Decreto Ministero dei Trasporti - 01/03/2000 - n. 127 - Corsi di formazione professionale per l'esercizio dell'attività di consulenza
Oggetto: Regolamento concernente le modalità di organizzazione dei corsi di formazione professionale per l'esercizio dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto.
DECRETO MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE
1 marzo 2000, n. 127
Regolamento concernente le modalità di organizzazione dei corsi di formazione professionale per l'esercizio dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto.
(GU Serie Generale n.116 del 20-5-2000)
IL MINISTRO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE
Vista la legge 8 agosto 1991, n. 264, recante la "Disciplina dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto";
Visto l'articolo 10, comma 5, della citata legge, come sostituito dall'articolo 4, comma 1, della legge 4 gennaio 1994, n. 11, il quale demanda al Ministro dei trasporti e della navigazione di stabilire le modalità di organizzazione dei corsi di formazione professionale destinati ai consulenti per la circolazione dei mezzi di trasporto;
Ritenuta la necessità di disciplinare le modalità di svolgimento dei predetti corsi di formazione professionale; Visti il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, recante norme di "Attuazione della delega di cui all'articolo 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382" e il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante il "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";
Viste la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, la legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, nonché tutte le relative modifiche e norme di attuazione;
Sentiti l'Automobile club d'Italia e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative al livello nazionale, individuate nell'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica (U.N.A.S.C.A.) e nella Confederazione titolari autoscuole e agenzie d'Italia (CONFEDERTAAI).
Visto il parere espresso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (repertorio atti n. 639 del 13 aprile 1999);
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva sugli atti normativi nell'adunanza del 10 gennaio 2000;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n. 400 del 1988 (nota n. 1046 del 29 febbraio 2000);
Adotta
il seguente regolamento:
Art. 1
1. I corsi di formazione professionale di cui all'articolo 10, comma 5, della legge 8 agosto 1991, n. 264, come sostituito dall'articolo 4, comma 1, della legge 4 gennaio 1994, n. 11, sono istituiti presso ciascuna regione e le province autonome di Trento e Bolzano, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.
2. I corsi di cui al comma precedente sono posti in essere dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano o da enti all'uopo delegati, sulla base dei principi vigenti in materia di formazione professionale e tenuto conto di quanto stabilito nel presente regolamento.
3. Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano o gli enti all'uopo delegati definiscono le sedi presso cui si tengono i corsi e le sessioni di svolgimento dei corsi medesimi.
4. Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano definiscono l'ammontare delle eventuali quote di partecipazione a carico degli interessati, le modalità di ammissione ai corsi e di rilascio dell'attestato di frequenza con profitto e dell'attestato di partecipazione di cui agli articoli 3 e 4 del presente regolamento, programmano e coordinano la gestione dei corsi ove delegata ad altri enti.
Art. 2
1. Ai corsi di formazione professionale, di cui al presente regolamento, possono partecipare i soggetti di cui all'articolo 10, comma 3, della legge n. 264 del 1991, come sostituito dall'articolo 4, comma 1, della legge n. 11 del 1994 ed i soggetti di cui all'articolo 4, commi 6 e 7, della medesima legge n. 11 del 1994.
2. I corsi vertono sulle materie di insegnamento indicate nei moduli contenuti nell'allegato al presente regolamento.
3. I corsi hanno la durata minima complessiva di duecento ore.
Art. 3
1. Durante lo svolgimento del corso, ogni docente, ciascuno per la propria materia di insegnamento, effettua verifiche periodiche finalizzate all'accertamento del progressivo grado di apprendimento di ciascun partecipante al corso medesimo.
2. Le verifiche periodiche, di cui al comma precedente, sono svolte mediante esercitazioni scritte ed orali, a contenuto teorico-pratico, dirette ad evidenziare i concreti aspetti applicativi delle discipline oggetto di insegnamento.
