d sono applicabili ai materiali ed alla costruzione di questi serbatoi.
212 421 I serbatoi destinati al trasporto delle materie visti al marginale 212 410 b), c) e d) devono essere calcolati secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
212 422 I serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 212 410 e) devono essere calcolate secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
212 423 I serbatoi destinati al trasporto delle materie solide viste al marginale 212 410 f) e g) devono essere calcolate conformemente alle prescrizioni della Ia Parte della presente Appendice.
212 424 Tutte le parti dei contenitori-cisterna destinati al trasporto delle materie del 1°b) del marginale 2431 devono poter essere messe a terra dal punto di vista elettrico.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 430 Tutte le aperture dei serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 211 410 a), b), c) ed e) devono essere situate al di sopra del livello del liquido. Nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio al di sotto del livello del liquido. I serbatoi devono poter essere chiusi ermeticamente () e le aperture devono poter essere protette con un cofano bloccabile a chiavistello. Le aperture di lavaggio (fori di spurgo) previste al marginale 212 132 non sono ammesse.
212 431 Ad eccezione dei serbatoi destinati al trasporto del cesio e del rubidio dell'11°a) del marginale 2471, i serbatoi destinati al trasporto delle materie viste al marginale 212 410 d), f) e g) possono anche essere progettati per essere vuotati dal basso. Le aperture dei serbatoi destinati al trasporto del cesio e del rubidio dell'11°a) del marginale 2471 devono essere munite di un cofano chiudibile e ermeticamente () e bloccabile a chiavistello.
212 432 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 410 b) devono inoltre soddisfare alle seguenti prescrizioni:
(1) Il dispositivo di riscaldamento non deve penetrare nel corpo del serbatoio ma essergli esterno. Tuttavia, si potrà munire di una guaina di riscaldamento un tubo che serve per l'evacuazione del fosforo. Il dispositivo di riscaldamento di questa guaina dovrà essere regolato in modo da impedire che la temperatura del fosforo superi la temperatura di carico del serbatoio. Le altre tubazioni devono penetrare nel serbatoio dalla parte superiore dello stesso; le aperture devono essere situate sopra il livello massimo ammissibile del fosforo e poter essere interamente racchiuse sotto dei cofani bloccabili a chiavistello. Inoltre non sono ammessi gli orifizi di pulizia (scarico di fondo) previsti al marginale 212 132.
(2) Il serbatoio sarà munito di un sistema di misura per la verifica del livello del fosforo e, se è utilizzata l'acqua come agente di protezione, di un riferimento fisso indicante il livello superiore che l'acqua non deve superare.
212 433 Se i serbatoi destinati a trasporto delle materie elencate al marginale 212 410 a), c) ed e) sono muniti di valvole di sicurezza queste devono essere precedute da un disco di rottura. Le posizioni del disco di rottura e della valvola di sicurezza devono essere approvate dall'Autorità competente.
212 434 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 410 f) devono essere muniti di una protezione calorifuga in materiale difficilmente infiammabile.
212 435 Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 410 d) sono muniti di una protezione calorifuga, questa deve essere costruita con un materiale difficilmente infiammabile.
212 436 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 410 f) possono essere muniti di valvole che si aprono automaticamente verso l'interno o l'esterno con una differenza di pressione compresa tra 20 kPa e 30 kPa (0,2 bar e 0,3 bar).
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
(Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
212 450 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 212 410 a) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica). I materiali di ognuno di questi serbatoi devono essere provati secondo il metodo descritto nell'Appendice B.1d.
212 451 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 212 410 da b) ad e) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
In deroga alle prescrizioni del marginale 212 151, per i serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 212 410 d) i controlli periodici avranno luogo al più tardi ogni otto anni e comporteranno inoltre un controllo degli spessori per mezzo di strumenti appropriati. Per questi serbatoi la prova di tenuta e la verifica previste al marginale 212 152 avranno luogo al più tardi ogni quattro anni.
212 452 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 212 410 f) e g) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo come definita al marginale 212 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
212 460 I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 212 410 a) devono riportare, oltre alle indicazioni previste al marginale 212 161, la dicitura: «Non aprire durante il trasporto. Soggetto ad infiammazione spontanea».
I serbatoi destinati al trasporto delle materie esaminate al marginale 212 410 da c) ad e) devono riportare, oltre alle indicazioni previste al marginale 212 161, la dicitura: «Non aprire durante il trasporto. Forma gas infiammabili a contatto con l'acqua».
Queste scritte devono essere redatte in una lingua ufficiale del paese di approvazione ed inoltre, se questa lingua non è l'inglese, il francese o il tedesco, in inglese, in francese o in tedesco, a meno che gli accordi stipulati tra i paesi interessati al trasporto non dispongono altrimenti.
212 461 I serbatoi destinati al trasporto di materie del 1°a) del marginale 2471, devono inoltre riportare sul pannello previsto al marginale 212 160 la denominazione delle materie approvate e la massa massima ammissibile di carico del serbatoio in kg.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 470 (1) Le materie degli 11° e 22° del marginale 2431, devono essere ricoperte, se si usa acqua come agente di protezione, da uno strato di acqua di almeno 12 cm di spessore al momento del riempimento; il grado di riempimento alla temperatura di 60 °C non deve superare il 98 %. Se si usa azoto come agente di protezione, il grado di riempimento alla temperatura di 60 °C non deve superare il 96 %. Lo spazio rimanente deve essere riempito di azoto in modo che la pressione non scenda al di sotto della pressione atmosferica, anche dopo il raffreddamento. Il serbatoio deve essere chiuso ermeticamente () in modo che non si produca alcuna fuga di gas.
(2) I serbatoi vuoti, non ripuliti che hanno contenuto materie degli 11° e 22° del marginale 2431 dovranno, al momento in cui sono rispediti:
- o essere riempiti di azoto;
- o essere riempiti di acqua, in ragione del 96 % almeno e 98 % al massimo della loro capacità: fra il 1° ottobre ed il 31 marzo, questa acqua dovrà contenere sufficiente agente antigelo che renda impossibile il congelamento dell'acqua durante il trasporto; questo agente antigelo dovrà essere privo di azione corrosiva e non suscettibili di reagire con il fosforo.
212 471 I serbatoi che contengono materie dal 31° al 33° del marginale 2431, come pure le materie dei 2°a), 3°a) e 3°b) del marginale 2471, non devono essere riempiti più del 90 %; ad una temperatura media del liquido di 50 °C, deve rimanere ancora un vuoto di sicurezza del 5 %. Durante il trasporto, queste materie saranno sotto uno strato di gas inerte la cui pressione sarà di almeno 50 kPa (0,5 bar) (pressione manometrica). I serbatoi debbono essere chiusi ermeticamente () ed i coperchi di protezione, in base al marginale 212 430, debbono essere bloccati con chiavistello. I serbatoi vuoti, non puliti, devono, quando sono rispediti, essere riempiti con un gas inerte ad una pressione di almeno 50 kPa (0,5 bar) (pressione manometrica).
212 472 Il tasso di riempimento per litro di capacità non deve superare kg 0,93 per l'etildiclorosilano, kg 0,95 per il metildiclorosilano e kg 1,14 per il triclorosilano (silicocloroformio), del 1° del marginale 2471, se si riempie in base alla massa. Se si riempie in volume, come pure per i clorosilani non nominativamente citati (n.a.s.) del 1° del marginale 2471, il tasso di riempimento non deve superare l'85 %. I serbatoi devono essere chiusi ermeticamente (), ed i cofani secondo il marginale 212 430 devono essere bloccati con chiavistello.
