Nuovi limiti di sagoma e di massa per i veicoli del futuro
Due pesi e due misure...si può proprio dire così a proposito della nuova direttiva 2015/719/UE sulle dimensioni e sulle masse dei veicoli circolanti nell'UE, che ammette deroga dei limiti di sagoma e di peso sui veicoli più tecnologici, vale a dire su quelli più aerodinamici e “multimodali”.
Dunque, se nei prossimi anni vedremo sulle nostre strade tir ancora più grandi, alti e lunghi, e con dei profili futuristici come nei film di fantascienza, è perché la tecnologia ormai rende possibile tutto questo, e la legge ormai conferma che con volumi e masse leggermente maggiori, a certe condizioni, si possono trasportare merci in modo più sostenibile ed ecologico.
Il Decreto Ministeriale 6 aprile 2017 ha recepito la direttiva 2015/719/UE sui limiti di sagoma e massa, che modifica a sua volta la direttiva 96/53/CE.
Il risultato si riversa nell'aggiornamento consistente, in Italia, del Decreto Interministeriale del 6 aprile 1988, testo di riferimento per quanto riguarda i limiti di sagoma e di massa dei veicoli (in aggiunta a quanto indicato nel codice della strada agli articoli 61 e 62).
L'adeguamento si è reso necessario a seguito di una serie di innovazioni tecnologiche e commerciali nell'ambito del trasporto internazionale delle merci, che si avvale sempre di più di container e casse mobili per il trasporto combinato (strada+ferrovia e anche nave) e che utilizza in maniera sempre maggiore combustibili alternativi quali elettricità, idrogeno, gas naturale, biometano e gpl.
La tecnologia dà una mano anche nel contrastare il sovraccarico: la stessa direttiva 719 impone che entro il 2021 siano introdotte, sia sui veicoli che sulle strade, delle bilance digitali per rilevare e trasmettere agli organi di controllo il peso dei veicoli suddetti.
Il Ministero dei Trasporti dovrà anche occuparsi di disciplinare il nuovo obbligo per gli speditori, di consegnare ai vettori una dichiarazione specifica sul peso dei container e delle casse mobili.
L'intenzione generale è quella di combattere in modo incisivo il fenomeno del sovraccarico che causa incidenti e danneggia le infrastrutture stradali.
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