Canone RAI: CNA e Rete imprese Italia risolvono il problema delle autoscuole
In questo periodo le autoscuole hanno ricevuto da parte della RAI la richiesta di corrispondere il canone speciale, dovuto per la detenzione di apparecchi in esercizi commerciali o al di fuori dell'ambito famigliare. Secondo la RAI rientra in questo obbligo chiunque abbia in azienda (quindi anche in autoscuola) un apparecchio atto o adattabile a riprodurre (direttamente o indirettamente) segnali televisivi.
Le disposizioni di legge non fanno un elenco esaustivo di quali siano queste apparecchiature. Gli apparecchi atti alla ricezione sono quelli dotati di sintonizzatore (ossia la televisione); quelli adattabili sono dotati di porte per connettori audio/video collegabili ad un sintonizzatore (ad esempio il videoproiettore). La tecnologia, però, ha portato nel tempo alla creazione di apparecchi anche molto diversi tra loro che potrebbero rientrare in questa categoria (ad esempio: monitor o personal computer).
Alcune grandi associazioni di categoria (come CNA, Rete Imprese Italia e FIAP) si sono immediatamente attivate per sollecitare il Governo a valutare, soprattutto in questo momento di difficoltà generalizzata per le imprese, l'opportunità di soprassedere a tale richiesta.
Oggi apprendiamo attraverso CNA Lombardia, che, sotto le pressioni governative, la RAI ha precisato di non avere intenzione di esigere dalle aziende il pagamento del canone speciale se posseggono computer e simili, normalmente non finalizzati alla ricezione di programmi televisivi. Anche se rimane qualche dubbio interpretativo nella nota della RAI (che speriamo venga chiarito al più presto), ci sentiamo di consigliare le autoscuole di soprassedere al pagamento del canone, fino al completo chiarimento della questione.
Per maggiori chiarimenti è possibile consultare il sito www.cnalombardia.it
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