Question time - 31/05/2005 - Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
OGGETTO: Estensione dell'obbligo di conseguire il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori ai maggiorenni che non siano già titolari di patente di guida n. 3-04657.
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 635 del 31/5/2005
PRESIDENTE. L'onorevole Franz ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-04657 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.
DANIELE FRANZ. Signor Presidente, come lei ha annunciato, l'interrogazione di cui sono cofirmatario verte sull'interpretazione e sull'applicazione della legge 1° agosto 2003, n. 214, riguardante gli obblighi relativi alla guida dei ciclomotori.
Chiediamo al Governo se, per motivazioni sociali, culturali o semplicemente per l'impatto sociale del provvedimento, sia sua intenzione valutare eventuali trattamenti differenziati per i maggiorenni. Riteniamo, infatti, che ciò sarebbe auspicabile, anche perché in molte realtà, specialmente periferiche, per curare le relazioni sociali, per raggiungere il posto di lavoro o per esplicare qualunque altra attività quotidiana, il ciclomotore risulta essere l'unico mezzo di locomozione accessibile a determinate categorie.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, professor Lunardi, ha facoltà di rispondere.
PIETRO LUNARDI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, onorevole Franz, a seguito delle osservazioni mosse da associazioni di cittadini, da singoli cittadini o da pubbliche istituzioni in ordine alla verifica della idoneità tecnica alla guida di ciclomotori, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
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sta esaminando l'ipotesi di uno slittamento del termine di entrata in vigore dell'obbligo, per i maggiorenni, di conseguire il certificato di idoneità per i ciclomotori, prevedendo altresì la possibilità di esonero dall'esame per il conseguimento del certificato medesimo di coloro che abbiano compiuto la maggiore età prima dell'entrata in vigore della legge.
Trattasi, tuttavia, di un numero residuale di casi, atteso che i conducenti già muniti di patente di guida non debbono conseguire il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori. Fra questi rientrano, tuttavia, tutti quei soggetti in età avanzata e con un basso livello di scolarizzazione, cui fanno riferimento gli onorevoli interroganti, per i quali il ciclomotore costituisce spesso l'unico mezzo di trasporto disponibile.
Voglio comunque sottolineare che le misure attualmente allo studio sono protese ad elevare ulteriormente il livello di sicurezza della circolazione, per cui dovranno essere regolati anche i casi di conducenti ai quali, pur essendo stata revocata, sospesa o addirittura non rilasciata la patente per mancanza dei requisiti, è invece attualmente consentita la guida dei ciclomotori.
In tale quadro, proprio al fine di offrire una maggiore garanzia di sicurezza, anche i maggiorenni privi di patente, per i quali si ipotizza l'esonero dall'esame per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori, saranno comunque tenuti a richiedere il rilascio di un certificato medico che ne attesti la idoneità alla guida.
L'intento del Governo e mio personale è, insomma, quello di gravare al minimo possibile questa cerchia di utenti, evitando inutili appesantimenti burocratici e fiscali che - come giustamente osservato dagli onorevoli interroganti - potrebbero causare la rinuncia alla guida del mezzo, con gravi conseguenze sociali.
Per questo, mentre si prevede di prorogare la scadenza dal 1° luglio 2005 al luglio 2006, il rilascio di un certificato medico, con la verifica dei requisiti psicofisici, potrà costituire base necessaria e sufficiente per ottenere dalla Motorizzazione un documento di abilitazione.
Resterà fermo, ovviamente, l'obbligo del patentino per i giovani che, divenendo maggiorenni, non dovessero conseguire la patente di guida per auto ovvero per moto con cilindrata superiore ai 125 centimetri cubici.
PRESIDENTE. L'onorevole Franz ha facoltà di replicare.
DANIELE FRANZ. Signor Presidente, la ringrazio e ringrazio anche il ministro per l'esauriente risposta che ha voluto dare al nostro quesito.
Mi sembra che il Governo abbia colto l'interesse sociale e la rilevanza del problema da noi sollevato e, quindi, ribadiamo la nostra soddisfazione per il modo in cui la questione verrà comunque affrontata.
Prendo atto anche della disponibilità del Governo a concedere una proroga dei termini (anche perché, in mancanza di tale disponibilità, staremmo qui a parlare del nulla).
Prendo altresì atto che si introduce il concetto di visita, che definirei psicofisica, della quale non si faceva in alcun modo menzione nel testo originario.
L'importante è che venga riconosciuta a queste persone, citate sia nella mia interrogazione sia nella replica puntuale del ministro, un'oggettiva possibilità di movimento nel massimo della sicurezza, ma anche tenendo in considerazione le condizioni dei soggetti dei quali stiamo parlando e la necessità di consentire loro una normale vita di relazione sociale, ancorché lavorativa.
Ribadisco pertanto la nostra soddisfazione per la risposta fornita dal Governo.