3. A conclusione del corso, i docenti, ciascuno per la propria materia di insegnamento, sono tenuti a compilare una scheda di valutazione finale attestante il livello di partecipazione ed il grado di apprendimento di ogni partecipante.
4. La valutazione finale, di cui al comma precedente, consiste nella formulazione di una nota esplicativa attestante il livello di partecipazione ed il grado di apprendimento di ogni partecipante, seguito dall'attribuzione del giudizio sintetico di "idoneo" o di "non idoneo". Il giudizio di "non idoneo" è attribuito anche nell'ipotesi in cui il partecipante al corso non abbia assolto l'obbligo di frequenza minima per ciascuna materia di insegnamento.
5. L'attestato di frequenza con profitto è rilasciato, con le modalità definite ai sensi del comma 4 del precedente articolo 1, a coloro che abbiano riportato, per ogni materia di insegnamento, il giudizio sintetico di "idoneo" ed abbiano frequentato il corso per una durata minima pari all'80% delle ore complessive previste nonché al 70% del monte ore relativo a ciascuna materia di insegnamento.
6. Ogni partecipante è tenuto a ripetere la frequenza, nella prima sessione successiva a quella in cui ha ottenuto il giudizio di "non idoneo", ovvero nella seconda in caso di impedimento dovuto a giustificato motivo, della materia o delle materie per le quali ha conseguito la valutazione finale di "non idoneo".
7. Nelle ipotesi di cui al comma precedente, in caso di ulteriore impedimento dovuto a giustificato motivo, ovvero di ulteriore valutazione di "non idoneo", ogni partecipante è ammesso a ripetere, per una sola volta, l'intero corso.
Art. 4
1. Ai soggetti di cui all'articolo 4, commi 6 e 7, della legge n. 11 del 1994 sono rilasciati gli attestati di partecipazione ai corsi di formazione professionale se assolvono all'obbligo della frequenza minima pari all'80% delle ore complessive previste ed al 70% del monte ore relativo a ciascuna materia di insegnamento.
2. Per i soggetti di cui al comma precedente, non si procede alla valutazione finale prevista dall'articolo 3, commi 3 e 4, del presente regolamento.
3. Al fine del rilascio dell'attestato di partecipazione ai corsi di formazione professionale, i soggetti di cui al comma 1 del presente articolo sono tenuti a ripetere la frequenza nella prima sessione successiva a quella in cui si è svolto il corso, ovvero nella seconda in caso di impedimento dovuto a giustificato motivo, della materia o delle materie per le quali non è stato assolto l'obbligo di frequenza minima.
4. Nelle ipotesi di cui al comma precedente, in caso di ulteriore impedimento, dovuto a giustificato motivo, ogni partecipante è ammesso a ripetere, per una sola volta, l'intero corso.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Roma, 10 marzo 2000
Il Ministro: Angelini
Visto, il Guardasigilli: Diliberto
Allegato al decreto n. 127 del 01/03/2000
MATERIE DI INSEGNAMENTO
1° Modulo.
La circolazione stradale:
- nozione di veicolo;
- classificazione e caratteristiche dei veicoli;
- destinazione ed uso dei veicoli;
- masse e sagome limiti;
- veicoli eccezionali e trasporti in condizione di eccezionalità;
- traino di veicoli;
- norme costruttive e di equipaggiamento;
- accertamenti tecnici per la circolazione;
- documenti di circolazione ed immatricolazione;
- estratto dei documenti di circolazione e di guida;
- circolazione su strada e registrazione delle macchine agricole e delle macchine operatrici;
- guida dei veicoli;
- formalità necessarie per la circolazione degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi;
- formalità necessarie per il trasferimento di proprietà degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi e per il trasferimento di residenza dell'intestatario;
- regime fiscale.
2° Modulo.
