Decreto Ministero dei Trasporti - 25/01/2018 - n. 12 - Gestione anno 2018
OGGETTO: Direttiva concernente gli "indirizzi generali per l'attività amministrativa e la gestione per il 2018".
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DIRETTIVA
25 gennaio 2018, n. 12
Oggetto: Direttiva concernente gli "indirizzi generali per l'attività amministrativa e la gestione per il 2018".
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente "Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti" e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni, in materia di contabilità pubblica ed, in particolare, l'articolo 3, in base al quale il titolare del Centro di responsabilità amministrativa è il responsabile della gestione e dei risultati derivanti dall'impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni, recante "Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in particolare, l'articolo 8, concernente la direttiva generale annuale dei Ministri sull'attività amministrativa e sulla gestione;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente la "Riforma dell'organizzazione del Governo a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" e visti, in particolare, gli articoli 4 e 14, che dettano disposizioni in materia di indirizzo politico-amministrativo da parte degli Organi di Governo e in materia di attività amministrativa e di gestione dei dirigenti, nonché l'articolo 16 che, al comma 1, lettera b), assegna ai dirigenti di uffici dirigenziali generali il compito di curare l'attuazione dei piani, dei programmi e delle direttive generali emanate dal Ministro e di definire gli obiettivi che i dirigenti da essi dipendenti devono perseguire, con l'attribuzione delle conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante "Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato";
Visto il decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162, recante "Attuazione delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie comunitarie" e, in particolare, l'articolo 18, concernente l'Organismo investigativo permanente per le investigazioni ferroviarie, che, al comma 2 recita:"L'Organismo investigativo assolve i propri compiti in piena autonomia funzionale. Al fine di garantire la piena autonomia funzionale la Direzione generale è posta alle dirette dipendenze del Ministro e non rientra né tra gli uffici di diretta collaborazione né è sottoposta ai dipartimenti";
Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di attuazione della legge delega 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, e successive modificazioni;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, di contabilità e finanza pubblica e successive modificazioni;
Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, concernente le "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, concernente il "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" e successive modificazioni;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che, all'articolo 19, comma 10, prevede che con regolamento il Governo provvede a riordinare le funzioni di cui al comma 9 in materia di misurazione e valutazione della performance;
Visto l'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, concernente "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, recante "Completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196";
Visto il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, recante "Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74, recante "Modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell'articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124";
Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, recante "Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), 1) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche";
Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020";
Visto, il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 2006, n. 204 recante il "Regolamento di riordino del Consiglio superiore dei lavori pubblici" e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 2008, n. 212, di riorganizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2016, n. 105, recante "Regolamento di disciplina delle funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, con il quale è stato emanato il regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 15 luglio 2014, n. 315, registrato alla Corte dei conti il 31 luglio 2014, registro n. 1, foglio n. 3230, di ripartizione analitica delle competenze delle 3 sezioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 agosto 2014, n. 346, registrato alla Corte dei conti il 12 settembre 2014, registro n. 1, foglio n. 3502, di rimodulazione del numero e dei compiti degli uffici dirigenziali di livello non generale, nell'ambito degli uffici dirigenziali di livello generale della struttura organizzativa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di cui al regolamento emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72;
Viste le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 novembre 2001, 8 novembre 2002, 27 dicembre 2004, 12 marzo 2007, 25 febbraio 2009, 16 aprile 2010, 22 marzo 2011, concernenti gli indirizzi per la predisposizione delle direttive generali dei Ministri per l'attività amministrativa e la gestione;
Visto l'atto di indirizzo del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 novembre 2016, col quale sono stati individuati gli indirizzi programmatici prioritari dell'azione delle amministrazioni centrali dello Stato ed i relativi parametri qualitativi, nonché il successivo atto di indirizzo del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 settembre 2017, che delinea gli indirizzi strategici dai quali far discendere le priorità e gli obiettivi settoriali da definire nelle direttive ministeriali generali per l'azione amministrativa e per la gestione degli uffici per l'annualità 2018, dei quali si è tenuto debitamente conto nella progettazione degli interventi di cui alla presente direttiva;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 10 settembre 2010, n. 274/51/OIV, registrato alla Corte dei conti il 20 ottobre 2010, registro n. 9, foglio n. 335, con il quale è stato adottato, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, il sistema di misurazione e valutazione della performance del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, concernente sia la misurazione e la valutazione della performance organizzativa sia la misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti preposti ai Centri di responsabilità, dei dirigenti di prima e seconda fascia e del personale non dirigenziale;
Visti i vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro del personale del comparto Dirigenza dell'area 1;
Visto l'atto di indirizzo ministeriale 20 luglio 2017, n. 373, con il quale sono state individuate le priorità politiche da realizzarsi nel 2018, così come integrate e modificate alla luce dei provvedimenti dell'attuale Governo;
Viste le proposte degli obiettivi strategici da assegnare ai titolari dei Centri di responsabilità amministrativa di cui al decreto del Presidente dei Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72;
Ritenuta la necessità di consolidare gli obiettivi di cui sopra e di definire gli indirizzi per l'attività amministrativa e la gestione per l'anno 2018;
Considerato che, come precisato dalle linee guida per il Piano della performance emanate a giugno 2017 dal Dipartimento della funzione pubblica, gli obiettivi di performance individuale collegati alla performance organizzativa di cui alla programmazione triennale del Piano devono essere declinati a partire dalle attività e dai progetti definiti in sede di programmazione annuale e, quindi nell'ambito della direttiva annuale recante gli indirizzi generali per l'attività amministrativa e la gestione, al fine di assicurare che la declinazione degli obiettivi da assegnare alle strutture ministeriali ed ai relativi dirigenti sia tale da consentire la valutazione individuale della performance sulla base di elementi su cui ciascun valutato abbia effettivamente la possibilità di intervenire direttamente e, pertanto, basandosi su indicatori di efficacia ed efficienza e non di indicatori di impatto, relativi, questi ultimi, alla programmazione di medio-lungo periodo e preordinati a finalità di comunicazione e di account ability esterna.