212 473 I serbatoi che contengono materie dei 5° e 15° del marginale 2401 devono essere al massimo riempiti fino al 98 % della loro capacità.
212 474 Per il trasporto del cesio e del rubidio dell'11°a) del marginale 2471, la materia deve essere ricoperta con un gas inerte ed i cofani secondo il marginale 212 431 devono essere bloccati con chiavistello. I serbatoi che racchiudono altre materie dell'11°a) del marginale 2471 non dovranno essere rinviati che dopo la solidificazione totale della materia e la sua copertura con un gas inerte.
I serbatoi vuoti, non ripuliti, che hanno contenuto materie dell'11°a) del marginale 2471 dovranno essere riempiti con un gas inerte. I serbatoi devono essere chiusi ermeticamente ().
212 475 Al momento del carico delle materie del 1°b) del marginale 2431, la temperatura della merce caricata non deve superare i 60 °C.
CLASSE 5.1 MATERIE COMBURENTI
CLASSE 5.2 PEROSSIDI ORGANICI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA), DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 510 Le materie seguenti del marginale 2501 possono essere trasportate in contenitori-cisterna:
a) le materie del 5°;
b) le materie elencate sotto la lettera a) o b) degli ordinali dal 1° al 4°, 11°, 13°, 16°, 17°, 22° e 23° trasportate allo stato liquido;
c) il nitrato di ammonio liquido del 20°;
d) le materie elencate sotto la lettera c) degli ordinali 1°, 16°, 18°, 22° e 23° trasportate allo stato liquido;
e) le materie pulverulenti o granulari elencate sotto la lettera b) o c) degli ordinali 11°, da 13° a 19°, da 21° a 27°, 29° e 31°.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie degli ordinali da 11° a 13°, 16°, 18°, 19°, 21° e 22°c), come pure per rifiuti solidi classificati negli ordinali sopracitati del marginale 2501, vedere il marginale 51 111.
212 511 Le materie degli ordinali 9°b), 10°b), 19°b) e 20°b) del marginale 2551 potranno essere trasportate in contenitori-cisterna al più tardi a partire dal 1° gennaio 1995, alle condizioni fissate dall'Autorità competente del Paese di origine se questa sulla base delle prove (vedere marginale 212 541), giudica che un tale trasporto può essere effettuato in condizioni di sicurezza.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 520 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 510 a), debbono essere calcolate in base ad una pressione di calcolo di almeno 1 MPa (10 bar) pressione manometrica [vedere marginale 212 127 (2)].
212 521 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 510 b) devono essere calcolate secondo una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). I serbatoi ed i loro equipaggiamenti destinati al trasporto di materie del 1° devono essere costruiti in alluminio con un titolo di almeno il 99,5 % o in acciaio appropriato non suscettibile di provocare la decomposizione del perossido di idrogeno. Quando i serbatoi sono costruiti con un titolo di almeno il 99,5 %, non è necessario che lo spessore della parete sia superiore a 15 mm, anche quando il calcolo, in base al marginale 212 127 (2) da un valore superiore.
212 522 I serbatoi destinati al trasporto di materie elencate al marginale 212 510 c) devono essere calcolati ad una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). I serbatoi devono essere costruiti in acciaio austenitico.
212 523 I serbatoi destinati al trasporto delle materie liquide elencate al marginale 212 510 d) e delle materie pulverulenti o granulari elencate al marginale 212 510 e) devono essere calcolate conformemente alle prescrizioni della prima parte della presente Appendice.
212 524 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 devono essere calcolate ad una pressione di calcolo di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 530 I serbatoi destinati al trasporto delle materie dei 1°a), 3°a) e 5° del marginale 2501, debbono avere le loro aperture sopra il livello del liquido. Inoltre gli orifizi di pulitura (spurghi) di cui al marginale 212 132 non sono ammessi. Nel caso di soluzioni con titolo superiore al 60 % di perossido di idrogeno senza superare il 70 %, si possono avere aperture sotto il livello del liquido. In questo caso, gli organi di svuotamento dei serbatoi debbono essere muniti di due chiusure in serie, indipendenti dall'altra, di cui la prima è costituita da un otturatore interno a chiusura rapida di un tipo approvato, e la seconda da una valvola posta a ciascuna estremità della tubatura di svuotamento. Una flangia piena, o un altro dispositivo che offra le stesse garanzie, deve essere ugualmente montata sull'uscita di ogni valvola esterna. L'otturatore interno deve restare solidale con il serbatoio ed in posizione di chiusura in caso di strappo della tubazione. I raccordi delle tubature dei serbatoi debbono essere realizzati con dei materiali non suscettibili di provocare la decomposizione del perossido di idrogeno.
212 531
212 532 I serbatoi destinati al trasporto di soluzioni acquose di perossido d'idrogeno come pure di perossido di idrogeno del 1° e di nitrato di ammonio liquido del 20° del marginale 2501 devono essere muniti nella loro parte superiore di un dispositivo di chiusura che impedisca la formazione di ogni sovrapressione nell'interno del serbatoio come pure la fuga del liquido e l'ingresso di sostanze estranee all'interno del serbatoio. I dispositivi di chiusura dei serbatoi destinati al trasporto del nitrato di ammonio liquido del 20° del marginale 2501, devono essere costruiti in modo tale che sia impossibile l'ostruzione dei dispositivi da parte del nitrato d'ammonio solidificato durante il trasporto.
212 533 Se i serbatoi destinati a trasportare il nitrato d'ammonio liquido del 20° del marginale 2501 sono rivestiti con una materia calorifuga, questa deve essere di natura inorganica e perfettamente esente da materia combustibile.
212 534 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 debbono essere muniti di una protezione calorifuga conforme alle condizioni del marginale 212 134 (1). Se la TDAA del perossido organico nel serbatoio è uguale o inferiore a 55 °C, o se il serbatoio è costruito in alluminio, il serbatoio deve essere interamente calorifugato. Lo schermo parasole ed ogni parte del serbatoio non coperta da quest'ultimo, o il rivestimento esterno di un isolamento completo, debbono essere verniciati con uno strato di vernice bianca o rivestiti in metallo lucido. La pittura deve essere pulita prima di ogni trasporto e rinnovata in caso di invecchiamento o di deterioramento. La protezione calorifuga deve essere esente da materia combustibile.
212 535 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 devono essere muniti di sensori della temperatura.
212 536 (1) I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 devono essere muniti di valvole di sicurezza e di dispositivi di decompressione. Sono ammesse anche le valvole a depressione. I dispositivi di decompressione devono funzionare a pressioni determinate in funzione delle proprietà del perossido organico e delle caratteristiche di costruzione del serbatoio. Gli elementi fusibili non sono ammessi sul corpo del serbatoio.
(2) I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 devono essere muniti di valvole di sicurezza del tipo a molla per evitare un notevole accumulo, all'interno del serbatoio, dei prodotti di decomposizione e dei vapori sprigionati ad una temperatura di 50 °C. La portata e la pressione di apertura della o delle valvole di sicurezza devono essere determinate in funzione dei risultati delle prove prescritte al marginale 212 541. Tuttavia la pressione di apertura non deve in alcun caso essere tale che il liquido possa uscire dalla o dalle valvole in caso di rovesciamento del serbatoio.
(3) I dispositivi di decompressione dei serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 possono essere del tipo a molla o del tipo a disco di rottura, concepiti per evacuare tutti i prodotti di decomposizione ed i vapori sviluppati durante un incendio di durata di almeno un'ora (densità del flusso termico di 110 kW/m2) o una decomposizione autoaccelerata. La pressione di apertura del o dei dispositivi di decompressione deve essere superiore a quella prevista al paragrafo (2) ed essere determinata in funzione dei risultati delle prove elencate al marginale 212 541. I dispositivi di decompressione devono essere dimensionati in modo tale che la pressione massima del serbatoio non superi mai la pressione di prova del serbatoio.
