Emissioni e mobilità , il bilancio di Legambiente
Emissioni e mobilità, il bilancio di Legambiente
È uscito in questi giorni “Ambiente Italia 2010”, il rapporto annuale sullo stato di salute del Paese elaborato da Legambiente. Il quadro non è incoraggiante, basti pensare che come quantità di emissioni l’Italia è al terzo posto nell’UE, mentre prima era al quarto e quinto posto. Sono aumentate le tonnellate di CO2 del 7% - altro che rispettare il protocollo di Tokyo - a causa soprattutto dell’aumento dei consumi per i trasporti (+24%), per l’energia elettrica (+14%) e per il riscaldamento a usi civili (+5%).
Teniamo presente che gli altri partner europei (Germania, Francia, Regno Unito, Olanda) sono invece riusciti a diminuire le emissioni del 4,3%.
Il problema più gravoso rimane quello della mobilità: gli italiani sono troppo e male motorizzati. L’82% della domanda di trasporto di persone viene soddisfatta attraverso l’uso del veicolo privato, mentre il 71,9 % delle merci continua a viaggiare su strada sfruttando poco i sistemi di trasporto intermodali con navi o treni. Si calcola che ci sono 598 auto su 1000 abitanti, in media.
Il tasso di motorizzazione (mezzi per abitante) è massimo in Valle d'Aosta con 1.093 auto e 110 motocicli ogni mille abitanti, seguita dal Lazio (674 auto e 114 motocicli ogni 1000 abitanti) e dall'Umbria (666 auto e 92 motocicli). Il tasso minore è in Trentino Alto Adige (540 auto e 82 motocicli) e Puglia (543 e 65). La mortalità stradale più elevata si registra in Friuli Venezia Giulia (89,4 morti nel 2008 per milione di abitanti), nel Lazio (87,6) e in Puglia (86,5) mentre la minore in Liguria (53,9), Campania (56,6) e Basilicata (59,3).
Le soluzioni al problema ci sono, e Legambiente le elenca tutte nel libro presentato, si tratta solo di trovare amministratori che a livello regionale sappiano gestire con attenzione le risorse. Vediamo con le prossime elezioni...
Inserisci il tuo commento