Sentito l'Organismo indipendente di valutazione della performance;
Emana
la seguente direttiva
INDIRIZZI GENERALI PER L'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE PER L'ANNO 2018
1. CONTENUTO E FINALITÀ
Ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, degli articoli 4, comma l, lettere b) e c) e 14, comma 1, lettere a) e b) del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e dell'articolo 15, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, la presente direttiva individua per l'anno 2018:
a) gli obiettivi strategici per la realizzazione delle priorità dell'indirizzo politico di Governo nelle materie di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
b) gli obiettivi operativi annuali per l'attuazione dei predetti obiettivi strategici, con l'indicazione dello sviluppo temporale delle azioni programmate per il loro raggiungimento, i risultati attesi e gli indicatori per la verifica di realizzazione degli stessi;
c) le risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate alle strutture di pertinenza.
La direttiva assicura il raccordo tra le priorità dell'indirizzo politico di Governo e la programmazione strategica ed operativa connessa all'azione amministrativa del Ministero, fermo restando lo svolgimento delle attività istituzionali ordinarie di competenza.
Le modalità di monitoraggio della sua attuazione sono definite dal decreto ministeriale 10 settembre 2010, n. 274/5.1/01V, registrato alla Corte dei conti il 20 ottobre 2010, registro n. 9, foglio n. 335, con il quale è stato adottato il "Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale del Ministero", in attuazione della normativa contenuta negli articoli 7, 8 e 9 del richiamato decreto legislativo n. 150/2009.
2. DESTINATARI
I destinatari della presente direttiva, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, sono i titolari dei Centri di responsabilità amministrativa del Ministero, di cui all'articolo 2, comma 7, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, con il quale è stata disciplinata l'attuale organizzazione delle strutture di primo livello, ossia di livello dirigenziale generale, sia centrali che periferiche, del Ministero.
In particolare, il menzionato decreto ha individuato quali Centri di responsabilità amministrativa:
- il Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici;
- il Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale;
- il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto;
- il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
I titolari dei medesimi Centri di responsabilità amministrativa, in base al combinato disposto dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, dell'articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e dell'articolo 16 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, definiscono, anche ai fini dell'attuazione della presente direttiva, gli obiettivi che i dirigenti preposti agli uffici di livello dirigenziale generale da essi dipendenti devono perseguire, attribuendo le conseguenti risorse umane, finanziarie e materiali e adottando gli atti relativi all'organizzazione degli uffici.
I dirigenti preposti agli uffici di livello dirigenziale generale, a loro volta, ai sensi del medesimo articolo 16 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, assegnano l'attuazione dei progetti, delle attività gestionali e degli obiettivi di competenza ai dirigenti di seconda fascia, i quali, in base all'articolo 17 di tale decreto, dirigono, coordinano e controllano l'attività degli uffici cui sono preposti, provvedendo alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate a detti uffici.
Le modalità e i tempi di assegnazione del complesso dei predetti obiettivi, nonché il monitoraggio dello stato di avanzamento degli stessi e i connessi obblighi di informazione e relazione sono disciplinati dal decreto ministeriale 10 settembre 2010 n. 274/51/01V registrato alla Corte dei conti il 20 ottobre 2010, registro n. 9, foglio n. 335, richiamato al paragrafo 1.
3. CONTESTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti svolge le funzioni e i compiti di spettanza statale di cui all'articolo 42 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, nelle seguenti aree funzionali:
a) programmazione, finanziamento, realizzazione e gestione delle reti infrastrutturali di interesse nazionale, ivi comprese le reti elettriche, idrauliche e acquedottistiche, e delle altre opere pubbliche di competenza dello Stato, ad eccezione di quelle in materia di difesa; qualificazione degli esecutori di lavori pubblici; costruzioni nelle zone sismiche;
b) edilizia residenziale; aree urbane;
c) navigazione e trasporto marittimo; vigilanza sui porti; funzioni statali relative al demanio marittimo; sicurezza della navigazione e trasporto nelle acque interne; programmazione, previa intesa con le Regioni interessate, del sistema idroviario padano-veneto; aviazione civile e trasporto aereo;
d) trasporto terrestre, circolazione dei veicoli e sicurezza dei trasporti terrestri;
e) sicurezza e regolazione tecnica, salvo quanto disposto da leggi e regolamenti, concernenti le competenze disciplinate dagli articoli 41 e 42, comma 1, del medesimo decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi comprese le espropriazioni;
f) pianificazione delle reti, della logistica e dei nodi infrastrutturali di interesse nazionale, realizzazione delle opere corrispondenti e valutazione dei relativi interventi;
g) politiche dell'edilizia concernenti anche il sistema delle città e delle aree metropolitane.
Al Ministero sono inoltre attribuiti:
- ai sensi del richiamato articolo 42, comma 2, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, funzioni e compiti di monitoraggio, controllo e vigilanza nelle predette aree funzionali;
- ai sensi dei pertinenti articoli delle leggi n. 111/2011 e n. 216/2011, funzioni e compiti attinenti la selezione dei concessionari autostradali, le relative procedure di aggiudicazione, la gestione, vigilanza e controllo nei confronti dei predetti concessionari;
- ai sensi del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162, compiti di vigilanza sull'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (articolo 4, comma 4) e funzioni di Organismo investigativo istituito dal medesimo decreto legislativo (articolo 18), per il tramite della Direzione generale delle investigazioni ferroviarie e marittime.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante "Regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135", disciplina l'organizzazione delle strutture di primo livello, ossia di livello dirigenziale generale, sia centrali che periferiche, del Ministero.
Il decreto del Presidente della Repubblica del 3 dicembre 2008, n. 212, disciplina l'organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro.
Il successivo decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 4 agosto 2014, n. 346, registrato alla Corte dei conti il 12 settembre 2014, registro n. 1, foglio n. 3502, ha, altresì, disciplinato l'organizzazione delle strutture ministeriali di secondo livello, ossia di livello dirigenziale non generale, sia centrali che periferiche.
