Alessandra dell’Autoscuola Sciamanna di Ascoli Piceno
“Abbiamo visto i primi simulatori in occasione del MotorShow di Bologna, volevamo e vogliamo essere un’autoscuola sempre all’avanguardia e fornire una preparazione adeguata ai nostri allievi”. “Qui, spesso e soprattutto in estate, non potevamo preparare gli allievi a guidare in condizione di neve e ghiaccio, e noi vogliamo che i nostri allievi abbiano una formazione a 360° e incentivarli a frequentare un’autoscuola”. “Cerchiamo di invogliarli a utilizzare il simulatore prima di prendere il foglio rosa”, "Il simulatore ha il grande vantaggio che in certe situazioni, aiuta a correggere i candidati in modo automatico, non passando alle guide successive finché non hanno appreso il concetto”. Alessandra ci racconta che hanno creato una sorta di protocollo di esercizi preparatori, loro lo utilizzano non solo nella parte propedeutica alla guida, ma anche nella parte di 'potenziamento' di alcuni esercizi dove, i candidati, hanno mostrato delle difficoltà oggettive. Alessandra ci spiega che i benefici maggiori li hanno avuti con le persone ex-giovani, in particolare straniere, come tante badanti; in questo caso il simulatore per loro è uno strumento insostituibile. “Permette loro anche di risparmiare, perché il costo di un’ora su strada è superiore del costo di un’ora sul simulatore”. All’ultima domanda, se lo consiglia, Alessandra ha risposto: “Sì certo, soprattutto se si vuole raggiungere l’obiettivo di rendere davvero pronti per la strada e a formare una coscienza stradale”.
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Andrea del Consorzio Delta di Taglio di Po Rovigo
Andrea ci racconta di aver investito nel simulatore SIDA perché “Desideravo avere uno strumento moderno e all’avanguardia nell’insegnamento con l’obiettivo di agevolare i nuovi allievi all’avvio alla pratica; agevolare questa fase e far capire i movimenti agli allievi che salgono per la prima volta sull’autovettura”. Andrea ci spiega che con il simulatore “Abbiamo migliorato le fasi di avvio, soprattutto nelle primi guide, nell’utilizzo contemporaneo di frizione-freno-accelleratore”. Alla domanda ad Andrea se lo consiglierebbe alle altre autoscuole, la risposta è stata: “Sì, lo consiglio alle autoscuole che si vogliono modernizzare e fare davvero un passo avanti verso il futuro; non è solo una questione d’immagine, è una questione di futuro”.
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Tommaso dell'Autoscuola Parodi di Genova
"Erano anni che valutavamo l’acquisto di un simulatore di guida, poi c’è stato un bando territoriale per la nostra zona che ci ha convinto definitivamente. Volevamo essere un'autoscuola all’avanguardia". "Abbiamo iniziato da novembre con un istruttore dedicato e regaliamo a tutti un’ora di guida sul simulatore prima del foglio rosa." "Inizialmente mostrano un disinteresse, ma dopo aver provato l’ora gratuita, continuano e ne fanno seguire molte altre pagandole; solo dopo averlo provato lo apprezzano". Tommaso ci racconta che soprattutto per imparare l’utilizzo contemporaneo di freno-frizione-acceleratore, il simulatore è di grande aiuto. "Spesso ci capita che i ragazzi che hanno fatto le ore di lezione sul simulatore, poi non hanno più bisogno di guidare nel piazzale ma vanno direttamente nel traffico". "Seguiamo i moduli in modo coerente, dalla guida sul piazzale, alla guida in montagna, fino alle situazioni nel traffico". "Solo il parcheggio non lo facciamo sui simulatori: a Genova è importante - per gli esaminatori - guardare indietro nella manovra di parcheggio se si vuole superare l’esame". Alla domanda se lo consiglierebbe, Tommaso risponde: "Sì, anche in vista dei recenti decreti che indicano un futuro dell’insegnamento che prevede l’utilizzo dei simulatori per le guide obbligatorie come già avviene per i mezzi pesanti".
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Franco dell’Autoscuola Punto Guida Mirtense di Poggio Mirteto
Franco ci ha raccontato di aver acquistato il simulatore sia per una questione di immagine, ma sopratutto di qualità della sua azienda, perché permette una migliore preparazione dei candidati. Franco afferma che “I simulatori vanno usati ma bisogna saperli utilizzare per ottenere risultati”, e ci racconta il suo metodo didattico che gli sta portando grandi risultati: “Le prime lezioni le faccio con il simulatore, poi andiamo in macchina dove si vedono le lacune dell’allievo, per poi tornare sul simulatore dove lavoriamo sulle lacune emerse 'in itinere' (= durante il percorso) fino a colmarle prima di tornare sulla strada”. Franco ci ha raccontato che il simulatore gli ha aperto una nuova nicchia di mercato: “Ci sono donne mature che hanno già la patente, ma che per motivi più vari non guidano più da anni; vengono da noi per re-imparare e prima di portarle a guidare sulla strada, provano sul simulatore e ritrovano confidenza con le manovre”. Franco utilizza il simulatore anche per far imparare ai ragazzi a velocizzare i movimenti: “I movimenti sul simulatore sono gli stessi che devono essere compiuti su un'auto, per questo faccio provare ai ragazzi a percorrere le curve in velocità facendogli cambiare marcia in curva, costringendoli a effettuare una serie di movimenti contemporaneamente e velocemente”. Alla domanda: consiglierebbe il simulatore, Franco ci risponde “A occhi chiusi”.
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Matteo dell'Autoscuola Bolis di Oggiono
Matteo ha deciso di acquistare il simulatore oltre un anno e mezzo fa, perché, come ci racconta Matteo "Siamo da sempre un’autoscuola all’avanguardia che ha l’obiettivo di anticipare i tempi e di offrire sempre un servizio di alta qualità". Matteo ci racconta che utilizza il simulatore per il primo approccio alla guida, permettendogli di non perdere troppe ore di guida in questa prima fase dedicata ad apprendere il 'come fare'. "Prima di approcciarli alla guida dell’autovettura, mostro all’allievo dove si trovano tutti i dispositivi, frizione, acceleratore, freno e insegno loro la delicatezza che si deve avere nell’uso dei pedali". “Abbiamo passato un messaggio nuovo ai ragazzi e ora loro sono entusiasti. Sono loro a chiedere, subito dopo aver passato la teoria, di utilizzare finalmente il simulatore: non vedono l’ora di usarlo”, questo ci racconta Matteo. “Con il simulatore viene anche ottimizzato il tempo libero dei ragazzi”. Alla domanda “consiglierebbe l’acquisto”, Matteo ha risposto: “Sicuramente si, ma non ai miei concorrenti” ;-)
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