Il trasporto di merci:
- albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi;
- comitati dell'albo e loro attribuzioni;
- iscrizioni nell'albo, requisiti e condizioni;
- iscrizioni delle imprese estere;
- fusioni e trasformazioni;
- abilitazioni per trasporti speciali;
- variazioni dell'albo;
- sospensioni dall'albo;
- cancellazione dall'albo;
- sanzioni disciplinari;
- effetti delle condanne penali;
- reiscrizioni, decisioni, competenze, ricorsi;
- omissione di comunicazioni all'albo;
- tipi di autorizzazioni e regime autorizzativo;
- tariffe a forcella per i trasporti di merci;
- documentazione obbligatoria per il trasporto di cose per conto di terzi;
- trasporto merci in conto proprio;
- licenze;
- commissione per le licenze, esame e parere;
- elencazione delle cose trasportabili;
- revoca delle licenze;
- ricorsi;
- servizi di piazza e di noleggio;
- esenzioni dal disciplinamento del trasporto merci;
- trasporti internazionali;
- regime fiscale.
3° Modulo.
Navigazione:
- accenni sulle norme che regolano la navigazione in generale;
- acque marittime entro ed oltre sei miglia dalla costa;
- navi e galleggianti;
- unità da diporto;
- costruzione delle imbarcazioni da diporto;
- accertamenti e stazzatura delle imbarcazioni e delle navi;
- iscrizione ed abilitazione alla navigazione delle imbarcazioni e delle navi da diporto;
- rilascio, rinnovo ed aggiornamento delle licenze;
- visite periodiche ed occasionali delle imbarcazioni e delle navi;
- collaudo e rilascio certificato d'uso dei motori;
- competenze del R.I.Na.;
- iscrizione nei registri di imbarcazioni e navi (per dichiarazione di costruzione, prima iscrizione, trasferimento). Cancellazione dai registri;
- trascrizione nei registri di atti relativi alla proprietà e di altri atti e documenti per i quali occorre la trascrizione;
- iscrizione o cancellazione di ipoteche; rilascio estratto matricolare o copia di documenti;
- autorizzazione per la navigazione temporanea di prova e licenza provvisoria di navigazione;
- noleggio e locazione;
- importazione ed esportazione delle imbarcazioni, delle navi e dei motori;
- regime fiscale;
- esami per il conseguimento dell'abilitazione al comando ed alla condotta di imbarcazioni;
- esami per il conseguimento dell'abilitazione al comando di navi;
- esami per il conseguimento dell'abilitazione alla condotta di motori;
- validità e revisione delle patenti nautiche;
- norme per l'esercizio dello sci nautico.
4° Modulo.
Pubblico registro automobilistico:
- legge istitutiva del P.R.A.;
- legge istitutiva I.E.T. ed A.P.I.E.T.;
- compilazione delle note;
- iscrizioni;
- trascrizioni;
- annotazioni;
- cancellazioni.
5° Modulo.
Regime tributario:
- le imposte dirette ed indirette in generale;
- l'IVA: classificazione delle operazioni, momento impositivo;
- fatturazione delle operazioni;
- fatturazione delle prestazioni professionali;
- ricevuta fiscale: forma e contenuti;
- il principio di territorialità dell'imposta: operazioni internazionali e intercomunitarie;
- registri contabilità IVA;
- dichiarazione annuale IVA;
- regimi speciali per la determinazione del reddito d'impresa e dell'IVA;
- imposte indirette relative alla circolazione dei veicoli.
6° Modulo.
Disciplina dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto:
- la legge 8 agosto 1991, n. 264, e successive modifiche e integrazioni;
- i decreti ministeriali di attuazione;
- direttive in materia di accesso agli sportelli della M.C.T.C. e del P.R.A.;
- il sistema sanzionatorio previsto dalla legge n. 264/1991 alla luce delle modifiche al sistema penale introdotte dalla legge 24 novembre 1981, n. 689;
- le norme in materia di documentazione amministrativa, di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi: legge 4 gennaio 1968, n. 15, legge 15 maggio 1997, n. 127, legge 16 giugno 1998, n. 191, D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 403, e legge 7 agosto 1990, n. 241.