In base alla normativa sopra richiamata, relativamente alle strutture di primo livello, il Ministero risulta attualmente strutturato:
• a livello centrale, in n. 2 Dipartimenti: il Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici ed il Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale, ciascuno dei quali è articolato in otto Direzioni generali;
• a livello periferico, in n. 7 Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, dipendenti dal primo Dipartimento indicato, e in n. 4 Direzioni generali territoriali dipendenti dal secondo Dipartimento citato; sono inoltre articolazioni periferiche n. 4 Uffici ispettivi territoriali incardinati nella Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali.
Le Direzioni generali centrali, i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche e le Direzioni generali territoriali si articolano, a loro volta, nelle menzionate strutture di secondo livello attualmente disciplinate dal predetto decreto ministeriale.
In base all'articolo 15 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, operano nell'ambito del Ministero secondo le attribuzioni definite dalle pertinenti leggi:
• la Struttura Tecnica di Missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'Alta vigilanza istituita con decreto ministeriale 9 giugno 2015, n. 194;
• il Servizio per l'Alta Sorveglianza sulle Grandi Opere (SASGO) istituito con decreto ministeriale 15 aprile 2002, che secondo l'articolo 1, comma 2 dello stesso decreto, fa capo ad un unico Direttore, che agisce con autonomia funzionale ed opera alle dirette dipendenze del Ministro;
• la Direzione Centrale della Mobilitazione e dei Trasporti, con competenze stabilite dalla legge 21 maggio 1940, n. 415 e dal decreto interministeriale n. 15 del 22 gennaio 2015;
• il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, che svolge le funzioni di cui all'articolo I della legge 17 maggio 1999, n. 144, e di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228; la Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime, chiamata a svolgere i compiti di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162, recante attuazione delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/CE, e di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 165, in materia di sinistri marittimi.
Nell'ambito del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale opera il Comitato centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori, che esercita le funzioni previste dal decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 284.
4. OBIETTIVI DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA
Si indicano, di seguito, gli obiettivi strategici ed i connessi obiettivi operativi da realizzare, per l'anno 2018, nell'ambito delle priorità politiche fissate con l'atto di indirizzo ministeriale 20 luglio 2017, n. 373.
Si forniscono, altresì, negli allegati 1 e 2, i quadri sinottici dei medesimi obiettivi strategici in correlazione rispettivamente:
- alle predette priorità politiche, alle missioni e ai programmi di pertinenza in cui è articolato il bilancio del Ministero;
- agli obiettivi operativi di attuazione e ai Centri di responsabilità competenti alla loro realizzazione.
Priorità politica 1 - Sicurezza
Aree di intervento:
- miglioramento della sicurezza nelle varie modalità di trasporto ed in particolare:
a. nel trasporto stradale, proseguendo nel processo di consolidamento delle iniziative volte alla manutenzione ed al miglioramento qualitativo della rete e completando la riforma organica del Codice della strada, con ampio ricorso allo strumento della delegificazione e proseguendo gli interventi relativi ai piani e programmi di sicurezza stradale finalizzati alla riduzione dell'incidentalità in coerenza con gli obiettivi europei;
b. nel trasporto ferroviario, incrementando le azioni atte a garantire l'utilizzabilità della infrastruttura ferroviaria da parte dell'utenza in condizioni di sicurezza ed affidabilità attraverso il presidio delle attività necessarie a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'infrastruttura e con adeguate iniziative nell'ambito dei servizi di trasporto di passeggeri e di merci, con particolare riferimento al rinnovo e agli adeguamenti tecnologici del materiale rotabile a garanzia della sicurezza della circolazione;
c. nel trasporto aereo, potenziando ulteriormente le azioni rivolte a garantire la sicurezza (safety e security) delle infrastrutture, dei servizi resi in ambito aeroportuale e dei servizi di navigazione aerea, in linea con i programmi e gli standard europei;
d. nel trasporto marittimo, consolidando e accrescendo, sulla base degli sviluppi della normativa internazionale e comunitaria in materia, gli standard qualitativi di sicurezza delle navi, anche mettendo pienamente a frutto, al riguardo, le attività di investigazione sulle cause dei sinistri in mare, e producendo statistiche sulla incidentalità nei trasporti marittimi e sugli infortuni a bordo delle navi;
- innalzamento dei livelli e degli standard di sicurezza nelle infrastrutture e nei cantieri ed, in particolare, nei programmi di messa in sicurezza delle dighe e degli edifici scolastici pubblici di competenza del Ministero, assicurando una crescente qualità delle opere e un'adeguata e costante manutenzione delle stesse;
- costante azione di efficientamento sia dell'organizzazione SAR (search and rescue), mediante l'adeguamento della componente aereo-navale ed infrastrutturale (compresi i siti VTS), sia delle attività istituzionali collegate alla sicurezza delle navi e dei porti (safety e security), consolidando gli attuali standard di tutela della vita umana in mare e di monitoraggio, controllo e gestione del traffico marittimo attraverso la piattaforma VTMIS (Vessel Traffic Monitoring Information System), nonché rafforzando la partecipazione e la cooperazione sul piano internazionale;
- ottimizzazione delle azioni di vigilanza e controllo nonché dei servizi resi all'utenza per la tutela della balneazione, del diporto, della pesca e dell'ambiente in ambito marino e costiero, nonché, ove istituiti i servizi di Guardia Costiera, nei laghi.
In tale ambito, vengono conferiti i seguenti obiettivi.
Dipartimento per te infrastrutture, i sistemi informativi e statistici
Obiettivo Strategico: "Verificare e monitorare che i concessionari mantengano adeguati livelli di sicurezza delle grandi dighe e delle relative opere di derivazione anche al fine della salvaguardia delle risorse idriche".
L'obiettivo strategico si articola in due obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Approvazione dei progetti di costruzione e manutenzione delle dighe. Vigilanza sui lavori e sull'esercizio. Esame delle asseverazioni semestrali e straordinarie. Svolgimento delle visite di vigilanza";
b) Obiettivo Operativo: "Vigilanza sui soggetti attuatori in ordine all'esecuzione di opere finalizzate all'ammodernamento delle reti idrauliche".
Obiettivo Strategico: "Migliorare la sicurezza nelle costruzioni, nelle infrastrutture e nei cantieri".
