Attivazione della PEC (Posta Elettronica Certificata), il tempo stringe
Le imprese hanno l'obbligo di dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata entro il 29 novembre 2011
La PEC, o Posta Elettronica Certificata, è un sistema di comunicazione che permette di inviare messaggi e-mail con la stessa validità legale di una raccomandata con avviso di ricevimento (ossia, l'avvenuta consegna è opponibile a terzi). Può essere utilizzata per la trasmissione di tutti i tipi di informazioni e di documenti in formato elettronico. Da tempo la pubblica amministrazione ha dotato i propri enti di indirizzi di posta elettronica certificata (per favorire la dematerializzazione dei documenti) e con il Decreto Legge 185/2008 convertito con Legge n. 2 del 28 gennaio 2009, dotarsi della PEC è diventato un obbligo anche per tutte le società (art. 16 comma 6).
Quelle di nuova costituzione devono attivare la PEC al momento dell'iscrizione nel Registro delle Imprese. Invece le società (di persone e di capitali) costituite prima del 28 novembre 2008 devono dotarsi di un indirizzo PEC e comunicarlo al registro delle imprese entro il 29 novembre 2011. Sono escluse dall'iscrizione della PEC al Registro Imprese le ditte individuali e tutte le imprese che non sono costituite in forma societaria.
Ma come fare a dotarsi di una casella PEC?
Bisogna acquistarla rivolgendosi ad uno dei Gestori autorizzati iscritti nell'elenco pubblico di DigitPA (l'Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione). L'elenco dei Gestori autorizzati è disponibile all'indirizzo http://www.digitpa.gov.it/
Il costo è in genere abbastanza contenuto. È bene ricordare che l'attivazione della casella di posta elettronica non esaurisce gli obblighi delle società. Una volta attivata, occorre comunicare l’indirizzo della PEC al Registro delle Imprese istituito presso le Camere di Commercio. La modalità migliore, anche se comporta un piccolo costo, è quella di rivolgersi al proprio commercialista oppure alla propria organizzazione imprenditoriale che si faranno carico di inviare i dati della PEC aziendale al Registro delle Imprese.
La scadenza del 29 novembre è dunque da tenere in seria considerazione anche perché chi, essendo tenuto a farlo a seguito dell'obbligo di legge, non comunica la PEC al Registro delle Imprese, o la comunica in ritardo, è soggetto all'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dall'art. 2630 del Codice Civile – Omessa esecuzione di denunce, comunicazioni o depositi – che vanno dai 206 ai 2065 euro.
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