Di nuovo sui banchi di scuola (DM 31/5/2017)
“Ah, finalmente !”, esclameranno così tutti gli addetti al settore patenti ramo autoscuole, a questa notizia: è stato introdotto l'obbligo della formazione iniziale anche per gli esaminatori delle Motorizzazioni.
Dopo anni di lamentele da parte dei conducenti professionali (affardellati dalla CQC) e degli insegnanti e istruttori di guida, che non si capacitavano che loro fossero chiamati ad affrontare i corsi di formazione iniziale e periodica, al contrario degli esaminatori, seduti dall'altra parte della cattedra, ecco che il nuovo obbligo è stato formalizzato, con il Decreto Ministeriale del 31 maggio 2017 pubblicato sulla Gazzetta di ieri (GU n. 153 del 3.7.2017).
Dunque anche gli esaminatori della Motorizzazione devono tornare sui banchi di scuola e studiare sui libri, e devono anche fare diverse ore di pratica sui veicoli, diversi a seconda delle patenti su cui intendono operare.
Le esercitazioni pratiche possono comunque essere svolte, oltre che sui veicoli delle categorie per le quali si intende conseguire l'abilitazione, anche su un simulatore di guida di alta qualità, conforme alle caratteristiche tecniche stabilite con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell'art. 2, comma 4, del decreto legislativo 22 dicembre 2008, n. 214.
I corsi variano infatti a seconda della tipologia dell'esame della patente: si va dal corso base per diventare esaminatore per il conseguimento delle patenti AM, A1, B1, B e BE (che dura 46 ore di teoria e 2 di pratica), a quelli più tecnici per diventare esaminatore per il conseguimento delle patenti A2 e A, o delle patenti C1, C1E, C, CE o delle patenti D1, D1E, D, DE (che durano ciascuno 10 ore e 2 ore di pratica).
Al termine del corso – a frequenza obbligatoria – è prevista una prova di valutazione teorica e una di pratica di guida, quest'ultima di durata non inferiore ai 30 minuti.
Si aggiunge così un altro tassello al progetto del MIT di giungere alla maggiore oggettività possibile nel campo degli esami delle patenti.
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Secondo me non si andrà oltre il 2040, e considerato che l'Italia, come sempre, si adeguerà per ultima dopo mille sanzioni. Anche per la vita residua dei motori endotermici il discorso è il medesimo, sono spacciati, addirittura la Francia ha già legiferato in merito di metterli completamente al bando da tal data, quindi figuriamoci, mentre qui l'innovazione sarebbe il GPL... siamo il paese delle banane.
Per Alberto
Uno o due anni è impossibile, non tecnicamente, ma giuridicamente. Vanno modificate moltissime fonti normative, è molto complesso, e l iter legislativo è sempre condizionato da questioni di natura politica. Vent'anni è una stima verosimile.
Non so dove hai effettuato il corso di rinnovo CQC (e non lo voglio neanche sapere) io ho fatto 35 ore di lezione approfondendo e risolvendo i dubbi degli autisti che avevo davanti. Se invece ci si rivolge dove si deve solo fare presenza allora .... chi cerca trova!!
L'autoscuola prepara il futuro conducente
numero massimo di candidati in un anno da preparare
certificare i corsi sia di quida che teorico
ed sostenere esame di guida senza l istruttore con il proprio veicolo o a noleggio con il funzionario dello stato
cosi noi Istruttori non saremmo chiamati ad assistere esami farlocchi da gente incompetente.
ma loro dovranno comunicare via pec ogni 2 ore la presenza? solo noi dobbiamo subire questa umiliazione ci rattano come malavitosi che ogni giorno devo andare a firmare in questura, noi ogni 2 ore dobbiamo firmare via pec...
Fino a quando gli esami non verranno demandati ai privati (come in altri paesi europei) non sarà mai possibile pretendere competenza e trasparenza.
Solo in quel momento si potrà pretendere che il futuro esaminatore frequenti gli stessi corsi del personale di autoscuola ed in più un corso specifico da esaminatore (e questo sarebbe il corretto iter formativo)....
Sono senza parole
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Per Alberto
Hai ragione, ma chi non ha frequentato davvero il nostro ambiente, sul campo, non può capire.
Per CHRISTIAN
I soliti interni del MIT.
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