L'obiettivo strategico si articola in quattro obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Gestione, con il concorso dei Provveditorati interregionali, degli interventi in materia di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici";
b) Obiettivo Operativo: "Produzione di statistiche sulla incidentalità nei trasporti stradali, anche con riferimento alla tipologia di strada";
c) Obiettivo Operativo: "Attuazione del programma annuale di monitoraggio della rete autostradale in concessione";
d) Obiettivo Operativo: "Supportare ed assistere le stazioni appaltanti ai fini della corretta applicazione del Codice dei contratti pubblici".
Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale
Obiettivo Strategico: "Migliorare la sicurezza nelle varie modalità di trasporto".
L'obiettivo strategico si articola in sei obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Miglioramento dei livelli di sicurezza nei sistemi di trasporto ad impianti fissi";
b) Obiettivo Operativo: "Miglioramento dei livelli di sicurezza nella circolazione dei veicoli commerciali su strada";
c) Obiettivo Operativo: "Aumento dei controlli relativi alla sicurezza stradale indirizzati alle imprese e alle autoscuole nonché sui veicoli commerciali";
d) Obiettivo Operativo: "Produzione di statistiche sulla incidentalità nei trasporti marittimi e sugli infortuni a bordo delle navi";
e) Obiettivo Operativo: "Incremento degli standard di formazione ed addestramento del personale marittimo";
f) Obiettivo Operativo: "Controllo sugli Organismi di Certificazione (OC) dei soggetti responsabili della manutenzione dei carri ferroviari merci".
Consiglio Superiore dei lavori pubblici
Obiettivo Strategico: "Miglioramento della qualità dei materiali da costruzione per uso strutturale, con particolare riguardo alla relativa certificazione".
L'obiettivo strategico si articola in un obiettivo operativo:
Obiettivo Operativo: "Elaborazione della normativa di attuazione del decreto legislativo n. 10612017"
Obiettivo Strategico: "Miglioramento della qualità della progettazione nelle opere stradali e ferroviarie".
L'obiettivo strategico si articola in un obiettivo operativo:
Obiettivo Operativo: "Attività di raccolta e sistemazione dei dati informativi contenuti nelle prescrizioni di cui ai pareri emessi dal Consiglio Superiore nel biennio 2016-2017 in relazione ad opere stradali e ferroviarie".
Obiettivo Strategico: "Miglioramento della progettazione, esecuzione e controllo delle costruzioni, al fine di diminuire la vulnerabilità ed aumentare la loro resistenza in caso di eventi sismici".
L'obiettivo strategico si articola in un obiettivo operativo:
Obiettivo Operativo: "Linee guida per la riduzione del rischio sismico degli edifici adibiti ad attività produttive".
Obiettivo Strategico: "Miglioramento degli standard redazionali dei piani regolatori dei porti".
L'obiettivo strategico si articola in un obiettivo operativo:
Obiettivo Operativo: "Monitoraggio sull'applicazione delle linee guida nella redazione dei piani regolatori di cui alla L. 84194 come modificata dal D. Lgs 16912016".
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto
Obiettivo Strategico: "Salvaguardare la vita umana in mare e garantire la sicurezza della navigazione".
L'obiettivo strategico si articola in cinque obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Mantenere in efficienza l'organizzazione S.A.R. per assicurare, in ogni contesto, la ricerca, il soccorso e l'assistenza in mare";
b) Obiettivo Operativo: "Consolidare le azioni di controllo a bordo e nei porti in materia di safety e security";
c) Obiettivo Operativo: "Assicurare l'operatività dei sistemi di monitoraggio, controllo e gestione del traffico marittimo";
d) Obiettivo Operativo: "Favorire la cooperazione ed il dialogo con i Paesi del Mediterraneo, le Organizzazioni internazionali e le istituzioni dell'UE, ai fini della salvaguardia della vita umana in mare";
e) Obiettivo Operativo: "Assicurare le opportune verifiche sui Centri di formazione del personale marittimo".
Obiettivo Strategico: "Controllare ed assicurare la vigilanza a tutela delle coste, del mare e delle sue risorse".
L'obiettivo strategico si articola in due obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Garantire efficaci azioni di polizia marittima lungo le coste a tutela degli interessi dominicali e degli utenti del mare";
b) Obiettivo Operativo: "Garantire i necessari interventi per la salvaguardia dell'ambiente marino e del patrimonio archeologico sommerso e per il rispetto della normativa inerente la filiera di pesca".
Priorità politica 2 - Sviluppo delle infrastrutture
Aree di intervento:
- nel contesto della pianificazione pluriennale ed in coerenza con una progressiva e più spinta integrazione con le reti ed i corridoi europei e territoriali, immediata cantierizzazione e rapida realizzazione degli interventi infrastrutturali di competenza del Ministero, sia mediante le risorse disponibili su base nazionale che attraverso l'incremento del valore aggiunto apportato da un mirato, efficace e tempestivo ricorso alle risorse dei fondi europei nell'ambito della pertinente programmazione comunitaria, con contestuale potenziamento delle attività di monitoraggio dei tempi di realizzazione delle opere;