(4) Per i serbatoi interamente calorifugati destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511, la portata e la taratura del o dei dispositivi di decompressione devono essere determinate supponendo una perdita di isolazione dell'1 % della superficie.
(5) Le valvole a depressione e le valvole di sicurezza del tipo a molla dei serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511 devono essere munite di parafiamma a meno che le materie da trasportare ed i loro prodotti di decomposizione non siano incombustibili. Bisogna tener conto della riduzione della capacità di evacuazione causata dal parafiamma.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 540 I contenitori-cisterna approvati per il trasporto del nitrato di ammonio liquido del 20° del marginale 2501 non devono essere approvati per il trasporto di altre materie.
212 541 Per l'approvazione del prototipo dei serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 511, alcune prove devono essere eseguite al fine:
- di provare la compatibilità di tutti i materiali che entrano normalmente in contatto con la materia durante il trasporto;
- di fornire dei dati per facilitare la costruzione dei dispositivi di decompressione e delle valvole di sicurezza, tenuto conto delle caratteristiche di costruzione del contenitore-cisterna; e
- di stabilire ogni esigenza speciale che potrebbe essere necessaria per la sicurezza del trasporto della materia.
I risultati delle prove devono figurare nel verbale per l'approvazione del prototipo del serbatoio.
SEZIONE 5
PROVE
212 550 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 510 a), b) e c), debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 KPa (4 bar) (pressione manometrica).
I serbatoi alluminio puro destinati al trasporto delle materie del 1° del margina 2501 debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di 250 kPa (2,5 bar) (pressione manometrica). I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 510 d) ed e) devono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 212 123.
212 551 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 511 devono essere sottoposte alle prove iniziale e periodiche di pressione idraulica alla pressione di calcolo secondo il marginale 212 524.
SEZIONE 6
MARCATURA
212 560 Su i serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 511, le indicazioni supplementari seguenti devono essere stampigliate, o scritte in altro modo simile, sulla placca prescritta al marginale 212 161 o punzonate direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se queste sono rinforzate in modo da non compromettere la resistenza del serbatoio:
- la denominazione chimica con la concentrazione approvata della materia in questione.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 570 L'interno del serbatoio e tutte le parti che possono entrare in contatto con le materie di cui al marginale 212 510 e 212 511 debbono essere conservati in condizioni di pulizia. Non deve essere utilizzato per le pompe, valvole, o altri dispositivi nessun lubrificante che possa formare con la materia combinazioni pericolose.
212 571 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1°a), 2°a) en 3°a) del marginale 2501 debbono essere riempiti solo fino al 95 % della loro capacità, facendo riferimento ad una temperatura di 15 °C. I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 20° del marginale 2501 debbono essere riempiti fino al 97 % della loro capacità e la temperatura massima dopo il riempimento non deve superare 140 °C. I serbatoi approvati per il trasporto di nitrato di ammonio liquido non debbono essere utilizzate per il trasporto di altre materie.
212 572 I serbatoio destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 511 dovranno essere riempiti secondo quanto è stabilito nel verbale delle verifiche e prove per l'approvazione del prototipo di serbatoio, ma fino ad un massimo del 90 % della loro capacità. I serbatoio devono essere esenti da impurità al momento del riempimento.
212 573 Gli equipaggiamenti di servizio quali le valvole e la tubazione esterna dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 511 devono essere vuotati dopo il riempimento o lo svuotamento del serbatoio.
CLASSE 6.1 MATERIE TOSSICHE
CLASSE 6.2 MATERIE INFETTIVE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA), DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 610 (1) Le seguenti materie del marginale 2601 possono essere trasportate in cisterne fisse o smontabili:
a) le materie specificatamente precisate dal 2° al 4°;
b) le materie classificate sotto a) degli ordinali dal 6° al 13° - con esclusione del cloroformiato di isopropile del 10° -, dal 15° al 17°, 20°, 22°, 23°, dal 25° al 28°, dal 31° al 36°, 41°, 44°, 51°, 52°, 55°, 61°, dal 65° al 68°, dal 71° all'87° e 90°, trasportati allo stato liquido;
c) le materie classificate sotto b) o c) degli ordinali 11°, 12°, dal 14° al 28°, dal 32° al 36°, 41°, 44°, dal 51° al 55°, dal 57° al 62°, dal 64° al 68°, dal 71° all'87° e 90°, trasportate allo stato liquido;
d) le materie pulverulenti o granulari classificate sotto b) o c) degli ordinali 12°, 14°, 17°, 19°, 21°, 23°, dal 25° al 27°, dal 32° al 35°, 41°, 44°, dal 51° al 55°, dal 57° al 68°, dal 71° all'87° e 90°.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie dei 60°c), dei solidi contenenti del liquido tossico del 65°b) (3243), nonché dei rifiuti solidi classificati alla lettera c) dei vari ordinali, vedere marginale 61 111.
(2) Le materie del marginale 2651, 3° e 4°, possono essere trasportate in contenitori-cisterna.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 620 I serbatoi destinati al trasporto delle materie elencate al marginale 212 610 (1) a) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 1,5 MPa (15 bar) (pressione manometrica).
212 621 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) b) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica).
212 622 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) c) e 212 610 (2) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). I serbatoi destinati al trasporto dell'acido cloroacetico del 24°b) del marginale 2601, devono essere muniti di un rivestimento in smalto, o di un rivestimento protettivo equivalente, se il materiale del serbatoio è attaccato dall'acido cloroacetico.
212 623 I serbatoi destinati al trasporto delle materie pulverulente o granulari di cui al marginale 212 610 (1) d) debbono essere calcolati in conformità con le prescrizioni della Ia Parte della presente Appendice.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 630 Tutte le aperture dei serbatoi destinate al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) a) e b) debbono essere situate sopra il livello del liquido. Nessuna tubatura o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio sotto il livello del liquido. I serbatoi debbono poter essere chiusi ermeticamente () e le chiusure debbono poter essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello. Gli orifizi di pulitura (fori di spurgo) previsti al marginale 212 132 non sono tuttavia ammessi per i serbatoi destinati al trasporto di soluzioni di acido cianidrico del 2°.
212 631 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) e d) e (2) possono anche essere progettati per essere svuotati dal basso. I serbatoi debbono poter essere chiusi ermeticamente ().
212 632 Se i serbatoi sono muniti di valvole di sicurezza, queste debbono essere precedute da un disco di rottura. La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 640-
212 649 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
212 650 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) a), b) e c) e (2) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
212 651 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) d) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per li loro calcolo, così come definita al marginale 212 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
212 660-
212 669 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 670 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 3° del marginale 2601 debbono essere riempiti solo nella misura di 1 kg per litro di capacità.
212 671 I serbatoi debbono essere chiusi ermeticamente () durante il trasporto. Le chiusure dei serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 (1) 1) e b) debbono essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello.
212 672 I contenitori-cisterne approvati per il trasporto delle materie di cui al marginale 212 610 non debbono essere utilizzati per il trasporto di derrate alimentari, di oggetti di consumo e di prodotti per l'alimentazione degli animali.
CLASSE 7 MATERIE RADIOATTIVE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA) DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 710 Le materie del marginale 2704, schede 1, 5, 6, 9, 10, 11 ad eccezione dell'esafluoruro di uranio, possono essere trasportate in contenitori-cisterne. Sono applicabili norme prescritte dalla relativa scheda del marginale 2704.
