Simulatori di guida: il momento è arrivato!
In questo periodo di grande e generalizzata difficoltà economica e sociale si apre per le autoscuole la possibilità di introdurre, nella propria attività, una grande novità didattica e operativa. Stiamo parlando dei simulatori di guida, che possono inaugurare una piccola rivoluzione nel mondo delle scuole guida paragonabile forse a quella che ha portato, più di vent’anni orsono, all’introduzione dei computer per le esercitazioni dei ragazzi. Anche la normativa è “dalla parte dei simulatori”. A partire dalla legge di modifica del Codice della Strada nella parte in cui stabilisce che il candidato in autoscuola ha sei mesi di tempo per sostenere la prova teorica e solo dopo aver superato con successo questo esame potrà conseguire il foglio rosa ed iniziare ad esercitarsi. Dunque come impiegare in modo produttivo il tempo che separa il candidato dalla teoria alla pratica? Studiando, certo, ma anche utilizzando uno strumento alternativo alla guida in strada per iniziare a formare l’allievo sul corretto uso del veicolo, dei comandi e degli strumenti di guida. Ma il simulatore non è utile soltanto nella formazione di chi non ha ancora conseguito la patente B. La normativa ha pensato infatti anche ai conducenti professionali. Gli articoli 6, 7, 13 del DM 16 ottobre 2009 stabiliscono infatti che alcune lezioni della formazione iniziale CQC – corso pratico e della formazione periodica CQC possono essere svolte anche su un simulatore di alta qualità. Quali potrebbero essere i vantaggi per l’autoscuola o il consorzio che si dotano di questi strumenti?
La norma parla di simulatore di alta qualità: ma quali sono le caratteristiche che un simulatore deve avere per essere definito tale? In realtà il legislatore non è ancora entrato nel dettaglio, e dunque non possiamo che illustrare le nostre convinzioni, supportate comunque da quasi 25 anni di lavoro nel campo della didattica per il mondo dei trasporti. Sulla base di queste riflessioni SIDA, con i propri collaboratori periferici, ha voluto condurre una seria e puntigliosa indagine tecnica/commerciale allo scopo di analizzare quello che propone il mercato a livello internazionale. Eravamo alla ricerca di un simulatore che non fosse solo gradevole da vedere e da usare, ma che fosse soprattutto e veramente utile alla formazione del candidato alla guida. Dopo questa impegnativa ricerca, durata diverso tempo, abbiamo trovato quello che cercavamo e ci siamo messi nelle condizioni di acquisire tecnologie ed esperienze dei migliori produttori italiani e stranieri. Abbiamo così ottenuto dei prodotti in grado di soddisfare sia la piacevolezza, che comunque un simulatore deve avere, sia l’importante e prevalente funzione istruttiva propedeutica alla guida. In altre parole siamo stati molto attenti nel non cadere nella trappola dello strumento che possa invitare in qualche modo il candidato a “giocare”. Per concludere, i simulatori che SIDA oggi è in grado di proporre, non sono in nessun modo paragonabili ai classici “videogiochi” o ai simulatori attualmente già utilizzati da alcune autoscuole, ma rappresentano uno strumento in primo luogo didattico anche se di grande impatto e di immagine per l’autoscuola. |
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a meno che la tecnologia non mi renda disoccupato perchè l'uomo non servirà più come conducente, ma questo sarebbe veramente un grosso salto tecnologico.
ovviamente questa è la mia opinione
la strada non è un videogioco!
Allo stesso modo vorreste farmi credere che una persona allora potrebbe imparare a sciare con la wii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
cerchiamo di lavorare al meglio e di non far nascere altri pericoli per la strada.......altrimenti apritevi una sala giochi!
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