- prosecuzione della pianificazione strategica delle opere prioritarie con la nuova metodologia, fortemente innovativa, diretta a cogliere le sfide cui il sistema infrastrutturale nazionale è sottoposto nell'attuale contesto globalizzato, senza trascurare le priorità date dalla Commissione europea sia per il PON 2014-2020 sia per la costruzione dello "spazio unico europeo dei trasporti", a livello nazionale la riprogrammazione dell'allocazione delle risorse in base a criteri da trasfondere nel Documento Pluriennale di pianificazione, deve avere come obiettivi l'accessibilità ai territori, all'Europa ed al Mediterraneo, la mobilità sostenibile e sicura, la qualità della vita e la competitività nelle aree urbane e metropolitane ed il sostegno alle politiche industriali di filiera e come linee strategiche d'azione la valorizzazione del patrimonio esistente, con una manutenzione profonda, il completamento o la scelta di nuove opere purché utili, snelle e condivise, anche rivedendo (project review) i progetti esistenti qualora datati o sovradimensionati, la realizzazione delle opere di integrazione modale e di valorizzazione dell'intermodalità, con particolare attenzione al trasporto ferroviario di persone e merci, lo sviluppo urbano sostenibile, con una rinnovata attenzione alla qualità del trasporto pubblico. Su tali basi va costruito un moderno sistema che sia di supporto all'economia ed alla crescita sostenibile, con un orizzonte di medio-lungo termine, nel quale definire opere certe, con risorse e tempi certi, in un percorso partecipato e condiviso con gli stakeholder, che costituisca premessa per il nuovo Piano generale dei trasporti e della logistica;
- potenziamento del portale web del Servizio contratti pubblici del Ministero in modo che tale strumento informatica possa diventare un riferimento per le stazioni appaltanti, gli operatori economici ed i cittadini ai fini della trasparenza e diffusione delle informazioni concernenti l'applicazione della disciplina sugli appalti pubblici;
- promozione del coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione di opere infrastrutturali di interesse pubblico, nonché nel completamento e nella gestione di opere pubbliche incompiute, razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico-privato, con particolare attenzione alla finanza di progetto ed alla locazione finanziaria di opere pubbliche, mediante: l'incentivazione dell'utilizzo di tale modalità di finanziamento, anche attraverso il ricorso a strumenti di carattere finanziario o fiscale innovativi e specifici; innalzamento del grado di certezza e stabilità degli impegni che vengano assunti dalle parti; la progressiva rimozione di vincoli e ostacoli procedurali che scoraggino il concorso di finanziatori e investitori privati;
- determinato e rinnovato impulso alle attività di manutenzione straordinaria delle reti stradali e ferroviarie e di realizzazione delle infrastrutture finalizzate all'uso di energie alternative nello sviluppo della mobilità nelle varie modalità di trasporto;
- attività volte all'attuazione, nel trasporto marittimo, della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi, in particolare per il gas naturale liquefatto (GNL);
- ulteriore sviluppo delle politiche per la città, tramite: la promozione di programmi di riqualificazione, manutenzione e sicurezza degli abitati e delle periferie, anche attraverso il potenziamento del "Piano città", per un rinnovo urbano che rappresenti l'occasione per arrestare i processi di consumo del territorio; l'incremento del grado di innovazione tecnologica e di connessione delle reti che innervano le città; una adeguata risposta alle esigenze sociali delle fasce di popolazione più vulnerabili nel quadro di un rafforzamento dell'equità sociale; l'ulteriore impulso al programma nazionale di edilizia abitativa "Piano Casa", al fine dell'incremento dell'offerta abitativa complessiva con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati; l'adozione di misure per la valorizzazione del patrimonio residenziale pubblico d'intesa con le Regioni e gli Enti locali; il rinnovato impulso alla ricostruzione delle città e delle aree colpite dagli eventi sismici ai fini della crescita e dello sviluppo dei relativi territori;
- completamento degli interventi prioritari previsti dal "Piano per il Sud", al fine di favorire lo sviluppo delle aree interessate mediante l'efficientamento ed il potenziamento dei collegamenti autostradali e ferroviari più rilevanti;
- attuazione delle strategie europee macroregionali, con particolare riferimento all'area adriatico-ionica ed all'area alpina, con l'obiettivo di un rafforzamento della cooperazione fra i diversi soggetti istituzionali, nell'interesse dello sviluppo globale delle predette macroregioni.
In tale ambito, vengono conferiti i seguenti obiettivi.
Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici
Obiettivo Strategico: "Sviluppo delle infrastrutture per la mobilità intelligente e sostenibile e per la mobilità stradale finalizzato anche a facilitare l'accesso ai territori".
L'obiettivo strategico si articola in quattro obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Vigilanza e monitoraggio delle opere delle Concessionarie autostradali";
b) Obiettivo Operativo: "Monitoraggio degli interventi finanziati dal Programma Operativo Nazionale infrastrutture e reti 2014-2020";
c) Obiettivo Operativo: "Analisi e verifica degli indicatori di performance per la misura della qualità dei servizi previsti dal Contratto di programma con ANAS";
d) Obiettivo Operativo: "Promozione della mobilità ecosostenibile cicloturistica".
Obiettivo Strategico: "Prosecuzione dei programmi di interventi di edilizia pubblica finalizzati alla riqualificazione urbana ed attuazione degli strumenti a sostegno del disagio abitativo".
L'obiettivo strategico si articola in tre obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Attuazione dei programmi di finanziamento a favore dei Comuni";
b) Obiettivo Operativo: "Attuazione della legge 134 del 2012 - "Piano città";
c) Obiettivo Operativo: "Attuazione del programma di recupero e razionalizzazione degli alloggi ed immobili di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni ed ex IACP".