Nota: Requisiti supplementari possono essere richiesti per serbatoi che sono progettati come imballaggi del tipo A o B.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 720 Vedere marginale 3736.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 730 I contenitori-cisterna destinati al trasporto di materie radioattive liquide (), debbono avere le aperture al di sopra del livello del liquido; nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio al di sotto del livello del liquido.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 740 I contenitori-cisterna approvati per il trasporto di materie radioattive non debbono essere approvate per il trasporto di altre materie.
SEZIONE 5
PROVE
212 750 I serbatoi debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 265 kPA (2,65 bar) (pressione manometrica).
In deroga alle prescrizioni del marginale 212 151 l'esame periodico dello stato interno può essere sostituito da un programma approvato dall'autorità competente.
SEZIONE 6
MARCATURA
212 760 Inoltre, sulla targhetta descritta al marginale 212 160, dovrà essere riportato con stampigliatura o con metodo equivalente, il simbolo del trifoglio schematizzato riportato al marginale 2705 (5). È ammesso che tale trifoglio schematizzato sia punzonato direttamente sulle pareti del serbatoio stesso, se queste sono rinforzate in modo da non compromettere la resistenza del serbatoio.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 770 Il grado di riempimento, secondo il marginale 212 172 alla temperatura di riferimento di 15 °C non deve superare il 93 % della capacità totale del serbatoio.
212 771 I contenitori-cisterna che hanno trasportato materie radioattive non debbono essere utilizzate per il trasporto di altre materie.
CLASSE 8 MATERIE CORROSIVE
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA) DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 810 Le seguenti materie del marginale 2801 possono essere trasportate in contenitori-cisterna:
a) le materie specificatamente nominate del 6° e 14°;
b) le materie classificate sotto a) degli ordinali 1°, 2°, 3°, 7°, 8°, 12°, 17°, 32°, 33°, 39°, 40°, 46°, 47°, dal 52° al 56°, dal 64° al 68°, 70° dal 72° al 76°, trasportate allo stato liquido;
c) l'ossibromuro di fosforo del 15°, come pure tutte le materie classificate sotto b) o c) degli ordinali dal 1° al 5°, 7°, 8°, 10°, 12°, 17°, dal 31° al 40°, dal 42° al 47°, dal 51° al 56°, dal 61° al 76°, trasportate allo stato liquido;
d) le materie pulverulenti o granulari classificate sotto b) o c) degli 9°, 11°, 13°, 16°, 31°, 34°, 35°, 39°, 41°, 45°, 46°, 52°, 55°, 62°, 65°, 68°, 69°, 71°, 73° e 75°.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa del solfato di piombo del 1°b), delle materie del 13°b), dei solidi contenenti un liquido corrosivo del 65°b) avente numero di identificazione 3244, nonché dei rifiuti solidi classificati alla lettera c) dei vari ordinali, vedere marginale 81 111.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 820 I serbatoi destinati al trasporto delle materie specificatamente denominate del 6° e del 14° debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 2,1 MPa (21 bar) (pressione manometrica). I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 14° debbono essere muniti di un rivestimento di piombo di almeno 5 mm di spessore o di un rivestimento equivalente [vedere marginale 212 127 (2)]. Le prescrizioni dell'Appendice B.1d sono applicabili ai materiali ed alla costruzione dei serbatoi saldati destinati al trasporto delle materie del 6°.
212 821 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 810 b) debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica) [vedere marginale 212 127 (2)].
Se è necessario l'impiego di alluminio per i serbatoi destinati al trasporto di acido nitrico del 2°a), questi serbatoi debbono essere costruiti in alluminio di una purezza uguale o superiore al 99,5 %; in questo caso, in deroga alle disposizioni del capoverso precedente, non è necessario che lo spessore delle pareti superi 15 mm.
212 822 I serbatoi destinati al trasporto di materie indicate al marginale 212 810 c), debbono essere calcolati in base ad una pressione di calcolo [vedere marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). Se i serbatoi sono costruiti in alluminio puro, lo spessore delle pareti non è necessario che superi i 15 mm, anche se il calcolo secondo il marginale 212 127 (2) dà un valore superiore.
212 823 I serbatoi destinati al trasporto delle materie pluverulenti o granulari di cui al marginale 212 810 d) debbono essere calcolati in conformità alle prescrizioni della 1a Parte della presente Appendice.
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 830 Tutte le aperture dei serbatoi destinate al trasporto delle materie del 6°, 7° et 14° debbono essere situate sopra il livello del liquido. Nessuna tubazione o diramazione deve attraversare le pareti del serbatoio sotto il livello del liquido. Inoltre gli orifizi di pulizia (fori di spurgo) di cui al marginale 212 132 non sono ammessi. I serbatoi devono poter essere chiusi ermeticamente () e le chiusure devono poter essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello.
212 831 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 810 b), c) e d) possono anche essere progettati per essere svuotati dal basso.
212 832 Se i serbatoi destinati al trasporto della materie di cui al marginale 212 810 b) sono muniti di valvole di sicurezza, queste debbono essere precedute da un disco di rottura. La disposizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
212 833 I serbatoi destinati al trasporto di anidride solforica del 1°a) debbono essere calorifugati e muniti di un dispositivo di riscaldamento sistemato all'esterno.
212 834 I serbatoi ed i loro equipaggiamenti di servizio, destinati al trasporto di soluzioni di ipoclorito del 61°, debbono essere progettati in modo da impedire la penetrazione di sostanze estranee, la fuga del liquido e la formazione di ogni sovrapressione pericolosa nell'interno del serbatoio.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 840-
212 849 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
212 850 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 6° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 1 MPa (10 bar) (pressione manometrica) e quelli che sono destinati al trasporto delle materie del 7° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche ad una pressione che non sarà inferiore a 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
I materiali di ciascun serbatoio saldato destinato al trasporto di materie del 6° debbono essere provati in base al metodo descritto all'Appendice B.1d.
212 851 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 14°, nonché delle materie di cui al marginale 212 810 b) e c) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica). La prova di pressione idraulica dei serbatoi destinati al trasporto dell'anidride solforica del 1°a) deve essere ripetuta ogni due anni e mezzo.
I serbatoi in alluminio puro destinati al trasporto dell'acido nitrico del 2°a) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica ad una pressione di 250 kPa (2,5 bar) (pressione manometrica).
Lo stato del rivestimento dei serbatoi destinati al trasporto di materie del 14° deve essere verificato ogni anno da un esperto riconosciuto dall'autorità competente, che procederà ad un'ispezione dell'interno del serbatoio.
212 852 I serbatoi destinati al trasporto delle materie di cui al marginale 212 810 d) debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica alla pressione utilizzata per il loro calcolo, così come definita al marginale 212 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
212 860 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 6° e 14° debbono riportare, oltre alle indicazioni già previste al marginale 212 160, la data (mese, anno) dell'ultima ispezione dello stato interno del serbatoio.
212 861 I serbatoi destinati al trasporto del triossido di zolfo stabilizzato del 1°a e delle materie del 6° e 14° debbono riportare, oltre alle indicazioni già previste al marginale 212 160, la massa massima ammissibile della portata del serbatoio in kg.
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 870 I serbatoi destinati al trasporto del triossido di zolfo stabilizzato del 1°a) debbono essere riempiti al massimo all'88 % della loro capacità, quelli destinati al trasporto delle materie del 14° all'88 % come minimo ed al 92 % come massimo, o in ragione di 2,86 kg per litro di capacità.
