Pneumatici fuori uso, le tariffe
Da settembre è entrato in vigore il decreto del Ministero dell'ambiente (decreto n. 82 del 11/4/11) che obbliga i produttori degli pneumatici a farsi carico dello smaltimento completo dei PFU, Pneumatici Fuori Uso. Il provvedimento fa parte delle norme applicative del decreto legislativo 152/2006 sull'ambiente e tiene presente la direttiva europea sui veicoli fuori uso 2000/53/CE. Tutta l'Europa si sta adeguando a trattare in maniera adeguata i PFU: classificati rifiuti speciali non pericolosi, non devono più confluire nelle discariche ma devono essere riutilizzati di nuovo.
I produttori e gli importatori degli pneumatici sono tenuti a raccogliere e gestire annualmente quantità di PFU (di qualsiasi marca) almeno equivalenti alle quantità di pneumatici che hanno immesso nel mercato nazionale del ricambio nell'anno solare precedente. Per questo motivo, ogni anno sono obbligati a dichiarare quanti pneumatici nuovi hanno venduto e quanti vecchi ne hanno ritirati, anche attraverso gestori autorizzati.
L'unico gestore ufficialmente autorizzato è, al momento, Ecopneus che raccoglie i principali produttori operanti in Italia: Michelin, Bridgestone, Pirelli, Continental, ecc. La società senza scopo di lucro si occupa del rintracciamento, della raccolta, del trattamento e della destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso, che ogni anno sono oltre 380.000 tonnellate.
La buona notizia è che la gomma degli pneumatici può essere utilizzata come combustibile oppure, dopo opportuni trattamenti, essere utilizzata negli ambiti più diversi: per asfalti modificati, superfici sportive, isolanti, arredo urbano, mescole, pacciamature, altre gomme (in foto, il dettaglio del polverino di gomma ricavato dalla frantumazione e granulazione dei Pneumatici Fuori Uso).
Per coprire le spese del corretto smaltimento, gli utenti finali devono pagare un contributo ambientale proporzionale alla dimensione e al peso degli pneumatici. Nella fattura di vendita troveremo una nuova voce di questo tipo: "contributo ambientale ai sensi dell'art. 228 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152".
Riportiamo la tabella che trovate anche sul sito della Ecopneus.
Contributi per i produttori associati ad Ecopneus (assoggettati ad IVA)
Categoria |
Veicoli utilizzatori |
Pesi min-max (in Kg.) |
Contributo ambientale (€/pneumatico) |
A |
Ciclomotori e motoveicoli |
A1 (2-8) |
1,50 |
B |
Autoveicoli e relativi rimorchi |
B1 (6-18) |
3,00 |
C |
Autocarri, Autobus |
C1 (20-40) |
12,10 |
C2 (41-70) |
23,50 |
||
D |
Macchine agricole, macchine operatrici, macchine industriali |
D0 (<4) |
0,90 |
D1 (4-20) |
4,00 |
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D2 (21-40) |
9,80 |
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D3 (41-70) |
18,80 |
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D4 (71-110) |
29,00 |
||
D5 (111-190) |
55,00 |
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D6 (191-300) |
120,00 |
||
D7 (oltre 300) |
326,00 |
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