Priorità politica 3 - Incremento di efficienza del sistema dei trasporti
Aree di intervento:
- incremento di efficienza del trasporto marittimo e riqualificazione funzionale dell'offerta portuale finalizzata al consolidamento della performance degli scali marittimi nazionali ed al rilancio dei traffici, all'attrazione di domanda, all'integrazione delle catene logistiche, anche con l'adozione di misure concernenti:
a. a valorizzazione ed il rilancio dell'intero cluster marittimo;
b. il completamento e la messa a regime degli interventi e delle iniziative del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica diretti all'efficientamento delle capacità competitive dei principali nodi portuali, attraverso l'accorpamento delle preesistenti autorità portuali in "organismi di sistema", l'attuazione del nuovo modello di governance, la creazione dei previsti sportelli unici e la sburocratizzazione delle operazioni commerciali, con contestuale prioritaria realizzazione e potenziamento delle connessioni "di ultimo miglio" e di ogni altra indispensabile interconnessione con le principali reti di trasporto;
c. la costante messa a punto, attraverso la Conferenza nazionale di coordinamento delle autorità di sistema portuale, di una regia centralizzata per raccordare ed armonizzare le scelte strategiche relative allo sviluppo della portualità nazionale e per mettere in campo le opportune strategie di marketing e promozione sui mercati internazionali del sistema portuale italiano, mediante l'ottimizzazione e la razionalizzazione della rete degli scali marittimi e della loro dotazione infrastrutturale, in una ottica sinergica che abbia il fulcro nella logica dei distretti logistici integrati e dei sistemi portuali, propiziando in tal modo i necessari interventi infrastrutturali e procedurali;
d. il rinnovato sostegno e la promozione delle Autostrade del mare e dell'intermodalità, anche mediante l'attuazione delle forme di incentivazione del cosiddetto "marebonus";
e. una rinnovata e costante tutela della continuità territoriale marittima, nell'ottica dell'ottimizzazione delle risorse e dei servizi ed in linea con le indicazioni comunitarie; la prosecuzione, a livello nazionale ed europeo, delle attività di semplificazione, armonizzazione ed informatizzazione delle formalità di arrivo e partenza delle navi dai porti, nonché di quelle afferenti il "ciclo nave" mediante lo Sportello Unico Nazionale; l'efficientamento dell'offerta di servizi a supporto dell'intera catena del trasporto e della logistica, anche attraverso l'estensione dell'interoperabilità del sistema NSW/PMIS con i sistemi informatici delle altre amministrazioni; l'attuazione di sistemi intelligenti ed automatici di monitoraggio e controllo del traffico navale secondo i principi dell'e-Maritimee dell'e-Navigation, al fine di potenziare la safety e la security e di assicurare informazioni e dati a beneficio della comunità degli operatori di settore;
f. il completamento dell'attività di ricognizione delle aree demaniali marittime in uso e/o consegna ad altre Amministrazioni ai sensi dell'articolo 34 del codice della navigazione, al fine di reperire, laddove le aree non siano effettivamente utilizzate, spazi potenzialmente utili all'incremento dell'operatività dei porti e per gli usi pubblici del mare;
g. la pianificazione dello spazio marittimo al fine di promuovere la crescita sostenibile delle economie marittime e dei trasporti marittimi in linea con la strategia del trasporto marittimo europeo fino al 2020;
- sviluppo sempre più sostenuto dell'integrazione dei sistemi di trasporto attraverso il rafforzamento della governance e l'estensione dell'utilizzo dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) quale volano di gestione ottimale della mobilità e del traffico sulla rete dei trasporti e della logistica. per un uso sicuro delle reti, un maggiore controllo del trasporto merci, un minore impatto sotto il profilo ambientale, in armonia con la normativa comunitaria, e un efficace e proficuo impiego delle risorse finanziarie disponibili;
- ulteriore e crescente sviluppo del trasporto ferroviario, con estensione e riqualificazione dei collegamenti e con l'obiettivo, tra l'altro, di trasferire sulla modalità ferroviaria quantità crescenti di traffico. anche avvalendosi degli strumenti di incentivazione previsti dal cosiddetto "ferrobonus", pervenendo altresì al completamento del processo di liberalizzazione ed alla piena apertura del mercato, nonché mettendo in atto specifici interventi di regolazione dello stesso e definendo un nuovo perimetro ed assetto dei servizi universali con oneri a carico dello Stato;
- prosecuzione delle attività di competenza volte a favorire l'estensione del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System) sulla rete ferroviaria nazionale, al fine di uniformare i sistemi di circolazione e di sicurezza a livello europeo ed assicurare migliori condizioni di interoperabilità dei convogli ferroviari;
- regolazione del trasporto stradale e dell'intermodalità, favorendo, in particolare:
a. i processi di aggregazione delle imprese di autotrasporto e la revisione dei programmi di spesa, al fine di evitare contributi indifferenziati;
b. le azioni tese al miglioramento del sistema logistico, al rinnovo del parco circolante ed al rilevamento automatico di infrazioni al codice della strada;
- promozione e rilancio della nautica da diporto, a sostegno della ripresa in atto del settore, con iniziative ed interventi di agevolazione fiscale, snellimento burocratico e semplificazione amministrativa, ulteriori e più mirate disposizioni sull'attività di noleggio, creazione di un sistema telematico centrale della nautica da diporto, attivazione di iniziative per la promozione di azioni finalizzate all'interconnessione degli impianti portuali turistici con le reti di trasporto e con i retrostanti ambiti urbani;
- attività di regolazione del trasporto aereo e di promozione della razionalizzazione e dell'efficientamento del settore, anche ponendo in essere azioni per:
a. l'attuazione del Piano nazionale degli aeroporti e delle sue eventuali integrazioni;
b. il crescente sviluppo delle reti aeroportuali nell'ottica della specializzazione di ruolo degli scali di interesse nazionale in relazione ai bacini territoriali e del raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario, anche tendenziale, delle società di gestione aeroportuali;
c. il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali e dell'accessibilità ed intermodalità, attraverso la realizzazione, in particolare, dei collegamenti ferroviari ad alta velocità con gli aeroporti hub;
d. l'ottimizzazione dei servizi aeroportuali e dei relativi costi, mediante l'individuazione di servizi e costi standard, la revisione degli orari di apertura degli aeroporti, la riorganizzazione dei servizi di navigazione aerea in conformità delle previsioni della normativa comunitaria in materia;
e. l'incremento del trasporto merci, mediante iniziative dirette a superare gli ostacoli rappresentati dalle carenze infrastrutturali dedicate che ne impediscono lo sviluppo;
f. la revisione dell'assetto delle strutture di aviazione generale per una valorizzazione delle stesse a servizio delle esigenze territoriali ed in sinergia con gli aeroporti aperti al traffico commerciale;
g. la riorganizzazione della continuità territoriale aerea in una prospettiva di programmazione efficiente dei servizi e della relativa spesa, d'intesa con le Regioni;
h. il raggiungimento di più elevati livelli di protezione dei diritti del passeggero in coerenza con gli orientamenti dell'Unione europea in materia;
- valorizzazione, ammodernamento ed ulteriore potenziamento ed efficientamento dell'offerta di servizi di trasporto pubblico locale (TPL), mediante:
a. il potenziamento dell'Osservatorio sul TPL;
b. ulteriori eventuali interventi mirati di modifica normativa che possano favorire un più efficace coordinamento fra i diversi livelli territoriali ed il miglioramento dei criteri di assegnazione delle risorse tramite una più appropriata definizione dei costi standard e dei criteri di premialità;
c. misure di defiscalizzazione per favorire le famiglie sui costi del TPL;
d. rinnovo del parco autobus TPL con un più efficace utilizzo del Fondo rotativo per il materiale rotabile;
e. lo studio e l'implementazione di modalità innovative per il rinnovo del parco mezzi, mediante, tra l'altro, l'acquisto, diretto o indiretto, il noleggio e la riqualificazione elettrica dei mezzi;
- prosecuzione delle attività per la promozione e la realizzazione di progetti diretti a creare un sistema di ciclovie turistiche nazionali, di ciclostazioni, nonché per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
In tale ambito, vengono conferiti i seguenti obiettivi.
Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale
Obiettivo Strategico: "Estensione e riqualificazione dei collegamenti ferroviari finalizzati alla attrazione della domanda di trasporto di viaggiatori e merci (cura del ferro)".
L'obiettivo strategico si articola in tre obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Erogazione degli incentivi alle imprese per il trasporto ferroviario delle merci (ferrobonus)";
b) Obiettivo Operativo: "Monitoraggio del Contratto relativo ai servizi di trasporto ferroviario passeggeri di interesse nazionale sottoposti a regime di obbligo di servizio";
c) Obiettivo Operativo: "Sviluppo delle infrastrutture e degli impianti tecnologici sulle reti ferroviarie".
Obiettivo Strategico: "Aumentare la competitività degli scali portuali migliorandone l'accessibilità lato mare e lato terra".
L'obiettivo strategico si articola in due obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Vigilanza e impulso agli interventi di sviluppo dei porti realizzati dalle Autorità di Sistema Portuale";
b) Obiettivo Operativo: "Sviluppo delle reti ferroviarie di collegamento con i porti".
Obiettivo Strategico: "Sviluppo dei sistemi di trasporto collettivo nelle aree metropolitane ed efficientamento del trasporto pubblico locale".
L'obiettivo strategico si articola in quattro obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Trasferimento alle Regioni e agli Enti Locali di risorse finanziarie per investimenti per il trasporto pubblico locale ed i servizi ferroviari regionali";
b) Obiettivo Operativo: "Rinnovo del parco mezzi per il trasporto pubblico locale e regionale (rotabile e autobus)";
c) Obiettivo Operativo: "Vigilanza ed impulso alla realizzazione delle opere per il miglioramento della mobilità del trasporto rapido di massa";
d) Obiettivo Operativo: "Ripartizione fondo nazionale per la contribuzione dello Stato agli oneri sostenuti dalle Regioni per i servizi di trasporto pubblico locale anche ferroviario".
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto
Obiettivo Strategico: "Rendere più efficiente l'offerta portuale finalizzata al rilancio dei traffici marittimi".
L'obiettivo strategico si articola in due obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Ottimizzare il sistema di monitoraggio ed informazione del traffico navale (VTMIS) e favorire l'estensione dell'interfaccia unica nazionale PMIS-NSW";
b) Obiettivo Operativo: "Proseguire con le azioni utili al reperimento di spazi demaniali marittimi da poter destinare all'operatività dei porti e agli usi pubblici del mare".
Priorità politica 4 - Impegni riformatori e ammodernamento del Ministero
Aree di intervento:
- nuovo impulso allo snellimento delle procedure e crescente semplificazione amministrativa, anche mediante la promozione delle tecnologie digitali per l'accesso ai servizi e per i relativi pagamenti, in linea con gli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, avendo come finalità una sempre più marcata riduzione degli oneri burocratici e la dematerializzazione dei servizi resi al cittadino in conformità degli indirizzi della politica comunitaria;
- ulteriori iniziative per la diffusione delle buone prassi tra gli uffici;
- sviluppo ampio ed uniforme dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione tramite la promozione e l'indicazione di priorità dei programmi ad alto contenuto tecnologico basati sull'impiego delle tecnologie digitali;
- attuazione, in linea con le più recenti innovazioni normative, del ciclo di gestione della performance: programmazione per obiettivi correlati alle risorse, monitoraggio dei risultati, misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale, rendicontazione dei risultati all'interno e all'esterno dell'Amministrazione;
- iniziative rafforzate di promozione della cultura della prevenzione della corruzione e della trasparenza attraverso l'attuazione di quanto previsto nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione, alla luce delle recenti innovazioni normative in materia; sviluppo del sistema di monitoraggio dell'efficacia delle misure di prevenzione della corruzione adottate;
- miglioramento del livello di qualità dei servizi resi dal Ministero, anche attraverso la crescente utilizzazione delle innovazioni tecnologiche e la piena implementazione delle politiche per la qualità tramite la razionalizzazione degli assetti operativi ed un ottimale e razionale impiego delle risorse strumentali deputate all'assolvimento delle varie funzioni istituzionali;
- costante potenziamento della comunicazione per gestire e migliorare le relazioni interne e con cittadini e stakeholder, attraverso l'utilizzo delle moderne tecnologie digitali che consentono modalità di interazione, di partecipazione e di accesso per la comunicazione via web e consolidamento e sviluppo della piattaforma di servizi open diretti a raccogliere ed offrire dati sui diversi attori del settore della mobilità, al fine di migliorare l'esperienza di viaggio degli utenti;
- iniziative per la valorizzazione professionale delle risorse interne e per il miglioramento dell'operatività del lavoro, anche attraverso lo sviluppo di nuove modalità di lavoro in luoghi diversi dalla sede dell'ufficio di appartenenza, ovvero del cosiddetto "telelavoro".
In tale ambito, vengono conferiti i seguenti obiettivi.
Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici
Obiettivo Strategico: "Attuazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e sviluppo delle modalità di apertura e trasparenza di dati, informazioni e strumenti di rendicontazione".
L'obiettivo strategico si articola in quattro obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Attuazione delle iniziative previste nella pianificazione triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza";
b) Obiettivo Operativo: "Miglioramento della qualità dei servizi erogati ed attuazione degli strumenti di confronto con gli utenti";
c) Obiettivo Operativo: "Raccolta ed inserimento dei dati nel sistema di controllo di gestione";
d) Obiettivo Operativo: "Pubblicazione dei dati e delle informazioni sul processo di realizzazione delle infrastrutture strategiche".
Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale
Obiettivo Strategico: "Attuazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e sviluppo delle modalità di apertura e trasparenza di dati, informazioni e strumenti di rendicontazione".