I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 6° debbono essere riempiti al massimo in ragione di 0,84 kg per litro di capacità.
212 871 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 6°, 7° e 14° debbono essere chiusi ermeticamente () [vedere marginale 212 127 (2)] durante il trasporto e le chiusure debbono essere protette da un cofano chiudibile con chiavistello.
CLASSE 9 MATERIE ED OGGETTI PERICOLOSI DIVERSI
SEZIONE 1
GENERALITÀ, CAMPO DI APPLICAZIONE
(UTILIZZAZIONE DEI CONTENITORI-CISTERNA) DEFINIZIONI
Utilizzazione
212 910 Le materie del 1°, 2°, 4°, 11° en 12° del marginale 2901 possono essere trasportate in contenitori-cisterna.
Nota: Per il trasporto alla rinfusa delle materie del 4° e 12°, vedere il marginale 91 111.
SEZIONE 2
COSTRUZIONE
212 920 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1°, 4°, 11° e 12° debbono essere calcolati conformemente alle disposizioni della Parte I di questa Appendice.
212 921 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 2°, debbono essere calcolati per una pressione di calcolo [vedi marginale 212 127 (2)] di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
SEZIONE 3
EQUIPAGGIAMENTI
212 930 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1° e 2° debbono poter essere chiusi ermeticamente (). I serbatoi destinati al trasporto di materie del 4°c) devono essere equipaggiati con una valvola di sicurezza.
212 931 Se i serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1° en 2° sono muniti di valvole di sicurezza queste devono essere precedute da un disco di rottura. La posizione del disco di rottura e della valvola di sicurezza deve essere approvata dall'autorità competente.
SEZIONE 4
APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO
212 940-
212 949 (Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 5
PROVE
212 950 I serbatoi destinati al trasporto di materie del 2° debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione ad una pressione di almeno 400 kPa (4 bar) (pressione manometrica).
212 951 I serbatoi destinati al trasporto di materie del 1°, 4°, 11° e 12°, debbono subire la prova iniziale e le prove periodiche di pressione idraulica al valore della pressione di calcolo come definita al marginale 212 123.
SEZIONE 6
MARCATURA
(Nessuna prescrizione particolare)
SEZIONE 7
ESERCIZIO
212 970 I serbatoi destinati al trasporto delle materie del 1° e 2° debbono essere ermeticamente chiusi durante il trasporto ().
212 971 I contenitori-cisterna abilitati al trasporto di materie del 1° e del 2° non debbono essere utilizzati per il trasporto di derrate alimentari, oggetti di consumo e di prodotti per l'alimentazione degli animali.
APPENDICE B.1c DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE CISTERNE FISSE E ALLE CISTERNE SMONTABILI DI MATERIA PLASTICA RINFORZATA
Nota: 1. La presente Appendice si applica alle cisterne fisse e alle cisterne smontabili con l'esclusione delle batterie di recipienti, dei contenitori-cisterna e dei recipienti.
2. Per i recipienti, vedere le prescrizioni che li riguardano all'Allegato A (colli).
SEZIONE 1
DISPOSIZIONI GENERALI CONCERNENTI L'UTILIZZO E LA COSTRUZIONE DELLE CISTERNE FISSE E DELLE CISTERNE SMONTABILI
Nota: Conformemente alle disposizioni del marginale 10 121 (2), il trasporto di materie pericolose in cisterne fisse o smontabili di materia plastica rinforzata che soddisfino i requisiti di questa Appendice è autorizzato solo quando l'utilizzo di tali cisterne sia esplicitamente consentito per tali materie al marginale 213 010.
Utilizzo
213 010 Le materie di seguito elencate possono essere trasportate in cisterne di materia plastica rinforzata che soddisfino le prescrizioni della presente Appendice:
a) i petroli greggi ed altri oli greggi, come anche i prodotti volatili della distillazione del petrolio greggio od altri oli greggi del 3°b) della classe 3;
b) i prodotti medio pesanti della distillazione del petrolio e di altri oli greggi del 31°c) della classe 3;
c) gli oli di riscaldamento ed oli per motori diesel del 31°c) della classe 3;
d) le soluzioni acquose di perossido di idrogeno del 1°b) e c) e le soluzioni dell'11°b) della classe 5.1;
e) le materie del 1°b) e c), 2°b), 5°, 8°b), e c), 17°c), 42°, 43°c) e 61° della classe 8.
Costruzione
213 100 Le cisterne debbono rispondere alle seguenti prescrizioni dell'Appendice B.1a:
(1) Prescrizioni generali concernenti le cisterne utilizzate per il trasporto delle materie di tutte le classi:
Marginali 211 120 (4), (5) e (6), 211 121, 211 122, 211 124, 211 126, 211 127 (7), 211 128, 211 130, 211 132, 211 140, da 211 150 a 211 154, 211 160 e 211 161, 211 171, 211 172 (1) e (2), da 211 173 a 211 178.
(2) Prescrizioni concernenti le cisterne utilizzate per il trasporto di materie della classe 3: i serbatoi destinati al trasporto delle materie liquide infiammabili, il cui punto d'infiammabilità non sia superiore a 55 °C e provvisti di un dispositivo di aerazione non chiudibile, devono essere dotati di un dispositivo che protegga dalla propagazione di fiamma nel dispositivo di aerazione.
La prova di tenuta e l'ispezione interna si faranno ogni tre anni.
(3) Prescrizioni particolari concernenti le cisterne utilizzate per il trasporto di materie della classe 5.1 marginale 211 532:
(4) Prescrizioni particolari concernenti le cisterne utilizzate per il trasporto di materie della classe 8: marginale 211 834.
213 101 Le pareti della cisterna non debbono presentare alcun difetto del materiale che comporti una diminuzione della sicurezza.
213 102 Le pareti della cisterna debbono resistere nel tempo alle sollecitazioni meccaniche, termiche e chimiche a cui siano esposte.
Aperture della cisterna
213 103 (1) Quando la cisterna comporta una o più aperture di scarico situate sotto il livello del liquido, la valvola o la tubazione di cui sono munite le aperture deve essere protetta, non facendola sporgere dal profilo della cisterna, o in qualsiasi altra maniera, approvata dall'autorità competente, che possa garantire una protezione equivalente.
(2) L'impiego dei tappi a vite è formalmente vietato. Le valvole debbono essere di un modello approvato dall'autorità competente.
(3) Le aperture di riempimento debbono essere chiuse con un dispositivo ermetico. Se quest'ultimo sporge dal profilo della cisterna, esso deve essere protetto da un cofano in grado di resistere agli sforzi di strappo a seguito del rovesciamento accidentale della cisterna.
SEZIONE 2
MATERIALI COSTITUENTI LE PARETI DELLA CISTERNA
213 120 I seguenti materiali possono essere utilizzati per la fabbricazione delle pareti della cisterna.
(1) Resine sintetiche:
- Resine poliestere non sature;
- Resine epossidiche;
- Altre resine che abbiano caratteristiche analoghe, a condizione che sia dimostrata la sicurezza della parete.
(2) Rinforzi di fibra:
Fibre di vetro (vetro dei tipi E e C) () con appropriato rivestimento, per esempio a base di silano o prodotti simili. Le fibre di vetro possono essere utilizzate in forma di fili tagliati o non tagliati, compresi fili continui precompressi o filamenti, mats, mats di superficie o di tessuto.
(3) Additivi:
a) additivi necessari per il trattamento delle resine, per esempio catalizzatori, acceleratori, monomeri, induritori, prodotti tixotropici, conformemente alle indicazioni del fabbricante di resina.
b) cariche, pigmenti, coloranti ed altri prodotti che permettono di ottenere le proprietà desiderate, per esempio l'aumento delle proprietà di resistenza al fuoco, senza comportare una diminuzione della sicurezza di utilizzazione delle pareti della cisterna.
