Dossier dell’OMS sulla sicurezza stradale
Stragi sulle strade, parliamone ancora
Più di 3000 persone nel mondo muoiono, ogni giorno, sulle strade. Bambini, pedoni, ciclisti e anziani i più vulnerabili tra gli utenti. L’organizzazione Mondiale della Sanità per la prima volta – questa è storia – ha fatto presente il problema con un’indagine sistematica che ha raccolto i dati di 178 Paesi.
Se si continua di questo passo l’incidentalità stradale sarà una tra le prime cause di morte nel mondo, soprattutto nei Paesi meno sviluppati dove solo ora si sta diffondendo l’uso individuale degli autoveicoli.
Il dossier molto articolato dell’OMS (in inglese - 5 MB) di oltre 300 pagine è disponibile in pdf cliccando qui.
Nel dossier sono contenute anche statistiche dettagliate paese per paese, dall’Afghanistan allo Zimbabwe, con preziose indicazioni sulle legislazioni nazionali (limiti di velocità, di tasso alcolemico, obbligo del casco, delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini).
Ogni scheda del Paese contiene il grafico del tasso di mortalità stradale: si vede subito che, mentre in Occidente si assiste ad una diminuzione della mortalità, nel Terzo mondo c’è la tendenza contraria. D’altro canto, solo il 40-50% dei Paesi nel mondo prevede leggi specifiche sull’obbligo del casco e dei sistemi di ritenuta per i più piccoli.
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