Le statistiche degli esami patenti 2020
Come ogni anno nel mese di aprile, il CED del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) elabora sotto forma di pubblicazione le statistiche relative alle attività svolte nel 2020 per il conseguimento delle patenti di guida.
Il documento ufficiale rilasciato dall'amministrazione è disponibile in pdf a questo link.
Ci sono tutti i dati relativi alle prove d'esame divise in base alle modalità di presentazione delle domande (privatisti, autoscuole), alle diverse categorie di patente (A-B-C-D-E-Speciali) al tipo di esame (teoria, guida), agli esiti degli esami (idonei, respinti) e al sesso dei candidati.
Questa pubblicazione è particolarmente rilevante quest’anno perchè fornisce spunti interessanti per valutare come la pandemia ha inciso sul mondo delle patenti di guida.
Tra lock down, zone rosse, problemi dovuti al distanziamento sociale (impossibile da tenere durante alcune tipologie di esami di guida), la pandemia ha colpito duramente anche il settore patenti.
Nel 2020, infatti, si è interrotto l’andamento positivo degli esami. Per la prima volta dal 2015 gli esami delle patenti non aumentano, anzi subiscono un brusco calo con 446.457 esami in meno rispetto al 2019. Questa significativa diminuzione degli esami interessa, senza esclusione, tutte le tipologie di patenti.
Si registra anche un calo nel numero delle autoscuole attive: 136 scuole guida in meno rispetto al 2019: segnale anch’esso di un settore che ha risentito delle conseguenze economiche e sociali provocate dalla pandemia.
Nonostante le molteplici difficoltà create dalla situazione sanitaria ed economica, si riduce però il ricorso al privatismo (3,18% contro il 3,50% del 2019). Nel 2020 i candidati che hanno deciso di affidarsi alle autoscuole sono pari al 96,82%, in crescita rispetto al 2019.
Segno che in momenti difficili come questi, la professionalità e la consulenza che le scuole guida possono offrire ai candidati sono molto apprezzate e costituiscono un riferimento importante per la preparazione al conseguimento delle patenti.
I vostri commenti...
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1) 136 autoscuole in meno saranno quelle autoscuole piccole e antoquate dove quando si varca la soglia sembra di ritornare agli anni 60-70 con sedie, arredi e soprattutto titolari che con il cervello vivono ancora nei cosiddetti "tempi belli di una volta". Già lavoravano poco di norma, la pandemia ha finalmente stoppato questi soggetti.
2) il ricorso al privatismo è trascurabile perché la riforma del 2011 ha stabilito che un cittadino se vuole fare il privatista può studiarsi la teoria da solo, ma è vincolato a rivolgersi all'autoscuola per le guide certificate e l'esame. Con questa regola il marcato si è subito auto-regolato rendendo questa strada economicamente poco attraente.
3) il numero delle patenti superiori suddiviso per sesso è molto molto sbilanciato. Ancora una volta i numeri, almeno quelli, riscono a comunicare quelle informazioni che la nostra società di "politicaly correct" fa finta di non vedere e sentire.
4) il numero di respinti alle patenti inferiori, se
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