SEZIONE 3
STRUTTURA DELLE PARETI DELLA CISTERNA
213 130 Lo strato superficiale esterno delle pareti della cisterna deve resistere agli agenti atmosferici ed al contatto accidentale con la materia da trasportare.
213 131 Le pareti della cisterna e i giunti incollati debbono rispondere alle esigenze di resistenza meccanica riportati alla sezione 4.
213 132 Lo strato superficiale interno delle pareti deve resistere alla influenza prolungata della materia da trasportare. Questo strato deve essere fabbricato con resina rinforzata e avere uno spessore minimo di 1 mm. Le fibre utilizzate non debbono diminuire la resistenza chimica dello strato.
La parte interna dello strato deve essere ricco di resine e deve avere uno spessore di 0,2 mm.
Le esigenze menzionate ai marginali 213 140 (6) e 213 142 (2) della sezione 4 debbono essere soddisfatte.
213 133 Le pareti finite debbono rispondere alle esigenze menzionate al marginale 213 140 (3) della sezione 4.
213 134 Lo spessore minimo della parete è di:
- 3,5 mm se la capacità della cisterna non supera 3 m3;
- 5,0 mm se la capacità della cisterna è superiore a 3 m3.
SEZIONE 4
METODI DI PROVA E QUALITÀ RICHIESTA
Prove e qualità richieste per i materiali della cisterna prototipo
213 140 (1) Prelevamento delle provette
Le provette necessarie per la prova debbono essere prelevate, quando possibile, dalle pareti della cisterna. A questo scopo si possono utilizzare i ritagli corrispondenti alle aperture, ecc.
(2) Percentuali di fibre di vetro
La prova deve essere effettuata secondo le modalità prescritte nella raccomandazione ISO, R 1172 1970.
La percentuale di fibre di vetro della provetta deve essere superiore al 25 % e inferiore al 75 % in massa.
(3) Grado di polimerizzazione
a) Pareti di resina poliestere:
Il tenore di stirolo residuo non può essere superiore al 2 %, calcolato sulla quantità totale di resina. La prova deve essere eseguita secondo un metodo appropriato ().
b) Pareti di resina epossidica:
L'estratto in acetone non può essere superiore al 2 %, calcolato sulla quantità totale di resina. La prova deve essere eseguita secondo un metodo appropriato ().
(4) Resistenza alla flessione a alla trazione
Le proprietà meccaniche debbono essere determinate: per la virola, nelle direzioni assiale e circonferenziale; per i fondi e le pareti degli scomparti, in una direzione qualunque.
Se le direzioni principali del rinforzo non coincidono con le direzioni assiale e circonferenziale (per esempio nel caso di avvolgimento biassiale) bisogna determinare la resistenza nelle direzioni principali del rinforzo e calcolarle per le direzioni assiale e circonferenziale applicando le seguenti formule:
Trazione:
óT,c = 2óT,H sen2á T = trazione
c = circonferenziale
óT,a = 2óT,H cos2á a = assiale
Flessione:
óF,c = 2óF,H sen2á H = elicoidale
F = flessione
óF,a = 2óF,H cos2á á = angolo preferenziale di avvolgimento
La resistenza alla trazione deve essere provata secondo le modalità descritte nel documento ISO/TC 61/WG 2/TG «Tests of glass reinforced plastics» (Prove per vetroresine) n. 4 del febbraio 1971.
La resistenza alla flessione deve essere provata secondo le modalità descritte nella raccomandazione ISO/TC 61 n. 1540 dell'aprile 1970.
Requisiti:
Le cisterne nuove debbono soddisfare ai seguenti valori del coefficiente di resistenza alla rottura S:
S per i carichi statici: 7,5
S per i carichi dinamici: 5,5 I valori dell'accelerazione da applicare nel calcolo del carico dinamico sono i seguenti:
2 g nel senso dello spostamento;
1 g nel senso perpendicolare allo spostamento;
1 g in senso verticale verso l'alto;
2 g in senso verticale verso il basso.
Dato che le caratteristiche di uno stratificato di plastica rinforzata possono variare in funzione alla sua struttura, non sono previsti valori minimi per le resistenze alla flessione e alla trazione ma per i carichi:
A = e óT dove óT è il carico di rottura a trazione;
B = e2 óF dove óF è il carico di rottura a flessione;
dove e è lo spessore della parete.
I valori minimi per gli sforzi A e B sono:
Per la flessione:
Capacità della cisterna ≤ 3 m3
- direzione circonferenziale: B = 600 daN
- direzione assiale: B = 300 daN
Capacità della cisterna >3 m3
- direzione circonferenziale: B = 600 daN
- direzione assiale: B = 600 daN
Per la trazione:
- direzione circonferenziale: A = 100 daN/mm
- direzione assiale: A = 70 daN/mm
Il modulo E in flessione è misurato a P 40 °C e a + 60 °C. I due valori non possono differire più del 30 % dal valore ottenuto a 20 °C. Comportamento dei materiali delle pareti durante una prova di trazione di durata superiore a 1 000 ore.
La tensione di prova è la seguente:
>NUM>ó T
>DEN>7,5
Durante la prova, il fattore K = >NUM>å1 000
>DEN>å°
non deve essere superiore a 1,6.
å° = allungamento della provetta sotto carico all'inizio della prova.
å1 000 = allungamento della provetta sotto carico alla fine della prova.
(5) Comportamento agli urti:
a) Natura della prova
Il comportamento all'urto è determinato su un campione di stratificato corrispondente al materiale strutturale utilizzato per la costruzione della cisterna.
La prova è effettuata facendo cadere una massa di acciaio di 5 kg sulla faccia dello stratificato corrispondente alla faccia esterna della cisterna.
b) Apparecchio
L'apparecchio si compone di una massa di acciaio di 5 kg, di un dispositivo di guida per tale massa e di un telaio porta-provetta. Uno schema generale dell'apparecchiatura è riprodotto alla figura 1.
La massa è costituita da un cilindro di acciaio provvisto di due scanalature di guida e terminate nella parte inferiore con una calotta sferica di 90 mm di diametro. Il dispositivo di guida è fissato verticalmente al muro. Il porta-provetta è composto da due angolari di 100 × 100 × 25 mm e di 300 mm di lunghezza, saldati su un supporto metallico di400 × 400 mm. Lo spazio tra i due angolari è di 175 mm. Il porta-provetta, fissato al suolo, è munito di un incavo di 50 mm di profondità che permette la flessione della provetta.
c) Preparazione delle provette
Dallo stratificato in esame si prelevano 3 provette aventi ciascuna le dimensioni: 200 × 200 mm × spessore del campione.
d) Modalità operativa
La provetta viene posta simmetricamente sul porta-provetta: essa poggia possibilmente sul sostegno secondo due rette generatrici della superficie, in modo che la massa percuota il centro della faccia della provetta corrispondente alla faccia esterna della cisterna.
Si lascia cadere la massa da un'altezza determinata avendo cura che questa rimbalzando non urti di nuovo la provetta.
La prova va effettuata alla temperatura ambiente.
Si prende nota dell'altezza alla quale la massa è risalita nel dispositivo di guida.
Si procede allo stesso modo per le altre due provette.
e) Requisiti
L'altezza di caduta di una massa di 5 kg deve essere di 1 metro; la provetta non deve perdere più di 1 litro di liquido per 24 ore quando è sottoposta ad una colonna d'acqua di 1 metro.
