Neopatentati alla vigilia del cambiamento

C’è scritto tutto nell’art. 117 del Codice della Strada, ma ve lo ricordiamo qui e adesso: tutti coloro che conseguono una nuova patente a partire dal 9 febbraio devono, per un anno, rispettare un limite sulla potenza dei veicoli che guidano: 55 kW/tonnellata e 70 kw di potenza massima. 

Come a dire: i neopatentati non possono guidare subito una Jaguar o una Ferrari, devono prima farsi le ossa e acquisire un minimo di esperienza.

In questo articolo trovate tutti gli elementi per risalire ai dati sul veicolo di vostro interesse.

Qualcuno ha detto e scritto che non è facile rispettare questi limiti, perché la legge non è scritta chiaramente e sulle carte di circolazione, specialmente quelle vecchie, non è immediato individuare subito i dati che servono con la conseguenza che si rischia di circolare con un veicolo che non va bene. Questo è vero, ma è anche vero che nel dubbio si consiglia di rivolgersi direttamente al venditore dell’auto e chiedere di compilare una dichiarazione scritta, allegata al contratto oppure inserita nel contratto stesso, in modo da esibirla nel caso agli agenti di controllo.

In tale documento, firmato e sottoscritto dal venditore, deve essere dichiarata  sia la potenza massima della vettura, sia il suo esatto rapporto potenza/tara; meglio ancora se il venditore riesce ad esplicitare chiaramente che la vettura rientra nei limiti stabiliti.

Tutto questo interessa solo i veicoli “normali” e i conducenti che conseguono la patente in Italia, sono invece esclusi da questo obbligo:

• i veicoli adibiti al servizio di persone invalide titolari dell’apposito contrassegno, a condizione che la persona invalida sia presente sul veicolo
• i conducenti che conseguono la patente all’estero

Chi non rispetta questo obbligo rischia una sanzione di 152 euro e la sospensione della patente da due a otto mesi, ma non ci sono ripercussioni per chi ha messo a disposizione l’autovettura ovvero in questo caso non sembra ipotizzabile il reato di incauto affidamento.

In caso di incidente, non è però detto che l’assicurazione risponda, o meglio potrebbe sì risarcire i danni ma poi esercitare il diritto di rivalsa sui responsabili e cioè chiedere il rimborso dei soldi anticipati. Per capire bene come stanno le cose, si consiglia di leggere con attenzione il contratto RCA e fare tutte le domande direttamente al vostro assicuratore.