Troppi morti sulle strade, interviene la direttiva Minniti
Lo stiamo leggendo troppo spesso nelle notizie di cronaca, di morti per strada per le cause più assurde e inconcepibili. Nella descrizione delle dinamiche degli incidenti compaiono sempre più spesso le parole “distrazione”, “smartphone” e “pedone”, ad indicare che davvero si muore oggi sulla strada per vere e proprie sciocchezze. Uno sguardo troppo fisso sul cellulare, un piede troppo pigiato sull'acceleratore, un pensiero svagato procurato da un bicchiere di troppo o da una pasticca ingoiata in discoteca. Non c'è bisogno della conferma del sociologo per capire che dietro a una uscita di strada nella notte di un sabato qualunque c'è qualcuno che circolava a velocità folle, o per capire che dietro l'investimento di un pedone sulle strisce in pieno centro abitato c'è un conducente che non stava guardando la strada e stava facendo altro.
Ed ecco allora che la conferma, nero su bianco, di un incremento del 5,3% di vittime stradali nel 2017 rispetto al 2016, solo nei primi 5 mesi, ha fatto alzare il livello di guardia delle forze dell'Ordine, rappresentate nel grado più alto dal Ministro dell'Interno. Il senatore Minniti ha voluto con la direttiva del 21 luglio 2017 ribadire la necessità della prevenzione e del contrasto ai comportamenti che sono le principali cause di incidenti stradali, invitando le forze di Polizia a contrastare in particolar modo:
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gli eccessi di velocità, utilizzando gli appositi dispositivi di controllo (al proposito ha allegato delle istruzioni operative aggiornate ed esaurienti che integrano quelle già esistenti, frutto del governo Maroni, risalenti all'ormai lontano 2009);
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la guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti – utilizzando gli etilometri e i cosiddetti “precursori” o "drogometri" ovvero test sulla saliva per controllare l'assunzione di droghe (sono ancora sperimentali ma già stanno dando buoni risultati);
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il mancato uso della cintura di sicurezza e del casco
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i comportamenti che sono causa di distrazione, in particolar modo l'uso degli smartphones
Il Ministro a tal proposito sollecita gli organi di Polizia Stradale a utilizzare al meglio gli enti deputati alla sicurezza, tra cui la Conferenza Provinciale permanente e l'Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali.
C'è dunque da aspettarsi, nei prossimi mesi, la presenza di un numero maggiore di posti di blocco sulle strade, soprattutto muniti di autovelox per il controllo della velocità e di etilometri e drogometri per il controllo delle capacità psicofisiche.
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