(6) Resistenza agli agenti chimici
Le piastre di prova in plastica rinforzata piane, preparate in laboratorio, sono sottoposte agli attacchi della materia pericolosa alla temperature di 50 °C per 30 giorni secondo il seguente procedimento:
a) Descrizione dell'apparecchio di prova (riprodotto allo schema 2)
L'apparecchio di prova è composto di un cilindro di vetro, di 140-150 mm di diametro, 150 mm di altezza, con due manicotti disposti a 135°, un manicotto munito di un giunto NS 29 per ricevere un tubo intermedio per un condensatore di riflusso (1) e l'altro manicotto munito di un giunto NS 14,5 per collocare un termometro (2), un tubo intermedio per un condensatore di riflusso ed un condensatore di riflusso non indicato sullo schema. La parte in vetro dell'apparecchio sarà in vetro resistente agli sbalzi di temperatura.
Le provette, prelevate dalle piastre di prova, formano il fondo e la parte superiore del cilindro di vetro. Esse sono sigillate ai bordi del cilindro con un anello di politetrafluoroetilene. Il cilindro con le due provette è stretto tra due pinze a pressione di acciaio resistente alla corrosione mediante sei bulloni filettati stretti da dadi ad aletta. Deve essere inserita una rondella di amianto tra le pinze a pressione e le provette. Queste rondelle non sono indicate nello schema 2. Il riscaldamento è effettuato dall'esterno attraverso un manicotto riscaldatore a regolazione automatica. La temperatura è misurata nella camera che contiene il liquido.
b) Funzionamento dell'apparecchio di prova
L'apparecchio di prova permette di verificare solo piastre piane e di spessore regolare. Le piastre di prova debbono avere, se possibile, uno spessore di 4 mm. Nell'eventualità che queste piastre siano ricoperte di uno strato di gel, esse debbono essere provate come se fossero pronte per l'uso pratico. Dalla piastra di prova, si ritagliano 6 provette esagonali di 100 mm di lunghezza di lato.
Per ogni prova, si preparano tre provette per apparecchio. Una di queste provette serve da riferimento e le altre due provette sono utilizzate rispettivamente per il controllo nella zona umida e nella zona vapori del dispositivo.
c) Esecuzione della prova
Le provette da sottoporre a prova sono fissate all'apparecchio con l'eventuale superficie con lo strato di gel rivolta all'interno. Il liquido di prova (1 200 ml) è versato nel cilindro di vetro. L'apparecchio è poi riscaldato fino a temperatura di prova. La temperatura è mantenuta costante durante la prova. Dopo la prova l'apparecchio è riportato alla temperatura ambiente ed il liquido di prova è tolto. Le provette sottoposte a test sono immediatamente lavate con acqua distillata. I liquidi che non sono mescibili con acqua sono tolti con un solvente che non corroda le provette. La pulizia meccanica delle piastre non può essere effettuata a causa del pericolo di danneggiare la superficie delle provette.
d) Valutazione
Si procede ad un esame visivo:
- se l'esame visivo rileva un attacco eccessivo (fessurazione, bolle, pori, spellatura, rigonfiamento o rugosità), la prova è conclusa negativamente;
- se dall'esame visivo non appare nulla di anormale, si procede a prove di flessione, secondo i metodi definiti al marginale 213 140 (4), sulle due provette sottoposte all'attacco chimico e sulla provetta campione. La resistenza alla flessione non deve in tal caso essere inferiore a più del 20 % del valore stabilito per la piastra di prova che non è stata sottoposta ad alcuno sforzo.
Prove e qualità richieste all'elemento prototipo
213 141 La cisterna prototipo deve essere sottoposta ad una prova di pressione idraulica a cura di un esperto riconosciuto dall'autorità competente di una delle parti contraenti.
Se la cisterna prototipo è divisa in scomparti sia mediante diaframmi chiusi, sia mediante frangiflutti, la prova viene effettuata su un elemento fabbricato a tale scopo che abbia gli stessi fondi esterni della cisterna intera e che rappresenti la parte della cisterna sottoposta, nelle condizioni normali d'esercizio, alle sollecitazioni maggiori.
Questa prova non deve essere effettuata se essa ha già avuto luogo con successo su un altro elemento che abbia la stessa sezione o una sezione di dimensioni superiori, geometricamente simile a quella dell'elemento prototipo in questione, anche se questo elemento ha uno strato superficiale interno differente.
Questa prova deve dimostrare che l'elemento prototipo ha, in condizioni normali di esercizio, un fattore non inferiore a 7,5 per ciò che riguarda la rottura.
Deve essere provato, per esempio col calcolo, che i valori del coefficiente di resistenza indicati al marginale 213 140 (4) sono rispettati per ogni sezione della cisterna.
Si ha la rottura quando il liquido di prova fuoriesce sotto forma di getti dalla cisterna. Conseguentemente, prima di tale rottura, è ammessa la presenza di delaminazioni e di perdita di liquido sotto forma di gocce attraverso queste delaminazioni.
L'elemento prototipo deve essere sottoposto ad una pressione idraulica
H = 7,5 × d × h
dove H = altezza della colonna d'acqua
h = altezza della cisterna
d = densità della materia da trasportare
Se si verifica una rottura ad una altezza della colonna d'acqua H1 inferiore a H, si deve sempre avere
H1 ≥ 7,5 × d × (h-h1)
dove h1, è l'altezza del punto più alto dove appare il primo zampillo di liquido.
Nel caso di grossa perdita di liquido al punto h1, è indispensabile procedere ad una riparazione e ad un rinforzo locale momentanei per permettere la continuazione della prova fino all'altezza H.
Controllo della conformità delle cisterne fabbricate in serie
213 142 (1) Il controllo di conformità delle cisterne fabbricate in serie è effettuato procedendo a una o più delle prove previste al marginale 213 140. Tuttavia, la misura del grado di polimerizzazione è sostituita da una misura della durezza Barcol.
(2) Durezza Barcol
La prova deve essere effettuata secondo modalità appropriata ().
La durezza Barcol, determinata sulla superficie interna della cisterna finita, non deve essere inferiore al 75 % del valore ottenuto in laboratorio sulla resina pura indurita.
(3) La percentuale di fibre di vetro deve essere compresa nei limiti prescritti al marginale 213 140 (2) e, inoltre, non deve scostarsi più del 10 % da quella determinata sulla cisterna prototipo.
Prove e qualità richieste di tutte le cisterne prima della loro
messa in servizio
Prova di tenuta
213 143 La prova di tenuta va effettuata in conformità alle prescrizioni dei marginali 211 150, 211 151 e 211 152 ed il punzone dell'esperto va apposto sulla cisterna.
SEZIONE 5
PRESCRIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI LE CISTERNE UTILIZZATE PER IL TRASPORTO DELLE MATERIE CHE HANNO UN PUNTO D'INFIAMMABILITÀ UGUALE O INFERIORE A 55 °C
213 150 La cisterna deve essere costruita in maniera da assicurare l'eliminazione dell'elettricità statica delle diverse parti costitutive, per evitare l'accumulo delle cariche elettrostatiche pericolose.
213 151 Tutte le parti metalliche della cisterna e del veicolo portante, come pure gli strati delle pareti che sarebbero conduttori di elettricità, debbono essere interconnesse.
213 152 La resistenza tra ciascuna parte conduttrice e il telaio non deve essere superiore a 106 ohm.
Eliminazione dei pericoli dovuti alle cariche prodotte per sfregamento
213 153 La resistenza superficiale e la resistenza di scarico a terra dell'intera superficie del serbatoio debbono soddisfare alle disposizioni del marginale 213 154.