L'obiettivo strategico si articola in quattro obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Attuazione delle iniziative previste nella pianificazione triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza";
b) Obiettivo Operativo: "Miglioramento della qualità dei servizi erogati ed attuazione degli strumenti di confronto con gli utenti";
c) Obiettivo Operativo: "Raccolta ed inserimento dei dati nel sistema di controllo di gestione";
d) Obiettivo Operativo: "Introduzione di una nuova modalità informatizzata e centralizzata per l'emissione dei certificati ATP".
Consiglio Superiore dei lavori pubblici
Obiettivo Strategico: "Attuazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e sviluppo delle modalità di apertura e trasparenza di dati, informazioni e strumenti di rendicontazione".
L'obiettivo strategico si articola in tre obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Attuazione delle iniziative previste nella pianificazione triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza";
b) Obiettivo Operativo: "Miglioramento della qualità dei servizi erogati ed attuazione degli strumenti di confronto con gli utenti";
c) Obiettivo Operativo: "Raccolta ed inserimento dei dati nel sistema di controllo di gestione".
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto
Obiettivo Strategico: "Standardizzare le procedure, riorganizzare i processi e migliorare i servizi resi all'utenza".
L'obiettivo strategico si articola in due obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Assicurare la continuità operativa per i servizi informatici del Corpo";
b) Obiettivo Operativo: "Sviluppare il programma di razionalizzazione degli assetti operativi e aggiornare il programma triennale informatico del Corpo per monitorare e potenziare il livello di digitalizzazione dei servizi resi al cittadino attraverso procedure amministrative".
Obiettivo Strategico: "Attuazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e sviluppo delle modalità di apertura e trasparenza di dati, informazioni e strumenti di rendicontazione".
L'obiettivo strategico si articola in tre obiettivi operativi:
a) Obiettivo Operativo: "Attuazione delle iniziative previste nella pianificazione triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza";
b) Obiettivo Operativo: "Miglioramento della qualità dei servizi erogati ed attuazione degli strumenti di confronto con gli utenti";
c) Obiettivo Operativo: "Raccolta ed inserimento dei dati nel sistema di controllo di gestione".
Nell'ambito della priorità politica 4 - Impegni riformatori e ammodernamento del Ministero, i Centri di responsabilità amministrativa dovranno inoltre contribuire, trasversalmente, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, e tenuto conto della programmazione elaborata dall'Agenzia del Demanio, all'attuazione del Piano di razionalizzazione della logistica, il cui completamento è previsto per il primo semestre 2020.
Il Piano di razionalizzazione della logistica, predisposto ai sensi di quanto previsto all'art. 3, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, prevede, come è noto, l'accorpamento delle strutture centrali, con conseguente rilascio di alcuni complessi demaniali. Per garantire l'attuazione del citato Piano è stato costituito un opportuno finanziamento da parte dell'Agenzia del Demanio in base al quale la medesima Agenzia ha comunicato, mediante un cronoprogramma, l'avvio delle procedure di gara per la realizzazione dei lavori.
Di tale attività sarà tenuto conto ai fini della valutazione dei comportamenti organizzativi.
Per ciascuno degli obiettivi strategici ed operativi suindicati, relativi all'insieme delle priorità politiche specificate, si rinvia alle schede tecniche di riferimento di cui all'allegato 3, che descrivono i contenuti, nonché il programma d'azione degli stessi, con l'individuazione delle fasi, dei risultati attesi e degli indicatori.
5. ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE
Al Capo di Gabinetto, per lo svolgimento dei propri compiti di istituto ai sensi del Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione, sono assegnate le risorse finanziarie iscritte, per l'anno 2018, nelle unità di voto della tabella 10 dello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Centro di responsabilità amministrativa "Gabinetto".
Ai Capi dei Dipartimenti, al Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed al Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, per lo svolgimento dei propri compiti, nonché per il conseguimento degli obiettivi di cui alla presente direttiva, sono assegnate le risorse finanziarie iscritte per l'anno 2018 nelle unità di voto della tabella 10 dello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, relativamente ai corrispondenti Centri di responsabilità amministrativa.
Le risorse finanziarie destinate al funzionamento della Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime, allocate nel Centro di responsabilità amministrativa Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale, sono assegnate al predetto organismo in relazione alla propria autonomia organizzativa, funzionale e contabile ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162, e successive modificazioni.
Le risorse finanziarie destinate al funzionamento della Struttura Tecnica di Missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'Alta sorveglianza di cui al decreto ministeriale 9 giugno 2015, n. 194, sono allocate nel Centro di responsabilità amministrativa Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici.
Le ulteriori eventuali disponibilità, derivanti da variazioni di bilancio che interverranno, si intendono assegnate al Centro di responsabilità amministrativa titolare delle relative funzioni di competenza, sulla base delle vigenti norme di organizzazione.
Inoltre, le variazioni dei termini di riferibilità dei predetti capitoli di bilancio che saranno disposte dal Ministro dell'economia e delle finanze, ai sensi dell'articolo 3, comma I. del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni, l'automatico trasferimento delle risorse al competente Centro di responsabilità amministrativa.
I titolari dei Centri di responsabilità amministrativa utilizzano le risorse umane e i beni strumentali attualmente disponibili nelle corrispondenti aree e strutture di competenza, previe le occorrenti intese, nel caso di utilizzazione delle risorse medesime da parte di più Centri di responsabilità amministrativa.
Gli allegati formano parte integrante della presente direttiva, che viene inoltrata alla Corte dei conti, ai fini della registrazione a norma della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni.
Nelle more della predetta registrazione, al fine di non compromettere la piena realizzazione degli obiettivi fissati, i titolari dei Centri di responsabilità amministrativa provvedono all'avvio immediato di tutte le attività necessarie per la compiuta attuazione del presente atto.
Roma, 25 gennaio 2017
Il Ministro: DELRIO
Allegato 1 al Decreto n. 12 del 25/01/2018
Allegato 2 al Decreto n. 12 del 25/01/2018
Allegato 3 al Decreto n. 12 del 25/01/2018
Vedi anche: