Il mondo dell'autotrasporto non si ferma mai, nemmeno a livello normativo
Il Parlamento europeo ha approvato definitivamente le nuove regole per l'autotrasporto, nell'ambito del cosiddetto pacchetto sulla mobilità, il 9 luglio 2020, dopo l'accordo raggiunto a dicembre 2019 in Consiglio ed approvato dai Ministri UE ad aprile. L'iter era iniziato nel lontano 2017, dietro la richiesta dei principali attori in scena, i vettori internazionali alle prese con la concorrenza dei Paesi dell'est.
La maggior parte delle norme entrerà in vigore il 20 agosto 2020, mentre le restanti saranno scaglionate nel tempo, avendo anche la necessità di essere regolamentate adeguatamente attraverso gli atti di esecuzione dei singoli Stati membri.
In generale vengono modificate le regole sul cabotaggio, per impedirne gli abusi attuali, e le regole sui tempi di riposo e soprattutto le modalità del riposo stesso, che per tanti autisti adesso deve essere effettuato in cabina di guida in condizioni di lavoro disumane e ingiustificabili in una società che si definisce civile e rispettosa dei diritti dei lavoratori. Anche la procedura del distacco, che adesso è piuttosto fumosa ed è il pretesto per sottopagare molti conducenti, viene meglio regolamentata.
Le nuove norme apportano modifiche sostanziose al Regolamento CE 561/2006 sugli obblighi minimi in materia di periodi di guida massimi giornalieri e settimanali, di interruzioni minime e di periodi di riposo giornalieri e settimanali e al regolamento (UE) n. 165/2014 per quanto riguarda il posizionamento per mezzo dei tachigrafi. Si mette mano però anche a delle modifiche sostanziose sui regolamenti che riguardano l'organizzazione delle imprese di autotrasporto, il 1071/2009 (UE) e il 1072/2009 (UE).
Le autorità europee ribadiscono che è importante incoraggiare le imprese di trasporto ad adottare una cultura della sicurezza che sia rispettata a tutti i livelli. In particolare, al fine di impedire infrazioni delle norme relative alla guida e al riposo o evitare che sia messa a repentaglio la sicurezza stradale, non viene consentita in nessun modo la prassi di associare la retribuzione basata sui risultati al tempo necessario per il trasporto.
I conducenti che effettuano trasporti internazionali di merci a lunga distanza trascorrono lunghi periodi lontano da casa: con questa pericolosa consuetudine, vengono modificate le disposizioni relative ai periodi di riposo settimanale regolare in modo che risulti più facile per i conducenti raggiungere il proprio domicilio per il loro periodo di riposo settimanale regolare e compensare completamente tutti i periodi di riposo settimanale ridotti.
La registrazione delle attività sul tachigrafo è una parte importante del lavoro dei conducenti. È quindi "essenziale" – è sempre il Parlamento europeo a dirlo - "che i conducenti ricevano adeguate formazioni su come utilizzare le nuove funzioni dei tachigrafi immessi sul mercato. I costi relativi a tali formazioni dovrebbero essere sostenuti dalle imprese di trasporto in quanto datrici di lavoro".
Vietato dunque fermarsi e adagiarsi sugli assetti organizzativi attuali, visto che ci aspettano diverse novità indirizzate a rendere il settore del trasporto su strada “sicuro, efficiente e socialmente responsabile”, nonché “per garantire la non discriminazione e attrarre lavoratori qualificati”.
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