213 154 La resistenza superficiale e la resistenza di scarico a terra, misurate in conformità al marginale 213 155, debbono soddisfare alle seguenti prescrizioni:
(1) Pareti non munite di elementi conduttori di elettricità:
a) Superfici sulle quali si può camminare:
la resistenza di scarico a terra non deve superare 108 ohm.
b) Altre superfici:
la resistenza superficiale non deve superare 109 ohm.
(2) Pareti munite di elementi conduttori di elettricità:
a) Superfici sulle quali si può camminare:
la resistenza di scarico a terra non deve superare 108 ohm.
b) Altre superfici:
La conduttività è considerata sufficiente se lo spessore massimo degli strati non conduttori sugli elementi conduttori, per esempio virola conduttrice, rete metallica o altro materiale appropriato, collegati alla presa di terra, non superi 2 mm e se, nel caso di rete metallica, la superficie della maglia non superi 64 cm2.
(3) Debbono essere effettuate sulla cisterna stessa tutte le misure di resistenza superficiale o di resistenza di scarico a terra; esse saranno ripetute a intervalli di un anno al minimo in maniera che non siano superate le resistenze prescritte.
Metodi di prova
213 155 (1) Resistenza superficiale (R100) - (resistenza d'isolamento) in ohm, elettrodi a pittura conduttrice secondo la figura 3 della raccomandazione CEI 167 del 1964, misurata in atmosfera standard 23/50 secondo la raccomandazione ISO R291, par. 3.1 del 1963.
(2) La resistenza di scarico a terra in ohm è il rapporto della tensione continua, misurata tra l'elettrodo di seguito descritto a contatto con la superficie della cisterna del veicolo e il telaio del veicolo messo a terra, alla corrente totale.
La preparazione delle provette è la stessa del paragrafo 1. L'elettrodo è un disco che ha superficie di 20 cm2 e diametro di 50 mm. Il suo contatto intimo con la superficie della cisterna deve essere assicurato, per esempio, con l'aiuto di carta umida, di una spugna umida o di altro materiale appropriato. Il telaio del veicolo messo a terra è utilizzato come altre elettrodo. Sarà applicata una corrente continua con una tensione da 100 a 500 V circa. La misura sarà eseguita dopo che la tensione di prova sarà stata applicata per un minuto. L'elettrodo può essere sistemato in un punto qualunque della superficie interna o esterna della cisterna.
Se una misurazione non è possibile sulla cisterna, può essere ugualmente effettuata nelle stesse condizioni, in laboratorio, su un campione di materiale.
Eliminazione di pericoli dovuti alle cariche prodotte durante il riempimento
213 156 Elementi metallici collegati a terra saranno utilizzati e sistemati in maniera tale che in ogni istante dell'operazione di riempimento o di scarico la superficie di metallo messo a terra a contatto col prodotto sia di almeno 0,04 m2 per metro cubo di prodotto contenuto nella cisterna nell'istante considerato, e che nessuna parte del prodotto sia lontana più di 2,0 m dall'elemento metallico messo a terra più vicino. Come elemento metallico si potrà utilizzare:
a) una valvola di fondo, un orifizio di tubo o una placca di metallo, a condizione che la superficie totale di metallo a contatto col liquido non sia inferiore alla superficie prescritta, o
b) un traliccio metallico a fili di almeno 1 mm di diametro e a superficie massima di maglia di 4 cm2, a condizione che la superficie totale del traliccio a contatto col liquido non sia inferiore alla superficie prescritta.
213 157 Il marginale 213 156 non si applica alle cisterne di materia plastica rinforzata munite di un qualsiasi dispositivo che assicuri l'eliminazione delle cariche prodotte durante il riempimento, a condizione che sia stato dimostrato, con una prova comparativa effettuata in conformità al marginale 213 158, che il tempo di rilascio della carica prodotta all'interno della cisterna durante il riempimento sia uguale a quello di una cisterna di metallo di dimensioni comparabili.
Prova comparativa
213 158 (1) Una prova comparativa del tempo di rilascio della carica elettrostatica, nelle condizioni di prova descritte al paragrafo (2), sarà effettuata su un prototipo di cisterna di materia plastica rinforzata e di cisterna di acciaio nella maniera seguente (vedere schema 3):
a) La cisterna di materia plastica rinforzata sarà montata alla stessa maniera di come lo sarebbe se fosse già utilizzabile, per esempio, su un supporto di acciaio che simuli il telaio del veicolo, e sarà riempita almeno per tre quarti di olio per motore Diesel, di cui una parte passerà attraverso un microfiltro appropriato in maniera tale che la densità di carico del flusso totale sia di circa 100 ìC/m3.
b) L'intensità di campo nello spazio della cisterna occupata dai vapori sarà misurata con l'aiuto di un misuratore di campo appropriato che permetta una lettura continua, montato in maniera tale che il suo asse sia verticale e sistemato ad almeno 20 cm dal tubo di riempimento verticale.
c) Una prova analoga sarà fatta su una cisterna di acciaio la cui lunghezza, larghezza e volume siano circa il 15 % circa di quelli della cisterna di materia plastica rinforzata, oppure su una cisterna di materia plastica rinforzata di dimensioni analoghe, rivestita internamente da una lamiera sottile collegata a terra.
(2) Le seguenti condizioni di prova dovranno essere rispettate:
a) La prova sarà effettuata al riparo in condizioni di umidità relativa inferiore all'80 %.
b) L'olio per motore Diesel utilizzato per la prova dovrà avere, alla temperatura di misurazione, una conduttività residua compresa tra 3 e 5 pS/m. Questa sarà misurata in una cellula nella quale
VT
è inferiore o uguale a 2,5 × 106
d2
dove V = la tensione applicata;
d = la distanza tra gli elettrodi, in metri;
T = la durata della misurazione, in secondi.
La conduttività residua misurata su campioni di prodotto prelevato nella cisterna sottoposta alla prova dopo il riempimento non dovrà variare, al momento delle prove successive sulle cisterne di materia plastica e di metallo, più di 0,5 pS/m.
c) Il riempimento dovrà avvenire ad una cadenza costante compresa tra 1 e 2 m3/min, e dovrà essere il medesimo per la cisterna di materia plastica rinforzata e per la cisterna di acciaio. Alla fine del riempimento, il flusso dovrà essere arrestato in un tempo più breve del tempo di rilascio della carica di una cisterna di acciaio.
d) La densità di carica sarà misurata con l'aiuto di un misuratore di campo che permetta una lettura continua (per esempio del tipo «field mill»), immerso nel prodotto e sistemato il più vicino possibile al tubo di riempimento.
e) I tubi di alimentazione e il tubo di riempimento verticale avranno un diametro interno di 10 cm e l'orifizio del tubo di riempimento avrà la forma di una «T».
f) Un microfiltro (), appropriato, munito di un «by-pass» regolabile che permetta di regolare la portata della parte di flusso che l'attraversa, sarà montato a 5 m al massimo dall'orifizio del tubo di riempimento.
g) Il livello del liquido non dovrà raggiungere il fondo del tubo di riempimento né il misuratore di campo.
Confronto dei tempi di rilascio
(3) Il valore iniziale dell'intensità di campo sarà quello registrato all'istante immediatamente seguente l'arresto del flusso del combustibile, in cui sarà iniziato un calo di intensità regolare. Per le due prove il tempo di rilascio sarà il tempo impiegato dall'intensità di campo per cadere al 37 % del suo valore iniziale.
(4) Il tempo di rilascio della cisterna di materia plastica rinforzata non dovrà superare quello della cisterna di acciaio.