Patenti C, CE, D e DE: sì alla prova con cambio automatico ma sapendo i principi di ecoguida
Si tratta di un concetto già presente nella direttiva europea 2006/126/CE e già recepito nella nostra legislazione (D. Lgs. 59/2011), eppure la circolare del Ministero dei Trasporti dello scorso 6 settembre interviene a ribadirlo con decisione, proprio all'inizio della nuova tornata autunnale di esami: gli esami delle patenti superiori (C, CE, D e DE) possono essere svolti su veicoli privi di frizione senza la “penalizzazione” del codice 78 sulla patente (che indica il poter guidare solo veicoli con cambio automatico), a patto di applicare correttamente i principi di ecoguida e a patto di avere già sostenuto la prova pratica per l'esame della patente B su un veicolo dotato di frizione.
L'amministrazione dunque si adegua alle innovazioni tecnologiche ed è pronta a valutare nuovi parametri per misurare le abilità di guida. Se in passato, un conducente era considerato abile se sapeva usare correttamente il pedale della frizione e il cambio manuale, oggi comincia a non essere così scontato. Per ora questo concetto si applica solo alla guida dei mezzi pesanti ma c'è da scommettere che presto verrà applicato anche alla guida delle comuni autovetture.
Cominciano ad affacciarsi parametri diversi da valutare, primo tra tutti la capacità di improntare uno stile di guida finalizzato a ridurre i consumi, contenere le emissioni inquinanti attraverso un accorto uso del comando dell'acceleratore nelle fasi di accelerazione, anticipare i flussi di traffico per mezzo della giusta osservazione della circolazione stradale, gestire correttamente l'inerzia del veicolo nelle fasi di rallentamento, evitare brusche accelerazioni e brusche frenate.
Si tratta non solo di dosare in modo equilibrato l'acceleratore, ma anche di saper analizzare la situazione stradale secondo una certa tecnica che permette di anticipare i pericoli e di evitare incidenti dovuti alla distrazione.
Queste sono capacità che non sono innate ma devono essere apprese, con le nozioni teoriche, l'esercizio e l'esperienza.
I simulatori di guida in questo senso possono essere molto utili nelle fasi dell'apprendimento teorico e dell'esercizio, perchè permettono di acquisire le conoscenze e una serie di automatismi nella tecnica di guida rimandando il “confronto” con l'ambiente stradale, già gravemente compromesso dal traffico e dall'inquinamento, a quando si sarà più consapevoli e preparati, per una guida il più possibile “a impatto 0”.
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Andrei cauto a citare gli Stati Uniti come esempio di corretta circolazione perché hanno una preparazione media nettamente inferiore rispetto allo standard europeo, infatti, la loro patente non è convertibile in nessuna patente UE, tanté che se ad un cittadino americano (me ne sono capitati parecchi) fai guidare una autovettura con cambio manuale non sa da che parte iniziare.
Per quanto riguarda la dotazione delle autoscuole, Joseph 52 mi deve spiegare come può una azienda ammortizzare un veicolo che verrà utilizzato praticamente mai e che ha come risultato limitare il titolare della patente alla sola guida di veicoli con cambio automatico.
Caso diverso per le patenti superiori dove, possedendo una patente B con abilitazione al cambio meccanico, è possibile sostenere l'esame di conseguimento di una patente professionale su un veicolo con cambio automatico ma senza avere la limitazione
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