Documento di istruzioni del tachigrafo, dopo un anno va rinnovato
Con il Decreto Dirigenziale 215 del 12 dicembre 2016 e la circolare esplicativa n. 2720 del 13 febbraio 2017 si sono aperti nuovi orizzonti nella didattica rivolta al conducente professionale, grazie all'introduzione dei corsi di formazione sul tachigrafo e all'obbligo della consegna del "documento di istruzioni" adeguate.
Sia il corso che il documento di istruzioni sono strumenti caldamente consigliati alle aziende di autotrasporto, per due principali motivi: il primo, per far conoscere ai propri dipendenti la normativa sociale sui tempi di guida e di riposo, obbligatoria per legge in tutta Europa e nei Paesi AETR; il secondo, per evitare di pagare per errori commessi dai propri dipendenti, proprio in ragione della mancanza di formazione e informazioni adeguate (art. 174 c. 14 del Codice della Strada).
La normativa sui tempi di guida è una cosa seria
Al di là dei tempi massimi di guida e minimi di riposo, che ognuno di noi può impararsi a memoria, ci sono da sapere e da capire tutte le deroghe (le eccezioni alla regola) previste dalla normativa stessa, perché possono risultare davvero utili nel proprio lavoro se sono sfruttate e utilizzate in maniera corretta. La guida in OUT, ad esempio, può essere sfruttata nella guida in aree private come cantieri e cave minerarie, ma bisogna farlo correttamente, ovvero lasciando inserita la carta tachigrafica e impostando l'apparecchio. Quanti sono capaci di farlo? E quanti invece tolgono la carta ignari così di avere già commesso un 'infrazione? Facciamo un altro esempio: ci sono tanti autisti che pensano che facendo il duplicato della propria carta tachigrafica e che buttando via quella vecchia, si cancellino automaticamente tutti i dati delle proprie attività. Non è assolutamente vero, perché i dati rimangono registrati nella memoria di massa degli apparecchi esistenti sui vari veicoli che l'autista ha guidato. Inoltre tutte le attività del conducente registrate devono essere “backupate”, ovvero devono essere registrate in una memoria esterna da parte del datore di lavoro. Dunque, la bella pensata di smarrire la carta per farne un'altra pensando così di “scordare il passato”, è poco più di un'ingenuità che costa molto caro nel caso di un semplice controllo su strada.
Per queste ragioni, e per molte altre, i corsi di formazione sul tachigrafo pur non essendo obbligatori sono davvero utili ed efficaci per sgombrare il campo dalle tante leggende metropolitane che affollano le fantasie e gli ingegni dei “professionisti della calamita”, che sicuramente riuscirebbero a risparmiare molte fatiche ed evitare rischi inutili semplicemente conoscendo meglio le regole.
I corsi di formazione sul tachigrafo devono essere rinnovati?
Sì, ogni 5 anni. Questo perché la normativa da qui a 5 anni sicuramente cambia, e così anche i tachigrafi. Basti pensare che dall'anno prossimo verranno introdotti i cosiddetti tachigrafi “intelligenti” che possono essere controllati a distanza dagli agenti di polizia: le modalità di tali controlli verranno sicuramente spiegate nei corsi dei prossimi anni, mentre adesso non c'è ragione di farlo.
Il documento di istruzioni va rinnovato ogni anno? Perché e in che modo?
Per adempiere all'obbligo di istruzione, le aziende devono sostanzialmente fornire ai conducenti un “documento di istruzioni” con le indicazioni scritte su come comportarsi, documento che però ha validità solo un anno dalla data della firma del conducente e che deve perciò essere rinnovato periodicamente (se non altro, per avere la firma ogni anno del conducente che dichiara così di averne preso visione).
Tale documento è prezioso perché potrà “costituire oggetto di valutazione da parte degli organi di controllo e, in sede di eventuale contenzioso, da parte delle autorità adite” (circolare n. 2720 del 13/2/2017).
Come deve essere il "documento di istruzioni" - estratto dalla circolare n. 2720 del 13 febbraio 2017
“Pertanto, ai fini della prova del corretto assolvimento da parte delle imprese degli obblighi di informazione, le imprese stesse forniscono ai conducenti un documento nel quale siano sommariamente contenute le norme di comportamento cui devono attenersi per garantire il rispetto della normativa sociale in materia di tempi di guida e di riposo e circa il corretto uso del tachigrafo.
Il documento, redatto per iscritto e controfirmato dal conducente, è in forma libera e i contenuti dello stesso dovranno essere conformi alle prescrizioni dei regolamenti comunitari sopra indicati nonché alle norme in materia del Codice della strada e potranno costituire oggetto di valutazione da parte degli organi di controllo e, in sede di eventuale contenzioso, da parte delle autorità adite.
Il documento di cui trattasi ha validità, soltanto per l’impresa che lo ha rilasciato e per un anno dalla data della firma del conducente”.
SIDA ha per questo provveduto a rinnovare il “documento di istruzioni” in modo da consentire a tutti gli autisti che hanno già frequentato il corso l'anno scorso di ricevere un nuovo documento di istruzioni aggiornato, previa firma personale, da tenere a bordo del veicolo (sostituendo quello vecchio) per poter essere esibito in caso di richiesta degli organi di controllo.
La nuova pubblicazione aggiornata, pur contenendo gli stessi concetti dell'edizione precedente come è corretto che sia, contiene informazioni aggiuntive sui nuovi modelli di tachigrafo.
IL DOCUMENTO DI ISTRUZIONI È UN OBBLIGO IMPORTANTE PER LE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO PER POTER ESSERE ESCLUSE DALLA CORRESPONSABILITA' PREVISTA DALL'ART. 174 AL COMMA 14.
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