Patente C a 18 anni e D a 21 anni con il corso CQC
Con l'introduzione delle nuove patenti europee, a gennaio dello scorso anno, il governo italiano ha dovuto risolvere non pochi problemi di allineamento della normativa: da una parte c'era tutto il pregresso nazionale, e dall'altra l'obbligo di rispettare le nuove regole comunitarie.
Si sono aggiunte patenti prima inesistenti (AM, B con codice 96, C1, C1E, D1, D1E), ma non solo, sono cambiate anche le età minime alle quali conseguirle.
Facciamo un esempio: fino al 2013, chi voleva guidare un autocarro di qualsiasi massa, poteva prendere a 18 anni la patente C con la limitazione di guidare veicoli fino a 7,5 t e poi, semplicemente aspettando 3 anni, poteva guidare tutti i veicoli.
Di fatto però la C la conseguiva subito e non ci pensava più.
Si dava dunque valore all'esperienza e non alla formazione. Adesso le cose sono cambiate. L'esperienza continua ad avere il suo peso, però anche la formazione è importante, tanto è vero che dal 2009 c'è l'obbligo di conseguire la CQC che è appunto l'attestato di qualificazione obbligatorio.
Chi guida i camion deve dunque prendere la patente, per dimostrare di conoscere le regole della strada e di saper condurre il veicolo, e deve anche prendere la CQC, per dimostrare di essere realmente un professionista.
Per rispettare il pregresso e nello stesso tempo assorbire i dettami europei, il Ministero ha deciso di offrire diverse alternative al candidato.
Mettiamo che il candidato abbia 18 anni (con patente B): può decidere di prendere la C1 che però ha il limite – eterno – di guida dei veicoli fino a 7,5 t; può seguire, dopo, il corso di formazione accelerata CQC per ottenere anche l'attestato di qualificazione professionale obbligatorio, e così ha tutte le carte in regola per iniziare a lavorare, sempre però col limite di guida dato dalla patente.
Se però lo stesso candidato vuole guidare fino da subito mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, adesso può farlo: fa domanda di patente C e dimostra nello stesso tempo di seguire un corso di formazione ordinaria CQC (più lungo). In pratica, rimane in aula un po' di ore in più e però si guadagna la possibilità di guidare tutti i veicoli, senza aspettare 3 anni come avveniva prima.
Questa possibilità era prevista fin da gennaio dell'anno scorso, ma per introdurla e renderla possibile il Ministero ha dovuto non solo modificare i diversi regolamenti che nel tempo aveva emanato, ma ha dovuto adattare procedure e software correlati.
Nel frattempo, visto che comunque la possibilità teorica c'era, è successo che molti diciottenni hanno cominciato a chiedere la patente C salvo poi rimanere “bloccati” nel percorso a causa della mancanza del foglio rosa che è l'unico a permettere l'esercitazione sui mezzi pesanti.
Tutto questo discorso vale anche, traslato, per la patente D (età minima 21 anni, guida di tutti gli autobus solo a 24).
La matassa era parecchio imbrogliata ma alla fine sembra che adesso ci siamo: con la circolare 20368 del 22 settembre si è stabilito che tutti quelli che hanno frequentato il corso teorico della CQC, adesso possono presentare domanda per conseguire la patente di guida superiore, in modo tale da avere il foglio rosa per esercitarsi sui mezzi pesanti e ultimare il percorso formativo.
Nella circolare si invitano dunque tutti i soggetti formatori a presentare un nuovo calendario delle esercitazioni specificando che si tratta di ”calendario integrativo del corso già svolto dal … al … il cui avvio è stato comunicato in data …., al fine di consentire ai candidati sottoelencati di conseguire la patente di guida in deroga ai limiti di età, come previsto dall’art. 18 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 2. (a seguire i nomi degli allievi)”.
Terminato il corso, gli allievi potranno sostenere l’esame per il conseguimento dell’abilitazione CQC e, in caso di esito positivo, l’esame per il conseguimento della patente di guida.
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ma dove vivono quelli che fanno le leggi su MARTE?
ma questi che fanno le norme dove vivono su marte?
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