Canone RAI, nuove richieste di corrispondere il canone speciale
Nelle ultime settimane le imprese (e tra di esse, le autoscuole), si sono viste recapitare dalla RAI un nuovo avviso (dopo quello già inviato quest'inverno), in cui si ricorda di provvedere al pagamento del canone speciale (dovuto per la detenzione di apparecchi in esercizi commerciali o al di fuori dell'ambito famigliare).
Già nel febbraio scorso, a seguito della pressione da parte di alcune grandi associazioni di categoria (come CNA, Rete Imprese Italia, e FIAP), la RAI aveva precisato di non avere intenzione di esigere dalle aziende il pagamento del canone speciale se posseggono computer e simili, normalmente non finalizzati alla ricezione di programmi televisivi.
Dunque, come si devono comportare le aziende? Il consiglio delle associazioni di categoria più rappresentative è quello di considerare quanto scritto nella lettera del Dipartimento per le Comunicazioni (Prot. n. 12991 del 22/02/2012) in cui, sostanzialmente, si precisa che solo gli apparecchi muniti di sintonizzatore radio (che può essere presente anche su monitor o display) rientrano nell'obbligo di corresponsione del canone speciale RAI.
Se dunque le apparecchiature presenti in azienda rientrano tra quelle soggette al pagamento del canone speciale RAI, è da ricordare che il pagamento dell'importo corrispondente potrà essere dedotto dal reddito d'impresa. In questo caso, il numero dell'eventuale abbonamento speciale dovrà essere indicato in sede di dichiarazione dei redditi.
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La mia autoscuola possiede computers per consentire agli allievi di esercitarsi alla risuluzione delle schede Quiz. Quindi secondo la RAI noi stiamo a vedere le partite di calcio o le telenovela ?
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